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venerdì 29 dicembre 2017

PANDEMIA UNITED STATES OF AMERICA




di Gianni Lannes

Alla radice del male c'è un'infezione a stelle e strisce mai debellata. Un consorzio privato straniero e non il Parlamento italiano sulla base di un riscontro scientifico, ha imposto che neonati, bambini e adolescenti sani italiani debbano essere bombardati da una miriade di vaccinazioni obbligatorie. Così politicanti e camici sbiancati italidioti sul libro paga di chi fabbrica e commercializza  vaccini, hanno eseguito l'ordine innescando in Italia una deriva totalitaria. La magistratura nazionale perché non si attiva? Mancanza di indipendenza e sovranità?

Global Health Security Agenda: agenda globale di sicurezza sanitaria controllata dalle multinazionali farmaceutiche. Ecco l’ordine presidenziale per decreto del presidente Barack Obama risalente al 4 novembre 2016, sempre in vigore nonostante Trump.Ogni governo dovrà impegnarsi ed attivarsi con ogni mezzo e misura al fine di sottomettersi all'agenda di sicurezza globale sanitaria. Sono coinvolti: i ministeri, i dipartimenti, le istituzioni pubbliche e private, le forze dell'ordine, le agenzie di sicurezza nazionali, l'Interpol, gli ospedali, le università, le scuole di ogni ordine e grado.



L’Italia dove non c’è alcuna epidemia è il paese prescelto per l'inizio della fine. Il 26 settembre 2014 a Washington il ministro Lorenzin, coadiuvata da Raniero Guerra (promosso tre giorni dopo addirittura direttore generale del ministero della Salute, e più recentemente salito nell'empireo dell'Oms) e Sergio Pecorelli allora capo dell’Aifa, accettano l’ordine imposto da Obama, tradotto nell’incostituzionale decreto legge numero 73 del 7 giugno 2017 (convertito in legge 31 luglio 2017, numero 119).
  

La Glaxo Smith Kline viene condannata in tutto il mondo, eppure in Italia gli viene consentito di usare i bambini come cavie. 


Post scriptum:

Ecco le dichiarazioni testuali di David Rockfeller (a capo di Big Pharma) risalenti al 1991:

David Rockefeller: Diremo loro che se questi bambini non vengono vaccinati...si ammaleranno delle malattie più terribili: poliomelite, meningite, persino cancro, e tutte quelle che potremo trovare o eventualmente inventare.

Novartis: Ma è una balla enorme: il sistema immunitario è la cosa più prodigiosa che esista, sappiamo che le malattie avvengono per l'inquinamento, la mancanza di igiene, di una buona alimentazione.

Rockefeller: Beh, questo lo sappiamo noi. Non è necessario che lo sappiano anche loro. Anzi, li faremo vaccinare anche contro le normali malattie infantili che in realtà rendono i bambini più forti.

Novartis: Ma vaccinando i bambini con tanti vaccini insieme, provocheremo stragi. Milioni di bambini uccisi o handicappati per sempre. Come potremo nascondere tanto orrore?

NSA: Beh. abbiamo molti più mezzi di Hitler, Stalin e Mussolini, e soprattutto li abbiamo estesi su tutto il pianeta. Possiamo creare un pensiero unico. Un pensiero politicamente corretto. Un pensiero su cui debbano essere tutti d'accordo, e chi non è d'accordo sarà facilmente messo alla gogna. Rispetto al singolo dettaglio dei vaccini, basterà dire che si vedono i bambini vittime dei vaccini, ammesso che lo siano veramente, ma non quelli che i vaccini salvano da molte più sciagure e malattie.

Novartis: In ogni caso spetterà a questi genitori disgraziati sobbarcarsi cause decennali e costosissime per dimostrare che le malattie o le morti dei loro figli siano da addebitarsi ai vaccini. Noi abbiamo dalla nostra parte i medici, i giornali, le televisioni, gli interi sistemi sanitari nazionali, i governi e i politici a cui finanziamo le campagne elettorali. Possiamo pagare gli avvocati che vogliamo, quanti ne vogliamo, per quanto tempo vogliamo! 

Rockefeller: Che avvocati potranno mai pagarsi questi genitori, già condannati per tutta la vita a curare e sobbarcarsi dei figli gravemente invalidi, per noi sarà come sparare sulla Croce Rossa, con la differenza che noi non osserviamo le Convenzioni di Ginevra. Ah ah ah! Il mondo è pronto per raggiungere un governo mondiale. La sovranità sovranazionale di una élite intellettuale e di banchieri mondiali è sicuramente preferibile all'autodeterminazione nazionale praticata nei secoli passati. 

 

riferimenti:

  



LORENZIN: IL MINISTRO DELLA VERITA' SEGRETA



 di Gianni Lannes

Orwell aveva visto lontano. Benvenuti nel campo della teologia. Ecco la verità assoluta del pensiero unico, indiscutibile, dogmatico. Il ministro Beatrice Lorenzin e Raffaele Lorusso, segretario generale della  Federazione Nazionale della Stampa, il 18 dicembre 2017 hanno firmato  un “Protocollo d’Intesa”.

All’articolo 2  del medesimo è scritto: “Atteso che la veicolazione di corrette informazioni in un ambito così delicato come la salute riveste una grande importanza, l’obbiettivo dei corsi formativi è, di comune intesa, quello di fornire ai giornalisti conoscenze in ambito sanitario provenienti da fonte istituzionale autorevole e indipendente, al fine di fornire ai cittadini un’informazione corretta e scientificamente validata, contrastando il fenomeno della disinformazione e delle fake news circolanti. “…


Il bello viene all’articolo 9 (Riservatezza): “Le Parti si rendono garanti che il personale destinato allo svolgimento delle attività oggetto dell’accordo manterrà, nei confronti di qualsiasi persona non autorizzata il segreto per quanto attiene l’informazione sui prodotti da diffondere: I materiali saranno divulgati secondo le modalità di volta in volta concordate.”


Un accordo segreto serve ad addomesticare i pennivendoli? E il disordine dei giornalisti perché tace?


fonte:


Tratto da: http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2017/12/lorenzin-il-ministro-della-verita.html#more

IL SUGGERITORE DI BERGOGLIO SUI MIGRANTI E’ UN BILDERBERG DI GOLDMAN SACHS

Nei suoi discorsi ossessivi a favore dell’immigrazione senza limiti e il suo torvo, iracondo discorso di Natale  a difesa postuma dello Jus Soli, Bergoglio “sembra ispirarsi più a Soros che a Cristo”, ha commentato il filosofo Fusaro,  accusando El  Papa di mettersi sempre più al servizio della “mondializzazione e dello sradicamento capitalistico”.  Come mi ha ricordato un amico lettore, “Francesco” ha un ispiratore – o suggeritore o “gestore” –   più diretto di Soros. Un personaggio cui El Papa  ha dato in febbraio la presidenza della International Catholic Migration Commission,  e  che ha reso consigliere della Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica (APSA). Un filantropo umanitario dell’abolizione dei confini che è anche, come dubitarne?, un banchiere  d’affari. Ed è anche molto, molto di più.
S’introduca qui Peter Sutherland,  da almeno 20 anni presidente non (più) esecutivo di Goldman Sachs ma ultra-esecutivo del Bilderberg (sta nello “steering committee, ossia nella direzione che  del Gruppo elabora  l’agenda politica  e i fini da raggiungere); ebreo di madre, sionista, ex presidente  della BP (British Petroleum) e contemporaneamente Rappresentante Speciale dell’ONU per le Migrazioni, tutte cariche che non ha lasciato quando”Francesco” lo ha incoronato presidente della Catholic Migration Commission.
Ma è molto di più, Sutherland. E’ stato Commissario europeo alla Concorrenza quando presidente della Commissione era Delors;  è stato direttore del WTO, Organizzazione Mondiale del Commercio, ossia del tribunale mondiale del commercio globale senza confini né dazi, che praticamente ha creato da sé. E’ capo del Global Forum on Migration and Development, da cui 160 paesi prendono le direttive sulla migrazione.   Insomma è il globalista totale e assoluto,  con le mani in pasta in tutte le entità sovrannazionali ad un tempo (ONU, WTO, UE,   forse la massima eminenza grigia della “mondializzazione   e  dello sradicamento capitalistico”  nell’interesse della finanza transnazionale.
Quasi dimenticavo: Sutherland è anche  presidente onorario  della Trilateral Commission e capo della London School of Economics, nonché  Cavaliere di Malta e membro dell’Opus Dei. Non si fa mancare nulla in posizioni di potere.

“La UE deve minare le omogeneità nazionali”, per Sutherland.

Le sue idee:
“L’Unione Europea deve fare del suo meglio per minare l’omogeneità dei suoi stati membri”, dettò nel giugno 2012.  Parlava in qualità di presidente del Global Forum on Migration davanti alla sottocommissione inglese dei Lords, che stava indagando sull’aggravarsi improvviso delle ondate migratorie.
La risposta essenziale all’invecchiamento delle popolazioni in Germania o nei paesi del Sud Europa è, “ed esito a dirlo perché il concetto è stato attaccato, lo sviluppo di stati multiculturali”.  Il problema,   ha spiegato, sono le popolazioni, che “ancora  coltivano un senso della loro omogeneità   e differenza dagli altri. Ed è precisamente questo che l’Unione Europea, a mio parere, deve fare di tutto per  erodere”. In  nome di cosa? “Della futura prosperità”, rispose. “ Stati Uniti, Australia e Nuova Zelanda sono  società  di migranti e quindi si adattano più prontamente a chi viene da un diverso mondo culturale.  E’ una dinamica cruciale per la crescita economica”.
Disse anche, Sutherland, che “si è passati dagli stati che scelgono i migranti, ai migranti che scelgono gli stati”,  per cui la capacità della UE  di “competere a livello globale” è a rischio…ma  d’altra parte, ha ingiunto: la UE deve smettere di selezionare solo migranti “altamente qualificati”   perche  “alla base di tutto, gli individui devono avere libertà di scelta” di dove muoversi.
(Qui per l’articolo della BBC , EU should ‘undermine national homogeneity’ says UN migration chief  – http://www.bbc.com/news/uk-politics-18519395

Come si vede,   è proprio l’ideologia di “Francesco”, confusione e contraddittorietà compresa;  l’ideologia delle Bonino e Boldrini e  dei Manconi, del circo mediatico progressista. Da qui si vede bene come ad ispirarle sia il capitalismo mondializzato finanziario; per il  quale le “omogeneità” , ossia le identità storiche e culturali che fanno i popoli vari e diversi, sono un ostacolo  e un intoppo, una pretesa odiosa, perché il consumatore globale tipo dev’essere letteralmente “senza identità”,  senza comunità,  “aperto” alle “esperienze”, cosmopolita, nomade e senza “tabù”, senza “pregiudizi” (e senza scrupoli),  di sesso variabile.  Nella esortazione di Sutherland che la UE  eroda,  mini,  indebolisca le “omogeneità” c’è   il disprezzo per la cultura  – ciò che fa à degli uomini esseri umani – come di sovrastruttura inutile e dannosa alla libertà di consumo. Allo stesso modo papa Francesco, giorni  fa, ha sproloquiato: “Gli europei non sono una razza nata qui, hanno radici migranti”, evocando una  condizione anteriore alla civiltà e alla cultura – anche per lui, come per il presidente di Goldman Sachs,  la “omogeneità” culturale (quel che fa di ungheresi degli ungheresi,  la coesione di una comunità  e identità comune    saldata dalla storia, dalla lingua, persino dalle sue specifiche arti)  un fastidioso orpello che “resiste” alla “integrazione” senza limiti, una “mancanza di carità” contro la “accoglienza” – che oltretutto, completa il guru  Bilderberg  di El Papa, ci rende “meno competitivi sui mercati mondiali”.
Ora El Papa ha affidato la Commissione Cattolica sulla Migrazioni al banchiere d’affari  e al Bilderberg  –   ostile alle “omogeneità” culturali, e che si adopererà quanto può per “indebolirle”  (il verbo che ha usato è “undermine”), scalzarle, come se già non fossero abbastanza minate.  Per i papisti cattolici ingenui, quindi,  la questione da ideologica può venire fraintesa come morale: una questione di bene e di male. Nella confusione etica che lo stesso Bergoglio ha sparso a piene mani, la “omogeneità” nazionale di un popolo  è equiparata al male morale, e male sarà volerla salvaguardare.   Spero che almeno si possa chiedere questo: se l’omogeneità è un male, perché Sutherland   auspica che venga scalzata in Europa, ma non la impone ad Israele, stato che difende con l’apartheid la  propria  identità, che  si  rifiuta di estendere la cittadinanza ai palestinesi perché questo snaturerebbe il “carattere ebraico  di Israele”, ossia la  propria omogeneità?   E’ strano che tutto ciò di cui i noachici debbono liberarsi perché  vizio deplorevole, sia invece pregiato, bello e giusto per i talmudici.

Tratto da: https://www.maurizioblondet.it/suggeritore-bergoglio-sui-migranti-un-bilderberg-goldman-sachs/

“Papa Bergoglio in occasione del Natale si conferma come ” il supremo leader” del fronte mondialista”

Si sapeva ormai da anni che la posizione del Papa Bergoglio era perfettamentne allineata al fronte dell’universalismo globalista che propugna la dissoluzione degli Stati Nazionali e delle culture autoctone per “accogliere ed integrare” migranti da tutto il mondo al fine di costituire un “mondo nuovo” multiculturale senza barriere e senza confini. Una visione molto discutibile sul piano pratico ma che la nuova Chiesa di Bergoglio coltiva come un obiettivo non soltanto di carattere religioso ma anche politico.
La conferma ulteriore di questa “mission” del Papa Bergoglio si è avuta in occasione della festa del Santo Natale: la festa del Natale viene vista dal Papa argentino non come la nascita di Gesù redentore con il suo messaggio carico i significato per l’umanità intera ma come l’occasione di un comizio politico sull’immigrazione.
“Maria e Giuseppe si videro obbligati a partire”. È il monito di Papa Francesco durante l’omelia della messa della notte di Natale, celebrata nella basilica di San Pietro con centinaia tra cardinali, vescovi e sacerdoti. “Nei passi di Giuseppe e Maria si nascondono tanti passi. Vediamo le orme di intere famiglie che oggi si vedono obbligate a partire – afferma il Pontefice – In molti casi questa partenza è carica di speranza, carica di futuro; in molti altri, questa partenza ha un nome solo: sopravvivenza. Sopravvivere agli Erode di turno che per imporre il loro potere e accrescere le loro ricchezze non hanno alcun problema a versare sangue innocente”.
Antonio Socci, il noto esponente del Cattolicesimo tradizionale, sconcertato da questa omelia, ha commentato sul suo Blog “Non ci si può credere! È veramente ossessionato! Anche nell’omelia di questo Natale il comiziante persista obamiano invece di parlare di Gesù Cristo, parla dei migranti. Solo e sempre politica! Gli hanno ordinato di martellare su questo punto e lui da cinque anni bombarda quotidianamente”.
Pur di tirare in ballo il tema dell’immigrazione, Bergoglio incappa anche in alcuni errori nel citare il Vangelo: “Oltretutto colpisce l’ignoranza – ha aggiunto Socci – Qualcuno gli spieghi che Giuseppe stava portando la sua famiglia non in un Paese straniero per motivi economici, ma nel suo stesso Paese per il censimento, perché lui era originario di Betlemme. Quindi era a casa sua. E il versetto “non c’era posto per loro” si riferisce al fatto che nel caravanserraglio dove erano tutti non c’era un luogo appartato per partorire. Come si può distruggere così l’annuncio del Natale con un banale comizietto populista?”
Questo discorso rappresenta il culmine di molti altri interventi fatti dal Papa per esortare gli Stati ad accogliere i migranti sempre e comunque, rifiutando di considerare i pericoli derivanti da una invasione di popoli provenienti da cuture diverse e non integrabili, respingendo l’idea delle “guerre di religione” anche di fronte a fatti innegabili come gli attacchi alle chiese cristiane copte in Egitto con le realtive stragi.
I discorsi di Papa Bergoglio sono tutti indirizzati su questo tema, l’immigrazione, come diritto prioritario…….il Papa argentino si arroga il diritto di intimare all’Europa una sorta di ordine “morale” di apertura totale e senza condizioni delle sue frontiere e delle sue nazionalità a chiunque voglia venire a installarvisi, una apologia dello Ius Soli da attribuire a tutti comunque. Ben altro del vecchio detto di “dare a Cesare quello che è di Cesare ed a Dio ciò che è di Dio.
L’accoglienza deve essere fatta secondo Bergoglio a prescindere da quali che siano le conseguenze sociali, economiche e di sicurezza d’una immigrazione di massa fuori controllo. Questo discorso ha spinto esponenti della cultura politica cattolica, come Pierre Lellouche, a domandarsi se l’intenzione del Papa Bergoglio sia quella di salvare la Chiesa in Africa o in Sud America, ove attualmente è concentrata la maggioranza dei fedei, per farsi “il becchino” dell’Europa. Vedi: L’Islam rischia di travolgere l’Occidente
“…Egli abolisce ogni possibilità di regolazione dei flussi migratori. Francesco inaugura così una nuova teologia mondialista mortifera per l’Europa. Il primo elemento evidente del suo discorso, è il fatto che gli Stati sarebbero illegittimi di fronte ai migranti. Alludo a quella frase incomprensibile che dà il primato alla “sicurezza individuale” sulla “sicurezza nazionale”. Facile obiettare che è la sicurezza nazionale quella che garantisce la sicurezza personale. Il Papa opera dunque un rovesciamento completo che sembra una esaltazione del meticciato e dell’anarchismo senza regole.
“Questa posizione del Papa pone la Chiesa sulla stessa frontiera ideologica dei mondialisti del transumanismo e della mercatizzazione del mondo, che vogliono anch’essi la soppressione delle sovranità, dei confini e degli Stati (…). Questo Papa sembra confondere l’universalismo cattolico con il mondialismo più sfrenato. Papa Francesco propone di annullare ogni differenza tra i clandestini, gli immigrati legali e i cittadini. Risultato: la cittadinanza appare come un concetto obsoleto di fronte al “diritto assoluto d’installazione per i migranti”.
L’interpretazione del Vangelo secondo Bergoglio si riduce all’esaltazione del multiculturalismo, della abolizione delle differenze culturali e dell’accettazione di una unica religione universale dove tutte le predicazioni sono uguali, quella cattolica come quella islamica, come quella ebraica, luterana, evangelica, ecc…
Il discorso odierno del Papa ha spinto il filosofo diego Fusaro (e come lui anche altri) a domandarsi se i discorsi del Papa non siano scritti da George Soros, il multimiliardario che opera per finanziare l’invasione dell’Europa e l’abolizione degli Stati e dei confini. Che ne sia cosciente o no, il Papa Bergoglio si è messo al servizio degli interessi del grande capitale finanziario che opera per gli stessi obiettivi: un nuovo ordine mondiale multiculturale e globalizzato dove entità sovranazionali avranno la gestione del potere.
Luciano Lago

tratto da: https://www.maurizioblondet.it/papa-bergoglio-occasione-del-natale-si-conferma-supremo-leader-del-fronte-mondialista/