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martedì 9 settembre 2014

SONO COLPEVOLE DI AVER PRATICATO IL BENE COMUNE!



foto Gilan




di Gianni Lannes


Per tutta la mia vita ho preso le difese dei più deboli, dei senza diritti, e non ho pensato ad accumulare denaro infliggendo il male al prossimo. E’ vero, non mi sono uniformato e sono colpevole.

Da libero pensatore ho guardato al di là delle apparenze, non accontentandomi di verità preconfezionate. E sono colpevole.

Ho accarezzato l’antichità del mondo e ho goduto la saggezza dei più umili dividendo briciole di pane. E sono colpevole.

Ero solo e mi sono sentito travolgere, commuovere dalla grandiosità della Natura. Mi sono immerso nelle acque marine ascoltando il respiro dell’universo. E sono colpevole.

Ho corso a perdifiato nei boschi e a cavallo di continenti, mentre la pioggia tamburellava sulla pelle e scavava sentieri di vita nella terra. E sono colpevole. Ho abbracciato cause perse, e sono colpevole. Sono stato ingenuo e sono doppiamente colpevole di aver dedicato il mio tempo agli altri senza chiedere niente in cambio.

Ci si rialza per una ragione più importante della caduta. La verità è come la bellezza: non ha limiti. Non può essere imprigionata nelle parole o nelle abitudini. La verità è senza fine. La cosa più importante è sapere chi siamo.

Se vi va, spegnete la televisione, accendete la mente e lasciate brillare il cuore alla luce di tutti gli esseri viventi.

Avrei potuto morire tante volte prima, sui fronti di guerra e negli agguati dell'esistenza quotidiana. Perdersi e ritrovarsi, tornare bambini con la curiosità per la vita. La sola speranza è cambiare dentro noi stessi. Sono colpevole per aver praticato il bene comune. E' giunto il tramonto e sono grato del sorriso elargitomi dai più piccoli. Grazie a tutti, anche a quelli che mi hanno sparato addosso nei momenti più difficili e duri. Grazie per l'ascolto, l'attenzione, e la sensibilità. Per taluni ho fallito e sono sempre colpevole. Tolgo il disturbo e vi abbraccio tutti: amici e nemici Sono stanco ma in cammino verso l'ignoto. E sono eternamente colpevole. Ciao, e siate felici! Vi dedico "Non potho reposare", l'ultima canzone di Andrea Parodi.








p.s. Grazie di Cuore Gianni per il tuo prezioso contributo nel cercare di rendere migliore il mondo che ci circonda. Con profonda ammirazione e gratitudine. AR