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domenica 22 maggio 2022

IL CORAGGIO

"Fede ho visto e ascoltato il tuo ultimo video, ma per fare ciò che dici occorre molto coraggio che non credo di avere. Puoi dirmi qualcosa al riguardo?" Gertrude, il coraggio non è qualcosa che si ha o non si ha, è un qualcosa che ci possiede e utilizza noi per manifestarsi. È ora di iniziare a indagare seriamente nelle nostre profondità: "Mentre erano in cammino, entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo accolse nella sua casa." (Lc 10, 38) Noi siamo teatro di potenze divine che si manifestano in noi; il nostro capolavoro consiste nel divenire testimoni di queste manifestazioni. Non vi è nulla da capire, nessun perché... a quelle divinità, tra cui il coraggio appunto, l'ansia autentica, la paura autentica, la tenerezza, ecc., non interessa nulla delle nostre idee al riguardo. Loro concorrono ai processi dell'anima, non gli interessa niente di ciò che crediamo di essere, di ciò che vorremmo che sia, di ciò che riteniamo giusto o ingiusto... Nel momento che ci opponiamo a tali Forze inizia l'inferno esistenziale... non ve ne siete accorti? Nella ghianda vi è già la quercia, nello spermatozoo vi è già il bambino, e quella forza unica e irripetibile conosce perfettamente ciò che deve fare, come deve essere... non si chiede perché, e non indaga sui motivi. La percepisci? Quella forza sei tu... Vuoi iniziare ad ascoltarla e a guardarla senza commentare e definire? "Essa aveva una sorella, di nome Maria, la quale, sedutasi ai piedi di Gesù, ascoltava la sua parola." (Lc 10, 39) Il tuo mentale inferiore è prossimo a deporre lo scettro del potere finto e illusorio, e pronto a divenire strumento di manifestazione dell'anima... vuoi concedergli questa possibilità? Dare per scontato le cose non genera solo ritardo per noi stessi, ma per tutti coloro con cui condividiamo la vita. Le circonvoluzioni cerebrali del raziocinio possono generare un’intelligente distribuzione di forze, ma il coraggio che procede per la via più luminosa e più retta esiste nel cuore. Marta e Maria? Ci fu un tempo in cui l'egemonia di Marta era opportuna, ma ora è il momento del Regno di Maria: "Ma Gesù le rispose: «Marta, Marta, tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose, ma una sola è la cosa di cui c'è bisogno. Maria si è scelta la parte migliore, che non le sarà tolta». (Lc 10, 41) Concedi a Marta di servire la delicatezza di Maria? “Tu Marta, vuoi prendere come tua legittima sposa la qui presente Maria, per amarla, onorarla e rispettarla, in salute e in malattia, in ricchezza e in povertà, finché morte non vi separi?” Questo è il tuo lavoro... Ascolta e guarda, scevra da idee e da riferimenti. Uno sguardo desertificato in grado di guardare ciò che c'è, e non le enessime proiezioni di ciò che pensi che sia. Riesci? Vuoi iniziare a fare sul serio? Dove sei disposta ad arrivare? Il tempo delle chiacchiere è finito, ed è iniziato quello dell'Ascolto! Federico Cimaroli - Pensiero Caffè