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lunedì 15 luglio 2019

IL LEGAME DI EPSTEIN COL MOSSAD

Epstein, fu detto al procuratore Acosta,  va lasciato in pace perché  “appartiene all’intelligence”. Adesso diventa sempre più chiaro che “L’intelligence”  che lui serviva (senza escludere  CIA e FBI ) era quella israeliana. Persino i media  mainstream ormai segnalano la ricca  britannica, socia e complice di Epstein  (“madame”, la chiamano, come la tenutaria di bordelli)  che  si chiama  Ghislaine Maxwell.  Essa è  figli di Robert Maxwell, gran  padrone della stampa britannica  (Mirror Group,  Pergamon Press)  e informatica   (Sinclair )  e notorio agente: gli si attribuisce la segnalazione al Mossad di Mordechai Vanunu, lo scienziato atomico che aveva rivelato  che Israele possedeva l’atomica (e per  questo fu rapito dal Mossad e condannato a 18 anni)  ma soprattutto rubò agli USA e fornì a Sion (e anche al KGB) il  PROMIS, il primo software-spia disponibile ai servizi. Robert Maxwell –  vero nome Ján  Binyamin Hoch   – mori ’  in circostante misteriose nel novembre 1991 alle Canarie, cadde fuoribordo del suo splendido  yacht  e annegò.  Ha avuto funerali di Stato (ebraico) e  sepoltura a Gerusalemme, Monte degli Ulivi. Nell’orazione funebre, l’allora primo ministro, Ytzak Shamir (l’ex terrorista dell’Irgun)  disse: “Egli ha fatto per Israele più di quanto si possa dire  oggi”.
Robert Maxwell e la figlia Ghislaine (lei oggi ha 56  anni)
Il panfilo da cui “cadde”, fortuitamente o no, si chiamava Lady Ghislaine, il nome dell’amata figlia, che ora  ha seguito  le sue orme.

Oggi “madame”  del pedo. Per ricatatre insieme. 
E’ il parere di Robert Steele, ex agente della CIA esperto informatico, che con Bill Bonney (informatico della NSA)  schiera la sua competenza dalla parte di Trump contro il Deep State: “Resto dell’idea che Epstein è un agente clandestino del Mossad, assistito dalla  operativa clandestina Ghislaine Maxwell,  con la missione di fare precisamente quel che fanno: incastrare politici statunitensi, magistrati, celebrità, pubblici accusatori e capi di grandi imprese alla sua Lolita Island – col Mossad che ottiene i video.  Penso inoltre che  siccome  Epstein  è “on the job”,  anche CIA e Fbi   si sono associate al “lavoro”:  per loro è più importante essere in grado di ricattare più gente importante possibile , perché così   fanno aumentare gli stanziamenti, che beccare traditori, pedofili e delinquenti in cravatta – e il fatto che ora l’ FBI abbia sfondato la porta di Epstein può significare che i vecchi accordi non sono più attivi, e il nostro presidente potrebbe iniziare una campagna di terra bruciata per prosciugare la palude. Io lo prego di farlo”
Effettivamente, è saltato fuori un documento  della polizia federale dove si dice che “Epstein  ha fornito all’FBI le informazioni concordate”  per cui “non ci saranno procedimenti  giudiziari federali finchè  continuerà a mantenere il suo accordo con lo stato della Florida”.
Insomma il pedofilo era un informatore dell’FBI di Robert Mueller, l’uomo che ha cercato di incastrare Trump montando il Russiagate come procuratore speciale.
Inoltre Epstein era  negli affari con un’agenzia di modelle israeliane che   procurava  ragazze giovanissime dall’Est Europa. Tra l’altro, proprio con gli stessi aerei della DynCorps,  la ditta di mercenari (contractors) che si è distinta nei Balcani proprio per il traffico di ragazzine da prostituire.

Per questo Robert Steele  (da non confondere con Chris Steele, la falsa spia  britannica il cui falso rapporto sulle orge moscovite  di Trump è servito a Mueller per alimentare il RussiaGate)  fa un appello al presidente:
“Se il presidente Trump avanza su questa strada, e  poi apre la scatola dell’11 Settembre e  mette fine al nostro appoggio all’Israele sionista e  ai suoi agenti  illegali  che corrompono e ricattano tutti quelli che contano, (AIPAC e ADL) sarà rieletto a valanga”.
Difficile, visto che degli agenti non registrati è suo genero. Ma giova sperare.
Per Steele, anche  Leslie Wexner –  i miliardario padrone di un impero dei reggiseno, Victoria’s Secrets   che ha regalato ad Epstein la sua magione  di lusso,  40 stanze e stile rinascimentale  a Manhattan, è un agente del Mossad: un agente pagatore, “uno del gruppo di mega-finanziatori sionisti  che hanno finanziato e progettato con Dick Cheney  l’11 Settembre”. Ma non fornisce particolari.
(Leslie Wexner, “mentore” di Epstein, possiede 4,7 miliardi di dollari).
Naturalmente Wexner è ciò che i media definiscono “filantropo”:  ha fondato  e   finanzia  la Wexner Foundation, che ha la missione di “rafforzare la leadership ebraica”,  sia  con borse di studio a studenti che vogliono un master in studi rabbinici, sia a funzionari  pubblici israeliani a cui paga un master in amministrazione pubblica presso la  John F. Kennedy School of Government dell’Università di Harvard .

Secondo Vanity Fair,  Wexner avrebbe affidato ad Epstein le sue fondazioni e trust – anzi sarebbe l’unico cliente di Epstein  (che nei  media era detto un finanziere gestore di un fondo speculativo: cosa comprovata falsa ) avendogli affidati i suoi miliardi da far rendere… versione alquanto improbabile, dato che Epstein non ha finito nemmeno il college (liceo) e  non ha i titoli universitari per fare lo speculatore.  In un articolo del Times del 1996, il miliardario e filantropo chiamava Epstein “il mio protetto”; ed Epstein chiamava  Wexner “il mio mentore”. Ora Wexner  fa saper di aver rotto i  rapporti col caro pedofilo e sfruttatore di minorenni “una decina di anni fa”.
In attesa che altre pentole del diavolo si scoperchino (o del deep state)  un lancinante episodio:  nel gennaio 2015, il Telegraph ha pubblicato foto del professor Stehen Hawkins, il grande fisico in sedia a rotelle, nell’isola di Epstein – dove  lo scienziato deforme ha trascorso una notte  di sesso, si dice,  con una dodicenne.  Epstein aveva organizzato un convegno sulla gravità, invitando a sue spese 21 scienziati di  fama internazionale all’hotel Ritz  Carlton nell’isola di Sainth Thomas,  vicina alla sua isola privata
Il fisico Hawking ospite di Epstein (2006).


TRATTO DA: https://www.maurizioblondet.it/il-legame-di-epstein-col-mossad/

venerdì 12 luglio 2019

L'EDITORIALE DI TOM BOSCO

La catena degli eventi che stanno caratterizzando questa rovente estate del 2019 è talmente frenetica e soverchiante che non mi ci proverò nemmeno a passarla in rassegna e a commentarla. La mia personalissima sensazione è che ormai si sia raggiunto il classico “orizzonte” di un buco nero il quale, come una sorta di “setaccio”, sta provvedendo a separare il fine dal grossolano, il grano dal loglio della famosa parabola. Se le cose stanno così, non tarderemo a vederne gli effetti e a capire da che parte ci ritroveremo... Salti dimensionali e teorie quantistiche a parte, per questo numero ho preparato un dossier, basato su del materiale che conservavo nel cassetto da diversi anni, e che da solo vale ampiamente il prezzo della rivista che avete in mano. Mi riferisco alla storia cancellata dalla Storia di Biostene di Atene, una sorta di Einstein del mondo antico che anticipò di migliaia di anni concetti scientifici talmente avanzati da risultare ancora oggi semplicemente sbalorditivi e in alcuni casi incredibili. I motivi di questo insabbiamento appariranno evidenti di per sé durante la lettura, ma si sposano magnificamente con altri due argomenti che troverete esposti in questo numero, ovvero la cosiddetta “elettrocultura” (un rivoluzionario sistema di coltivazione praticato per secoli, in grado di aumentare considerevolmente la qualità e la quantità dei raccolti agricoli senza peraltro l’utilizzo di pericolosi fertilizzanti e pesticidi di origine chimica) e la “Grande Tartaria”, una civiltà estesa su tutto il pianeta, tecnologicamente ed eticamente avanzatissima, i cui magnifici resti sono ancora intorno a noi. Mai come in questo caso (o meglio, in questi casi) si applica quella famosa citazione tratta da 1984 di George Orwell: “Chi controlla il passato, controlla il futuro; chi controlla il presente, controlla il passato.” Vale la pena riportare per intero il famoso “bispensiero” tramite il quale, nel romanzo, si controllava la realtà: Dimenticare tutto quello che era necessario dimenticare, e quindi richiamarlo alla memoria nel momento in cui sarebbe stato necessario, e quindi dimenticarlo da capo: e soprattutto applicare lo stesso processo al processo stesso. Questa era l’ultima raffinatezza: assumere coscientemente l’incoscienza, e quindi da capo, divenire inconscio dell’azione ipnotica or ora compiuta. Anche per capire il significato della parola ‘bispensiero’ bisognava mettere, appunto, in opera il medesimo.” Mai come in questi tempi la neolingua orwelliana impera e ottenebra le menti delle masse confuse, e tale già grave situazione peggiorerà in modo esponenziale nel momento in cui saremo totalmente immersi nel campo delle microondeirradiate dai famigerati sistemi 5G, che la criminale élite dominante, fiancheggiata da politici corrotti sino al midollo, del tutto incurante delle proteste popolari e degli avvertimenti di numerosi scienziati in tutto il mondo, ha deciso di installare in ogni centro abitato del pianeta e ha già iniziato a mettere in orbita su satelliti. Anche di questo si parla ampiamente in queste pagine, e si tornerà a parlare sui prossimi numeri. Buona lettura.




Tratto da: https://www.nexusedizioni.it/it/CT/nexus-138-leditoriale-di-tom-bosco-5930

lunedì 1 luglio 2019

LA MONETA DI FACEBOOK

Il 17 giugno Mark Zuckerberg ha presentato al mondo intero Libra, la nuova criptovaluta che sarà in esercizio tra un anno. Sapendo che Marck si muove solo per i propri interessi vediamo alcuni aspetti di Libra, sarà il lettore a stabilire quali siano i Buoni, i Brutti e i Cattivi della nuova idea di questo amato sionista.
Iniziamo dal nome: Libra. Esattamente lo stesso nome della moneta coniata ed imposta da Carlo Magno 1.200 anni fa, e qui un poco di megalomania del fondatore di Faceboock ci sta, ognuno ha un proprio modello di riferimento e Marck ha scelto il suo: Carlo Magno, il fondatore dell’Impero dei Romani. 
L’obiettivo primario dichiarato di questa nuova moneta sarà permettere ad oltre un miliardo e mezzo di persone che ha un cellulare ma non ha un conto in banca di operare trasferimenti di denaro. Quindi, se puoi permetterti un cellulare ma vivi in posti sperduti dove non ci sono banche, ecco che ti offro la possibilità di fare acquisti su Internet, sempre che ci sia copertura telefonica. Mi pare che il bisogno primario di miliardi di persone sia avere l’acqua potabile, non fare acquisti via Internet o inviare criptovalute in giro per il mondo. Che ci sia qualcos’altro dietro? Non è per caso che Marck voglia tagliare le gambe al sistema islamico di invio gratuito di denaro, sistema che tanto fa arrabbiare le banche occidentali che si vedono sfumare i possibili guadagni di queste operazioni? 
Libra sarà gestita da un’organizzazione indipendente e non-profit di nome Calibra, con sede a Ginevra in Svizzera, e formata da 28 partner. Tra questi abbiamo Vodafone e Iliad, i portali Spotify, Booking, e-Bay, società di pagamento elettronico come Mastercard, Visa e PayPal. Tutte società filantropiche che hanno fatto dell’aiuto al bisognoso la propria ragione di vita. 
Secondo Marck la nuova cripto moneta
• avrà un sottostante formato da un paniere di monete forti e sicure,
• sarà gestita da una rete di fiducia,
• sarà globale,
• avrà una piattaforma per vari tipi di transazioni
• sarà senza costi,
• utilizzerà un software open source,
• potrà essere scambiata con altre monete di uso corrente.
A parte l’aspetto del paniere di monete correnti nulla di nuovo rispetto a tutte le altre criptovalute, a cominciare dagli ormai antichi Bitcoin. 
Libra avrà un sistema di gestione privato e slegato da ogni forma di governo ed userà un sistema di transazione basato su una tecnologia simile al Blockchain.
L’uomo di Facebook ha poi detto che Calibra, la società che gestirà la nuova criptovaluta, raccoglierà dati sui clienti e questi dati saranno gestiti e trasferiti a parti terze col consenso dei clienti, a parte casi limitati "… to provide basic functionality to the people who use Calibra… to facilitate and improve the Calibra product experience, market Calibra products and services.”. Funzioni di base? Esperienze del prodotto? Servizi? Qui si sta parlando di nulla e di tutto, si parla di Marketing e di scambio di informazioni con Facebook, e sappiamo quanto FB tenga alla riservatezza dei dati raccolti. 
Con i dati relativi agli acquisti dei clienti Calibra, o chi per lei, potrà andare molto più in profondità nella riservatezza e nelle abitudini dei clienti, si raccoglieranno informazioni ben maggiori che con FB, si potranno analizzare le abitudini di vita di miliardi di clienti e “indirizzarli” come un gregge di pecore, dove si vuole. Questi dati potranno essere venduti o scambiati con parti terze che il cliente non conoscerà mai. 
Marck dice che l’uso di Libra sarà gratuito ma in futuro ci potranno essere piccoli pagamenti per alcune operazioni. Ecco che si scopre un’altra politica economica: adesso ti do il giochino gratis, poi te lo faccio pagare un poco e infine, quando non ne potrai più fare a meno sarai in mano mia e ti toglierò tutto quello che voglio. Una politica che ricorda molto quella degli spacciatori di eroina, ma quelli sono illegali.
Oltre a ciò Marck per fare due soldi potrà caricare l’App di Libra di pubblicità, inserire annunci a pagamento, campagne fedeltà in modo da acquisire clienti che non potranno più uscire dalla trappola. 
Con Libra Mark di Facebook potrà creare la sua economia privata senza nessuna sicurezza e difesa per i suoi utilizzatori.
Come tutte le criptovalte Libra sarà una moneta Fiat, ovvero creata dal nulla, che funziona solo e finché tutti i suoi utilizzatori credono che esista ed abbia un valore, e non avrà nessun controllo governativo. Bitcoin, Ethereum, Monero, Litecoin e centinaia di altre criptovalute, tutte sono nate per sfuggire al controllo degli stati, ma in questo caso il controllo statale è stato sostituito dal controllo dei 28 gestori di Calibra. Con la scusa di sfuggire al controllo pubblico, che per quanto criticabile ha sempre una base democratica, si passa ad un completo controllo privato, e penso che nessuna persona intelligente voglia essere controllata da un’entità astratta e privata.
Certo, se il cliente non accetta questa politica dei servizi può sempre sciogliere il contratto, non usare più Libra, ma resterà sempre presente nei database dell’organizzazione, come avviene con FB… appunto. 
Una considerazione
Attualmente abbiamo in circolazione ed usiamo Buoni Pasto, Carte dei supermercati, Criptovalute e altre forme di pagamento emesse da società private senza alcuna sovranità monetaria. Marck di Facebook, forte del suo potere nei media, ha semplicemente proposto di utilizzare tra un anno una nuova forma di pagamento, la Libra, dipendente da un gruppo di privati, anche questi ovviamente senza alcuna sovranità monetaria. 
A questo punto sorge spontanea una domanda: perché lo stato italiano, che non ha mai ceduto a nessuno la propria sovranità monetaria, ovvero il diritto di emettere moneta, non fa come fanno i privati ed emette una carta di credito in euro, ma svincolata dalla BCE, utilizzando le proprie banche statali? Non gli costerebbe nulla e darebbe una bella svolta al potere d’acquisto degli italiani. 
Se non lo fa i casi sono due: 
• tra il milione e passa di dipendenti pubblici e politici italiani non c’è nessuno in grado di pensare e realizzare una cosa così semplice
• Marck di Facebook ha più potere dello stato italiano
E non so quale sia il migliore.