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sabato 31 marzo 2012

Spezziamo il cappio di questa catena di Sant’Antonio chiamata debito pubblico


Gli italiani si sa, hanno memoria corta. Ce lo insegna la storia, lo leggiamo nel vissuto quotidiano.
Solo qualche mese fa un governo legittimamente eletto, è stato praticamente esautorato da una evidente speculazione sui titoli del nostro debito pubblico. Manovre correttive come se piovessero, e alla fine la resa. Poi sono arrivati  i salvatori, ma questa è un’altra storia.
Quello che ci interessa ricordare, è che questo attacco speculativo che ha fatto schizzare a livelli mai raggiunti BOT e CCT è stato possibile per l’evidente esposizione dell’Italia in materia di debito pubblico, sia che lo leggiamo con l’ambiguo rapporto debito PIL ( circa 108%) , sia che lo misuriamo in termini assoluti, 1900 miliardi di euro circa.
Ma da dove viene questo debito? Facile è scritto ovunque, quando lo stato chiude l’anno con un bilancio in deficit perché le uscite hanno superato le entrate, per ripianare il bilancio e per mantenere i propri impegni (apparato statale, e stato sociale) di fatto compra moneta, denaro, emettendo in cambio titoli di stato.

 

I titoli vengono messi sul mercato, nel nostro caso da Banca d’Italia; questi titoli hanno un costo (valore nominale) che viene pagato per intero dai creditori interessati ed una durata prevista prima della riscossione variabile (anni, mesi). Variabile è anche il tasso di interesse a cui i creditori prestano questi soldi allo stato.
Interesse, è anche semanticamente, il motivo per cui ci sono frotte di investitori pronti a comprare questi pezzi di carta che lo stato offre; alla scadenza il creditore che restituirà i titoli riceverà dallo stato il valore nominale del titolo, più gli interessi. Si, è vero, è talmente elementare che a provare a spiegarlo si fa la figura dei deficienti. Quell’obbligazione venduta a 100, avrà quindi per lo stato debitore sempre e comunque un costo superiore a quello nominale; che sia 101, 110 o 200, anche questo qui interessa poco.
Perché col debito italiano questi calcoli ormai sono totalmente sballati, siamo andati oltre , così non possiamo più ragionare di valori, ma solo di numeri, numeri all’apparenza asettici, ma di fatto mostruosi. 77 miliardi di euro da pagare per l’anno 2012, noi tutti, per i soli interessi sul debito già contratto.   
Ma come e quando pagheremo questo debito? In realtà lo paghiamo costantemente, ogni volta che i titoli mese per mese, anno per anno vanno in scadenza, ma lo stato non fa profitti, al massimo può gestire un maggior introito fiscale derivante da un periodo di crescita, ma specie in un periodo di crescita prossima allo 0, come e dove prendere i soldi per pagare?
Una famiglia può vivere con un reddito uguale e costante, anche al netto dell’inflazione, ma non se ha un mutuo a tasso variabile e il tasso di interesse cresce, allora dovrà reperire i soldi per pagare questa differenza: voi consigliereste a questa famiglia di contrarre un altro debito, magari alle stesse condizioni del precedente, per pagare appunto il debito di cui non riesce a saldare le rate? No ?
A prescindere da come la si possa pensare su una famiglia sventurata, la nostra grande famiglia, o comunità, lo stato, paga così il suo debito, da sempre! CONTRAENDO ALTRI DEBITI.
Sono questi debiti su debiti a mettere alle corde la nostra nazione, uniti ovviamente ad una evasione contributiva altissima, ma che deriva in parte proprio dall’alta pressione fiscale necessaria per pagare gli INTERESSI dei  continui debiti contratti dallo stato.

 

Di fronte a questo meccanismo perverso poco contano le mille manovre che si susseguono, i tagli alla scuola, all’università, allo stato sociale, alle pensioni. Le (s)vendite di patrimonio pubblico immobiliare, di aziende strategiche come Telecom e ,chissà , Finmeccanica. Pochi miliardi di euro per mettere qualche pezza, non risolvendo il nostro indebitamento ma mandando in pezzi lo stato sociale e risorse decisive per il futuro. E comunque rimanendo sempre esposti al rischio di una speculazione che faccia schizzare il rendimento , e il nostro indebitamento. E siamo a poche settimane fa.

 

D’altronde se ne è accorto persino il presidentissimo Napolitano, quello per intenderci, che firmò il decreto che ratificava il nuovo statuto della Banca d’Italia che sanciva di fatto la privatizzazione della nostra banca centrale[1]. Ascoltiamolo : “Quello di abbattere il debito pubblico – ha detto Napolitano – è un obiettivo che riassume tutti gli altri, lo vado ripetendo da tempo e approfitto di qualsiasi governo voglia impegnarsi in questo senso. Noi non possiamo lasciare sulle spalle delle generazioni più giovani questa spaventosa eredità, dobbiamo allentare questo vincolo, perché viaggiamo oltre i 70 miliardi di euro ogni anno come interesse sui titoli, pensate quanta parte potrebbe essere usata per investimenti ed è invece sequestrata da questo obbligo che non possiamo trasferire sul futuro vicino e lontano”. E ancora! : Non si lasci ai giovani il peso di un debito spaventoso. E’ un nostro dovere morale, anche nei confronti dell’Europa.
Fantastico, il comunista più amato a Washington ha centrato perfettamente il problema! Peccato che abbia contribuito in maniera decisiva alla scelta di un premier, il professor Monti, che ha dimostrato da subito di non aver alcuna intenzione di muoversi su questa strada.
Nessuna nuova infatti sull’emissione titoli dall’insediamento del governo tecnico, che conferma il piano di emissione di 440 miliardi di euro di titoli per l’anno 2012, dato in leggero calo rispetto a 2009 e 2010, giusto per assecondare l’apparente ridotta liquidità sui mercati, ma che conferma la volontà di continuare sulla strada dell’indebitamento continuo.
Forse Napolitano sogna “ ‘o miracolo” ma con queste premesse è difficile che il debito di sciolga come il sangue di San Gennaro.
Il debito continuerà a crescere, e non è affatto escluso che una nuova speculazione sui titoli, con una esposizione così ampia, ci porti vicino al fallimento come è già successo per la Grecia. Perché il debito è chiaro, lo contrae lo stato, ma lo paghiamo noi, con il nostro lavoro, con le tasse che versiamo costantemente.
Eppure un governo eletto è stato costretto alle dimissioni, messo alla stretta proprio da una speculazione sui nostri titoli di stato; nessuna calamità naturale, nessuna crisi di produttività. Una crisi di fiducia si è detto; fiducia? Meglio quel serio professore a quell’imprenditore un po’ cazzeggione e puttaniere, i mercati sono roba seria, mica argomento da orge ad Arcore! E questo i nostri creditori lo sanno, ne parlano la domenica all’uscita dalla Chiesa o al tè delle cinque…però ecco, saremmo curiosi di guardarli in faccia questi nostri creditori così morigerati.
Eppure stranamente  ne abbiamo lette poche di inchieste in merito, su questi probabili puritani che non tollerano il divertimento extraconiugale.
Insomma mentre l’Italia vive una sorta di trancè acritica, in cui ogni nuova imposta è accettata come necessaria, ogni nuovo provvedimento generalmente accolto perché finalizzato alla magica crescita, sogniamo che in Parlamento, teoricamente il luogo della Sovranità popolare, qualcuno si svegli, abbia un moto di orgoglio.
Quello che è successo ieri, può succedere ancora. Una misteriosa quanto puntuale speculazione, la necessità di un governo di emergenza; non si è votato, nessuno pare più chiedere un ritorno alle urne, l’Italia è praticamente commissariata e il clima di generale di appecoronamento non fa  sperare che in futuro tutto questo non si ripeterà; e a pagare saranno ancora una volta i cittadini (tr. il popolo!) privi di ogni minima libertà decisionale, e continuamente gabellati per mandare avanti un sistema che nessuno ha intenzione di mettere in discussione.
Ora più che mai è necessario che quel simulacro rimasto  di rappresentatività che è il parlamento si risvegli, e riscatti la fiducia data a questo governo imposto dai mercati, andando a indagare come si è potuto rovesciare un governo democraticamente eletto con la forza della speculazione sul nostro debito pubblico.
È necessario che un gruppo di deputati liberi ( o che aspirano alla libertà ) chiedano l’istituzione di una Commissione parlamentare , che si ponga degli  obiettivi chiari,  ed il più velocemente possibile. Una commissione che dovrebbe:
Innanzitutto fare un inventario del debito pubblico :
-          Indagare su come storicamente si è formato l’enorme debito pubblico italiano
-          Esaminare chi sono i maggiori proprietari del nostro debito pubblico
-          Verificare chi ha guadagnato in pochi giorni e con pochi click di mouse , miliardi di euro dall’innalzarsi dello spread sui nostri titoli
MA SOPRATTUTTO:
-          Studiare i casi di Argentina, Islanda, Ecuador, dove un enorme debito pubblico è stato rinegoziato con i creditori
-          Proporre una rinegoziazione del debito pubblico con i grandi creditori, annullando per gli attuali detentori il filtro che esiste tra piccoli investitori e banche nella vendita / acquisto dei titoli sul mercato
-          Mettere allo studio la nazionalizzazione della Banca d’Italia( oggi in mano ai privati) , tramite la quale avviene oggi la collocazione dei titoli sul mercato
-          Proporre in generale soluzioni alternative al debito infinito per l’Italia
Noi ovviamente non vogliamo lasciare soli i nostri deputati, e forniremo periodicamente materiale per liberarci di questa catena di Sant’Antonio, che ha assunto le sembianze di un cappio che ci troviamo al collo, e che qualche zelante personaggio nell’ombra, ogni tanto decide a suo piacimento di tirare…

[1] Nel nuovo  e vigente statuto della Banca d’Italia, approvato (con decreto 12/12/2006) dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano,  SCOMPARVE magicamente dall’art. 3 , il terzo comma, che nella precedente versione recitava: “In ogni caso dovrà essere assicurata la permanenza della partecipazione maggioritaria al capitale della Banca da parte di enti pubblici o di società la cui maggioranza delle azioni con diritto di voto sia posseduta da enti pubblici”. Tolto di mezzo questo “impiccio”, la strada alla privatizzazione era ormai priva di ostacoli!

Tratto da: http://rapportoaureo.wordpress.com/2012/03/29/spezziamo-il-cappio-di-questa-catena-di-santantonio-chiamata-debito-pubblico/

venerdì 30 marzo 2012

Francia: il mostro di Tolosa? Era dell'intelligence francese ed era stato in Israele, Libia e Siria

Probabilmente non si conoscerà mai la verità sui tragici fatti di Tolosa. Proprio come è avvenuto nel caso dell’11 Settembre, non verrà fatta giustizia perchè se la verità si sapesse sarebbero in troppi ad uscirne danneggiati, anzi distrutti. Forse non vi sappiamo dire nel dettaglio qual è quella verità che non si deve sapere, ma sappiamo dirvi più o meno di cosa si tratta.
Il primo dettaglio dubbio di questo sporco affare è che l’uomo «non muore saltando dalla finestra» come dicono inizialmente i francesi, ma con una pallottola sparatagli in testa dalle teste di cuoio; domanda: «Sarkozy non lo voleva vivo?». Sinceramente, come vedrete anche voi, pare che Sarkozy lo volesse proprio morto, affinchè non potesse rivelare il fatto di essere un «agente dell’intelligence francese».
Ecco cosa scrive il quotidiano italiano “Rinascita”, che cita parti della biografia del giovane ed aiuta a far capire il perchè della sua azione folle. «Mohamed Merah, lavorava per i “barbouzes” francesi - gli agenti segreti d’Oltralpe - da anni e, in particolare, è stato tra i miliziani del ‘liberatore’ di Libia Belhadj, il terrorista salafita agli ordini delle intelligence atlantiche di Obama, Cameron, Sarkozy ed Henry-Levy.
Terminato il suo compito in Libia, era presente, nell’ottobre scorso, a Homs dove, assieme ai suoi variegati commilitoni aveva acceso la miccia del terrorismo anti-Damasco scattata con l’uccisione di innocenti civili alaviti. In modo da provocare una ‘rivolta’ subito conclamata ‘popolare’ benché esterna e ‘addestrata’ da agenti turchi, sauditi, della Dsge francese e dell’MI6 britannico.
Rimasto disoccupato dopo la fuga da Homs, Mohammed Mesrah già in servizio, con passaporto francese, tra l’Afghanistan (nella banda “Forzane Alizza”) e lo stesso proprio territorio metropolitano, come ogni buon mercenario che si senta scaricato dai propri mandanti si è vendicato con sette omicidi e ha infine, dopo un assedio di 32 ore, preferito farsi ammazzare piuttosto che arrendersi ».
Dunque era una scheggia impazzita dei servizi francesi, una persona che si sentita usata e poi abbandonata; forse Merah sapeva troppo, forse sarebbe stato eliminato lo stesso, forse l’ha capito ed ha voluto farla finita come meglio riteneva opportuno. Dando un’occhiata al passaporto di Mohamed Merah, (chissà se questo è il suo vero nome) si capisce benissimo che la versione del «lupo solitario che si radicalizza» non regge per niente, e questo lo nota persino «Le Monde».
“E’ stato in Israele, in Siria, in Iraq e in Giordania”, scrive il quotidiano che cita un ufficiale Americano. Una bella domanda: “Ma che ci faceva in Israele questo Merah?” Ce lo avrebbe potuto spiegare al Merah, anzi ci avrebbe pure detto perchè ha scelto proprio una scuola ebraica per quel suo ultimo gesto folle. E se non fosse stato nemmeno un gesto folle. Se fosse stata una operazione?
Il quotidiano italiano “Il Foglio” scrive addirittura che il suo contatto nei servizi francesi avrebbe discusso con lui quando era assediato nell’appartamento e cita come fonte la rivista francese Le Point. Considerando il fatto che Israele, in completo isolamento per i suoi crimini contro i palestinesi, sta ancora una volta usando la vicenda con la tecnica del «vittimismo» e per infuocare sentimenti anti-islamici in Europa, non è da escludere che siano stati gli stessi servizi francesi a dare gli ordini e poi all’ultimo ad eliminare il proprio «terrorismo fatto a mano». Versione che tra l’altro è credibile anche perché la vicenda serve molto a Sarkozy che ha fatto dell’odio per i musulmani uno dei cavalli di battaglia della sua campagna.

Tratto da: http://italian.irib.ir/notizie/mondo/item/104658-francia-il-mostro-di-tolosa?-era-un-agente-francese-era-stato-in-israele-libia-e-siria

giovedì 29 marzo 2012

Bush denunciato al Tribunale dell’Aia



Riportiamo un interessante articolo riguardo ad un procedimento legale attualmente in corso. Il link all’originale è di seguito.
http://criminalisewar.org/?p=593
Il professor Francis A. Boyle della University of Illinois College of Law in Champaign, USA ha depositato una denuncia presso il Procuratore della Corte penale internazionale (ICC) dell’Aia contro i cittadini degli Stati Uniti George W. Bush, Richard Cheney, Donald Rumsfeld, George Tenet, Condoleezza Rice e Alberto Gonzales (“Accused”) per la loro criminale politica e la pratica della “extraordinary rendition” perpetrata su circa 100 esseri umani. Questo termine è realmente un eufemismo per la sparizione forzata di persone e la loro conseguente tortura. Questa politica criminale e la pratica da parte degli imputati costituiscono crimini contro l’umanità in violazione dello Statuto di Roma che istituisce la Corte penale internazionale.
Gli Stati Uniti non sono parte dello Statuto di Roma. Tuttavia gli imputati hanno ordinato e stato responsabile per la commissione di reati ICC legge nei rispettivi territori di molti ICC Stati membri, tra cui alcuni in Europa. Di conseguenza, la CPI è competente per perseguire l’Imputato per i loro crimini ICC di legge ai sensi dell’articolo 12 dello Statuto di Roma (2) (a) che offre la competenza ICC l’azione penale per i crimini commessi in legge ICC ICC Stati membri.
Le richieste di denuncia (1) al procuratore della CPI per avviare un’indagine degli imputati sulla sua spontanea volontà ai sensi dell’articolo 15 dello Statuto di Roma (1) e (2) che il procuratore della CPI anche formalmente “presenta al [ICC] Pre-Trial Chamber una richiesta di autorizzazione di una indagine “degli accusati ai sensi dell’articolo 15 dello Statuto di Roma (3).
Per motivi analoghi, i funzionari più alto livello della amministrazione Obama rischiano il deposito di una denuncia follow-up  presso la Corte penale internazionale, se non risolvono immediatamente la politica attuata dagli imputati criminali e la pratica della “extraordinary rendition”, che l’amministrazione Obama ha continuato ad attuare .
La denuncia si conclude con una richiesta che il procuratore della CPI di ottenere mandati di arresto internazionali per gli accusati dal TPI a norma degli articoli 58 dello Statuto di Roma (1) (a), 58 (1) (b) (i), 58 (1) ( b) (ii), e 58 (1) (b) (iii).
Al fine di dimostrare il vostro sostegno a questa denuncia è possibile contattare il procuratore della CPI per lettera, fax, o e-mail come di seguito indicato.
All’Onorevole Luis Moreno-Ocampo
Ufficio del Procuratore
Corte penale internazionale
Casella postale 19519
2500 CM, L’Aia
Paesi Bassi
Numero di fax: 31-70-515-8555
Email: 
OTP.InformationDesk @ icc-cpi.int
ECCO DI SEGUITO IL TESTO DELLA DENUNCIA (n.d.r. La traduzione è automatica e potrebbe presentare imprecisioni)
19 gennaio 2010
Egregio Signore:
La prego di accettare i miei complimenti personali. Ho l’onore di presentare la presente con voi e la Corte penale internazionale la Denuncia contro i cittadini degli Stati Uniti George W. Bush, Richard Cheney, Donald Rumsfeld, George Tenet, Condoleezza Rice e Alberto Gonzales (di seguito denominato “Accused”) per la loro politica criminale e la pratica della “extraordinary rendition”. Questo termine è davvero un eufemismo per le sparizioni forzate di persone, la loro torture, gravi forme di privazione della loro libertà, il loro abuso sessuale violento, e altri atti inumani perpetrati su queste vittime. Gli accusati hanno inflitto questa politica criminale e la pratica della “extraordinary rendition” su circa 100 (100) gli esseri umani, la quasi totalità dei quali sono musulmani / arabi / asiatici e persone di colore. Dubito seriamente che l’imputato avrebbe inflitto queste pratiche criminali su 100
Bianco giudaico-cristiane uomini.

La politica criminale degli imputati e la pratica della “extraordinary rendition” è “diffusa” e “sistematica”, ai sensi dell’articolo 7 dello Statuto di Roma (1). Pertanto gli imputati hanno commesso numerosi crimini contro l’umanità “”, in violazione flagrante e ripetuta e di lunga data degli articoli dello Statuto di Roma 5 (1) (b), 7 (1) (a), 7 (1) (e), 7 (1) (f), 7 (1) (g), 7 (1) (h), 7 (1) (i), e 7 (1) (k). Inoltre, gli imputati di crimini Statuto di Roma contro l’umanità di sparizioni forzate di persone costituisce in corso un’attività criminale che continua, anche a partire da oggi.
Gli Stati Uniti non sono parte contraente dello Statuto di Roma. Tuttavia, l’accusato ha ordinato e sono stati responsabili per la commissione di questi reati ICC legge su, in, e oltre i rispettivi territori di diversi Stati membri ICC, tra cui molti si trova in Europa. Pertanto, il CPI è competente per l’Imputato per i loro crimini ICC di legge in conformità con l’articolo 12 dello Statuto di Roma (2) (a), che prevede come segue:
Articolo 12
Presupposti per l’esercizio della giurisdizione

2. Nel caso dell’articolo 13, comma (a) o (c), la Corte può esercitare la propria giurisdizione se uno o più dei seguenti Stati sono Parti del presente Statuto o hanno accettato la competenza della Corte ai sensi del paragrafo 3:
(A) lo Stato nel cui territorio condotta in questione si è verificato …
Quindi il fatto che gli Stati Uniti non è parte contraente dello Statuto di Roma non è un ostacolo al perseguimento della CPI degli imputati perché hanno ordinato ed è stato responsabile per la commissione dei reati Statuto di Roma contro l’umanità, in, e oltre i rispettivi territori di diversi Stati membri ICC.
Di conseguenza, la presente rispettosamente chiedere alla Corte di esercitare la sua giurisdizione sul Accusato per questi crimini contro l’umanità ai sensi dell’articolo 13 dello Statuto di Roma (c), che dispone come segue:
Articolo 13
All’esercizio della giurisdizione
La Corte può esercitare la propria giurisdizione in relazione ad un reato di cui all’articolo 5 in conformità con le disposizioni del presente Statuto, se:

(C) il Procuratore ha aperto un’indagine nei confronti di tali crimini, in conformità con l’articolo 15.
Ai sensi dell’articolo Statuto di Roma 13 (c), la presente rispettosamente chiediamo di avviare un’indagine motu proprio contro gli accusati ai sensi dell’articolo 15 dello Statuto di Roma (1): “Il Procuratore può iniziare le indagini di propria sulla base delle informazioni relative ai crimini nell’ambito della giurisdizione della Corte. “La mia denuncia dettagliata contro l’imputato costituisce la sufficiente” informazione “previsto dall’articolo 15 (1).
Inoltre, ho rispettosamente sostengono che questa denuncia di per sé costituisce “una base ragionevole per procedere ad una indagine” ai sensi dell’articolo 15 dello Statuto di Roma (3). Quindi, ho anche rispettosamente chiedere formalmente che “presenta al Pre-Trial Chamber una richiesta di autorizzazione di una indagine” degli accusati ai sensi dell’articolo 15 dello Statuto di Roma (3) in questo momento. Vi prego di informarmi al più presto sullo stato e la disposizione delle mie due richieste di cui immediatamente sopra.
In base al vostro ampio lavoro per i diritti umani in Argentina, si sa bene per esperienza personale diretta il terrore e gli orrori di sparizioni forzate di persone e la loro conseguente tortura. Secondo fonti autorevoli mezzi di informazione qui negli Stati Uniti, circa 100 esseri umani sono stati oggetto di sparizioni forzate e torture successiva dall’imputato. Non abbiamo ancora di contabilità per queste vittime. In altre parole, molte di queste vittime di sparizioni forzate e torture da parte degli imputati potrebbe essere ancora vivo oggi. Le loro stesse vite sono in gioco in questo momento, come si comunica. Si potrebbe benissimo risparmiare un po ‘della loro vita pubblicamente affermando che si sta aprendo un’inchiesta su mia denuncia.
Come per le vittime di sparizioni forzate da parte degli imputati che sono morti, la vostra apertura un’indagine la mia denuncia è l’unico mezzo attraverso il quale potremmo essere in grado di ottenere qualche spiegazione e contabili per la loro ubicazione e la posizione dei loro resti, al fine di comunicare queste informazioni critiche per la loro successiva-of-kin e ami. In base alla tua esperienza la lotta contro le sparizioni forzate di persone e la loro conseguente tortura in Argentina, sai bene quanto sia importante tale obiettivo è costituito. Il prossimo-of-kin, amati-one, e gli amici di “scomparsi” gli esseri umani non possono beneficiare di psicologico “chiusura” a meno che e fino a quando non è un contabile per le sorti, se non i resti, delle vittime. In parte è proprio per questo dell’imputato sparizioni forzate di circa 100 esseri umani costituisce in corso un’attività criminale che continua a partire da oggi e continuerà fino a quando i destini di tutte le loro vittime sono stati ufficialmente decisi da voi aprendo un’inchiesta nel mio reclamo.
Facciamo reciprocamente supporre che, durante la cosiddetta “guerra sporca” in Argentina la Corte penale internazionale era stato in esistenza. Io sostengo che, come un essere umano avvocato argentino diritti che si sarebbe mosso cielo e terra e fatto tutto il possibile per ottenere il CPI e il suo procuratore di assumere la competenza sulla giunta argentina al fine di porre termine e perseguire i loro sparizioni forzate e torture del tuo compagno cittadini argentini. Avrei fatto lo stesso. Purtroppo, la CPI non esisteva durante quei Darkest of Days per la Repubblica argentina, quando avremmo potuto agire così.Ma oggi il procuratore della CPI, si ha sia la possibilità e il potere legale di fare qualcosa per rimediare a questa massa e totale annientamento dei diritti umani, e di risolvere e di interrompere e perseguire la politica “diffusa” e “sistematico” e la pratica della sparizioni forzate e torture conseguente di circa 100 esseri umani dall’imputato.
Purtroppo, la nuova amministrazione Obama negli Stati Uniti ha reso perfettamente chiaro per mezzo di dichiarazioni pubbliche del presidente Obama e il suo procuratore generale Eric Holder, che non hanno intenzione di aprire un inchiesta penale per alcuno degli accusati di questi crimini contro l’umanità di cui sopra. Quindi uno ICC “caso” contro l’imputato è “ricevibile” Statuto di Roma ai sensi dell’articolo 1 (complementarità) e l’articolo 17. A partire da ora te e i giudici ICC sono le uniche persone in tutto il mondo che possono portare un certo grado di giustizia, di chiusura e guarigione a questa terribile situazione, tragica e deplorevole per la vita e il benessere di circa 100 ” scomparsi “e torturato gli esseri umani così come per i loro cari e next-of-kin, che sono anche vittime di crimini, gli imputati contro l’Umanità. A nome di tutti, come collega avvocato dei diritti umani vi prego di aprire un’inchiesta sulla base della mia denuncia e di rilasciare una dichiarazione pubblica in tal senso.
Inoltre, la maggior parte purtroppo della nuova amministrazione Obama ha dichiarato pubblicamente che continuerà la politica degli Imputati e la pratica della “extraordinary rendition”, che è davvero un eufemismo per le sparizioni forzate di esseri umani e le torture conseguente da parte di altri Stati. Quindi i funzionari più alto livello della amministrazione Obama sono fermamente intenzionati a commettere i loro crimini contro l’umanità ai sensi dello Statuto CPI Roma – a meno che non li fermi! La vostra apertura di un’inchiesta della mia denuncia senza dubbio scoraggiarebbe l’amministrazione Obama ad impegnarsi in più “extraordinary rendition” – sparizioni forzate di esseri umani e loro torture da parte di altri Stati. In effetti la vostra apertura di un’inchiesta nel mio reclamo potrebbe incoraggiare l’amministrazione Obama a porre fine alla sua criminale “extraordinary rendition” programma immediatamente ed abbondantemente per mezzo di rilasciare una dichiarazione pubblica in tal senso. In altre parole, la tua apertura di un’inchiesta della mia denuncia potrebbe benissimo salvare la vita di un gran numero di altri esseri umani che altrimenti saranno sottoposti da parte dell’amministrazione Obama ai crimini dello Statuto dei Roma contro l’umanità della sparizione forzata di persone e la loro conseguente tortura da altri Stati, tra l’altro.
La vita e il benessere di innumerevoli esseri umani sono ora a rischio, in bilico, in attesa di agire prontamente, in modo efficace, e subito per salvare loro di diventare vittime di reati Statuto di Roma contro l’umanità perpetrati dagli Ufficiali di più alto livello di l’amministrazione Obama come successori-in-legge per l’Imputato con l’apertura di un’indagine della mia denuncia. In caso contrario, sarò costretto a presentare con voi e l’ICC di follow-up denuncia contro i funzionari più alto livello della amministrazione Obama. Spero che non si arriverà a questo. Si prega di fare così.
Infine, per ragioni più ampiamente spiegato nella conclusione al mio reclamo, chiedo rispettosamente che si ottiene mandati d’arresto ICC per l’imputato a norma degli articoli 58 dello Statuto di Roma (1) (a), articolo 58 (1) (b) (i ), articolo 58 (1) (b) (ii), e l’articolo 58 (1) (b) (iii). La prima è, meglio per tutta l’umanità.
Chiedo rispettosamente che si pianifichi una riunione con me alla nostra prima reciproca convenienza al fine di discutere questa denuncia. Non vedo l’ora di avere da voi riscontro al più presto.
Questa lettera di trasmissione è una parte integrante della mia denuncia contro l’imputato ed è incorporato per riferimento della denuncia allegata datata a partire da oggi.
Voglia gradire, Signore, i sensi della mia più alta considerazione.
Francis A. Boyle
Professore di Diritto Internazionale


Francis A. Boyle è uno dei maggiori esperti americani in diritto internazionale. Egli è stato responsabile della redazione del Biological Weapons Anti-Terrorism Act del 1989, la legislazione americana di attuazione per il 1972 Biological Weapons Convention. Ha fatto parte del Consiglio di Amministrazione di Amnesty International (1988-1992), e ha rappresentato la Bosnia-Erzegovina presso la Corte Internazionale di Giustizia. Ha prestato servizio come consulente legale della delegazione palestinese ai negoziati di pace in Medio Oriente dal 1991 al 1993. Nel 2007, ha consegnato le Conferenze di Pace Bertrand Russell. Precedenti Docenti Russell hanno incluso EP Thompson, Elena Bonner, Edward Said, Ramsey Clark, vincitore del premio Nobel per la Pace Joseph Rotblat, Johan Galtung, e Noam Chomsky. Professor Boyle insegna diritto internazionale presso la University of Illinois, Champaign ed è autore, tra l’altro, de “Il futuro del diritto internazionale e la politica estera americana”, “Fondamenti di World Order”, “La criminalità della deterrenza nucleare”, “Palestina, palestinesi e diritto internazionale”, “Distruggere l’Ordine Mondiale, Biowarfare e terrorismo, e Tackling America’s Toughest Questions. Ha conseguito un dottorato in legge Magna Cum Laude, nonché un Ph.D. in Scienze Politiche, entrambi presso la Harvard University.

Tratto da: http://www.iconicon.it/blog/2012/03/bush-denunciato-al-tribunale-dellaia/

martedì 27 marzo 2012

UKIP Nigel Farage - Speaking in Greece March 2012

La costruzione del Nuovo Ordine Mondiale

Quello che segue è il sesto capitolo del noto libro di Edward G. Griffin “The Creature from Jekyll Island” (1995), nel quale l'autore ha raccontato la vera storia della nascita della Federal Reserve. Il capitolo si intitola

“La costruzione del Nuovo Ordine Mondiale”

Torniamo ora a quel gioco chiamato “salvataggio”. Tutto ciò che abbiamo spiegato nel capitolo precedente era semplice informazione per comprendere come questo gioco venga applicato a livello internazionale. Queste sono le regole:

1 - Le banche commerciali delle nazioni industrializzate, supportate dalle rispettive banche centrali, creano moneta dal nulla e la prestano ai governi delle nazioni sottosviluppate. Sanno che si tratta di prestiti a rischio, e quindi applicano un tasso di interesse sufficientemente alto da compensare quel rischio. È più di quanto si aspettano di ricevere a lungo termine.

2 - Quando le nazioni sottosviluppate non sono più in grado di pagare gli interessi sui loro prestiti entrano in campo il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Mondiale, sia come giocatori che come arbitri. Usando altra moneta creata dal nulla dalle banche centrali delle nazioni-membro, ...

… queste due entità fanno prestiti “di incoraggiamento" ai governi che ora sono di nuovo in grado di pagare gli interessi sui prestiti originali, con un margine sufficiente per portare avanti anche la propria attività politica.

3 - Il paese ricevente esaurisce molto in fretta la nuova fornitura di denaro, e il gioco ritorna al punto 2. Questa volta però i nuovi prestiti sono garantiti dalla Banca Mondiale e dalle banche centrali delle nazioni industrializzate. Ora che non c'è più il rischio di default, le banche commerciali accettano di ridurre gli interessi al tasso previsto inizialmente. Il governo debitore riprende i pagamenti.

4 - La partita finale - beh in questa versione del gioco sembra non esserci una partita finale, perché lo scopo è quello di cercare di mantenere il gioco in funzione per sempre. Affinché questo avvenga, però, certe cose devono avvenire in modo definitivo. Fra queste c'è la trasformazione dell'Istituto Finanziario Mondiale in una banca mondiale centrale, come l'aveva prevista Keynes, che a quel punto inizia ad emettere fiat money internazionale. Una volta diventata la “banca di emissione”, il Fondo Monetario Internazionale può raccogliere risorse illimitate dai cittadini del mondo, attraverso la tassa nascosta chiamata inflazione. Il flusso di denaro quindi può essere sostenuto all'infinito, senza che sia necessario l'accordo delle singole nazioni, perché a quel punto non avranno più una moneta sovrana.

Poiché questo gioco porta ad una emorragia di ricchezza per le nazioni industrializzate, le loro economie sono condannate a scendere sempre più in basso. Tale meccanismo è in funzione fin dai tempi di Bretton Woods. Il risultato sarà un forte abbassamento del loro livello di vita e la loro fine come nazioni indipendenti. La realtà nascosta dietro i cosiddetti “prestiti per lo sviluppo” è che l'America e le altre nazioni industrializzate vengono sconvolte da questo processo.

Questo non accade per caso, è la quintessenza del progetto.

Una nazione forte non cederà mai facilmente la propria sovranità. Gli americani non sarebbero certo d'accordo nel mettere il proprio sistema monetario, quello militare e quello giudiziario nelle mani di un'entità mondiale fatta di governi che si sono comportati in modo dispotico con la propria gente, specialmente da quando la maggior parte di questi regimi ha comunque rivelato la sua ostilità contro gli Stati Uniti. Ma se gli americani fossero portati al punto da subire un crollo della loro economia ed un sovvertimento dell'ordine civile, le cose cambierebbero parecchio. Quando si troveranno in coda per un pezzo di pane ed avranno di fronte l'anarchia nelle strade, saranno più contenti di cedere la propria sovranità in cambio di “assistenza" da parte della Banca Mondiale e dalle “forze di pace” dell'ONU. Questo sarà ancora più facile da accettare se nel frattempo sarà avvenuto un visibile fallimento del comunismo, in modo da poter sostenere che tutti i più importanti sistemi politici del mondo stanno convergendo sul comune denominatore della socialdemocrazia.

La mossa finale

D'altro canto, le nazioni sottosviluppate non vengono affatto risollevate. Avviene invece che i loro leader politici diventano schiavi del flusso di denaro del Fondo Monetario Internazionale, e non sono più in grado di farne a meno. Queste nazioni vengono conquistate con i soldi invece che con gli eserciti. Presto non saranno più vere nazioni indipendenti, ma diventeranno semplici componenti di un sistema di socialismo mondiale programmato da Harry Dexter White e John Maynard Keynes. I loro leader vengono preparati a diventare dei plenipotenziari in un nuovo feudalesimo tecnologico che si inchina ai signori di New York, e loro saranno certamente disposti a farlo, in cambio di una posizione privilegiata di potere all'interno del Nuovo Ordine Mondiale.

Questa sarà la mossa finale.

[Continua]

Edward G. Griffin

Tratto da “The Creature from Jekyll Island – A second look at the Federal Reserve” - Capitolo 6°

Traduzione di Massimo Mazzucco per luogocomune.net

VEDI ANCHE: Intervista a Edward Griffin

Fonte:  http://www.luogocomune.net/site/modules/news/article.php?storyid=3967

domenica 25 marzo 2012

Obamacare: dal 2013 microchip sottocutanei per tutti i cittadini americani



A cura della d.ssa Enrica Perucchietti
Premessa 
Se verrà confermato alla Casa Bianca nelle presidenziali del prossimo 6 novembre, Obama ha chiarito che renderà obbligatorio nel corso del 2013 l'inserimento del microchip sottocutaneo in tutta la popolazione americana. L’obiettivo è di creare un registro nazionale di identificazione che permetterà di “seguire meglio i pazienti avendo a disposizione tutte le informazioni relative alla loro salute”. Il nuovo progetto relativo alla salute (HR 3200) è stato adottato recentemente dal Congresso e alla pagina 1001, contiene l’indispensabile necessità per tutti i cittadini che usufruiscono del sistema sanitario di essere identificati con un microchip, il cui prototipo definitivo è allo studio della FDA (Food and Drug Administration) dal 2004.
Un passo indietro
Né George Orwell, né Aldous Huxley nelle loro distopie si erano spinti così lontano da poter prevedere l’avvento di una popolazione controllata da microchip sottocutanei. 1984 e Il Mondo Nuovo ci hanno tramandato due sistemi totalitari che hanno preceduto sulla carta, con inquietante forza visionaria, innovazioni politiche che ci hanno reso progressivamente sempre più “trasparenti” e schiavi di fronte all’ingerenza statale.
Già nel 1932 Huxley era arrivato a prevedere addirittura un sistema in cui gli abitanti sono concepiti e prodotti industrialmente in provetta. Sotto il mito del progresso i cittadini vengono condizionati fin dall’infanzia con tecnologia e droghe e da adulti si ritrovano ad occupare ruoli sociali prestabiliti dalla nascita. La rinuncia a ogni emozione, privacy, libero arbitrio che contraddistingue il Grande Fratello di Orwell e lo stato totalitario di Huxley offrono però ancora in minima parte una via di fuga, di reazione anarchica alla violenza livellatrice dello Stato. In 1984 il protagonista Winston Smith può ancora provare almeno a ribellarsi, allontanandosi dai centri abitati e tramando con l’amante lontano dall’occhio onnipresente del Grande Fratello. Questo perché nel mondo immaginato da Orwell i cittadini non sono ancora totalmente “trasparenti”. Essi sono sottomessi a un controllo quasi totale ma non del tutto globale.
La transizione sta per essere attuata ora sotto l’amministrazione democratica di Barack Obama che si avvia alla riconferma nelle Presidenziali del 2012. A dimostrazione che il Presidente americano più che un outsider della politica si è rivelato in linea con gli interessi delle lobby, che non distinguono tra democratici o repubblicani. È la Casta americana che macina provvedimenti per il proprio tornaconto e che sulla propria agenda politica ha l’ennesimo chiodo da piantare nella bara della nostra privacy.
Microchip per tutti
“Se posso mettere un microchip al mio cane per ritrovarlo quando scappa, perché dovrebbe essere illegale fare lo stesso con un messicano?”. La provocazione a dir poco delirante è stata lanciata dal candidato repubblicano al Congresso USA Pat Bertroche. In attesa che la proposta di siglare gli stranieri irregolari o non regolari sul territorio sbarchi anche in terra Padana, l’argomentazione ha suscitato un putiferio in America. Il pensiero è corso subito ai tatuaggi dei deportati nei campi di concentramento nazisti.
Si sbaglierebbe chi ritenesse questo genere di proposta soltanto una provocazione estrema in materia di sicurezza. Il ricorso a microchip sottocutanei per  “mappare”, controllare e, chissà, manipolare a distanza gli individui non interessa soltanto gli stranieri. Le iniziative da stato fascista globale si stanno infatti insinuando in campo medico grazie anche ai democratici. Quale metodo migliore per controllare la popolazione che dotarla di microchip come le bestie dietro motivazioni sanitarie? Violare i diritti civili di stranieri per quanto illegale desterà sempre reazioni contrastanti, anche violente perché i detrattori della proposta faranno appello a concetti quali razzismo, violenza sui più deboli, etc. Ma se si convincesse invece la popolazione della necessità dell’inserimento di chip sottocutanei in ogni membro del Paese per il proprio bene - come nel caso di vaccini forzati per contrastare fantomatiche pandemie – allora si raccoglierebbero minori resistenze. Ci verrà detto che è per il nostro Bene e molti di noi cadranno nella trappola facendosi impiantare i dispositivi sottocutanei, senza riflettere prima sulle conseguenze.
La paura come metodo
Per la costituzione di uno stato totalitario che ceda  progressivamente il passo un nuovo ordine mondiale, il primo passo è manipolare il pensiero, le credenze delle persone, inserendo emozioni di terrore, destabilizzazione, rabbia, ansia, per poi proporre una soluzione alle paure collettive. È il sistema di azione-reazione descritto ampiamente da David Icke nei suoi saggi. Creare un sistema di paura pubblica con l’identificazione di un nemico visibile o invisibile che sia – terroristi, epidemie, crisi finanziarie -  alimentare costantemente queste paure fino al parossismo bombardando le persone con immagini o notizie quotidiane di violenza, scardinando ogni sicurezza per poi costringere i cittadini ad accettare delle limitazioni alla propria privacy come ovvie misure di sicurezza. Una limitazione delle proprie libertà civili. Da qui le ben note norme contenute nel Patriot Act, l’introduzione di telecamere, bodyscanner negli aeroporti o nei luoghi ad alto rischio attacco, satelliti, intercettazioni di conversazioni telefoniche o mail private etc. Un graduale allentamento delle libertà individuali per garantire la sicurezza dal nemico che si aggira tra noi. Un insieme di limitazioni che Obama, lungi dal sopprimere come promesso in campagna elettorale, sta portando avanti seguendo le orme di George W. Bush: con la notizia della “morte” di Osama bin Laden – vera o falsa che sia – gli USA si sono visti “costretti” a incrementare gli investimenti sul fronte Sicurezza. Dal 2001 a oggi la Difesa americana ha stanziato 2 mila miliardi di dollari in programmi di antiterrorismo. Ma anche in Europa siamo mappati, marchiati, monitorati e neanche ce ne rendiamo conto. O forse ci fa comodo non rendercene conto per aggrapparci a quell’idea di sicurezza effimera che ci propinano i governanti. Alle norme di controllo globale per garantire la sicurezza – attraverso l’accrescimento delle paure collettive - si affianca un processo più strisciante che affonda i propri tentacoli in quell’apparato che dovrebbe invece garantire la salute delle persone: la sanità. L’introduzione dei microchip passerà in primis dal campo psichiatrico, dove le vittime sono da sempre le più deboli…
I Verichip per salvarvi la vita
La FDA (Food and Drug Administration) ha infatti concesso il permesso alla vendita dei Verichip, prodotti in Florida dalla Applied Digital Solution, e al loro impiego in campo medico. Il dispositivo, della grandezza ormai di un granello di sabbia, verrebbe inserito sotto la pelle del braccio o della mano con una siringa. Contiene un numero per l’identificazione del paziente. Il portatore del dispositivo, una volta arrivato in ospedale anche in stato incosciente, se dotato di Verichip, sarebbe in grado di trasmettere una cifra legata alla cartella personale. In questo caso il beneficio promesso sarebbe la possibilità di effettuare diagnosi più veloci e la riduzione di rischi legati a somministrazione di farmaci sbagliati qualora vi siano delle intolleranze o allergie. Per favorire l’utilizzo del Verichip negli USA la Applied Digital ha gentilmente promesso gratuitamente a più di 200 ospedali e istituti privati gliscanner per leggere i dispositivi sottocutanei. Lo scenario di orwelliana memoria assume contorni più chiari in vista della Riforma Sanitaria di Obama: se tutti possono accedere alle cure, tutti possono essere altresì curati e sottoposti a trattamenti obbligatori quali vaccini o impianti…
I VeriChip sono già realtà
Vi sembrano teorie fantascientifiche?
Sappiate invece che il VeriChip è già approdato in Messico, dove la società distributrice Solusat ha già impiantato diverse migliaia di pazienti. Il dispositivo è arrivato anche in Europa. In Italia è ancora al vaglio.
Che cosa c’entra Obama con tutto questo?
Dietro l’estensione della riforma sanitaria a tutti i cittadini americani – che come spiego nel mio libro L’altra faccia di Obama avrà come conseguenza primaria l’arricchimento delle società di Assicurazione, non il benessere dei contribuenti - potrebbe esserci una ragione occulta, meno umanitaria del previsto.
La legge di riforma sanitaria introdotta da Obama fa infatti riferimento all’introduzione di un dispositivo di “registro di sistema” di classe 2 che viene descritto come “un dispositivo impiantabile di transponder a radiofrequenza che sia in grado di registrare i crediti, i dati di anamnesi del paziente – standardizzati e con immagini analitiche che permettano la condivisione degli stessi in diversi ambiti – oltre a qualsiasi altro dato ritenuto opportuno dal Segretario”. Insomma, per poter avere un’anamnesi immediata di un paziente, per poter monitorare i senzatetto e i pazienti psichiatrici – e magari gli stranieri – per razionalizzare la sanità, Obama ha pensato bene di inserirlo, anche se per ora non in via obbligatoria, all’interno della riforma. All’approvazione della Food and Drug Administration la percentuale della popolazione favorevole all’impianto del dispositivo, nel 2004, salì dal 9 al 19%. E se il chip venisse promosso, consigliato o addirittura obbligatorio per accedere alle cure statali a quanto salirebbe il consenso?
Se il Verimed nasce sul mercato civile per le sue applicazioni mediche, il Verichip più in generale può essere usato in vari campi della società, sicurezza, finanza, identificazione di emergenza, etc. Il chipping avviene in una ventina di minuti in anestesia locale. Una volta inserito sottopelle, il chip rimane invisibile a occhio nudo. Intanto una piccola quantità di energia in radiofrequenza parte dallo scanner e stimola il dispositivo inattivo che emette il numero di verifica tramite segnali in radiofrequenza. In questo modo il portatore del chippuò essere sempre rintracciato, da qui l’idea di inserirlo tra i senzatetto e gli stranieri…
Il sistema di introduzione del chip tra la popolazione di una nazione avverrà infatti con la sua applicazione medica in forma di VeriMed; una volta raccolto il consenso della maggior parte dell’opinione pubblica potrà essere reso obbligatorio come certi vaccini ed esteso ad altre applicazioni: nel caso della riconferma di Obama alla casa Bianca, sembra infatti che il chippaggio dell'intera popolazione americana avverrà obbligatoriamente nel 2013.
Non occorre molta immaginazione per prevedere le conseguenze di tale progetto: una volta marchiati saremmo controllati da uno stato fascista globale, ben oltre l’Occhio elettronico del Grande Fratello, che poteva almeno sfuggire ad alcune zone out della società… Non bastava il controllo attraverso dispositivo GPS dei cellulari o dei navigatori satellitari, delle etichette nei vestiti, delle tracce lasciate da carte di credito, tessere fedeltà, bancomat etc. Con l’introduzione dei chip saremo sempre raggiungibili, controllati. Insomma, trasparenti.
Verso una popolazione di “vetro
Se in 1984 l’azione sovversiva contro il totalitarismo era ancora possibile anche se ardua, una volta impiantato il chip il controllo sarà globale. Chi è davvero disposto a rinunciare alla propria libertà pur di vivere in una società - forse più ordinata - ma controllata in tutto e per tutto fin nell’intimità, senza possibilità di autodeterminazione, di scelta? La distopia orwelliana è forse vicina più di quanto non si pensi? Il controllo capillare e pervasivo sarebbe completo in caso di chipping di tutta la popolazione: nessuno sfuggirebbe ai Sorveglianti. Ognuno di noi sarebbe un “uomo di vetro”, trasparente, sotto costante controllo, addomesticato. Lo sguardo del Governo ci seguirebbe in ogni attimo della nostra esistenza. L’occhio elettronico del Grande Fratello accompagnerebbe costantemente ogni nostra azione grazie alle frequenze emesse dal chip. E non si può escludere che le sperimentazioni di impulsi a distanza nel campo della guerra – che vedremo più avanti - per modificare il comportamento dei soldati non vengano adottate anche nella vita quotidiana.
La degenerazione della democrazia in totalitarismo sarebbe completa con la realizzazione di un sistema di ingerenza totale nella vita quotidiana dei cittadini: il rischio di una “gogna elettronica” avanzato dal giurista Stefano Rodotà, già presidente della Commissione scientifica dell'Agenzia per i diritti fondamentali dell'Unione Europea, pende davvero sulle nostre teste? Stiamo rinunciando alle nostre libertà individuali per l’illusione di più sicurezza e controllo sulle nostre strade? Dalla videosorveglianza sulle strade, negozi, luoghi pubblici alle banche date che da carte di credito, abbonamenti tv e web registrano ogni nostro consumo, tendenza, interesse. Siamo già controllati, schedati. La ricerca e l’attuazione di un sistema di trasparenza e controllo globale sono valori o rischiano di degenerare in un incubo collettivo? Fino a che punto siamo disposti a sacrificare il diritto alla privacy per l’illusione di sentirci più sicuri?
Una popolazione di ibridi
Con l’aumento degli attentati veri o presunti, del terrore, di stragi o sparizioni di bambini la popolazione mondiale si sentirà obbligata ad accettare l’inserimento dei chipsottocutanei per tutelarsi dalle “atrocità” che ogni giorno si sentono in televisione o ci raccontano i giornali. Con spontaneità l’obbligo ai microchip diventerà globale e la popolazione diventerà infine simile a un gregge schedato di pecore. Chi si rifiuterà di divenire un “ibrido di intelligenza elettronica e anima” - citando il dottor Peter Zhou, creatore del microchip Angelo Digitale - verrà bollato come probabile criminale, avendo sicuramente qualcosa da nascondere. Verrà segnalato alle autorità, costretto a piegarsi o a vivere fuori dalla società.
I VeriChip non sono gli unici dispositivi per ora sul mercato. La Motorola ha prodotto per la Mondex Smartcard dei dispositivi dotati di GPS che i Paesi dell’Unione Europea stanno pensando di adottare per la semplificazione dell’unificazione monetaria. Dall’anamnesi del paziente passiamo così alla giustificazione dell’impianto per i pagamenti! Così come il VeriChip misura 7 mm di lunghezza e 0,0775 di larghezza, contiene un transponder e una batteria a litio ricaricabile tramite la temperatura corporea. La Mondex, che ha acquisito il 51% del pacchetto azionario della Mastercard, ha speso 1,5 milioni di dollari per effettuare studi sul Biochip.
Da queste ricerche sarebbe emerso che i posti più adatti per inserire il dispositivo sarebbero il capo sotto la fronte e nella mano destra. In questo caso la ragione ufficiale per l’impianto sarà la facilitazione del pagamento in sostituzione di denaro corrente o carta di credito, a cui si andrà ad affiancare la procedura di riconoscimento della persona e il ritrovamento di persone scomparse, siano essi bambini oppure criminali… Insomma una carta d’identità elettronica munita di GPS per essere rintracciati ovunque. Ed ecco che il Grande Fratello è realtà! Inoltre per evitare la clonazione dell’impianto o meglio l’estrazione individuale del chip, il dispositivo contiene litio che nell’ipotetico tentativo di estrazione si romperebbe creando una vescica sottocutanea e la dispersione di sostanze chimiche dannose. Oltre, ovviamente, a essere rintracciati immediatamente dai Sorveglianti…
Manipolazione a distanza
Tra i teorici del complotto a insistere sull’ipotesi di un progetto segreto di ricerca sul controllo mentale mediante microchip, a fianco di David Icke si schiera la meno nota dottoressa Rauni-Leena Luukanen-Kilde, ex medico finlandese nota tra gli appassionati di ufologia per i suoi saggi nel campo UFO. La Rauni Kilde sostiene che sia possibile controllare il comportamento delle persone e influenzarne a distanza le azioni medianti l’impianti di microchip nel cervello, simili a quelli che le entità aliene impianterebbero nell’encefalo degli addotti nella zona ipofisaria. Sul giornale Spekula la Rauni Kilde pubblicò un lungo articolo sugli impianti sottocutanei mettendo in guardia gli americani dal pericolo di controllo di massa imminente. Ecco alcuni stralci: “È tecnicamente possibile inserire ad ogni neonato un microchip che potrebbe servire per identificare una persona per il resto della sua vita. Simili piani sono stati discussi segretamente negli Stati Uniti, senza nessuna esposizione delle questioni relative alla privacy […] Gli esseri umani con impianti possono essere seguiti ovunque: le funzioni cerebrali possono essere monitorate a distanza da supercomputers e persino alterare mediante il cambiamento delle frequenza. Cavie di esperimenti segreti sono stati detenuti, soldati, malati di mente, bambini portatori di handicap, audiolesi, ciechi, omosessuali, donne single, anziani, scolari e qualsiasi gruppo di persone considerato marginale dalle elites di sperimentatori”. La Rauni Kilde cita come esempi di primi esperimenti i dispositivi cerebrali impiantati chirurgicamente nel 1974 nello stato dell’Ohio, ma anche in Svezia a Stoccolma: “Elettrodi cerebrali furono inseriti nei crani di bambini, nel 1946, senza che i genitori ne fossero a conoscenza. Negli anni ’50 e ’60, impianti elettrici furono usati nel tentativo di cambiare il comportamento umano e i suoi atteggiamenti. Influenzare il funzionamento del cervello umano divenne un obiettivo importante dei servizi segreti e militari”. E ancora: “Il sistema elettronico di sorveglianza della NSA può simultaneamente seguire e gestire milioni di persone. Ognuno di noi ha un’unica frequenza di risonanza bioelettrica nel cervello, proprio come abbiamo impronte digitali uniche. Con stimoli cerebrali completamente decodificati dalle frequenze elettromagnetiche, segnali elettromagnetici pulsanti possono essere inviati al cervello creando la voce desiderata ed effetti visivi, perché vengano percepiti dal soggetto prescelto. È una forma di guerra elettronica”. Stando alla teoria della Rauni Kilde sarebbe possibile non solo la costituzione di un esercito composto da cyber soldati da controllare a distanza, ma anche la manipolazione di individui normalissimi che potrebbero essere “accesi” in qualsiasi momento e indotti a credere alla realtà di impulsi elettromagnetici quali allucinazioni visive o uditive creati ad hoc. Allo stesso modo si potrebbe torturare una persona dotata di microchip causandole dolore insopportabile e piegandola alla propria volontà.
Retroingegneria: chi copia chi?
La persona dotata di chip può esser manipolata in molti modi. Usando frequenze diverse, si può modificare la vita emotiva di una persona creando una specie di realtà virtuale – come sembra accada anche nelle abductions - attraverso la stimolazione dell’encefalo: “La si può rendere aggressiva o letargica. La sessualità può venire influenzata artificialmente. I segnali del pensiero e le riflessioni del subconscio possono essere letti, i sogni influenzati e persino indotti, tutto senza che la persona con l’impianto lo sappia o acconsenta”. La somiglianza con i rapimenti alieni pone alcuni quesiti che approfondisco in L’altra faccia di Obama: chi copia chi? I militari terrestri hanno adottato la retroingegneria aliena piegandola ai propri obiettivi, oppure le abductions si riducono per lo più a MILABS, ovvero rapimenti da parte di militari che ricostruiscono scenari virtuali in cui sarebbero entità extraterrestri ad agire sugli addotti? Come se questo scenario non fosse abbastanza agghiacciante, ecco aggiungersi in parallelo all’irradiamento tramite impulsi elettromagnetici, i metodi chimici di controllo delle masse. E qua il pensiero corre alle misteriose scie chimiche di più recente comparsa e agli esperimenti che ufficialmente dovrebbero modificare il clima. Droghe, sostanze chimiche tossiche  e gas da inalazione potrebbero essere diffusi nell’aria o negli acquedotti. Se negli USA il metodo per influenzare la popolazione a scegliere di farsi impiantare un microchip passerà molto probabilmente per la via della riforma sanitaria, in Europa i governi sembrano aver scelto la strada della moneta unica: sostituire il denaro corrente, carte di credito e bancomat con un chip. La crisi, il caos economico non sarebbero altro che scorciatoie per condurre la popolazione il più velocemente possibile verso il controllo globale. “Quando le nostre funzioni cerebrali saranno ormai connesse ai supercomputers, tramite impianti radio e microchips, sarà ormai troppo tardi per protestare. Questa minaccia può essere sconfitta solo istruendo il pubblico” ha avvisato la Rauni Kilde. E con uno scenario del genere meglio essere pronti e passare per pazzi che farsi trovare impreparati, o come diceva Karl Popper, “il prezzo della libertà è la costante vigilanza”.

giovedì 22 marzo 2012

LA VERA CURA DI TUTTE LE MALATTIE (Paracelso)


"Vi è nell'uomo un duplice potere a...ttivo: l'uno che agisce invisibil­mente, o potere vitale, e l'altro che agisce visibilmente o forza mec­canica. Il corpo visibile ha le sue forze naturali, e il corpo invisibi­le ha le sue forze naturali egualmente; i rimedi di tutte le malattie o lesioni che possono colpire la forma visibile sono contenuti nel cor­po invisibile... L'origine delle malattie è nell'uomo e non fuori di es­so; ma le influenze esterne agiscono sull'intimo e fanno sviluppare le malattie... Un medico dovrebbe conoscere l'uomo nella sua in­terezza e non solo nella sua forma esterna [...] Se trova malata una parte del corpo, deve cercare le cause che producono tale malattia e non limitarsi a trattare gli effetti esterni."
 
Paracelso
 
 

mercoledì 21 marzo 2012

Battere il Dualismo in Noi e la Separazione dall'UNO.Un Esempio è la "decomposizione dei colori della luce solare con il Prisma"



Cito per "iniziare il discorso" una parte di una mia nota che scrissi qualche tempo fa:
Piu si "sale"e piu ci si avvicina alla "realta":perche i due opposti diventano sempre piu vicini tra loro quasi a scomparire,ed ecco che si legge la "vera realta"come realtà unica,perche ogni cosa duale cessa di esistere,e comincia a prendere forma l'uno.....e quando si ha davanti un 1,le scelte da fare,o il semplice sentire diventa unico...perche esiste solo quello... 

Questo concetto lo potete  vedere ben raffigurato in questa foto che ho modificato appositamente per rendere di piu l'idea, visualizzandola....piu l'uomo sale verso l'Uno-(l'energia neutra primordiale) e piu i due opposti (Definiamoli come bene e male) tendono ad unirsi....in dimensioni piu alte quindi "i due opposti" perdono la loro distanza tra essi,e di conseguenza dovremmo avere piu' lucidità nei cofronti di conoscere noi stessi  e "quello che ci circonda" perche l'inganno si affievolisce.....

Ho rigirato apposta la foto per visualizzarci in basso ed effettuare un presunto percorso di risalita verso l'Uno....     ma ora leggete questa cosa:


Newton si procura un prisma triangolare e lo mette attraverso un raggio di sole. Newton realizza che per ottenere uno spettro ben visibile, deve allontanare notevolmente lo schermo. Sfrutta tutta l’ampiezza del suo studio, dalla finestra al muro, per vedere proiettati tutti i colori separati.   (wikipedia)

Quindi fermiamoci un attimo a riflettere,la natura in questo piccolo esperimento che fece Newton....cosa ci ha insegnato? che la luce dopo che passa attraverso il prisma si ramifica in tanti colori,quei tanti colori possiamo accostarli a noi e loro,uomo e donna , bene e male e cosi via......
Perciò seguendo questo ragionamento
se tu che leggi ti senti di essere "bene" vedrai che è solo un' ill'usione del tuo punto di vista..
             
se tu che leggi ti senti di essere "male" vedrai che è solo un'illusione del tuo punto di vista..

Perche come ha dimostrato l 'esperimento(riportandolo a questo discorso)  il raggio di sole ----in quest'ottica è L'uno,un'energia neutra, che è stata divisa da una illusione che qui possiamo chiamare dualita',mentre nell'esperimento è un  prisma....   Quindi io mi sento di dire,che L'uno è il tutto,è L'energia primordiale che è stata divisa.....ma noi la vediamo divisa!quindi ogni cosa deriva da essa...
e perciò perche fare una battaglia contro il male o contro il bene,se sono la stessa cosa?
La risposta è Perche siamo nella Dualità e questo sembra l'unico modo per continuare a giocare.....
Ma perche combattere il bene o il male se per esistere tutte e due,hanno bisogno l'uno dell'altro?
Il mio cuore mi dice che non bisogna combattere contro luce o buio,ma bisogna combattere solamente contro l'inganno...e l'Inganno cosa è?la dualità,la nostra "sbagliata chiave di lettura duale...l'inganno siamo noi stessi....
La dualita si trova in ognuno di noi,perciò il mio consiglio non è lottare contro uno dei due opposti,ma combattere dentro noi stessi,ma no il bene e il male in noi,ma la dualità!affinche essa dentro di noi termini....e perciò  tutte le sue conseguenze svaniranno.....
Si dice che bisogna passare per le altre "dimensioni per ritornare all'Uno" ma questo credo è solo per chi ha ancora voglia di giocare a questo grande gioco.....ma se il dualismo dentro di noi lo facciamo diventare uno 0-zero,qual'è il bisogno di andare nelle altre dimensioni dove vive ancora questo dualismo, anche se in modo meno consistente?
Perche vogliamo ancora giocare.....
Chi non vuole piu giocare,secondo il mio discreto punto di vista,ha il bisogno acceso dentro se stesso, di annulare la dualità,e quando dentro di noi essa termina per davvero,
di conseguenza passare per altri livelli piu alti(dove cmq esiste ancora un po' d'inganno-dualismo)  non servirebbe....
Poi se una persona crede o sente il bisogno che il dualismo si può annullare solo salendo e salendo,cosi sarà per loro....
ma se un'altra persona riesce PER DAVVERO ad annullarlo "dentro se ,credo che possa benissimo smettere di giocare,e ritornare all'Uno...
perche la salita verso le dimensioni piu alte, è solamente un lavoro di annulamento del dualismo....
In conclusione anche le stesse dimensioni possono essere definite" in modo molto spartano "come un dualismo a scaletta"....
Ognuno perciò lavorerà su se stesso come meglio crede....in altre dimensioni,in questa, o ancora da altre parti,si ritroverà dove egli vorrà....ma il fine di ognuno di noi è annulare appunto l'inganno del dualismo.....conta perciò il fine e non i percorsi che prenderemo,perche tanto porteranno tutti li.....
Vorrei precisare che per me, la fine del dualismo equivale al ritorno all'Uno


Ora vorrei riportare il seguito dell'esperimento che fece Newton:

Per provare che non è il prisma a colorare la luce, Newton mette a punto un Experimentum crucis,
l’esperimento decisivo. Sul percorso del suo spettro mette uno schermo in cui ha tagliato un fessura sottile, in modo da far passare solo il raggio verde. Quindi fa passare questo raggio in un secondo prisma. Se il prisma colora la luce, allora il raggio verde deve uscirne di colore diverso. Il raggio invece rimane verde, non modificato dal prisma.(wikipedia)

NEWTON  COSI DIMOSTRA CHE I COLORI SONO LE VARIE COMPONENTI DELLA LUCE CHE IL PRISMA SEMPLICEMENTE SEPARA.   (wikipedia) 

____RIPORTANDO QUESTO AL DISCORSO CHE STAVAMO FACENDO,POSSIAMO DIRE CHE E' UNA CONTROPROVA CHE I VARI COLORI(L'INTERO CREATO SOTTO OGNI FORMA) SONO I VARI COMPONENTI DI UN UNICA LUCE(L'UNO-L'ENERGIA PRIMORDIALE) SEPARATA DAL PRIMA(DUALISMO) E  PERCIO' QUESTA DIVISIONE E' SEMPLICEMENTE UN'ILLUSIONE!_________

FACENDO PASSARE TUTTO LO SPETTRO ATTRAVERSO IL SECONDO PRISMA MESSO IN MODO OPPORTUNO,NEWTON  RIESCE INFATTI A RICOMPORRE IL FASCIO DI LUCE BIANCA.(wikipedia)


______RICOLLEGANDO ANCHE QUESTO, SECONDO IL DISCORSO CHE STIAMO SEGUENDO,POSSIAMO DIRE CHE TUTTO LO SPETTRO(L'INTERO CREATO) SE RIPASSA ATTRAVERSO IL PRISMA(IL DUALISMO) E PERCIO' FA' UN PERCORSO DI RISALITA E VINCE QUESTO DUALISMO-PRISMA,SI RICOMPONE IL FASCIO DI LUCE BIANCA(QUINDI CI RICOMPONIAMO CON L'UNO-L'ENERGIA PRIMORDIALE)________



_______INOLTRE,COME HO FATTO CAPIRE PRIMA,IL PRISMA SI TROVA DENTRO NOI STESSI,DOBBIAMO SCONFIGGERE QUESTA DUALITA' CON QUALSIASI PERCORSO VOGLIAMO...PURCHE' L'INGANNO DEL DUALISMO CREATO DAL PRISMA DENTRO NOI STESSI,PRIMO O POI CESSI DI ESISTERE______


CAMBIAMO LENTE E VEDREMO IL TUTTO COME L'UNO E L'UNO COME IL TUTTO
GUARDEREMO ATTRAVERSO L'OCCHIO DELL'UNO,
MA ANCHE ATTRAVERSO L'OCCHIO DELLE SUE PROIEZIONI

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Riporto qui' di seguito,il link di un'altra mia nota,
nella quale approfondisco ancora di piu questo discorso:

Ecco il rispettivo titolo:

La partita a scacchi non si chiuderà con la vittoria di qualcuno,ma finirà come"patta"-Ricordare il motivo del perche"esistiamo"  

E il suo linkhttp://www.facebook.com/note.php?note_id=303689036357942


Tratto da: https://www.facebook.com/notes/alessandro-poderosi/battere-il-dualismo-in-noi-e-la-separazione-dallunoun-esempio-%C3%A8-la-decomposizion/300169656709880