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venerdì 6 settembre 2013

Obama deve pagare il "tributo di sangue" ad Israele attaccando la Siria

di Davood Abbasi - http://italian.irib.ir/analisi/commenti/item/131170-obama-deve-pagare-il-tributo-di-sangue-ad-israele-attaccando-la-siria

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
In occasione di precedenti aggressioni "umanitarie" contro paesi sovrani da parte di quel fronte di paesi che la guida suprema iraniana definisce propriamente "arroganza globale", il ruolo di Israele era stato celato ad arte anche se Tel Aviv figurava tra le menti principali.
Almeno dall'attacco all'Iraq in poi, Israele può essere considerato uno dei principali promotori se non il principale promotore delle guerre "umanitarie". Per l'Iraq stesso Tony Blair nel 2005 ammise che la Gran Bretagna aveva preso la decisione di andare in guerra con Bush a seguito di una riunione con i comandanti dell'esercito israeliano.
Per il Libano era Israele stesso ad attaccare nel 2006. Per la Libia non bisogna dimenticare il supporto che venne dato da Tel Aviv spronando soprattutto Cameron e Sarkozy, definito una spia del Mossad, anche dalla stampa francese e dal quotidiano Le Figaro.
Però la stampa aveva sempre cercato di celare questo coinvolgimento e mai come sulla Siria, questa mente occulta delle guerre in Medioriente si era resa così palese e mai aveva mostrato al mondo tutti i suoi tentacoli che si sviluppano fin dentro in America, dove sono presenti le potenti lobby sioniste.
Ma andiamo in ordine. Dopo i tre casi di bombardamento della Siria nei mesi scorsi, l'aiuto dato ai ribelli nelle zone occupate del Golan, Israele si sta impegnando ora attraverso le sue lobby in America, AIPAC e ADL in testa, per fare pressione sul Congresso ed indurlo a dire sì all'attacco alla Siria. Ed e' appunto incredibile come lo faccia pubblicamente. Haaretz e Time of Israel giovedì hanno scritto ufficialmente che le lobby sioniste negli Stati Uniti "pretendono" un attacco alla Siria e che lo considerano "un messaggio da dare soprattutto ai sostenitori della Siria, ovvero Hezbollah e Iran". L'AIPAC ha diffuse un comunicato chiedendo al Congresso di autorizzare l'attacco e ha chiesto all'America di dare un messaggio forte "anche all'Iran e a Hezbollah".
I tentacoli di Sion però si muovono pure altrove ed in Italia figure ben note come Giuliano Ferrara che parlava alla trasmissione 24 Mattino ha affermato giovedì che l'attacco alla Siria è giusto e va fatto, indipendentemente dal fatto che le prove sull'uso delle armi chimiche si trovino o no e indipendentemente dal fatto che l'attacco con le armi chimiche ci sia stato o meno.
L'ideologia seguita da Israele e dal sionismo in generale è sempre la solita ideologia folle, apocalittica e talmudica: conquistare la zona dal Nilo all'Eufrate, dominare il mondo, realizzare il dominio sulla terra degli ebrei sugli animali non ebrei (goym), cioè gli altri popoli, detto in termini normali.
E' chiaro che Israele vede la guerra alla Siria anche come un passo per avviare una più grande strategia di guerra contro l'Iran, una guerra che negli ultimi anni Netanyahu ha chiesto in tutti i modi e a costo anche di fare disegnini di bombe a palla alle Nazioni Unite. Certo tali richieste hanno solo isolato Tel Aviv visto che il programma nucleare iraniano, usato come pretesto, è civile e le prove ne sono state fornite.
Ora la Siria è un pretesto per rilanciare questa stagione di guerre ma come dice il Papa, la guerra sarebbe solo una azione vana. Come ha detto l'Iran, in caso di guerra sarebbero tutti a rimetterci e non ci sarebbero vincitori e vinti e come ha detto la Siria stessa, "potrebbe essere l'inizio della terza guerra mondiale".
In queste ore le pressioni su Obama negli Stati Uniti da parte della lobby sionista sono forti e gli viene chiesto di pagare il suo tributo ad Israele; il fatto e' che Obama viene invitato ad immolare sull'altare della follia del sionismo non qualcosa di suo, ma le vite di migliaia di persone innocenti in Siria e forse altrove