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venerdì 31 luglio 2020

Le rivelazioni di Paolo Rumor

Estratto da Il Sangue degli Illuminati, MacroEdizioni 2015
E' adesso il turno di un personaggio chiave nella vicenda degli Illuminati, Giacomo Rumor, cugino del cinque volte Presidente del Consiglio Mariano Rumor, un uomo che ha fatto parte dei loro circoli ma che ha avuto il coraggio di allontanarsene non appena la malafede dei loro intenti ha cominciato a divenire chiara. E' stato l'incontro con suo figlio, Paolo Rumor, a convincere i sottoscritti dell'esistenza di qualcosa di concreto al di sotto del velo complottista. Prima di quel giorno, pensavamo che David Icke fosse un pazzo furioso; alla luce di quanto abbiamo appreso negli ultimi anni ci sembra invece piuttosto realista, sebbene continuiamo a rimanere scettici sulla questione rettiliana, su cui finora abbiamo raccolto solo chiacchiere. Nulla è impossibile comunque, e la nostra indagine continua pertanto a mente aperta. Ma chi era Giacomo Rumor? Lasciamolo dire a Paolo, che ne ha lasciato un memoriale tra le pagine de L'Altra Europa:

L'avvocato Giacomo Rumor - mio padre - era nato a Vicenza il 2 aprile 1906. [...][A]veva studiato giurisprudenza a Padova. Frequentando [insieme a Giulio Andreotti, NDR] la gioventù universitaria cattolica aveva [...] stretto un discreto rapporto con Monsignor Montini [il futuro papa Paolo VI], che ne era l'assistente. In tale ambito aveva incontrato [...] mia madre, [...] anch'essa conoscente di Monsignor Montini. Durante la Seconda guerra mondiale mio padre aveva partecipato alla Resistenza nel Comitato Provinciale di Liberazione, come esponente della Democrazia Cristiana [...] [T]ra la seconda metà degli anni Quaranta ed i primi anni Cinquanta, aveva lavorato con persone che erano direttamente impegnate negli studi per le primissime fasi di progettazione dell'Unione Europea. [...] Egli era stato [...] indicato dal Vaticano come persona gradita [...] [N]egli anni immediatamente successivi all'entrata degli Stati Uniti nel Secondo conflitto mondiale, dietro pressione di Roosevelt era stata formata una struttura di esperti che studiasse i presupposti [...] sui quali formare un abbozzo di unione europea [...] per condurre al consolidamento di un'economia liberale diffusa in tutta l'area del mercato mediterraneo. Quest'ultima [...] doveva essere stabilizzata e armonizzata [...] e diventare in grado di competere con coloro che erano previsti come nuovi soggetti economici emergenti dall'Oriente, di fronte ai quali il mondo occidentale [...] si sarebbe trovato a confrontarsi in tempi relativamente brevi. [...] [T]uttavia esisteva una terza finalità [...] considerat[a] [la] più importante per quel nucleo centrale e misterioso di personaggi che avevano asseritamente dato impulso all'attuazione del progetto. [...] Lo studio per [...] l'attuazione dell'Unione Europea [...] era stato preparato molto tempo addietro, nell'ambiente e sotto la protezione della Terza Casa di Lorena Vandémont, ed aveva atteso le circostanze favorevoli per la sua attuazione. Lo "schema" di statuto internazionale del 1948, su cui è stato innestato il successivo impianto europeistico, era tratto da uno scritto denominato Atto di intenti 20 luglio 1889, a firma D'Angloise-Boile-Michelini-Kauffmann, depositato all'epoca presso la prefettura di Augusta [...], poi trasferito a Strasburgo e nella sede politico-storica dell'Unione. Attualmente non so dove sia custodito, ma mi è stato riconfermato tempo addietro che esso esiste ancora. [...] Non si voleva che tali lavori [gli studi degli esperti] interferissero né con la politica né con quella estera dei governi, al punto che neppure i parlamenti nazionali ne erano a conoscenza. Per qualche tempo aveva fatto parte di queste consulte anche l'italiano Cesare Merzagora [che non a caso era al centro del Piano Solo, NDR]. [...] [L]a comunità Europea [...] è sorta quindi con un apparato statale già predisposto, [...] nelle linee essenziali, dalle Commissioni che avevano lavorato negli anni 1944-1950 circa, sulla base dello "Schema" o dell' "Atto". Queste deputazioni [...] erano state realizzate o impostate da [Maurice] Schumann (con l'adesione successiva del tedesco Konrad Adenauer e dell'italiano Enrico De Nicola) in esecuzione di un "ordine" [...] proveniente dagli Stati Uniti. [...] [Maurice] Schumann aveva più tardi incaricato Jean Monnet [...] Monnet si era quindi avvalso di un referente inglese e di uno spagnolo (Sevilla) [...] e di [...][Bernard] Baruch per gli aspetti finanziari. Costoro avevano [...] riepilog[ato] gli studi precedenti composti tra le due guerre mondiali, agli inizi del Ventesimo secolo e prima ancora. [L]e prime realizzazioni concrete sono procedute per comparti. Anzitutto si è dato vita alla Comunità Europea sul Carbone e l'Acciaio nel 1951; poi sono seguiti il Trattato sulla Difesa Europea del '52; quindi il Trattato di Roma del '57 e l'Euratom. [...][L]e modalità attuative di questi accordi, e quelle successive adottate fino ai nostri giorni, erano già previste nelle linee principali alla fine della guerra, perché facevano parte di quel piano di "sistematizzazione" della civiltà occidentale di cui dirò in seguito [il Nuovo Ordine Mondiale, ndr], individuato nelle sue prime espressioni ancora al tempo della Restaurazione (1814-1831, ndr), e che veniva a porsi come la terza finalità fra quelle dianzi citate [...] [N]el periodo 1943-1944 gli Stati Uniti ave[vano] siglato con i rappresentanti della Resistenza italiana [...] delle clausole politiche concernenti i rapporti Est-Ovest, e delle clausole economiche. Fra quest'ultime esisteva [...] un patto in base al quale l'Italia si sarebbe servita, per il periodo di alcuni decenni, di risorse energetiche derivanti da compagnie statunitensi o controllate da queste. Ciò era considerato un modo indiretto e più agevole per pagare almeno parte delle spese belliche in corso e future. Nel momento dell'adozione di tali pattuizioni non esistevano strutture diplomatiche indipendenti da parte italiana (cioè estranee al regime fascista), mentre il Comitato di Liberazione Nazionale (CLN) non era ritenuto affidabile perché troppo influenzato dalle correnti filocomuniste. Pertanto gli Stati Uniti avevano utilizzato nelle loro trattative con l'Italia e la Francia (ma soprattutto con la prima), come canale riservato, il Vaticano nonché quelle persone impegnate nella Resistenza delle quali la Chiesa aveva una sicura fiducia e che con ogni probabilità avrebbero ricoperto, alla fine della guerra, incarichi di rilievo. La rete di questi interlocutori era costituita al vertice, per gli USA, da James Jesus Angleton, funzionario di primissimo piano dell'OSS e poi della CIA (si tratta dello stesso Angleton che in seguito farà pervenire milioni di dollari alla Democrazia Cristiana); da monsignor Giovanni Battista Montini (per il Vaticano); da Luigi Gedda (presidente dell'Azione Cattolica), che era il portavoce di Montini; dal vescovo Francis Spellman (divenuto cardinale di New York nel '46), interlocutore riservato del governo americano; mi sembra anche da monsignor Joseph Ratzinger, il futuro papa Benedetto XVI [...]; da Alcide de Gasperi, da Ivanoe Bonomi e da qualche altro che non ricordo. [...] All'epoca monsignor Montini era uno dei dirigenti del Servizio Segreto Vaticano (nonché, dal 1944, pro-segretario di Stato, ndr).[...] Si consideri dunque la buona conoscenza che Montini aveva di mio padre, il fatto che questi proveniva da una famiglia cattolica stimata dalla Chiesa [...]; e infine la partecipazione diretta di mio padre alla Resistenza per conto dei cattolici: ecco gli elementi che indussero monsignor Montini a servirsi di lui [...]. [Giacomo Rumor] Si incontrava a Vienna, a Strasburgo e a Verona con persone che si occupavano come lui di questi argomenti per conto di Francia, Germania, Austria e Inghilterra. Fra esse ricordo i nomi di Bauman e D'Aurillac [mi chiedo se sia un parente/discendente di Papa Silvestro II, al secolo Gerberto D'Aurillac, ndr]. [...] Ancora negli anni Settanta mio padre mi diceva che pochi uomini politici conoscevano il lavoro che si era svolto "dietro le quinte" per preparare poco per volta il nuovo ordine dell'Occidente. L'Europa era stata pensata all'origine come un "terzo polo" che avrebbe dovuto collocarsi fra quello americano (nord-sud continentale) e quello orientale (cino-giapponese). Si riteneva che a lungo termine anche l'India si sarebbe inserita nel polo orientale. Pertanto, per controbilanciare la futura, prevedibile e determinante entità del polo orientale, quello europeo avrebbe dovuto assorbire o comprendere anche il bacino del Mediterraneo, coinvolgendo i Paesi rivieraschi di lingua araba. Quest'ultimi, infatti, avrebbero dovuto essere gradualmente occidentalizzati, in ogni senso, anche nello loro espressioni istituzionali e sociali. [A tale scopo è servita la cosiddetta Primavera Araba, ndr] Quando si entra nell'intimo di questi piani geopolitici, credo che non sia esatto riferirsi alle entità nazionali nel modo in cui si è abituati. Infatti, dietro agli apparati ufficiali operano persone che ragionano secondo scopi che trascendono quelli strettamente statuali. In realtà, il senso generale di ciò che ho potuto capire dalla lettura dei documenti di mio padre, come pure dalle sue spiegazioni orali, è che esisteva (e forse esiste ancora), ad un livello molto alto e diverso da quelli conosciuti, un Gruppo o un'Entità (di cui facevano o fanno parte anche alcune persone appartenenti a vecchie casate nobiliari) che lavorava e lavora ad un progetto importante per l'Europa, ma anche oltre simili finalità. [...] Tali persone non esitano a ricorrere a tecniche di suggestione o dissimulazione per pilotare l'emotività dell'opinione pubblica, le sue aspettative, le sue aspirazioni mentali, e conseguentemente far accettare cambiamenti strutturali che coinvolgono le comunità nazionali. [...] L'attività dei singoli governi non sembra avere la capacità di interferire con la citata programmazione [...] poiché essi ne sono al corrente solo per quel che riguarda gli aspetti pubblici e trasparenti [...] [I] partiti politici [...] vengono [...] totalmente esclusi da quella che in gergo viene chiamata "La Grande Opera" [nome che inevitabilmente rimanda all'Opus Dei, ndr]. [...][G]overni e partiti, subiscono a loro insaputa [...] l'influenza discreta ma incisiva di una rete di statisti e consiglieri collocati in ambiti chiave delle funzioni strategiche. Ancora durante il Secondo conflitto mondiale (ma in realtà il processo era iniziato ben prima) alcuni circoli intellettuali inglesi, americani e francesi avevano preso ad adoperarsi non solo perché l'Europa avesse una unificazione economica e politica, ma anche perché fosse retta da una leadership morale impersonata da alcuni appartenenti ad un ramo di antica nobiltà, che affondava le proprie radici in un passato lontano, in parte di estrazione ebraica. Su questo argomento esistono anche dei Protocolli, e a tale proposito mi torna alla memoria un circolo politico denominato Circuit [divenuto poi la Gladio francese, ndr], osteggiato dalla Chiesa malgrado vi partecipassero, tra gli altri, prelati di rango. Nel periodo della sua collaborazione ai lavori per gli studi preparatori dell'Unione, mio padre intratteneva rapporti con Alain Poher (che aveva partecipato alla Resistenza francese; aveva avuto incarichi di reggenza provvisoria al governo; era divenuto poi membro del partito cattolico di centro, il Mouvement Républicain Populaire, e del parlamento francese); con Maurice Shumann (fautore della politica europeista basata sull'intesa franco-tedesca); con Jean Monnet (che nel 1952 diventerà il primo presidente dell'Alta Autorità della Comunità europea del Carbone e dell'Acciaio) e con altre personalità. questo gruppo di persone comprendeva alcuni intellettuali che [...] [v]enivano chiamati Priori. [...] [Essi stilarono i famosi Protocolli dei Priori, poi modificati da Sergej Nilus e ribattezzati Protocolli dei Priori di Sion. Nilus intendeva scaricarne l'intero contenuto alla riflessione del popolo ebraico, quando in realtà vi erano in esso più sorgenti di varia collocazione, con quella ebraica limitata peraltro alla setta "sionista" che a dire il vero non è neppure esattamente ebraica, poiché i suoi obiettivi sono unicamente politici - la costruzione di un "Grande Israele" in Medio Oriente - e vi aderiscono pure cristiani, atei e chi più ne ha più ne metta, NDR] Quel sodalizio [...] dichiarava di far risalire la propria strategia ad un passato straordinariamente lontano. [...] Esisteva inoltre un organismo di unione molto più elitario, all'interno del primo, formato da due circoli, Kreisau e Alpha Galates, che credo ne costituissero una forma attuativa o intermedia [...] Una parte del corpo unionista europeo venne impiegata dopo la Seconda guerra mondiale (dalla CIA, dai servizi segreti italiani e da quelli Vaticani) per ostacolare la diffusione del comunismo. Monsignor Montini era attivamente impegnato nella pianificazione della futura Unione Europea [...] e vi era stato delegato nella sua veste di dirigente del Servizio Segreto Vaticano. [...] Mio padre condivideva ciò che era più di un sospetto maturato dalle persone di estrazione cattolica con cui lavorava: cioè che l'ideazione stessa e la traduzione pratica di un'Unione delle nazioni europee rivelava una "mano guida" all'opera da diverso tempo. Questa supposizione gli era stata poi confermata da Schumann, il quale asseriva che il "Progetto" risaliva, come studio, alla prima metà del XIX secolo, ma che questa pianificazione sarebbe appartenuta addirittura all'epoca merovingia [...], ad un accordo siglato dai Franchi di Clodoveo nel 496 con Remigio, intermediario del Papa [Anastasio II], grazie all'influenza di un promotore, Elisacardo (o Elisacar), e con l'appoggio dato qualche anno prima da Zenone di Costantinopoli. La programmazione era stata tuttavia interrotta dopo l'invasione araba del 641 in Egitto e Persia, che aveva separato l'europa continentale dalle coste sud-mediterranee. Dopo di ciò il Progetto sembra aver seguito una strategia ben definita, che all'inizio consisteva nel servirsi di alcune dinastie regnanti - principalmente, dopo quella franco-normanna e in epoca più tarda, delle case di Lorena e Asburgo -; poi, molto più avanti, delle strutture politiche espresse dagli Imperi Centrali; in seguito da quelle dei governi democratici e perfino di alcuni governi totalitari; per approdare, infine, agli organismi sopranazionali (MEC, CEE): tutto ciò allo scopo di portare a compimento l'unione geopolitica dell'Europa, primo essenziale passo per allargare poi la compagine al bacino meridionale del Mediterraneo, cioè alla fascia comprendente i Paesi stanziati tra Marocco e Turchia. [...] La formulazione delle linee essenziali di questa "geopolitica" [...] mi pare fosse contenuta nello Hieron, uno scritto realizzato intorno al 1870 in Francia.

L'autore era Felix de Rosnay, un esoterista del tempo che in tale libretto intendeva illustrare gli obiettivi di una fratellanza di cui era membro: lo Hiéron du Val d'Or o Hiéron du Orval. La pubblicazione arrivò 30 anni più tardi, nel 1900, attraverso l'editore Alma Artis di Paray le Monial. La stessa congrega era (ed è) nota con il nome di Philadelphes, Comitato degli Olimpici o Comitato dei 300 (Comm 300). La fratellanza fu fondata nel 1873 dal gesuita Victor Drevon e dal barone Alexis de Sarachaga nella cittadina Paray le Monial nella valle di Orval, nell'attuale provincia Vallone del Lussemburgo. Paray le Monial era il luogo in cui si diceva che la monaca Marie Marguerite Alaconte aveva avuto diverse visioni di Gesù tra il 1673 e il 1675.
A Paray le Monial si può oggi ammirare una basilica-monastero edificata tra il 1070 e il 1124 da monaci Rosa+Croce (Priori di Sion) venuti dalla Calabria al seguito di Pietro l'Eremita, gli stessi che insieme al Duca di Buglione avrebbero guidato la Prima Crociata. Ancora prima sullo stesso sito si trovava una piccola cappella dedicata a Notre Dame de Romay e ospitante una statua della Madonna Nera risalente al IV secolo d.C..
Lo scrittore Victor Emile Michelet (1861-1938), Gran Maestro dell'Ordine Martinista, parlò dello Hiéron du Orval nel suo libro di ricordi I Compagni della Ierofania. L'accenno compare in una sezione dedicata al suo amico Henri Favre, un occultista che si autodefiniva "vecchio druido". Secondo Michelet, lo Hiéron du Orval avrebbe agito indisturbato in quanto protetto da Papa Leone XIII (r. 1878-1903). Potrebbe allora non essere un caso che papa Leone XIII fosse il pontefice preferito da Bérenger Saunière - il parroco del noto caso "Rennes le Chateau" - il quale fece scolpire il motto del papa - Lumen in Coelo - sul portale della propria chiesa.
Tra gli obiettivi dichiarati dello Hieron figurava il raggiungimento di "una teocrazia nel cui ambito le nazioni non sarebbero state altro che province, e i loro dirigenti non sarebbero stati altro che proconsoli al servizio di un governo mondiale occulto formato da un'élite. Per l'Europa, il regime del Grande re comportava una duplice egemonia del papato e dell'impero, del Vaticano e degli Asburgo, che sarebbero stati il braccio destro del Vaticano[1]". A quell'epoca i casati di Asburgo e Lorena erano stati riuniti dal matrimonio tra Maria Teresa d'Asburgo e Francesco III Stefano di Lorena (celebrato nel 1736), mentre il concetto di "Grande Re" realizzava appieno le profezie di Nostradamus (1503-1566). Capirete nel corso della trattazione, non soltanto che Nostradamus era ben inserito in certi ambienti, ma soprattutto che spesso le profezie sono "programmi", mentre sono gli uomini che si impegnano nel farle realizzare. Niente di magico quindi.
Lo Hiéron du Orval cercava di conciliare i misteri pagani e cristiani; lo stesso nome Hieron indicava un santuario pagano. La confraternita attribuiva particolare importanza al sistema druidico, che riteneva parzialmente pitagorico[2]. In verità le idee di Pitagora (non sappiamo se originali o distorte) funsero da principi ispiratori per tutte le Società Segrete che sorsero attorno e a sostegno dei grandi casati nobiliari. Secondo Rosnay "la vera religione dei druidi era la rivelazione della tradizione primigenia e prima religione naturale dell'umanità". Le Madonne Nere rivestivano per la fratellanza un ruolo di primo piano: esse erano infatti la versione "cristianizzata" della déa celtica Dana (non dissimile da Iside), la "Madre di tutti gli esseri umani" a cui si attribuiva la capacità di riportare in vita i neonati morti senza battesimo.
Lo Stato a cui aspirava lo Hiéron avrebbe realizzato il sogno antichissimo di un "regno celeste" sulla terra, una copia o immagine speculare dell'ordine e della gerarchia del cosmo. Avrebbe realizzato l'antico motto ermetico del "come in cielo, così in terra"[3]. Ad un certo punto (prima del 1914) la fratellanza scomparve come unità a sé stante e andò a costituire dei gradini superiori (poco noti persino agli addetti ai lavori) in testa all'ordinaria scala massonica. In massoneria ci sono infatti 3 gradi ordinari (1,2,3), 30 gradi speciali o scozzesi (4,5,...,33, riassunti in 7 gradi nella massoneria di York) e 64 gradi egizi (34,35,...,97). E' plausibile che oggi lo Hiéron vada a chiudere la centina, fornendo ragione per i gradi 98, 99 e 100.
Il braccio armato dello Hiéron (probabilmente uno dei tanti) negli anni tra le due guerre mondiali fu l'organizzazione terroristica di estrema destra Cagoule, la quale si configurava a sua volta come una società segreta e operava attraverso infiltrazioni nell'esercito e in parlamento. Capo dell'organizzazione era a proposito l'esoterista Eugène Deloncle (1890-1944), assistito in questo ruolo da Francois Plantard, cugino di quel Pierre Plantard che nel 1956 (ri)fondò il Priorato di Sion.
L'obiettivo dichiarato di Cagoule era "instaurare un Nuovo Ordine Mondiale nel segno degli Stati Uniti d'Occidente". Il presidente francese (massone) Francois Mitterand, colui che nel 1989 commissionò la famosa piramide del Louvre, è stato accusato da più parti di avere avuto legami con Cagoule o addirittura di averne fatto parte.
Oltre allo Hieron, tra i documenti progettuali dell'Europa Unita, Rumor cita i Protocolli dei Priori, stilati alla metà del XIX secolo. Precisa Rumor che accanto a questi ne erano stati messi in circolazione degli altri, fittizi ma parzialmente simili, arricchiti con informazioni ridicole che avevano lo scopo di screditare l'intero contenuto del documento semmai fosse divenuto di dominio pubblico. Questa copia "ritoccata" sarebbe stata confezionata dallo scrittore russo Sergej Nilus, per arrivare più tardi tra le mani del gerarca Alfred Rosenberg - nato in Estonia - che a sua volta li consegnò ad Hitler.
Nilus imputò l'intero contenuto dei Protocolli alla riflessione del popolo ebraico, quando in realtà vi erano in esso più sorgenti di varia collocazione, con quella ebraica limitata peraltro alla setta "sionista", che a dire il vero non è neppure esattamente ebraica, poiché i suoi obiettivi sono unicamente politici - la costruzione di un "Grande Israele" in Medio Oriente - e vi aderiscono pure cristiani, atei e chi più ne ha più ne metta.
La versione originale, completamente sottratta al pubblico, è oggi custodita alla Chatsworth House, un grande castello nel Derbyshire, in Inghilterra, a pochi chilometri dalla cittadina di Bakewell, dimora dei Cavendish, duchi del Devonshire. Curiosamente nello stesso edificio è conservata la prima versione dei Pastori di Arcadia, il quadro di Nicolas Poussin (1594 – 1665) che appare con insistenza nella vicenda del Priorato di Sion. Una seconda copia dei Protocolli si troverebbe nella Cappella di Rosslyn, nella Scozia meridionale presso Edimburgo.
Nel 1936 seguì un manifesto del Movimento Sinarchico Europeo (MSE - un gruppo d'élite che auspicava la costruzione di un governo mondiale di re-sacerdoti) intitolato Patto Rivoluzionario Sinarchico per l'Impero Francese. Qui si annunciava una rivoluzione dall'alto, la quale sarebbe partita dalla Francia e avrebbe progressivamente coinvolto tutte le nazioni del pianeta.
Il cardinale Spellman aveva fatto recapitare una busta a Rumor attraverso la mediazione di monsignor Montini. Essa conteneva una serie di fogli azzurrini in cui venivano citati gli accordi intercorsi nel '43 e negli anni immediatamente successivi tra Stati Uniti, Francia, Inghilterra e Italia. La lettera conteneva un avvertimento per il petroliere Enrico Mattei che stava cercando di emancipare l'Italia dalla dipendenza energetica verso gli Stati Uniti. Precisamente lo si metteva in guardia da una milizia chiamata "Contingente Americano".
In essa venivano citati André Malraux, Pierre Plantard (il fondatore del moderno Priorato di Sion), la rivista francese Vaincre (Vincere, Sconfiggere, diretta dallo stesso Plantard), e l'organizzazione che aveva redatto e possedeva i Protocolli, esistente dal 1870 circa. Possiamo dedurne che ambo lo Hiéron e i Protocolli furono stilati dallo stesso Hiéron du Orval. La lettera elencava inoltre i principi morali che avrebbero guidato la nuova impostazione geopolitica dell'Occidente (anche se secondo noi si trattava piuttosto dei principi che avrebbe espresso la propaganda). Venivano usati termini quali "tolleranza e libertà", "fratellanza", "moderazione", "equità", vocaboli che venivano anche riassunti o siglati dalla parola "me'e". Curiosamente "me'e" è una parola egizia che in tale lingua esprime proprio lo stesso insieme di valori. Con lo stesso significato è impiegata oggi nei rituali massonici.
Il memoriale di Rumor prosegue con la descrizione di quell'entità sovrannazionale che sovrintenderebbe alla realizzazione della "Grande Opera". Egli la chiama banalmente "Struttura", pur specificando che nel corso della storia sono stati impiegati svariati nomi per riferirsi ad essa o a una sua parte: Unione dei Migliori, école des hommes, Ordine delle Ardenne e Ordine di Stenaj. Noi ci siamo riferiti più volte ad essa nei nostri libri come la Confraternita dell'Occhio che Tutto Vede (BASE). In riferimento a Stenaj, notate che questa località è molto vicina ad Orval, e che entrambe appariranno con frequenza in questa opera. Secondo Rumor, la Casa di Lorena avrebbe fatto da "protettrice" al circolo e alcuni componenti della famiglia scozzese dei Sinclair vi avrebbero svolto un ruolo importante.
L'Unione Europea era considerata dai confratelli la rievocazione di un'unione originaria (che comprendeva il Nord Africa) che si affermava fosse esistita in un passato remoto, prima che una serie di catastrofi destrutturasse la civiltà urbana. Anche il regime nazista giustificava la sua forzata unificazione dell'Europa sulla base dello stesso principio: "l'Europa era già unita al tempo degli Anziani" affermava Himmler. Per quanto ciò possa apparire folle, abbiamo affrontato la questione con dovizia nel precedente The three ages of Atlantis - the great floods that destroyed civilization - e il quadro che ne è emerso rende l'antica unione europea estremamente plausibile.
La confraternita sarebbe suddivisa in tre livelli. Il terzo livello, quello attuativo, sarebbe composto da quei membri già introdotti o destinati ad introdursi nelle istituzioni politiche e militari. Essi eseguirebbero le direttive imposte dal gruppo di mezzo (consultivo) in cui rientravano tra l'altro le Commissioni succitate. Rumor fornisce alcuni nomi delle persone impiegate nelle Commissioni: Zaccai e Bar Lev dell'Histadrut (sindacato sionista dei lavoratori ebrei), l'esoterista armeno Georges Ivanovič Gurdjieff, il presidente francese Charles de Gaulle, Maurice Schumann, Altiero Spinelli (fondatore del Movimento Federalista Europeo -1943-, dell'Unione dei Federalisti Europei -1946-, membro della Commissione Europea dal '70 al '76) e Cesare Merzagora. C'erano poi André Malraux e Alain Poher, collaboratori del giornale Vaincre (Vincere, di Pierre Plantard). Poher fu presidente provvisorio della Francia dopo le dimissioni di De Gaulle (dal 28 aprile al 19 giugno '69), e lo fu di nuovo alla morte di Georges Pompidou (dal 2 aprile al 27 maggio '74). E' discendente di Arnaud, conte di Poher, il quale, tra l'894 e l'896, aveva sposato la principessa merovingia Gemege (figlia di Guglielmo II, figlio di Sigisberto VI). Si veda la "Lista di Rumor". Nipote di Arnaud Poher fu Alain IV Barbaforte (917-952), Duca di Bretagna dal 937. Il 13 febbraio 1973 il Midi Libre pubblicò un lungo servizio sul Priorato di Sion nel quale Alain Poher veniva presentato come un "vero pretendente al trono di Francia"[4].
Dulcis in fundo, nelle Commissioni c'era pure il drammaturgo Jean Cocteau, protagonista di quel filone "narrativo" che negli anni '90 ha tirato in ballo la presunta discendenza di Cristo, Rennes le Chateau e il Priorato di Sion, nelle cui liste appare Cocteau nelle vesti di Gran Maestro. Come vedete, i nomi scelti non sono affatto casuali.
Per il livello consultivo, Paolo Rumor fornisce una lista di nomi estratta da una lista originale posseduta dal padre. Purtroppo l'elenco risultante è piuttosto impoverito rispetto all'originale. Le date a fianco (fuori parentesi e dopo la virgola) sono relative all'adesione formale del soggetto alla "Struttura". Ognuno di costoro era siglato come "capo-fila", fungendo da referente per un gruppetto di altre persone, che a loro volta fungevano da referenti per gruppetti di grado inferiore, per un numero imprecisato di gradi.
I membri di ogni gruppetto erano a conoscenza soltanto dei propri sottoposti e dei propri colleghi all'interno dello stesso gruppetto. Questa tecnica di "piramidi dentro piramidi" è usata praticamente in ogni organo derivato dalla Struttura (o dall'Occhio che Tutto Vede come preferiamo chiamarla), compresa la loggia P2. Se da una parte questo sistema rallenta il passaggio di informazioni, dall'altro lato consente alla Struttura di mimetizzarsi sia all'interno che all'esterno di sé stessa. Del resto la "Grande Opera" deve essere lenta per definizione, perché "le persone accettano i cambiamenti radicali solo se avvengono per gradi, attraversando lentamente stadi intermedi".
Tra i nomi in lista ne troverete alcuni (soprattutto di epoca remota) corrispondenti a personaggi estremamente famosi e di potere indiscusso, tanto che ci viene difficile immaginarli nelle vesti di banali consiglieri. Potremmo supporre che siano finiti in lista "per errore" alcuni membri del livello più alto, il livello deliberativo comunemente detto "la cupola". Non ci sono però prove a sostegno di tale ipotesi, mentre al contempo le tradizioni esoteriche parlano di "governo invisibile", "superiori sconosciuti" e "occhio del grande fratello", immagini che fanno pensare a qualcuno che osserva e muove i fili nell'ombra... A ben guardare, i governanti di oggi sono semplici marionette nelle mani di personaggi di cui a malapena sappiamo il nome (a volte solo il cognome) e che mai sono apparsi nei media. Non potrebbe esser stato lo stesso per il faraone Akhenaton o per re Davide di Gerusalemme?
Segue la lista fornita da Paolo Rumor ne L'Altra Europa. Purtroppo tale lista presentava alcune lacune evidenziate dalla dicitura "nomi mancanti". Tali lacune sono state colmate attingendo dall'analoga lista fornita da Fra' Bernardino, al secolo Tommaso Sale, uno dei sette che dopo la guerra hanno sovrinteso alla ricostruzione dell’Abbazia di Chiaravalle, a Milano. L'intera opera di Fra' Bernardino è consultabile al sito di Francesco Carpeoro,
 http://www.carpeoro.com/rosa+croce.php , il quale lo descrive come un "vecchietto minuto e rinsecchito, ultranovantenne, con gli occhiali spessi come fondi di bottiglie, molto spesso seduto su una sedia a rotelle e con una coperta marrone sulle gambe, quasi cieco, con difficoltà anche nella deambulazione, ma col cervello perfettamente efficiente. Collaborò con l’arch. Solfo a salvare la vita di molti ebrei durante l’orrore delle persecuzioni razziali."

[1] Jean-Luc Chaumiel, Le Trésor du triangle d'or, Alain Lefeuvre 1979, p.139.
[2] Michael Baigent, Richard Leigh, Henry Lincoln, Il Santo Graal, Mondadori 2003 (Collana Oscar), cap. VII "Una cospirazione attraverso i secoli", p. 251.
[3] Michael Baigent, Richard Leigh, Henry Lincoln, Il Santo Graal, Mondadori 2003 (Collana Oscar), cap. VII "Una cospirazione attraverso i secoli", p. 251-252.
[4] Michael Baigent, Richard Leigh, Henry Lincoln, Il Santo Graal, Mondadori 2003 (Collana Oscar), cap. VIII "La Società Segreta Oggi", sezione "Alain Poher".

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lunedì 27 luglio 2020

Adrenocromo: la droga dell’immortalità. Il Santo Graal dei pedosatanisti

Marcello Pamio
E’ conosciuto almeno dagli anni Trenta del secolo scorso anche se in letteratura uno dei primi a parlare di adrenocromo fu Aldous Leonard Huxley (1894-1963) nel suo libro “Le porte della percezione: paradiso e inferno” del 1954.
Huxley è stato uno scrittore visionario ma soprattutto uno sperimentatore. Oltre alla saggistica infatti si è dedicato alla meditazione filosofica indotta dalle droghe: egli era convinto che la felicità e l’infelicità altro non fossero che il frutto di reazioni chimiche all’interno dell’organismo umano.
Questa sua visione della vita lo portò a sperimentare estesamente su sé stesso gli effetti di molte droghe (mescalina, LSD, ecc).
L’adrenocromo - ha scritto - “è un prodotto della decomposizione dell'adrenalina, può produrre molti dei sintomi osservati nell'intossicazione da mescalina. Ma l’adrenocromo probabilmente si forma spontaneamente nel corpo umano. In altri termini, ciascuno di noi può essere capace di fabbricare minute dosi chimiche di ciò che si ritiene provochi profondi cambiamenti nella coscienza. Alcuni di questi cambiamenti sono simili a quelli che si verificano nella più caratteristica peste del ventesimo secolo, la schizofrenia”. Aveva perfettamente ragione Huxley quando scrisse che “si forma spontaneamente nel corpo umano”, e dopo vedremo come si produce e soprattutto perché...
A riportare alla ribalta mediatica l’adrenocromo ci ha pensato il romanzo “Paura e disgusto a Las Vegas” scritto da Hunter Stockton Thompson nel 1971, da cui hanno tratto il demenziale film “Paura e delirio a Las Vegas” con Johnny Depp, in cui si parla espressamente della droga descrivendola come uno psichedelico dagli effetti simili all’LSD, anche se “la mescalina al confronto è un gingerino”...
Brevetto chimico
Il 26 febbraio 1985 gli Stati Uniti hanno assegnato il brevetto numero 4,501,923 all’inventore inglese Deryck F. Boot che lavorava per la Minnesota Mining and Manufacturing Company, meglio nota come 3M Co., la potentissima corporation americana che produce oltre 60.000 prodotti industriali di ogni tipo (mascherine, adesivi, abrasivi, dispositivi di protezione individuale, pellicole per vetri, prodotti dentali, materiali elettrici ed elettronici, prodotti medici, software sanitari ecc).
Il brevetto descrive un processo per preparare l'adrenocromo comprendente adrenalina ossidante o un suo sale.
Oggi in medicina l’adrenocromo viene somministrato per via endovenosa per curare soggetti epilettici, mentre sotto forma di adrenocromo monosemicarbazone (carbazocromo) viene utilizzato come emostatico nelle emorragie capillari per trattarne la fragilità, ma in questa forma è totalmente privo di azione simpaticomimetica e quindi del tutto inutile per gli scopi tanto desiderati e ricercati dall’élite...
Adrenocromo
Cos’è in realtà questa sostanza, e perché è così ambita?
L'adrenocromo, la cui formula è C9H9NO3, è il potente precursore ormonale dell'adrenalina secreto dal corpo in grandi quantità in momenti di intensa paura, rabbia o pericolo di vita. Lo scopo è quello di ottimizzare la risposta adrenalinica dei muscoli e dei nervi, proteggere i tessuti e gli organi dai rigori della scarica di adrenalina, ottimizzando al meglio il meccanismo di combattimento o fuga come risposta alla paura umana in situazioni di estrema necessità come quelle legate alla sopravvivenza.
Si può pensarlo come un potentissimo additivo per il carburante della “macchina umana” di fronte ad un pericolo. Sembra non esserci nulla di simile sulla terra.
Possiede, tra le altre cose, capacità rigenerative dei tessuti, sarebbe in grado di ripristinare la reattività nervosa e la funzione cognitiva.
Miracolo dell’orecchio del coniglio e del cuore della rana
In uno studio belga pubblicato nel 1946, i clinici furono in grado di usare una perfusione di adrenocromo acquoso per riportare in vita l'orecchio di un coniglio congelato, consentendo ai medici di ripristinare la vascolarizzazione e la risposta dello stimolo nervoso al tessuto precedentemente necrotizzato. Cose impensabili non solo allora ma anche oggi.
I medici hanno dimostrato la capacità dell'adrenalina ossidata nel ripristinare i sistemi nervosi danneggiati, e i risultati hanno stimolato la pratica di applicare l’adrenocromo nei siti di incisione dei pazienti al fine di accelerare la rigenerazione e la guarigione dei nervi.
In un altro studio questa volta del 1939, la perfusione di adrenocromo è stata usata per rigenerare e riavviare il cuore di una rana, riportando in vita l'animale.
Bambini come “donatori”
Come detto precedentemente l’adrenocromo prodotto chimicamente è un farmaco che non ha nulla a che vedere con la sostanza endogena naturale prodotta da un essere umano in pericolo!
La cosiddetta “droga dell’immortalità” deve venire estratta direttamente dall’organismo, meglio se giovane e fresco come quello di un bambino perché con l’età la sua produzione cala.
L’altro motivo è che la sovraesposizione ripetuta all'adrenalina ossidata dell'adulto porta a nefasti effetti collaterali fisici e mentali: convulsioni epilettiche, sintomi simili al Parkinson, schizofrenia e psicosi delirante.
I bambini risultano essere la migliore “fonte” di estrazione, sia perché è più facile trovare una piccola creatura come “donatore” rispetto ad un adulto, e poi perché l'adrenocromo giovanile è bilanciato chimicamente in modo da ridurre gli orribili effetti collaterali della versione per adulti.
Vale la regola: più giovane è il “donatore” e migliore è la droga!
Per avere una maggiore concentrazione di adrenocromo è necessaria una potente scarica adrenalinica e questa si genera quando la persona e/o il bambino subisce violenza psicologica o fisica e quando viene letteralmente impaurito e terrorizzato.
Questo abominio potrebbe essere la spiegazione del pernicioso e indicibile traffico di bambini, rapimenti, sfruttamento, abusi e persino sacrifici di minori da parte di queste pericolosissime congreghe? Pochi sanno perché i media non ne parlano, ma ogni anno milioni i bambini nel mondo spariscono nel nulla: una parte torna a casa ma il restante non viene più ritrovato!
La Verità è figlia del tempo e per fortuna le cose stanno venendo fuori.
L’altra cosa che sta lentamente emergendo è che questa droga sembra essere largamente utilizzata dai membri dell’élite legati a logge pedosataniste, di cui moltissime star di Hollywood, e non solo, ne fanno parte.
In pratica l'adrenocromo ha assunto le connotazioni mitologiche della fonte dell’eterna giovinezza: il Santo Graal dei pedosatanisti luciferini che regnano purtroppo in mezzo a noi...
Conclusione
Non possiamo sapere con assoluta certezza se l’adrenocromo è una invenzione fantasiosa di qualche mente perversa o realmente la droga più ricercata e in voga dalla crème de la crème.
Ma droga a parte, la cosa certa è che esistono numerose congreghe dedicate al culto luciferino, mi riferisco alle sette pedosataniste che si dedicano alla profanazione rituale dell'innocenza infantile per il potenziamento “spirituale” da una parte (se possiamo chiamarlo così), e forse anche al potenziamento chimico-ringiovanente dall’altra.
Tutto però sta venendo fuori e i segni della verità stanno emergendo quotidianamente.
Il caso del miliardario pedofilo Jeffrey Epstein è illuminante da questo punto di vista.
Epstein era un procuratore e organizzatore di questa aberrante pratica sessuale di magia nera, e il suo arresto ha permesso di scoperchiare, almeno in parte, il Vaso di Pandora.
Sappiamo nomi e cognomi dei numerosi clienti (non di tutti purtroppo) di Epstein, quelli che hanno volato con il suo jet privato “Lolita Espress” per andare a impaurire e/o violentare i bambini nella sua isoletta (Isle of Sin, l'isola del peccato)…
Il jet privato di Epstein "Lolita Express"
A questo punto chi può negare l’ipotesi che i vari personaggioni non volassero nell’isola degli orrori per partecipare alla produzione della droga?
Tra i nomi venuti alla ribalta: Bill, Hillary Chelsea Clinton, Woody Allen, Kevin Spacey, Bill Cosby, Mick Jagger, Principe Andrea, Charles Spencer (fratello di Lady Diana),il filantropo Bill Gates, Tony Blair, Michael Bloomberg, Richard Branson, Rupert Murdoch, persino Henry Kissinger e moltissimi altri nomi della politica, della finanza e di Hollywood.
Anche il filantropo Bill Gates risulta nell'elenco passeggeri…
Nell’armonia e nell’equilibrio del Sistema, oltre a queste forze indubbiamente di tenebra si stanno muovendo anche le forze di Luce, e difatti le notizie e i nomi iniziano a trapelare...
Anche le dichiarazioni inequivocabili del presidente Donald Trump sono su questa linea.
La difesa a spada tratta dei bambini e soprattutto le azioni che sta mettendo in atto Trump (il presidente che non doveva essere eletto), indicano senza ombra di dubbio che è in atto una vera e propria guerra ai più alti livelli, o ai più bassi dipende dai punti di vista.
Uno scontro senza eguali tra il mondo umano e quel substrato occulto (Deep State) di anime perdute e totalmente pervertite.
Concludo con qualche immagine recente dei divi di Hollywood, perché stranamente il loro corpo sembra aver subito un tracollo fisico nell’ultimo periodo. Tracollo inspiegabile se si confrontano le foto con le precedenti…
Siamo di fronte alla prova che molte star sono in astinenza di qualche droga? Oppure si tratta solo di normalissimo invecchiamento fisiologico accelerato dal lockdown?
Jhonny Depp, 57 anni
Celine Dion, 52 anni
Regina Elisabetta II, 94 anni. Principe Filippo Mountbatten, 99 anni e il papa…
Esperimento sulla rana è citato in questo articolo scientifico:
https://physoc.onlinelibrary.wiley.com/doi/pdf/10.1113/jphysiol.1949.sp004305 
Esperimento sul coniglio è citato in questo articolo scientifico:
http://pharmrev.aspetjournals.org/content/1/1/1
In questo articolo si legge: "Adrenochrome causes an elective inhibition of the process, which determines the content of associative thinking. This occurs in doses that do not heighten the lability of basic processes, do not reduce excitation, and do not loose temporary connections as is the case with LSD".
https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0074774208600252
Questo riguardo le possibili reazioni "psicotiche" indotte da adrenocromo:
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4813425/

venerdì 24 luglio 2020

LA RESA DEI CONTI




Quando arriva la resa dei conti,
Tutto si annebbia, anche se non siamo pronti.
Quando arriva la resa dei conti,
Crollano muri per costruire ponti.
Si squarcia il cielo, arriva un temporale
Arriva il vento, nulla si può fermare.
Tutto viene sollevato da terra,
Come se stesse iniziando una guerra.
Tutto ciò che non è stato risolto,
Viene rimesso in gioco e nulla viene tolto.
L'anima mischia le carte per eliminare,
Ciò che per il gioco si deve annullare.
Prepara con ciò la nuova partita
Rimettendo in discussione tutta la vita.
È ora di virare,
E se serve Strambare.
Cambiare rotta o comportamento
Liberare il passato sulle ali del vento.
Tutto è già pronto, sta per iniziare,
Si deve solo lasciare andare.
Per fare spazio al nuovo che arriva,
Tutto ciò che ho imparato mi porterà un altra vita.


Gura Samir Lievito (Zelia)

sabato 18 luglio 2020

Yanni - "Love Is All"-Truth Is Forever!… The “Tribute” Concerts!





Di tutte le forze che vengono esercitate su di noi, durante la nostra vita, almeno per me, l’Amore è stata la più potente di tutte.
Con l’aumentare della popolazione, il nostro pianeta diventa sempre più piccolo. E’ quindi molto importante che tutti noi impariamo come amarci e accettarci, e ogni volta che ciò non è possibile, che almeno impariamo a tollerarci l’un l’altro.
Ho imparato questa preziosa lezione presto nella vita per il cambio di cultura. Mi sono trasferito dalla Grecia negli Stati Uniti, e ancora oggi, la gente mi chiede, sei greco o sei americano?
Sono un essere umano, proprio come tutti noi, e poi sono greco o americano, cinese o indiano. 
Dobbiamo capire e renderci conto che ci sono tanti modi per vivere la vita quante sono le persone su questo pianeta.
2.500 anni fa, Socrate diceva che l’essere umano perfetto è costituito da tutti gli esseri umani messi insieme, è un collettivo, è un noi, è tutti noi insieme che facciamo la perfezione.
Il prossimo pezzo di musica parla di tutto questo, e vorrei dedicarlo a Shah Jahan e Mumtaz Mahal e agli architetti, ingegneri e scultori che amavano i pezzi di marmo della meraviglia architettonica della bellezza che chiamiamo Taj Mahal.
E mi piacerebbe anche dedicarlo a tutte le persone in India che hanno permesso questo concerto e quindi….consentendoci…..e quindi consentendoci di inviare un messaggio molto potente e tanto necessario nel mondo.
Un messaggio di Amore, unità, accettazione e tolleranza.
La canzone inizierà, ancora una volta, con il nostro amico venezuelano, Pedro Eustache, che suona uno strumento armeno di 2.500 anni chiamato Duduk.
Si intitola Love is All  


                                                                        YANNI




mercoledì 8 luglio 2020

LA DONNA CON I CAPELLI D'ARGENTO



LA DONNA CON I CAPELLI D'ARGENTO 
La donna coi capelli d’argento
riesce a liberare le proprie ali al vento,
ha lasciato da tempo le sue paure
perché lo specchio ha saputo guardare.
Ha lasciato da tempo i sogni materiali,
perché questi non fanno spuntare le ali.
Ha lasciato da tempo il desiderio dell’Amato,
essendo questo già all’interno trovato.
Ora con i capelli d’argento
Può muoversi nelle braccia del vento.
Osa essere senza apparire
Perché l’essenza non si fa vedere
Ma la senti fluire,
Sa cadere senza rumore,
Sa volare senza farsi notare.
L’essenza riempie tutto lo spazio
È l’unica sostanza che ti rende sazio.
Gurà Samir Levirò ( Zelia)

martedì 7 luglio 2020

LA GABBIA DELL'EGO O PERSONALITA'








La gabbia dell'ego o della personalità
ci imprigiona con una menzogna.
perché non conosce la verità.
Ci muoviamo ignari
delle conseguenze, se non siamo leali.
Impegnati a decantare
quanto siam belli e ciò che sappiamo fare,
ci perdiamo nel giudicare
chi diverso da noi vuol agire.
Inconsapevoli totali
che lo stesso parlare ci tarpa le ali.
Portando a chi vede, la verità
della nascosta realtà..
Chi non sa parla,
e chi sa tace,
e il primo non si da pace.
E Ti racconta, di come sei cambiato,
non ti riconosce, ti sei trasformato.
Hai perso luce nel tuo cammino
e vuole starti vicino.
Vuole aiutarti, ti vuole cambiare,
perché nella sua Luce (gabbia) devi tornare.
La gabbia dell'ego o personalità
è molto sottile, si sa.
Ti fa dire, di fa raccontare
giudicare per infine aiutare.
Senza vedere, che di te stai parlando
mentre descrivi me nel profondo.
Siam tutti uno, e li dovremo tornare,
cerca allora di cominciare,
a vedere te stesso in ciò che dici
guarda le tue radici.
Osserva un solo momento,
le tue parole gettate al vento.
Chi sei, di chi stai parlando
cosa vedi, chi stai giudicando.?
Se tu sei il tutto, e il tutto è in te,
come puoi parlare male di me.
Mente piccola e bocca grande,
si rischia di restare in mutande.
Mente piccola e bocca larga,
ricordati che lo specchio ti guarda.

Gurà Samir Levirò (Zelia)



mercoledì 1 luglio 2020

Lotta…per il colesterolo

Marcello Pamio
Oggi ci occuperemo di un grasso importantissimo per il benessere dell'uomo. Un grasso che nel giro di pochi decenni è stato trasformato nel più infimo e pericoloso fattore di rischio cardiovascolare.
Mi riferisco al colesterolo, attualmente la vacca grassa molto sacra per le industrie della chimica e farmaceutica.
Ma andiamo per ordine. Tutto ebbe inizio a metà del secolo scorso, quando venne condotto il famoso Studio Framingham (1948) sicuramente il più grande ed articolato studio epidemiologico di popolazione in ambito di rischio cardiovascolare mai realizzato. Il nome è dato dalla città del New England negli Stati Uniti e lo studio avrebbe scoperto la relazione tra colesterolo elevato e rischio di infarto e ictus: ogni incremento dell’1% della colesterolemia è associato ad un aumento di incidenza di cardiopatia ischemica del 2-3%. Messi giù così questi dati non dicono molto, ma forse con un esempio la follia sarà più evidente.
Se una persona dovesse vedere il proprio colesterolo totale aumentare da 180 mg/dL a 250 mg/dL (aumento del 40% - cosa questa molto comune tra gli italiani), significa che quel povero disgraziato avrebbe un aumento dell'incidenza di cardiopatia del 120% (40%x3): insomma un morto che cammina!
In realtà lo studio mostrò che NON c’è nessuna significativa differenza nel rischio cardiovascolare fra individui i cui livelli di colesterolo variano da 204 a 294 mg/dL.
L'altra pietra miliare che diede il colpo di grazia al colesterolo avvenne dopo qualche anno - nel 1953 - per opera del dottor Ancel Keys, ricercatore dell'Università del Minnesota, il quale pubblicò il lavoro che sarebbe diventato il mito fondante della teoria sul colesterolo. Nello studio Keys inserì un diagramma basato sui dati di 6 diversi paesi del mondo in cui era riscontrabile una relazione evidente tra consumo di grassi e mortalità per cardiopatie coronariche. Immediatamente secondo la rivista “Lancet” «la curva tracciata non lascia dubbi sul fatto che esista un rapporto tra la percentuale di grassi negli alimenti consumati e il rischio di morte a causa di una cardiopatia coronarica». E se lo dice Lancet....
Peccato che il diagramma presentato sia errato: Keys prese in considerazione i dati provenienti da soli 6 paesi del mondo pur avendo a disposizione i dati di 22 paesi. Il motivo è presto detto: se avesse utilizzato i dati completi il rapporto tra consumo di grassi e morte sarebbe stato inesistente! “Negli Stati Uniti la mortalità dovuta a cardiopatie coronariche era 3 volte più alta che in Norvegia, anche se in entrambi i paesi il consumo di grassi era all'incirca lo stesso”.
Da quel momento in poi miliardi di persone sono state prima ingannate da queste pubblicazioni faziose e poi intossicate dai farmaci...
Origine delle statine
La correlazione tra grassi e morte era stata purtroppo gettata, ma il mondo dovette attendere qualche decennio prima che l'Industria farmaceutica sfornasse qualcosa di utile per abbassare questo pericolosissimo grasso.
Nel 1976 infatti due gruppi farmaceutici, uno giapponese e uno britannico, isolarono dal fungo Penicillium Citrinum la Mevastatina in grado di inibire la sintesi degli steroli, ovvero bloccare la produzione di colesterolo. Il primo farmaco a livello mondiale venne brevettato nel 1987: la Lovastatina.
Da allora molte sono state le molecole sviluppate in laboratorio per inibire la sintesi endogena del colesterolo e abbassare il suo livello nel sangue, e le statine si confermano da sempre ai primi posti in termini di spesa mondiale1. Nel 2000 le vendite dei farmaci ipolipemizzanti sono aumentate del 21% portando la categoria terapeutica al secondo posto nella classifica mondiale delle vendite di farmaci. Solo negli Stati Uniti è risultato essere in assoluto il farmaco più venduto con oltre 48.000.000 di confezioni vendute! Stiamo parlando di 20 anni fa...
Secondo un recentissimo report della società di ricerca, analisi e consulenza GlobalData: entro il 2023 il mercato globale dei farmaci contro il colesterolo arriverà a superare i 38 miliardi di dollari all'anno. Vero e proprio grasso che cola per le grinfie lobbistiche.
Trucchi degli Illusionisti
I trucchetti utilizzati dai “cantori” delle statine con lo scopo di documentarne scientificamente l’efficacia sono oggi ben conosciuti: logaritmizzazioni di curve, pre-trial per ripulire il campione dai pazienti non-responder, utilizzo di scale numeriche contraffatte, ampliamento degli eventi considerati rilevanti anche per danni minori e via così, confondendo e mistificando.
L'intento criminoso è “inventare” un farmaco dai vantaggi inesistenti sostenendone la validità però con la cosiddetta “Scienza basata sulle evidenze” (Evidence-based medicine).
Ecco le “evidenze”: per ridurre solo la probabilità di 1 evento cardiaco in un gruppo di 10 mila pazienti si richiede l’inutile trattamento degli altri 9.999 che non riceveranno alcun beneficio, ma avranno solo rischi e complicanze! Coloro che ci guadagnano sono sempre i soliti noti.
Cos'è il colesterolo?
Cerchiamo a questo punto di capire cos'è realmente il colesterolo e soprattutto a cosa serve.
Si tratta di un lipide grasso prodotto autonomamente dall'organismo (da 1 a 2 grammi al giorno) e introdotto attraverso l'alimentazione (0,1-0,5 grammi) e in un uomo di 70 kg è circa 150 grammi.
La prima importante osservazione è che con il cibo apportiamo appena un 10% del colesterolo totale e il restante 90% è autoprodotto, attraverso almeno tre vie di produzione interna dove quella epatica fa da padrone.
Nonostante ciò che è stato appena detto sui rischi del colesterolo il suo ruolo è preziosissimo per il funzionamento dell'organismo non solo organico ma anche sociale e comportamentale.
Vediamo a cosa serve questo grasso:
  • è un componente essenziale della membrana cellulare di tutte le cellule;
  • regola lo scambio di sostanze messaggere tramite la membrana cellulare;
  • è coinvolto nella crescita e nella divisione cellulare;
  • è la sostanza base per la sintesi di numerosi ormoni (aldosterone, cortisolo, testosterone, estradiolo, ecc.);
  • è essenziale per lo sviluppo embrionale;
  • è prodotto nel fegato e impiegato per produrre la bile;
  • si trova in grande abbondanza nel cervello, nel sistema nervoso, nelle ghiandole surrenali e nella pelle.
Sono tutte importantissime funzioni, ma in questa sede verrà sottolineato il senso biologico del colesterolo e la sua azione nella produzione degli ormoni sessuali, gli ormoni deputati alle relazioni umane.
Si può affermare che tutta la vita sociale umana è mossa da due “frequenze”, due “energie”: estrogeno e testosterone (femminile e maschile). Questi due ormoni regolano la socialità dando una percezione della vita e una reazione alla stessa molto diversa, a seconda che il cervello legga meglio l'uno o l'altro.
La statina interviene nella sintesi del colesterolo bloccandone la produzione a livello di fegato.
Siamo sicuri che questo freno chimico non abbia ripercussioni nella vita sociale dell'uomo? In fin dei conti il colesterolo è il precursore dei più importanti ormoni umani.
Certamente il sistema troverà il modo di compensare con altre vie di produzione, ma tale sforzo non è naturale.
Rischio del colesterolo alto
Abbiamo detto che stando alla medicina ortodossa, interventista e protocollare, avere un alto tasso di colesterolo nel sangue è un fattore di rischio perché sarebbe associato alla formazione delle placche arteriose, causa a loro volta delle patologie cardiovascolari (infarti, ictus, ecc.).
Possiamo veramente pensare che la sapienza magistrale della Natura che Opera nel mondo animale e nel mondo umano da milioni di anni, ad un certo punto erroneamente e senza un motivo specifico produca una sostanza collosa (colesterolo appunto) in grado di accompagnare precocemente alla tomba l'uomo o l'animale? Se questa narrazione non ci risuona allora sgomberiamo per un attimo tutti i condizionamenti mentali e accademici e cerchiamo di vedere se c'è dell'altro...
Solo cambiando paradigma e visione potremo inquadrare l'ipercolesterolemia come un fenomeno biologico vitale messo in atto dal cervello quando risulta necessario “sistemare” e riparare l'intima (ossia la parete interna) dei vasi arteriosi.
Se comprendiamo il senso biologico di quello che accade potremo vedere il quadro complessivo, e per farlo è necessario entrare per un attimo all'interno delle coronarie.
Senso biologico del colesterolo
Le coronarie sono dei canali pensati dalla Natura per convogliare sangue al miocardio (muscolo cardiaco) NON per nutrirlo, come pensano erroneamente i medici, ma per lottare!
Quando viviamo situazioni in cui ci sentiamo privati del “nostro” territorio e dobbiamo “lottare”, le coronarie vengono in aiuto. Se perdiamo quello che il cervello considera il “nostro territorio” (lavoro; famiglia o moglie nel maschio, ecc.; marito, identità nella femmina, ecc.) il cervello creerà delle micro-ulcerazioni nell'intima delle arterie con lo scopo biologico di allargare il condotto per far scorrere maggiormente sangue. Tale aumento è funzionale per la lotta, ed è tanto più forte nell'uomo destrimane e nella donna mancina.
Negli animali avviene la stessa medesima cosa, ma quello che differenzia loro da noi è il fattore “tempo”. In un branco, un lupo o un cervo sta nella “lotta per il territorio” per pochissimo tempo, cioè il tempo dello scontro fisico, mentre noi rimaniamo mesi o anni in determinate situazioni conflittuali con conseguenze devastanti e a volte anche letali.
Lupi che combattono per il territorio
In piena “lotta”, essendo il tessuto interessato derivante da uno specifico foglietto embrionale (ectoderma) molto innervato, abbiamo fastidio e/o dolore: la cosiddetta angina.
L'angina è il sintomo (segnale) che si sono attivate le coronarie, e che quindi stiamo vivendo un potente conflitto di lotta per il territorio.
Quando successivamente per svariati motivi risolviamo la faccenda, le ulcere devono essere riparate e il collante/stucco è proprio il colesterolo!
L'aumento della quota plasmatica di questo grasso indica un processo riparativo che segue sempre una “lotta”. Questo spiega perfettamente il paradosso delle popolazioni che mangiano enormi quantità di grasso eppure non conoscono l'ipercolesterolemia. Questi popoli (per esempio gli esquimesi inuit) non hanno nulla da conquistare o da perdere, quindi le coronarie non vengono attivate!
La persona col colesterolo alto normalmente è un po' aggressiva, ambiziosa, tendenzialmente competitiva e abituata al comando, al dover prendere decisioni.
Da noi quando una persona scopre l'ipercolesterolemia va dal proprio medico il quale diligentemente prescriverà obbligatoriamente (medicina difensiva) la statina...
Invece di cercare la causa dell'aumento del colesterolo è molto più facile assumere il farmaco per tutta la vita senza farsi troppe domande.
Il non cercare il senso biologico però è problematico perché se la persona continua a recidivare il conflitto (cosa che avviene nella quasi totalità dei casi) il rimaneggiamento e le numerose riparazioni possono causare il danneggiamento della parete arteriosa (aneurisma) arrivando, nella riparazione mediante colesterolo, all'occlusione vascolare (placche).
A questo punto la persona potrà fare un infarto e gli esami riscontreranno un cuore più o meno nella norma ma le coronarie occluse. I medici parleranno quindi di infarto causato dalle coronarie ostruite, e ovviamente il cui responsabile è sempre lui: il colesterolo!
La medicina, come sempre, è maestra nel confondere la causa con l'effetto!