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venerdì 29 maggio 2020

Ordine esecutivo sulla prevenzione della censura online




Dall'autorità conferita a me in qualità di Presidente dalla Costituzione e dalle leggi degli Stati Uniti d'America, è così ordinato:

Sezione 1. Politica. La libertà di parola è il fondamento della democrazia americana. I nostri Padri Fondatori hanno protetto questo sacro diritto con il Primo Emendamento alla Costituzione. La libertà di esprimere e discutere idee è il fondamento di tutti i nostri diritti di persone libere.

In un paese che ha a lungo amato la libertà di espressione, non possiamo permettere a un numero limitato di piattaforme online di scegliere manualmente il discorso a cui gli americani possono accedere e trasmettere su Internet. Questa pratica è fondamentalmente non americana e antidemocratica. Quando grandi e potenti società di social media censurano le opinioni con cui non sono d'accordo, esercitano un potere pericoloso. Smettono di funzionare come bacheche passive e dovrebbero essere visualizzate e trattate come creatori di contenuti.

La crescita delle piattaforme online negli ultimi anni solleva importanti domande sull'applicazione degli ideali del Primo Emendamento alla moderna tecnologia delle comunicazioni. Oggi molti americani seguono le notizie, restano in contatto con amici e familiari e condividono le loro opinioni sugli eventi attuali attraverso i social media e altre piattaforme online. Di conseguenza, queste piattaforme funzionano in molti modi come un equivalente del 21 ° secolo della piazza pubblica.

Twitter, Facebook, Instagram e YouTube esercitano un potere immenso, se non senza precedenti, per modellare l'interpretazione degli eventi pubblici; censurare, cancellare o sparire informazioni; e per controllare ciò che la gente vede o non vede.

In qualità di presidente, ho chiarito il mio impegno per un dibattito libero e aperto su Internet. Tale dibattito è tanto importante online quanto nelle nostre università, nei nostri municipi e nelle nostre case. È essenziale per sostenere la nostra democrazia.

Le piattaforme online si stanno impegnando in una censura selettiva che sta danneggiando il nostro discorso nazionale. Decine di migliaia di americani hanno segnalato, tra gli altri comportamenti preoccupanti, che le piattaforme online "contrassegnano" i contenuti come inappropriati, anche se non violano i termini di servizio dichiarati; apportare modifiche senza preavviso e inspiegabili alle politiche aziendali che hanno l'effetto di sfavorire alcuni punti di vista; e l'eliminazione di contenuti e interi account senza preavviso, nessuna logica e nessun ricorso.

Twitter ora decide in modo selettivo di apporre un'etichetta di avvertimento su determinati tweet in un modo che rifletta chiaramente il pregiudizio politico. Come è stato riferito, sembra che Twitter non abbia mai posto tale etichetta sul tweet di un altro politico. Fino alla settimana scorsa, il rappresentante Adam Schiff stava continuando a fuorviare i suoi seguaci vendendo la bufala collusione russa a lungo smentita, e Twitter non ha segnalato quei tweet. Non sorprende che il suo ufficiale responsabile della cosiddetta "integrità del sito" abbia sfoggiato il suo orientamento politico nei suoi tweet.

Allo stesso tempo, le piattaforme online invocano giustificazioni incoerenti, irrazionali e infondate per censurare o altrimenti limitare il discorso degli americani qui a casa, diverse piattaforme online traggono profitto e promuovono l'aggressione e la disinformazione diffusa da governi stranieri come la Cina. Una società degli Stati Uniti, ad esempio, ha creato un motore di ricerca per il Partito Comunista Cinese che avrebbe inserito nella lista nera le ricerche di "diritti umani", nascondendo dati sfavorevoli al Partito Comunista Cinese e monitorando gli utenti ritenuti appropriati per la sorveglianza. Ha inoltre istituito partenariati di ricerca in Cina che offrono vantaggi diretti ai militari cinesi. Altre società hanno accettato gli annunci pubblicitari pagati dal governo cinese che diffondono false informazioni sulla prigione in massa cinese di minoranze religiose, consentendo in tal modo questi abusi dei diritti umani. Hanno anche amplificato la propaganda cinese all'estero, anche consentendo ai funzionari del governo cinese di utilizzare le loro piattaforme per diffondere disinformazione sulle origini della pandemia di COVID-19 e per minare le proteste democratiche a Hong Kong.

Come nazione, dobbiamo promuovere e proteggere diversi punti di vista nell'attuale ambiente di comunicazione digitale in cui tutti gli americani possono e dovrebbero avere voce in capitolo. Dobbiamo cercare trasparenza e responsabilità dalle piattaforme online e incoraggiare standard e strumenti per proteggere e preservare l'integrità e l'apertura del discorso americano e la libertà di espressione.

Sez. 2. Protezioni contro la censura online. (a) È politica degli Stati Uniti promuovere regole di base chiare che promuovano il dibattito libero e aperto su Internet. Tra le regole fondamentali che regolano quel dibattito spicca l'immunità dalla responsabilità creata dalla sezione 230 (c) del Communications Decency Act (sezione 230 (c)). 47 U.S.C. 230 (c). È politica degli Stati Uniti che l'ambito di tale immunità dovrebbe essere chiarito: l'immunità non dovrebbe estendersi oltre il suo testo e lo scopo di fornire protezione a coloro che pretendono di fornire agli utenti un forum per la parola libera e aperta, ma in realtà usano il loro potere su un mezzo vitale di comunicazione per impegnarsi


versione originale

By the authority vested in me as President by the Constitution and the laws of the United States of America, it is hereby ordered as follows:
Section 1.  Policy.  Free speech is the bedrock of American democracy.  Our Founding Fathers protected this sacred right with the First Amendment to the Constitution.  The freedom to express and debate ideas is the foundation for all of our rights as a free people.
In a country that has long cherished the freedom of expression, we cannot allow a limited number of online platforms to hand pick the speech that Americans may access and convey on the internet.  This practice is fundamentally un-American and anti-democratic.  When large, powerful social media companies censor opinions with which they disagree, they exercise a dangerous power.  They cease functioning as passive bulletin boards, and ought to be viewed and treated as content creators.
The growth of online platforms in recent years raises important questions about applying the ideals of the First Amendment to modern communications technology.  Today, many Americans follow the news, stay in touch with friends and family, and share their views on current events through social media and other online platforms.  As a result, these platforms function in many ways as a 21st century equivalent of the public square.
Twitter, Facebook, Instagram, and YouTube wield immense, if not unprecedented, power to shape the interpretation of public events; to censor, delete, or disappear information; and to control what people see or do not see.
As President, I have made clear my commitment to free and open debate on the internet. Such debate is just as important online as it is in our universities, our town halls, and our homes.  It is essential to sustaining our democracy.
Online platforms are engaging in selective censorship that is harming our national discourse.  Tens of thousands of Americans have reported, among other troubling behaviors, online platforms “flagging” content as inappropriate, even though it does not violate any stated terms of service; making unannounced and unexplained changes to company policies that have the effect of disfavoring certain viewpoints; and deleting content and entire accounts with no warning, no rationale, and no recourse.
Twitter now selectively decides to place a warning label on certain tweets in a manner that clearly reflects political bias.  As has been reported, Twitter seems never to have placed such a label on another politician’s tweet.  As recently as last week, Representative Adam Schiff was continuing to mislead his followers by peddling the long-disproved Russian Collusion Hoax, and Twitter did not flag those tweets.  Unsurprisingly, its officer in charge of so-called ‘Site Integrity’ has flaunted his political bias in his own tweets.
At the same time online platforms are invoking inconsistent, irrational, and groundless justifications to censor or otherwise restrict Americans’ speech here at home, several online platforms are profiting from and promoting the aggression and disinformation spread by foreign governments like China.  One United States company, for example, created a search engine for the Chinese Communist Party that would have blacklisted searches for “human rights,” hid data unfavorable to the Chinese Communist Party, and tracked users determined appropriate for surveillance.  It also established research partnerships in China that provide direct benefits to the Chinese military.  Other companies have accepted advertisements paid for by the Chinese government that spread false information about China’s mass imprisonment of religious minorities, thereby enabling these abuses of human rights.  They have also amplified China’s propaganda abroad, including by allowing Chinese government officials to use their platforms to spread misinformation regarding the origins of the COVID-19 pandemic, and to undermine pro-democracy protests in Hong Kong.
As a Nation, we must foster and protect diverse viewpoints in today’s digital communications environment where all Americans can and should have a voice.  We must seek transparency and accountability from online platforms, and encourage standards and tools to protect and preserve the integrity and openness of American discourse and freedom of expression.
Sec. 2.  Protections Against Online Censorship.  (a)  It is the policy of the United States to foster clear ground rules promoting free and open debate on the internet.  Prominent among the ground rules governing that debate is the immunity from liability created by section 230(c) of the Communications Decency Act (section 230(c)).  47 U.S.C. 230(c).  It is the policy of the United States that the scope of that immunity should be clarified: the immunity should not extend beyond its text and purpose to provide protection for those who purport to provide users a forum for free and open speech, but in reality use their power over a vital means of communication to engagé

FONTE UFFICIALE CASA BIANCA: https://www.whitehouse.gov/presidential-actions/executive-order-preventing-online-censorship/

mercoledì 27 maggio 2020

La Santa Inquisizione in camice bianco colpisce ancora!

Marcello Pamio
Hanno gentilmente atteso la fine della prima quarantena e poi, al segnale convenuto, hanno scatenato l'inferno.
Mi riferisco alle armate della Santissima Inquisizione moderna, le medesime che dal XV secolo hanno “punito, incarcerato e corretto” tutte le persone affette da “perversione eretica”.
Hanno preso il “diavolo” come scusante ma lo scopo era redimere tutti quelli che uscivano dalla “normalità”, dal pensiero unico, dal paradigma dell'epoca...
Sono passati molti secoli da allora e le strategie adottate si sono ovviamente aggiornate e adattate camaleonticamente al periodo.
Innanzitutto gli spietati inquisitori hanno abbandonato il nero per il più consono camice bianco, e le torture sono state soppiantate dal rogo mediatico e professionale. Oggi infatti, nella società dell'immagine, preferiscono screditare, sputtanare, ridicolizzare, e se riguarda un medico sospendere e/o radiare.
A proposito di medici, l'ultimo a finire sotto il Malleus Maleficarum (Martello delle Streghe) è stato il dottor Ennio Caggiano, un bravo e simpaticissimo medico di famiglia della provincia di Venezia.
Ecco cosa riporta la lettera giunta per Pec a Caggiano in data 25 maggio 2020.
Perviene a questa Azienda una segnalazione, sottoscritta da alcuni medici di medicina generale, con la quale si denunciano comportamenti deontologicamente poco accettabili, posti da Lei in essere, nel suo profilo Facebook”.
Le accuse dei delatori con lo stetoscopio al collo sono pesantissime: il dottor Caggiano ha avuto la pessima idea di scrivere qualche post su Facebook, ma vi rendete conto?
Veniamo a conoscenza quindi che un medico non può godere dell'articolo 21 della Costituzione, quello della “libertà di espressione”. Ma la chicca arriva dopo poche righe:
Le ricordo che Lei opera come Medico di Medicina Generale, e che la Medicina Generale è il primo punto di contatto fra il cittadino/paziente il SSN e come tale è il comportamento del medico curante, a cui il paziente si riferisce con fiducia, può ingenerare allarme, in particolar modo in settori delicati come il campo vaccinazioni in cui l'investimento della sanità pubblica è preponderante, fino ad indurre il paziente alla perdita della fiducia e credibilità nei servizi sanitari”
Finalmente si arriva al tema del contendere: i vaccini sono un dogma! Punto.
Non si possono toccare pena la segnalazione/richiamo/radiazione da parte dell'ordine. Capito? Eresia da estirpare con ogni mezzo.
I vaccini, lo dicono loro, sono l'investimento della sanità pubblica preponderante, quindi anche per questo motivo non si possono mettere in discussione.
La parte finale però fa comprendere qual è la vera paura per questi ciarlatani: la perdita di fiducia e credibilità nei servizi sanitari, cioè nelle loro cure chimiche deleterie e nei loro sistemi pseusopreventivi chiamati screening.
La colpa è del dottor Caggiano o del dottor Roberto Gava o del dottor Paolo Rossaro (questi ultimi medici radiati dagli ordini) se le persone si stanno allontanando sempre più da una medicina protocollare/difensiva, una medicina rigida e impagliata, totalmente fagocitata dalle industrie della chimica e farmaceutica?
La colpa è del dottor Caggiano se oggi le persone, nonostante la medicina basata sulle evidenze, continuano ad ammalarsi e a morire più di prima? Ricordo solo che in Italia oltre 500 persone muoiono ogni giorno per cancro (o per le terapie!).
Questo ennesimo caso mostra sempre di più la vera natura dell'ordine dei medici, che da organizzazione di tutela della categoria dalle aggressioni esterne (malpractice) è diventata un vero e proprio organismo di inquisizione con il compito di punire il pensiero non allineato.
E' arrivato il momento di una legittima, sacrosanta e forte reazione da parte di tutta la classe medica perché qui di mezzo non c'è il dottor Caggiano, ma l'autonomia e la libertà in Scienza e Coscienza di un medico! Si dovrebbero tirare fuori le palle e far sentire il proprio pensiero in modo coeso, anche perché non potranno mica radiarli tutti quanti?
Si deve prendere atto che sta cambiando il paradigma su certe terapie e trattamenti, per cui non è più possibile avere un unico pensiero allineato e unanime.
Basta con l'Inquisizione!

venerdì 22 maggio 2020

Pronti per un nuovo lockdown?

Marcello Pamio
La Cina ripiomba nell'incubo del coronavirus: sono circa 108 milioni le persone isolate con il secondo lockdown nella regione nord orientale dell'impero cinese.
Questo sta preoccupando il mondo intero e in particolar modo la Russia visto che le tre province interessate Liaoning, Jilin e Heilongjiang sono molto vicine agli ex soviet!
Praticamente la città di Shulan ha preso il posto di Wuhan.
Nuovi focolai di infezione hanno costretto le amministrazioni locali a introdurre misure restrittive per evitare la diffusione del contagio: chiuse le scuole, sospeso il trasporto pubblico e rinchiuse le persone in casa.
E da noi?
Nuovo lockdown anche in Italia? Dopo quello che sta succedendo in Cina, c'è il pericolo che anche da noi ritorni l'incubo della chiusura totale? Purtroppo sì, anche se la Cina tecnicamente non c'entra granché... Abbiamo sempre detto che il Sistema adotta il “Problema-Reazione-Soluzione”, una geniale tecnica di ingegneria sociale che permette ai governi o a chicchessia di fare praticamente qualunque cosa. Quindi creano il “Problema” e attendono la Reazione emotiva della gente per poi piazzare nel piatto (o nel didietro a seconda del punto di osservazione) la Soluzione bella che pronta.
Fatta questa premessa, supponiamo per assurdo che nel piano diabolico la “Soluzione” sia instaurare la dittatura assoluta. E' solo ovviamente una banale supposizione, lo specifico per gli psichiatri che desiderassero farmi un TSO...
Sul “Problema” odierno non perdo tempo perché lo sanno anche i bambini: l'emergenza sanitaria!
Emergenza che ha preso a prestito un invisibile agente infettivo funzionale per bloccare, isolare, impaurire le persone e violentare ogni loro diritto e libertà.
La “Reazione” dei sudditi è stata infatti angoscia e paura, sia per le multe sia per la fantomediatica infezione.
Ora dopo due mesi di sequestro illegale e incostituzionale, la gente non ne poteva più, era al limite, per cui hanno dovuto aprire momentaneamente le gabbie per farci prendere un po' di sole e aria, dandoci contemporaneamente l'illusione della libertà; l'illusione di tornare alla “normalità”.
A questo punto domando: siete proprio sicuri che i manovratori che lavorano nell'ombra, dopo quello che sono riusciti a mettere in moto in Italia e non solo, permetteranno agli schiavi di tornare a godere della piena libertà?
Aprire i pollai è stato un passaggio obbligatorio che ha una doppia funzione, da una parte come ho detto, dare l'illusione della libertà, e dall'altra prepararsi col pugno di ferro. Questo ultimo si basa sull'effetto psicologico delle persone, soprattutto dei più giovani, che dopo mesi di galera avrebbero visto di nuovo la luce, gli spritz e la cicca (spostando la mascherina di lato) al bar con gli amici. Ma l'intento del Sistema era quello di enfatizzare mediaticamente i pericolosi assembramenti che per ovvi motivi ci sarebbero stati, per poi avere la scusante politica di assestare il colpo finale.
Ora si possono inquadrare meglio i vari episodi di Padova, Roma, Milano, ecc. aspramente criticati dai media evidenziandone solo la caratura negativa.
Volete dirmi che a livello governativo non lo avevano previsto? Ma certo, era tutto calcolato al millimetro, e se non ci credete leggete l'ultimo decreto legge “Rilancio”. Hanno preparato (e ben oliato con finanziamenti mirati) tutti gli apparati di Ordine Pubblico, le forze di polizia, i militari, la magistratura e soprattutto il mainstream, perché al Sistema servono. E preparati per cosa? Per il nuovo lockdown che sarà ancora più aspro del primo e la cui colpa cadrà sempre sulla testa dei cattivi cittadini che non rispettano le regole e le leggi: si assembrano, non usano la mascherina e magari iniziano anche a pensare. Cose queste molto pericolose per il Sistema, soprattutto il pensare con la propria zucca! Il tutto andrà ad inasprire ancor di più i già tesi rapporti tra risvegliati e anestetizzati, tra chi non usa la mascherina non per sfidare il potere ma perché ha capito la presa per il culo, e chi la indossa in macchina da solo oppure a casa con i parenti!
Altri accadimenti estremamente inquietanti che mettono in evidenza sempre più la dittatura sono i TSO praticati nelle ultime settimane a cittadini sanissimi ma colpevoli di esprimere un pensiero diverso dal pensiero unico. La libertà di espressione, sancita dalla Costituzione, al tempo del corona è vietatissima, pena la psichiatrizzazione coatta!
L'unica nota positiva di tutta questa follia messa in moto con il corona è che inizia a montare un fortissimo malumore tra le persone sveglie, e un crescente dissenso anche all'interno delle istituzioni e delle stesse forze di polizia...
Moltissimi carabinieri e poliziotti infatti hanno mangiato la foglia e iniziano a comprendere che qualcosa non torna. Oramai è sempre più chiaro a persone in divisa e non che il corona è solo una scusante per instaurare un serratissimo controllo sulla popolazione.
PS: Ricordo che il pensiero crea la nostra realtà. Fatta questa premessa obbligatoria ci tengo a specificare che tale articolo non vuole demoralizzare i lettori dando una visione nefasta della vita o del futuro. Nel limite dell'errore umano si cerca solo di ipotizzare uno tra i vari scenari, proprio quello che sarà messo in atto dagli Illusionisti al potere...
Lo scopo è il contrario. Da una parte destabilizzare le coscienze per cercare di destarle dal letargo, e dall'altra stimolare la nascita di idee alternative che vadano, come diceva Gaber "in direzione ostinata e contraria" al Sistema: soluzioni che ci traghettino fuori...
Infine, spero sempre di essere smentito dalla storia!

domenica 17 maggio 2020

Autopsie in Germania: tutti morti per altre cause!

Marcello Pamio
E' stato detto e ripetuto in varie lingue fino all'esaurimento: le persone morte “con” Covid-19 non sono morte in seguito all’infezione ma perché le loro condizioni di salute erano precarie, avevano patologie pregresse, erano imbottite di farmaci e vaccini. Mettiamoci lo stress, il terrorismo dei media, la paura e il quadro è abbastanza completo.
La Verità è figlia del tempo e infatti le conferme di quanto appena espresso stanno arrivando.
Per esempio in Germania il professor Klaus Püschel dell’istituto di medicina forense dell’università di Amburgo ha da poco pubblicato le conclusioni degli esami autoptici svolti dalla sua equipe.
Il medico legale Klaus Püschel
Confermano che tutte le persone esaminate dai medici teutonici avevano altre gravissime patologie e quindi non sarebbero morte a causa del coronavirus. Il quadro clinico generale dei morti era quindi molto compromesso e queste persone avevano già il destino scritto perché lo stato di salute era gravemente debilitato ben prima dell'arrivo del corona...
Ovviamente i media mainstream si sono tenuti alla larga da questa ed altre ricerche simili, perché la loro mission è terrorizzare le masse di sudditi. Per loro il virus ha ucciso in Italia oltre 30 mila persone e ne ucciderà ancora nella seconda ondata.
Il dottor Püschel va diritto al punto e non ha nessun dubbio quando afferma che finora non è morta ad Amburgo una sola persona senza precedenti malattie. Avete letto con attenzione? Nessuna persona è morta senza avere precedenti patologie.
Tutti quelli che abbiamo esaminato finora avevano il cancro, malattia polmonare cronica, erano forti fumatori o fortemente obesi, soffrivano di diabete o avevano malattie cardiovascolari”.
Chiaramente la condizione di queste persone si può rappresentare come un vaso stracolmo ed è bastata una piccolissima goccia per far traboccare tutto.
Hanno avuto - dice sempre il patologo - perfino “il primo centenario che è morto di Covid-19”.
Il dottor Püschel calca la mano anche sull'impatto che questa pseudo-pandemia sta avendo sull'economia: “Il danno economico astronomico che sta sorgendo non è commisurato al pericolo rappresentato dal virus. Sono convinto che la mortalità corona non si farà nemmeno sentire come un picco nella mortalità annuale...”
Invece di vedere in tv i soliti pagliacci vestiti da politici o da virologi, ad essere trasmesse in mondovisione dovrebbero essere le conclusioni del medico legale perché il suo intento è quello di calmare la popolazione e non impanicarla come fanno i media: non c'è motivo di temere la morte in relazione alla diffusione della malattia, il “Covid-19 è una malattia mortale solo in casi eccezionali, ma nella maggior parte dei casi è un'infezione da virus per lo più innocua”. Più chiaro di così...
Anche da noi qualcosa si sta muovendo, per esempio il dottor Alessandro Bonsignore, Presidente dell’ordine dei medici della Liguria, ha dichiarato che nel conteggio dei morti divulgato quotidianamente dalla task-force governativa hanno fatto sparire tutte le persone decedute per altre cause.
Viene subito da chiedersi come mai hanno tolto le persone morte per altre malattie? Forse per far credere ai polli in batteria che sono tutti morti per Covid? Finalmente anche in Italia un medico alza la testa ed ha il coraggio di denunciare questa vergognosa mistificazione.
Stiamo azzerando quella che è la mortalità per qualsiasi patologia naturale, che sarebbe occorsa anche in assenza di virus.
Ma dove sono finiti tutti gli altri medici? Proprio quelli che hanno fatto il Giuramento di Ippocrate?
Video dottor Bonsignore
“Le autopsie dei medici tedeschi: erano tutti gravemente malati, nessuno è morto per il Covid”

martedì 12 maggio 2020

Come mai il Ministero vieta le autopsie e le diagnosi post-mortem?

Marcello Pamio
Quanti hanno sentito o letto che negli ospedali i medici avevano ricevuto l'ordine di non effettuare le autopsie e far cremare in fretta e furia i cadaveri? Tutto grasso che cola per i complottisti.
Ora viene fuori la Circolare del Ministero della Salute dal titolo: “Indicazioni emergenziali connesse ad epidemia COVID-19 riguardanti il settore funebre, cimiteriale e di cremazione”, revisione post DPCM 26 aprile 2020 che sostituisce integralmente quella dello scorso 8 aprile 2020.
L'obiettivo è l'individuazione di procedure adeguate per il settore funebre e cimiteriale durante la fase emergenziale. In pratica con questo documento si vieta ai medici di effettuare autopsie, diagnosi post-mortem e impedisce di analizzare i campioni di tessuti.
Altro che dietrologia, è stato proprio il Ministero della Salute a firma del Segretario generale Giuseppe Rocco a fornire queste linee guida nazionali.
Ora le domande che sorgono sono tante, in particolar modo una: come mai tutta questa fretta? E' solo per evitare il rischio di contaminazione o ci sono altre motivazioni?
Perché detto tra noi, una tale procedura puzza lontano un chilometro di copertura ad alti livelli messa in atto per nascondere errori diagnostico-terapeutici o precisi riscontri autoptici che avrebbero fatto emergere ulteriori interrogativi e misteri...
Nel frattempo con la scusa della sicurezza pubblica migliaia di famiglie hanno ricevuto il parente deceduto dentro un'urna e non hanno potuto organizzare un dignitoso funerale.
C. Esami autoptici e riscontri diagnostici
1. Per l’intero periodo della fase emergenziale non si dovrebbe procedere all’esecuzione di autopsie o riscontri diagnostici nei casi conclamati di COVID-19
2. Le Direzioni sanitarie di ciascuna regione daranno indicazioni finalizzate a limitare l’esecuzione dei riscontri diagnostici ai soli casi volti alla diagnosi di causa del decesso, limitando allo stretto necessario quelli da eseguire per motivi di studio e approfondimento.

venerdì 8 maggio 2020

VACCINI – PRESENTATA UNA DIFFIDA CONTRO LA FALSA SCIENZA







Riceviamo e pubblichiamo.



Preso atto della grave carenza di completezza e correttezza delle informazioni e comunicazioni circa i rischi e danni da reazioni avverse gravi correlabili ai vaccini, non solo da parte dei principali media nazionali ma soprattutto da parte di soggetti che ricoprono incarichi e ruoli scientifici istituzionali o comunque di rilievo, i sottoscritti  hanno avvertito l’esigenza di presentare la Diffida sottostante contro la diffusione di “falsa Scienza”.
Dr. Franco Trinca (Biologo – Perugia),
Dr. Fabio Franchi (Medico, Infettivologo – Trieste), 
Dr. Armando Lippolis (Medico Omeopata – Torino),
Dr.ssa Anna Rita Iannetti (Medico, Prevenzione e Salute – AUSL Pescara),
Dr. Dario Miedico (Medico Legale – Savona),
Dr. Roberto Petrella (Medico, Ginecologo – Teramo),
Dr. Gerardo Rossi (Medico, Ortopedico – Macerata),
Avv. Roberto Ionta (Avvocato – Napoli).
NOTA: Missiva trasmessa tramite Posta Elettronica Certificata del Dr. Franco Trinca
Per contatti: info@vaccinoveritas.it  

14 gennaio 2019

DESTINATARI:

Prof. Roberto Burioni
Ordinario di Microbiologia e Virologia
burioni.roberto@unisr.it
Prof. Gualtiero (Walter) Ricciardiex Presidente ISS
walter.ricciardi@unicatt.it
Dr. Alberto Villani
Presidente Società Italiana di Pediatria
presidenza@sip.it
presidenzasip@legalmail.it
Prof. Pierluigi Lopalco
Coordinatore strategie vaccinali ECDC
pierluigi.lopalco@unipi.it
Prof. Fabrizio PregliascoSovraintendente Sanitario dell’I.R.C.C.S.
fabrizio.pregliasco@unimi.it
 per conoscenza
MINISTRO DELLA SANITÀOn. Dr.ssa Giulia GRILLO
seggen@postacert.sanita.it
segreteriaministro@sanita.it
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRIAvv. Giuseppe Conte
usg@mailbox.governo.it
presidente@pec.governo.it
Ministro dell’InternoOn. Matteo Salvini
gabinetto.ministro@pec.interno.it
caposegreteria.ministro@interno.it
assistenza@salvinipremier.it
Ministro del lavoro e Sviluppo economicoOn. Luigi Di Maio
segreteria.ministro@mise.gov.it
gab.dg@pec.mise.gov.it
gabinetto@pec.mise.gov.it
Ministro della GiustiziaOn. Avv.  Alfonso Bonafede
ilministroascolta@giustizia.it
capo.gabinetto@giustiziacert.it
gabinetto.ministro@giustiziacert.it
Ministro della Famiglia e disabilit�On. Lorenzo Fontana
segredipfamiglia@pec.governo.it
segreteriadipfamiglia@governo.it
Ministro dell’IstruzioneOn. Marco Bussetti
uffgabinetto@postacert.istruzione.it
Ministro per i Rapporti con il ParlamentoRiccardo Fraccaro
rapportiparlamento@mailbox.governo.it
Ministro per gli Affari regionaliErika Stefani
affariregionali@pec.governo.it
Membri Commissione Sanità del Senato
Deputati e Senatori della Repubblica Italiana
Commissario ISSProf. Silvio Brusaferro
presidenza@iss.it
protocollo.centrale@pec.iss.it
 Agenzia Italiana per il FarmacoDr. Luca Li Bassi
presidenza@pec.aifa.gov.it
direzione.generale@pec.aifa.gov.it
protocollo@pec.aifa.gov.it
Autorità Nazionale AnticorruzioneDr. Raffaele Cantone
protocollo@pec.anticorruzione.it
Autorità Garante della Concorrenza e del MercatoDr. Angelo Marcello Cardani
agcom@cert.agcom.it
Governatori e Assessori regionali
Comando Carabinieri per la Tutela della Salutesrm29424@pec.carabinieri.it
Presidente Ordine Nazionale BiologiDr.  Vincenzo D’Anna
protocollo@peconb.it
v.danna@onb.it
Presidente CODACONSAvv. Carlo Rienzi
ufficiolegale@codacons.org
FNOMCEO
OMCEO 
loro sedi
Membri NITAG
Principali testate giornalistiche  nazionali
Tv nazionali e principali Tv locali
ASL territorio nazionale
Comuni d’Italia
DIFFIDA ALLA DIFFUSIONE DI “FALSA SCIENZA” RELATIVA A NOTIZIE FUORVIANTI E/O INFONDATE E/O ERRATE SUI RISCHI E DANNI DA EVENTI E REAZIONI AVVERSE GRAVI DA VACCINI
I sottoscritti Dr. Franco Trinca, Dr. Fabio Franchi, Dr. Armando Lippolis,
Dr.ssa Anna Rita Iannetti, Dr. Dario Miedico, Dr. Roberto Petrella,
Dr. Gerardo Rossi, Avv. Roberto Ionta, nella qualità di membri
del Gruppo di lavoro Scientifico-Giuridico “VACCINO VERITAS”
PREMESSO

  1. che da uno studio di vaccino-sorveglianza attiva degli eventi avversi dopo vaccinazione anti-MPRV, condotto dall’Osservatorio Epidemiologico della Regione Puglia (OER) nel periodo 15 maggio 2017-15 maggio 2018 e pubblicato  nel Report 2017-2018del n. 3 Ottobre-Dicembre 2018 della Rivista trimestrale dell’OER(1), emerge una incidenza molto elevata di segnalazioni di eventi avversi gravi successivi  alla somministrazione del vaccino anti Morbillo-Parotite-Rosolia-Varicella (MPRV), pari al 4% dei bambini vaccinati (68 su 1672);
  2. che dal Rapporto OER Puglia si evidenziano in particolare altri tre dati oltremodo inquietanti:
  • il 73,1% degli eventi avversi gravi sopra citati risulta correlabile alle vaccinazioni effettuate di anti-MPRV (in parte abbinato all’anti-HAV);
  •  
  • gli eventi avversi gravi correlabili alle vaccinazioni anti-MPRV hanno coinvolto il 3% del totale dei bambini vaccinati (68:1672 x 0,731);
  •  
  • nel confronto dei risultati registrati in Puglia dal Programma di vaccino-sorveglianza passiva 2013-2017 (prassi normalmente praticata anche nel resto d’Italia), rispetto a quelli emersi nello studio di vaccino-sorveglianza attiva citato al punto 1, si è evidenziato che il programma di vaccino-sorveglianza passiva ha comportato un enorme tasso di sottostima degli eventi avversi  gravi segnalativalutabile in un rapporto di 1 a 339(!): rapporto tra i rispettivi Reporting rate per 1.000 dosi vaccino = 0,12:40,69.        
    Confrontando poi l’indice di correlabilità degli eventi avversi gravi al vaccino MPRV (abbinato in parte all’HAV), il rapporto di sottostima tra vaccino-sorveglianza passiva rispetto a quella attiva sale allo stratosferico livello di
    1 a 681 !!
3)     che l’altissimo tasso d’incidenza del 3% di eventi avversi gravi correlabili ai vaccini, emerso nello studio dell’OER della Puglia, è tuttavia da ritenersi ancora largamente sottostimato rispetto al rischio globale di eventi avversi correlabili a tutte le vaccinazioni previste (obbligatorie e fortemente raccomandate) dalla legge 119/2017 e inserite nel conseguente Piano Nazionale Vaccinazioni; in quanto il citato tasso del 3% si riferisce alle sole gravi conseguenze riconosciute a carico del vaccino MPRV (in  parte associato all’HAV), dovendosi aggiungere quelle legate a tutte le altre vaccinazioni obbligatorie e fortemente raccomandate che sono praticate in Italia: vaccino esavalente innanzitutto e poi, anti-meningococcici. anti-pneumococcico, anti-rotavirus, anti-HPV, anti-influenzale e anti-HZ;
4)     che, rapportando su scala nazionale il tasso del 3% di eventi avversi gravi correlabili alle vaccinazioni anti-MPRV, emerso nello studio citato, si avrebbe una stima attendibile di ben 30.000 casi/per milione di soggetti vaccinati… altro che 1 caso per milione o più (!) ;
5)     che alla luce di queste nuove evidenze epidemiologiche vanno riconsiderati in un’ottica di forte sottostima i dati finora pubblicati dall’AIFA, come ad esempio i 1.307 casi nazionali di segnalazioni di sospette reazioni avverse gravi riportati nel rapporto AIFA 2017(2), basati su segnalazioni derivanti da procedure di vaccino-sorveglianza passiva;
6)     che tutti gli indicatori di sospette reazioni avverse gravi del rapporto AIFA 2017 (anche queste comunque correlabili mediamente in più del 70% dei casi alle vaccinazioni effettuate), apparivano già con tutta evidenza largamente sottostimati a causa di fortissime discrepanze interne nel tasso di segnalazioni totali (lievi e gravi) riportate dalle diverse regioni; in quanto si va da 5,7 casi /100.000 abitanti della Campania, a 137,7 casi /100.000 abitanti della Valle D’Aosta, con una media nazionale di 34,3 casi /100.000 abitanti;
7)     che i tassi di reazioni avverse gravi post vaccinali pubblicati nel suddetto Rapporto AIFA 2017, devono essere di gran lunga ancor più considerati fortemente sottostimati alla luce di altri due dati innovativi emersi  dallo studio dell’Osservatorio Epidemiologico Regionale della Puglia:
  • il tasso di segnalazioni di reazioni avverse gravi evidenziate nel Rapporto 2017 dell’OER dopo vaccinazione MPR, riferito al numero di casi su 100.000 dosi di vaccino, risulta triplo rispetto a quello espresso nello stesso Rapporto ogni 100.000 abitanti; analogamente quindi, i dati del Rapporto AIFA 2017 sulla vaccino-vigilanza, riferiti unicamente a 100.000 abitanti, andrebbero già di base verosimilmente anch’essi triplicati per esprimerli rispetto a 100.000 dosi, alfine di rendere evidente la reale dimensione del rapporto rischio/beneficio delle vaccinazioni, specialmente di quelle obbligatorie;
  •  
  • il differenziale di segnalazioni di eventi avversi gravi evidenziato dal Rapporto dell’OER Puglia (già indicato al punto 2), tra vaccino-sorveglianza passiva e attiva (1 a 339, che diviene 1 a 681 per il tasso di quelli valutati correlabili ai vaccini) che, se fosse applicato in prima approssimazione ai dati AIFA, porterebbe la stima delle reazioni avverse gravi correlabili ad un livello impressionante, svelando una vera e propria emergenza sanitaria nazionale legata alle vaccinazioni(!);
8)     che i dati e le considerazioni di cui sopra non fanno che aggiungersi ad altre evidenze emerse in studi scientifici internazionali sull’impatto che campagne di vaccinazioni di massa possono avere sulla popolazione, in particolare infantile, di cui riportiamo una brevissima selezione(3-4-5-6);
9)     che, a titolo di esempio, nelle Conclusioni di un importante studio epidemiologico https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3170075/ condotto su 34 nazioni, relativamente ai tassi di vaccinazioni, di Infant Mortality Rate (IMR) e Sudden Infant Death Syndrome (SIDS) segnalati da ciascun Paese all’OMS, si legge: “Questi risultati dimostrano una relazione contro-intuitiva: le nazioni che richiedono più dosi di vaccino tendono ad avere tassi di mortalità infantile più alti .” ;
10) che reazioni avverse clinicamente rilevanti e anche gravi sono chiaramente affermate e descritte in un’ampia serie di pubblicazioni scientifiche di alto
profilo
(7-8-9-10), nelle quali le problematiche di sicurezza ed efficienza degli attuali vaccini sono riconosciute apertamente e ricondotte ad una teoria antiquata di concezione e formulazione vaccinica che a livello scientifico ha regnato in modo dominante fino alla fine degli anni ’90  e di cui gli Autori invocano e anticipano il superamento anche nella prassi(8)“(…) un allontanamento radicale dalla metodologia storica con cui sono stati sviluppati i vaccini – un metodo empirico che abbiamo etichettato il paradigma “Isolate-Inactivate-Inject”;

Un virus
11) che reazioni avverse clinicamente rilevanti e anche gravi sono dichiarate attese, con frequenze per nulla trascurabili o minimizzabili, dalle stesse schede tecniche di molti vaccini. A titolo di esempio si riportano alcune reazioni avverse illustrate, con la specifica delle frequenze attese, nelle schede tecniche dei seguenti vaccini:
  • Infarix Hexa(11)fino a 99 casi per milione (per ciascuna reazione avversa): convulsioni (con o senza febbre), dermatite;  almeno 100 casi per milione (per ciascuna reazione avversa): trombocitopeniareazioni anafilattiche, anafilattoidi e allergiche, collasso o stato simile a shock, bronchite, apneaalmeno 1.000  casi per milione (per ciascuna reazione avversa): infezione del tratto respiratorio superiore, tosse, gonfiore diffuso dell’arto sede dell’iniezionea volte esteso all’articolazione adiacentealmeno 10.000 casi per milionediarreavomito, febbre superiore a 39,5°C almeno 100.000 casi per milione: disturbi psichiatrici (pianto inconsolabile, irritabilità), perdita di appetito, febbre superiore a 38°C e fino a 39,5°C;
  •  
  • Priorix Tetra(12);  almeno 100 casi per milione (per ciascuna reazione avversa): otite media, tosse, bronchite, convulsioni febbrilialmeno 1.000  casi per milione (per ciascuna reazione avversa): infezione del tratto respiratorio superiorelinfoadenopatiagonfiore delle ghiandole parotidivomitodiarreaanoressiapiantonervosismoinsonnialetargiamalessereaffaticamentoalmeno 10.000 casi per milioneirritabilitàeruzione cutaneafebbre superiore a 39,5°C almeno 100.000 casi per milionefebbre superiore a 38°C e fino a 39,5°C.
    Inoltre, la scheda tecnica riporta in aggiunta una serie di segnalazioni di reazioni avverse anche gravi derivanti da sorveglianza post marketing, definite “rare” (e quindi presuntivamente stimabili in 100 per milione): meningite, herpes zoster*, sindrome simile al morbillo, sindrome simile alla parotite (incluse orchite, epididimite e parotite) trombocitopenia, porpora trombocitopenica, reazioni allergiche (incluse reazioni anafilattiche ed anafilattoidi), encefalite, cerebellite, accidente cerebrovascolare, sindrome di Guillain Barré, mielite trasversa, neurite periferica, sintomi simili alla cerebellite (inclusi disturbo transitorio dell’andatura e atassia transitoria), vasculite, eritema multiforme, eruzione varicella- simile, artralgia, artrite;
12) che oltre la tossicità chimica di adiuvanti(13-14-15-16-17-18-19-20) e altri componenti ufficiali dei vaccini, come ad esempio la formaldeide(21-22-23-24-25), nonché possibili contaminazione di nano particelle(26), che fra l’altro inducono stress ossidativo, infiammazione ed effetti citotossici(27) sono sufficientemente noti alcuni meccanismi patogenetici inducibili dai vaccini (anche, non solo), che possono provocare patologie gravi, tra cui la malattia mitocondrialeautismo, malattie autoimmuni e anche il decesso(28-29-30-31-32-33-34-35)si evidenziano i principali:
  • Stress ossidativo(36-37-38-39-40-41-42-43-44) (anche in modelli animali)(45-46-47)
  •  
  • Infiammazione da sovraccarico vaccinale(48-49)
  •  
  • Mimetismo molecolare e  autoimmunità(10-50-51-52-53-54-55-56)
13) che i meccanismi fisio-patologici di cui sopra, suscettibili di essere potenziali fattori patogenetici di gravi e non occasionali reazioni avverse  causate da vaccinazioni, sono noti da molti decenni ed esaurientemente  documentati in una sterminata letteratura scientifica; questo è vero in particolare modo per il “molecular mimicry”, la cui conoscenza e attenta considerazione è di estrema importanza poiché permette di comprendere il fenomeno che trasforma una risposta immunitaria da difensiva in auto-aggressiva, cioè autoimmunitaria, in presenza di determinate suscettibilità genetiche peraltro diffusamente presenti nella popolazione umana ed italiana.
A causa di questo notissimo meccanismo autoimmunitarioma stranamente trascurato in sede di valutazione dei rischi e danni correlati alle vaccinazioni,  non solo la risposta immunitaria contro antigeni di virus selvaggi e di batteri, ma anche una vaccinazione può scatenare tali reazioni e le conseguenti gravi e gravissime patologie autoimmuni oramai ad andamento epidemico su scala planetaria; tale evidenza scientifica è ubiquitariamente nota, studiata e unanimemente acquisita dalla comunità scientifica mondiale;
14) che, al contrario di quanto fin qui esposto, secondo notizie di stampa nonché alla luce di altra documentazione comunque pubblica(57-58-59-60-61-62-63),
i Sig.ri Gualtiero Walter RicciardiRoberto BurioniAlberto VillaniPier Luigi LopalcoFabrizio Pregliasco, avrebbero sostenuto e propagandato con forza, facendo leva sull’autorevolezza dei propri titoli e ruoli scientifici e istituzionali, l’infondata idea e/o suggestione di “falsa Scienza” secondo cui i vaccini in generale ed in particolare quelli inseriti nell’attuale  Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale (previsti dalla legge 119/2017), sarebbero privi di significative conseguenze negative gravi per la salute dei vaccinati e che le reazioni avverse gravi correlabili ai vaccini avrebbero un’incidenza pari o minore ad 1 su milione;
15) che il Dr. Alberto Villani, si evincerebbe da resoconti di stampa, si sia spinto fino ad affermare che il rapporto sarebbe di 1 caso di evento avverso grave/10 milioni di vaccinati(64);
16) sarebbe andato ancora oltre nella revisione soggettiva dei fatti e dei dati disponibili, arrivando –in una audizione Parlamentare- a sminuire il concetto stesso della gravità delle reazioni avverse«Gli effetti gravi, Lei mi insegna clinicamente non sono affatto gravi»(65);
17) che al contrario, le “reazioni avverse gravi” sono definite tali secondo un nomenclatura stabilita per legge dal Decreto Legislativo 24 aprile 2006, n. 219, in attuazione della Direttiva europea 2001/83/CE :
reazione avversa grave: la reazione avversa che provoca il decesso di un individuo, o ne mette in pericolo la vita, ne richiede o prolunga il ricovero ospedalieroprovoca disabilità o incapacità persistente o significativa o comporta un’anomalia congenita o un difetto alla nascita.”(66);
18) che inoltre, dopo aver cercato di ridefinire il concetto di gravità di una reazione avversa ai vaccini (o altri farmaci), il Dr. Villani –in un’altra audizione Parlamentare(67)– è passato a depotenziare anche le sentenze della Magistratura; dopo avergli tributato un formale rispetto e averne riconosciuta solo retoricamente la sacralità, affonda la sua critica delegittimandole in sostanza sotto il profilo scientifico: «(…)una cosa è la verità giudiziaria… e un’altra è il progresso della scienza »;    
19) che nella stessa audizione(67) il Dr. Villani è arrivato perfino a riferire in modo alterato i dati ufficiali dei decessi per morbillo registrati nel 2017, che invece sono stati 4: “Tra il 1 gennaio 2017 e il 31 dicembre 2017, 21 Regioni hanno segnalato al Sistema di sorveglianza integrata morbillo e rosolia 4991 casi di morbillo, inclusi 4 decessi.” Fonte Epicentro-ISS(68).
Peraltro si sottolinea che la sua arringa, sostanzialmente negazionista del serio problema delle reazioni avverse gravi correlabili ai vaccini (più del 70% di tutte le segnalazioni di reazioni ed eventi avversi gravi, secondo i citati Rapporti AIFA e OER Puglia), si perde alfine nelle nebbie di vaghe speculazioni soggettive di carattere più profetico che scientifico:    «(…)che ci consentirebbe (nota:il progresso della scienza) in quei soggetti di chiarire bene le cause e questo aiuterebbe sia a dimostrare laddove c’è realmente il danno da vaccino i meccanismi che hanno comportato questo danno da vaccino() e sia probabilmente dimostrare che forse il 90% di queste persone… non hanno nulla a che fare con le vaccinazioni».
20) che il dato falso di 6 decessi, dichiarato dal Dr. Villani, sembra non essere accidentale, perché è stato poi ripreso con enfasi nel sito della sua Società Italiana di Pediatria(69)6 decessi nel 2017 e 3 nel 2018. Non quindi un morto ogni 1.000-10.000 casi di morbillo come riportato nelle statistiche degli anni scorsi, ma 1 morto ogni 700-800 casi di morbillo”;
21) che la negazione dei rischi e danni da reazioni avverse gravi correlabili ai vaccini costituisce di fatto una “falsa Scienza”, la cui diffusione è oltremodo riprovevole e pericolosa per la società e la sanità pubblica, motivi per cui andrebbe censurata severamentetanto più se a diffonderla fossero non generici cittadini, ma autorevoli esponenti del mondo scientifico, sanitario e istituzionale. Principio questo che fa piacere leggere e ascoltare anche dalla viva voce del Prof. Roberto Burioni(70), sebbene nutriamo riserve (per i motivi su esposti)  sulla coerenza scientifica con cui egli stesso o altri dei soggetti qui diffidati poi lo applichino.
SI RITIENE
  • che i dati epidemiologici e altri riferimenti scientifici di cui dal punto 1 al 6, rafforzano vieppiù non solo la necessità già sottolineata di una accorta rilettura del rapporto AIFA 2017, ma anche, in ossequio del Principio di precauzione, di una revisione totale dei presupposti del bilancio rischio/beneficio su cui è stata elaborata ed emanata la legge 119/2017 e che costituiscono oggi la base anche della formulazione del ddl 770 ancora in discussione in Commissione Sanità del Senato;
  •  
  • che i medesimi elementi e considerazioni fin qui esposti, impongano altresì di non minimizzare più i rischi di reazioni ed eventi avversi gravi correlabili ai vaccini imposti o comunque fortemente raccomandati dalla legge 119/2017 e dal conseguente Piano Nazionale Vaccinazioni;
  •  
  • che pertanto, a partire dal Ministero della Salute, tutti i funzionari ed il personale delle ASL, di qualunque altra componente del Servizio Sanitario Nazionale, nonché di altre Istituzioni come ISS, AIFA, Regioni, Comuni, Università, ecc., abbiano l’obbligo legale, oltreché morale, d’informare in modo corretto e completo di tali reali e frequenti reazioni avverse gravi  l’intera società ed in particolare i genitori di figli nell’età dell’obbligo vaccinale, su cui grava la responsabilità di esercitare consapevolmente il diritto-dovere del consenso/dissenso informato alle vaccinazioni;
  •  
  • che i soggetti diffidati, nel rilasciare le loro dichiarazioni negazioniste dei rischi di reazioni avverse gravi ai vaccini, considerati i loro titoli accademici, le specializzazioni e i ruoli istituzionali che rivestono, non potevano non conoscere sia i meccanismi fisio-patologici e patogenetici illustrati ai punti 12 e 13, sia i pur fortemente sottostimati dati epidemiologici del Rapporto AIFA 2017 (molto probabilmente erano a conoscenza anche del Rapporto 2017 dell’OER Puglia, pubblicato nel n. 3 Ottobre-Dicembre della stessa Rivista), che comunque evidenziano 1.307  reazioni avverse gravi ai vaccini per tutte le fasce di età, di cui 797 nella fascia dell’obbligo  (di cui più del 70% risultano correlabili alle vaccinazioni effettuate);
  •  
  • che le affermazioni di “falsa Scienza”  di cui al punto 14, in totale contrasto con quanto fin qui evidenziato e documentato, possano ingenerare confusione e una grave disinformazione dell’opinione pubblica, in particolare dei genitori che devono esercitare il loro diritto-dovere di assenso/dissenso informato e consapevole come previsto dall’art. 5 della Convenzione di Oviedo;
  •  
  • che la cosa è tanto più grave in  quanto tali infondati e antiscientifici negazionismi di reali e diffusi eventi e reazioni avverse gravi ai vaccini inseriti nel Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale e nella legge 119/2017, vengono ampiamente diffusi a mezzo stampa, radio, tv, conferenze, audizioni istituzionali, ecc., da personaggi che, per i propri titoli e incarichi accademici o in importantissime Istituzioni  sanitarie pubbliche, hanno avuto e hanno presso l’opinione pubblica un ampio potere di suggestione, orientamento e convincimento ad effettuare le vaccinazioni senza le adeguate e corrette informazioni necessarie e dovute;
  •  
  • che, peraltro, nel nostro ordinamento giuridico esiste una Legge speciale
    -la 210/1992- creata ad hoc per i danneggiati da vaccinazioni obbligatorie (e non) la cui predisposizione e sentenze di Magistratura su essa fondate e passate in giudicato, non fanno che confermare la fondatezza dei rilievi fin qui sollevati relativi alla drammatica realtà delle possibili gravi reazioni avverse ai vaccini;
  •  
  • che non appare pertanto peregrina la possibilità che esercenti la potestà genitoriale  che abbiano avuto figli danneggiati o deceduti in seguito alle vaccinazioni ricevute e che abbiano dato il loro assenso sulla base del  convincimento sulla pressoché totale assenza di rischi di reazioni ed eventi avversi gravi formatosi anche -e soprattutto- a causa  delle superficiali e non corrette affermazioni e rassicurazioni negazioniste dei soggetti in epigrafe ricordatipossano decidere di intraprendere azioni legali, civili e anche penali, per il risarcimento dei danni susseguenti alle lesioni o al decesso subiti dai loro discendenti e, di riflesso, dall’intera famiglia;
  •  
  • che l’autorevolezza del ruolo dei soggetti indicati può aver influito e influire ancora, in modo significativo, sugli orientamenti e sintesi di politica vaccinale del Parlamento e del Governo, come ammesso e rivendicato, ad esempio, del Presidente dell’ISS Gualtiero Walter Ricciardi: «Ho fatto presente alla ministra Lorenzin la situazione preoccupante in cui ci trovavamo, lei è stata molto reattiva e insieme abbiamo fatto la nuova legge»( 71)                
  •  
  • che anche in recenti audizioni alla Camera e in Commissione Sanità del Senato relative all’iter di approvazione del ddl 770, da quanto risulta dai verbali anche il Prof. Pier Luigi Lo Palco e il Prof. Gualtiero Walter Ricciardi, similmente al già citato Dr. Villani, hanno omesso completamente di informare la Commissione Sanità  della realtà di una forte incidenza di reazioni ed eventi avversi gravi correlati alle vaccinazioni(72-73); »
  •  
  • che il reiterato negazionismo di una significativa incidenza di gravi reazioni avverse correlate alle vaccinazioni, da parte di esponenti scientifici di spicco del mondo accademico e delle Istituzioni Sanitarie, costituendo “falsa Scienza” che distorce la realtà epidemiologica dei fatti emergenti, è inoltre potenzialmente suscettibile di condizionare e alterare perfino il giudizio della Magistratura sia civile che penale in cause e procedimenti giudiziali inerenti le vaccinazioni; finanche quello delle massime Istituzioni Giudiziarie (Cassazione e Corte Costituzionale) che, in applicazione dell’art. 32 della Costituzione, sono chiamate ad esprimersi sul delicato e corretto bilanciamento fra le due dimensioni del valore della salute, individuale e collettiva. Si deve, a tale proposito, ricordare la sentenza 307/1990 della Corte Suprema in cui è chiaramente affermato che “un trattamento sanitario può essere imposto solo nella previsione che esso non incida negativamente sullo stato di salute di colui che vi è assoggettato, salvo che per quelle sole conseguenze, che, per la loro temporaneità e scarsa entità, appaiano normali di ogni intervento sanitario, e pertanto tollerabili.”.
Atteso che con la notifica del presente atto i soggetti destinatari della presente diffida   sono stati resi edotti -dal punto di vista epidemiologico documentale e patogenetico – dell’elevato rischio di eventi e reazioni avverse gravi correlabili alle vaccinazioni imposte dalla legge 119/2017 e dal conseguente Piano Nazionale Vaccinazioni,
ne consegue, nel caso di reiterazione della propalazione di infondate o, in ogni caso, incomplete e opinabili affermazioni di “falsa Scienza” quali quelle sopra denunciate, in relazione agli eventuali danni sia diretti che indiretti a persone che ne potrebbero discendere, il possibile determinarsi di responsabilità non solo morale ma anche giuridica, tanto più per quelli di loro che sono o si trovassero in condizione di oggettivo conflitto d’interessi in relazione alle rispettive  cariche e funzioni ricoperte.
PQM
Si DIFFIDANO, per l’effetto, i destinatari della presente missiva dal rilasciare interviste scritte o verbali e ogni altra forma di esternazione di “falsa Scienza”, relativamente a infondate negazioni e/o sottovalutazioni dei non trascurabili rischi e danni di eventi e reazioni avverse gravi correlabili alle vaccinazioni.
In difetto, non potendosi escludere l’eventualità del determinarsi delle conseguenze gravemente dannose sopra indicate e direttamente correlate alle dette esternazioni,
ci si riserva di adire l’Autorità giudiziaria, nessuna sede esclusa, al fine di chiedere che si valuti la riconducibilità delle possibili eventuali lesioni gravi e/o gravissime, finanche il decesso, alla detta condotta.
Si precisa, fin da subito, come la presente diffida sarà posta a disposizione dei soggetti i cui figli o sottoposti dovessero subire eventi avversi gravi correlabili alle vaccinazioni, nel caso gli stessi confermassero di aver prestato il proprio consenso informato alla vaccinazione a seguito della lettura o l’ascolto di generiche e infondate rassicurazioni di “falsa Scienza”, negazioniste della reale e documentata incidenza -per nulla statisticamente trascurabile- di reazioni ed eventi avversi gravi correlabili ai vaccini, esternate dai soggetti diffidati in riferimento a casi specifici o diffuse alla popolazione tramite i media o in qualunque altro modo.
La presente valga quale formale atto di significazione, messa in mora e diffida.

Dr. Franco Trinca (Biologo – Perugia),
Dr. Fabio Franchi (Medico, Infettivologo – Trieste), 
Dr. Armando Lippolis (Medico Omeopata – Torino),
Dr.ssa Anna Rita Iannetti (Medico, Prevenzione e Salute – AUSL Pescara),
Dr. Dario Miedico (Medico Legale – Savona),
Dr. Roberto Petrella (Medico, Ginecologo – Teramo),
Dr. Gerardo Rossi (Medico, Ortopedico – Macerata),
Avv. Roberto Ionta (Avvocato – Napoli).
NOTA: Missiva trasmessa tramite Posta Elettronica Certificata del Dr. Franco Trinca
Per contatti: info@vaccinoveritas.it  

 

Note di riferimenti e di letteratura scientifica

2)     AIFA: Rapporto Vaccini 2017.          
http://www.aifa.gov.it/sites/default/files/Rapp_Vaccini_2017_0.pdf 

3)     Tendenze relative delle ospedalizzazioni e della mortalità infantile per il numero di dosi e l’età dei vaccini, in base al Vaccine Adverse Event Reporting System
(VAERS), 1990-2010.
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22531966

4)     Correlazione (VAERS)  dosi vaccino e mortalità-morbilità.http://www.jpands.org/vol21no2/miller.pdf

5)     Adverse events following 12 and 18 month vaccinations: a population-based, self-controlled case series analysis.https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22174753

6)     Rischio di porpora trombocitopenica immune dopo immunizzazione da morbillo-parotite-rosolia nei bambini.https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/18310189/

7)     Adversomics: a new paradigm for vaccine safety and design.https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4630804/

8)     Vaccinomics, adversomics, and the immune response network theory: individualized vaccinology in the 21st century.https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23755893

9)     Adversomics: The Emerging Field of Vaccine Adverse Event Immunogenetics.https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2843136/

 10) Vaccination and autoimmune diseases: is prevention of adverse health effects on the horizon?