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venerdì 19 agosto 2011

Stevia: via libera in Europa per il migliore dolcificante naturale!

Una notizia attesissima: gli estratti di Stevia potranno presto essere utilizzati anche nell'Unione Europea! 
Dopo anni di boicottaggio è arrivato finalmente il via libera per questa pianta dal potere dolcificante straordinario e tutto naturale. Il Comitato permanente della Commissione Europea ha recentemente approvato il regolamento che consentirà di utilizzare gli estratti di Stevia Rebaudiana come dolcificante. E' attesa per questo autunno l'autorizzazione definitiva.
BREVI CENNI SULLA STEVIA 
Dalla pianta di Stevia Rebaudiana Bertoni è possibile estrarre un estratto che dolcifica fino a 400 volte più dello zucchero. Il grande valore di questo estratto è che la Stevia affianca l'elevato potere dolcificante all'assenza di calorie e glucosio, fattore questo di estremo interesse per la cura e la prevenzione del diabete mellito. La Stevia infatti, al contrario di qualsiasi altro dolcificante, promuove la secrezione di insulina portando a una riduzione di glucosio nel sangue. 
Altre caratteristiche curative notevoli della Stevia sono la sua azione ipotensiva (che la rende un ottimo integratore naturale in caso di ipertensione arteriosa) e l'azione 'anti-obesità' dal momento che la Stevia oltre a non contenere calorie aiuta a ridurre il 'bisogno' di altri dolci e cibi grassi. Inoltre la Stevia è stabile anche ad alte temperature, diversamente dai dolcificanti sintetici come l'aspartame che subiscono degradazioni dagli effetti tossici se utilizzati in cottura o anche solo in bevande calde come caffè o thè. Alla Stevia è riconosciuta anche un'azione digestiva e di protezione della cute e delle mucose, in particolare del tratto orale (il che la rende efficace nella prevenzione della carie). 
Si tratta di una pianta rustica, originaria del Sud America dove è utilizzata da secoli come alimento. Attualmente è già autorizzato il suo utilizzo negli USA e in molti paesi orientali dove per le sue qualità viene utilizzata negli alimenti dietetici a basso contenuto calorico. Il suo utilizzo consente di ridurre o eliminare quello di aspartame, sostanza di sintesi altamente dannosa per la salute ma 'imposta' da molti anni dagli interessi politico-economici dell'industria alimentare mondiale.
PRESUNTA CANCEROGENICITÀ 
A scanso di equivoci che spesso si leggono in rete, l'uso della stevia NON è stato limitato in Europa sino ad oggi per la presunta cancerogenità di alcuni suoi componenti ma semplicemente per l'assenza di studi che certificassero il suo estratto come additivo alimentare 'sicuro'. 
Ora questa barriera, da molti considerata strumentale e pilotata da chi ha enormi interessi su dolcificanti di sintesi come l'aspartame, è venuta meno.
Per chiarire ulteriormente il quadro: non esistono studi che dimostrino la cancerogenità di steviolo e stevioside per l'uomo. L'ultimo e più attendibile studio sullo stevioside, svolto da un gruppo di ricercatori belgi nel 2004, dimostra la NON cancerogenità dello stevioside dovuta al fatto che questa componente non viene assorbita dall'organismo ma degradata dai batteri dell'intestino ed eliminata attraverso le urine.
Vi invitiamo ad approfondire l'argomento Stevia (e 'dolce' in generale) nei nostri articoli sui dolcificanti naturali, sui danni legati al consumo di zucchero e aspartame.


Fonte: http://www.disinformazione.it/stevia_libera.htm

Tratto da www.ilsentiero.net – Visto su www.ilsentiero.net


L'Uomo Nobile




Il mondo è quel disastro che vedete, non tantoper i guai combinati dai malfattori, ma perl'inerzia dei giusti che se ne accorgono e stanno li a guardare. A. Einstein.

È assolutamente necessario gettare le basi di un progetto di un mondo nuovo, migliore, libero dalla tirannia dei poteri che lo stanno uccidendo.
Siamo ormai milioni di persone in tutto il mondo a desiderare un cambiamento che è l’unica strada che ci può salvare dalla schiavitù e salvare il mondo dalla definitiva distruzione.

La stragrande maggioranza delle persone grida tutta la sua rabbia verso la classe politica, considerata la responsabile di tutto quello che sta succedendo.

Altri, i più informati e consapevoli, invece di maledire i politi, maledice i “poteri forti”, l’elite che tutti sappiamo essere la regia di tutte le cose terribili che affliggono questo nostro disperato mondo.

Il Club Bilderberg……

Ma è veramente così? È veramente colpa dei politici e di chi li muove come marionette se il mondo e la nostra vita sono arrivati a questo punto?

Tanti anni fa, qualcuno scrisse su un muro nel Tempio dell’Oracolo di Delfi:

“Conosci te stesso”…… che sia da questa frase che dobbiamo prendere spunto invece di prendercela con qualcun altro?

In tanti siamo convinti di si….

Diceva Marx: “Ogni popolo si merita il suo governo”.

Secondo lui, quindi, noi, gli europei, gli americani, e tutti i popoli del mondo, siamo schiavi perché lo abbiamo deciso. Perché accettiamo le nostre catene, di più, desideriamo e costruiamo le nostre catene. Catene fisiche, mentali, nei nostri rapporti, in tutti gli ambiti della nostra vita. Da quello che mangiamo, a come ci comportiamo, a dove spendiamo i nostri soldi.

Il potere a chi ci comanda lo diamo noi.

Il primo modo con cui diamo potere a chi comanda sono i soldi. Soldi che non sono nemmeno nostri e che non valgono nulla (motivo ancora più assurdo della schiavitù moderna: Signoraggio bancario.)

Questo blog si rivolge principalmente a chi ha già mangiato la pillola rossa, ma non è mai troppo scontato dire che la maggior parte del consenso e del potere economico di chi comanda gli viene conferito dai nostri comportamenti. Dove fare la spesa, lo stile di vita ecc. Se vuoi continuare a comprare la frutta fresca e non quella irradiata è meglio che vai dall’agricoltore diretto e lo aiuti piuttosto che al supermercato. ABC del comportamento responsabile. Poi da qui si procede…

Ma c’è qualcosa in più di questo, del potere economico, che mantiene ben saldi al potere chi ci governa. Attraverso il condizionamento, attraverso la manipolazione e la svalutazione dell’educazione, lo scioglimento dei rapporti sociali, l’attacco alla famiglia e alla cultura tradizionale dei popoli hanno raggiunto un obiettivo fondamentale per chi vuole comandare: ci hanno diviso, e chi vuole comandare sa bene che deve dividere (divide et impera).

Attraverso l’industrializzazione hanno sradicato dalle campagne i contadini che per sopravvivere emigravano verso le città. Primo livello di sradicamento.
Poi, di fronte all’unione di quegli emigranti sotto la classe del proletariato, hanno provocato l’immigrazione che ne ha spezzato l’unità culturale.
Infine, attraverso tutte queste manovre, unite ad un utilizzo massiccio dell’ideologia hanno minato i rapporti famigliari.

In questo modo sono riusciti a spezzare i legami di solidarietà e reciproco sostegno che univano le persone in passato.

Individualismo, arroganza, razzismo, impediscono oggi l’unione di persone che non provengono da uno stesso tessuto sociale e culturale, e che non si sono resi ancora conto di essere la nuova moltitudine di persone che deve unirsi, per poter cambiare le cose e poter sopravvivere.

Come facciamo ad accettare i soprusi, le violenze, tutti gli attacchi che ogni giorno vengono portati alla dignità umana? Dove è finito il nostro sentimento di giustizia e di uguaglianza? Il nostro desiderio di migliorare costantemente la nostra vita? Il rispetto per la natura, per gli anziani e per i bambini, e ovviamente per le donne, illuse da una promessa di uguaglianza che le ha relegate una volta in più al ruolo di oggetti sfruttati a tutti i livelli, non solo a livello sessuale o di coppia.

Scriveva Pasolini alcuni anni fa:

"[...] Non siamo più uomini; non abbiamo più neanche la vita balzana degli animali;siamo cose di cui solo gli altri possono disporreDobbiamo fare ribrezzo, per poter essere usati meglio da chi lo vuole; perchè una sola libertà ci rimane: quella di tradirci. E infatti, ognuno di noi, cova, col suo leggero tanfo malato alle viscere, il desiderio di poter finalmente ammiccare ai suoi padroni, che vengono a condannarlo.Vogliamo essere noi i primi aiutanti dei nostri assassini, che hanno inventato complicati meccanismi per ucciderci insieme. [...]"
(P.P. Pasolini, "Calderòn": XVI EPISODIO - Rosaura risponde a Basilio)

è per questo che una banda di criminali riesce a manovrare la classe politica eletta da un popolo che è PIENAMENTE RAPPRESENTATO DA QUESTA CLASSE POLITICA, E’ ESATTAMENTE COME LEI.

Siamo noi che dobbiamo cambiare. Se cambiamo noi, cambierà tutta l’Italia, e il mondo intero, ma prima, ognuno di noi, dentro di se deve fare questo sforzo, per uscire dalla paura e dal condizionamento. dobbiamo sucoterci dalla paura che ci paralizza, e andare a cercare dentro di noi quel senso di giustizia che sembra abbiamo dimenticato, ma che invece vive e pulsa dentro di noi.

Scrive Eric Fiorile, nella Demosofia:



“Di fatto, come altre specie, l’uomo è un animale che ha bisogno di vivere in società. Tutti i progressi umani sono il risultato del lavoro di molte persone. Ogni uomo con le sue azioni influenza tutta la comunità ed è per questo che l’altruismo è la base dell’armonia della società umana.L’emancipazione del pensiero, la libertà individuale, l’equità nelle relazioni personali, il profondo desiderio di giustizia e il rispetto per gli altri, sono gli elementi essenziali per creare la solidarietà indispensabile per la nostra sopravvivenza.
Agire con dignità in tutte le circostanze, con umanità e civiltà, abbracciare il concetto di “dovere”, un dovere inizialmente determinato liberamente, fare evolvere costantemente il proprio cervello, questo significa vivere bene. È  questo il concetto generale che la Demosofia si offre di sviluppare, per permettere a ognuno di evolvere liberamente e di far evolvere la comunità.

         L’evoluzione di una civiltà si può misurare dalla qualità delle sue relazioni umane: gli uomini meno evoluti sanno vivere solo con relazioni di forza bruta, creando società basate sulla legge arcaica della giungla. Ora, tutto il mondo considera che, oggi, questa è la direzione della corrente. Stiamo regredendo! Anche se, logicamente, i diecimila anni del nostro passato conosciuto avrebbero dovuto farci avanzare verso una società più sicura, dove cioè il giusto diritto domina la legge della giungla.
            Tutte le ingiustizie della società moderna sono aggressioni destinate a stabilire il diritto del più forte, in favore del politico, del ricco, di quello nato fortunato, di tutti quelli che stanno imponendo le loro norme perché sono più forti.
            Questo comportamento corrisponde a quello della bestia che si impone con la violenza, che diffonde le sue idee con la forza, e che utilizza la violenza per dominare una donna, un bambino o un animale. Spesso vediamo queste bestie alzare le mani sui più deboli, lo possiamo vedere nell’esercito, nella polizia, o nelle bande criminali quando queste persone sono disoccupate. Ancora si possono vedere nei “nati-bene” che utilizzano i menzionati sopra per imporre i loro dettami. Si possono vedere in tutti i governi del mondo!

            “Evolvere” significa abbandonare questa mentalità primitiva, tenendo sempre presente che la “violenza è l’ultimo rifugio dell’incompetenza”. Che cosa c’è di più umiliante dei metodi brutali?  Inoltre, come ha potuto l’uomo moderno diventare tanto codardo da rinunciare al suo senso di giustizia, un uomo che preferisce chiudere gli occhi di fronte ad atti vergognosi, che sopporta tutte le aggressioni e non ha il coraggio e il valore di difendere le sue idee contro il più forte?
           “Resta in silenzio e fatti cieco!” sembra essere la nuova consegna. L’uomo moderno si è convertito in uno struzzo: si rifiuta di vedere per non doversi compromettere. Preferisce non credere, nonostante tutte le prove, che è vittima di un tentativo di genocidio da parte del proprio governo. Non si ribella contro i leader corrotti ne di fronte a dei criminali che aggrediscono una donna. Paura gli uni degli altri, paura del potere, paura degli sgherri e degli ufficiali di polizia, che i leader usano sempre di più, per creare uno stato permanente di terrore sulla gente che cammina furtiva per la strada per paura di avere problemi. Ma dov’è finito il difensore della vedova e dell’orfano che esiste dentro ciascuno di noi, che è sempre disposto a intervenire per difendere i più deboli? Questo è “l’Uomo Nobile”, descritto in tutte le letterature del mondo e in tutte le culture con il nome di “Cavaliere”, “Caballero”, “Chevalier”, “Samurai”, “Gentleman”, ecc.

            Dobbiamo lavorare per recuperare il senso di giustizia e mostrare il coraggio di esprimere e difendere i nostri veri diritti, per restituire finalmente il suo valore alla parola “dignità”. Questo richiede in primo luogo restaurare il vero diritto nella società, e quindi l’equità e l’uguaglianza di fronte alla legge.
            Gli uomini devono essere davvero “uguali”. Le differenze sociali devono essere la conseguenza del merito, della competenza o delle scelte di ciascuno.
            Tutti gli uomini devono avere le stesse opportunità, la stessa considerazione, le stesse leggi!
            La Demosofia deve permettere a tutti di riscoprire i valori reali in tutti i livelli. Tornare a riscoprire i veri valori vuol dire anche smettere di stabilirli sulla base di uno stato sociale, della ricchezza o dell’occupazione. Le occupazioni manuali non sono assolutamente inferiori alle professioni intellettuali. In qualsiasi campo si operi, l’importante è fare bene quello che si fa, questo è il modo con cui possiamo arrivare alle vette dei valori umani. Comportarsi con onore e creare felicità intorno a noi è ciò che, probabilmente, maggiormente gratifica quelli che vogliono dare un senso alla loro vita, che desiderano raggiungere lo stato di “Uomo-Nobile”. Uomini come Nicolò Amati o Andrè Charles Boule hanno apportato maggiori benefici all’umanità di uomini come il Cardinale Richelieu o Calvo Stelo!”


http://demosofia-notizie.blogspot.com/2011/08/luomo-nobile.html
FONTE: