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giovedì 31 dicembre 2020

BUONA VITA A TUTTI

LIBERATI DAI TUOI VIZI E FORTIFICA LE TUE VIRTU'...... ABBANDONA LA CREDENZA ED ACCOGLI LA CONOSCENZA...... NON AVERE PAURA E SII L'ESSENZA DELLA GIOIA...... VIVI INTENSAMENTE LA TUA VITA IN OGNI ISTANTE!!! Andrea Riccucci

All I want for Christmas is you

Dottor Luca Speciani Una volta capito (e speriamo che alla fine ci siano arrivati anche quelli più “gnucchi”) che tutto questo circo è stato creato ad arte con l’obiettivo di forzare tutti ad una vaccinazione obbligatoria annuale, senza la quale non potremo più esercitare la nostra professione, mandare a scuola i nostri figli o semplicemente prendere un aereo o un treno... e preso atto della totale complicità in questo sfacelo di politici corrotti, giornalisti prezzolati, medici servi e pecore obbedienti... le soluzioni che restano a noi persone “normali” ma attente ai nostri diritti costituzionali, sono poche. La prima è combattere a testa alta, perseguendo le vie legali, democratiche, civili a nostra disposizione. Che è ciò che abbiamo fatto in questi mesi, pagando di persona subendo provvedimenti disciplinari o multe e sanzioni a vario titolo. Con risultati però vicini allo zero. Perché quando vinci ben quattro ricorsi al TAR contro l’obbligatorietà vaccinale, e per la trasparenza delle decisioni governative e del comitato tecnico scientifico, ma nessuna TV o quotidiano nazionale ne dà notizia, capisci che stai perdendo, e che l’unica via sarebbe quella di una rivolta di piazza non più civile, democratica o legale. Ma capisci anche che probabilmente questo è proprio ciò che vogliono, e che se ti presti al gioco anche le ultime minime riserve costituzionali (già duramente calpestate dagli assurdi DPCM natalizi) andrebbero a cadere, accelerando il processo di lesione dei nostri diritti. La seconda via è invece quella di comportarsi come se non esistessero. Vivere giorno per giorno continuando a fare progetti, ad amare, a piantare alberi, a ristrutturare casa, a investire sui propri figli e sulle proprie conoscenze, a comprare libri, a fare corsi... e dove e quando si può abbracciandosi e guardandosi in faccia. Può essere che in questo contesto la forza di milioni di persone che non hanno più paura di vivere (e di morire), e che non perdono ore a cercare di capire tra cervellotici decreti se il 27/12 il ragazzo quindicenne potrà o meno venire a trovare i nonni, possa essere più potente di tante vittorie (di Pirro) legali. Potremmo chiamarla la “forza dell’indifferenza”. Una forza che nasce dal non dare più valore al loro circo mediatico. Il Bullo, il prepotente di turno, non si umilia menandolo più forte. Lo si riporta al suo misero livello restando indifferenti alle sue sciocche provocazioni. Rendendolo così ridicolo. Noi siamo ancora vivi, loro sono già morti. Morti dentro, poiché desiderano un mondo senza vita, senza abbracci, senza sorrisi, senza amicizie, senza socialità, senza condivisione, senza amore. Se dovremo morire, moriremo. Ma a loro, di noi, non resterà nulla. Che restino con i loro amati delatori, i loro giornalisti schiavi e i loro ignobili e deliranti decretini settimanali, schiacciati dalla paura della morte. A che serve vivere se sei già morto dentro? Noi saremo altrove, abbracciati, ad amarci intensamente e a suggere dalla vita il suo miele fino all’ultima goccia. Come canta De André, nella “ballata dell’amore cieco” in cui una donna crudele per vanità fa suicidare colui che la ama. Ma poi, presa da sgomento, lo vede: “morir contento e innamorato, quando a lei nulla era restato: non il suo amore, non il suo bene, ma solo il sangue secco delle sue vene”. È lo stesso sgomento che auguriamo a chi ci ha tolto affetti, vita, abbracci, gioco. Continuiamo la nostra vita, indifferenti verso chi ci vorrebbe proni, togliendo così potere a chi se lo è indegnamente autoassegnato, con la scusa dell’emergenza, per toglierci libertà e diritti. Non siamo soli. Siamo in tanti. Ce la faremo. Intanto, una canzone, come un dolce meme, in questo giorno speciale continua a girarmi in testa, e fa: “All I want for Christmas is you”. Buone feste a tutti. Con Amore

lunedì 28 dicembre 2020

COVIDIOTI VACCINALI!

di Gianni Lannes Fatti concreti, non mere opinioni a buon mercato istituzionale per spaventare la gente. Nessuna autorità sa se realmente il vaccino anti coronavirus (Sars CoV-2) - assemblato in tutta fretta - renda immuni o piuttosto garantisca il diffondersi della malattia Covid-19. Allora, cosa lo facciamo a fare? A livello scientifico non si conoscono gli effetti, non si sa se cura, non si ha idea dei risultati, ed arriva con il contagocce accompagnato dalla scorta dei carabinieri. Praticamente ha la medesima efficacia scientifica del placebo. Peraltro, a tutt'oggi, il Sars CoV-2 non è ancora stato isolato, si ignora l'origine e pure il vettore. Un fatto è certo, muta continuamente (vedi la recente variante inglese). Eppure, su Internet e sui social, impazzano da qualche ora i zanzarologi della domenica (sovente sul libro di Pig Pharma), che si sperticano sulla bontà vaccinale. E non poteva latitare - sotto l'infodemia - anche il manipolatore Bergoglio (già assurto alle cronache totalitarie sotto la dittatura in Argentina), che ha celebrato i vaccini durante la messa natalizia in streaming. Nella stagione del disamore e della disumanità, la realtà viene controllata, adulterata e mistificata mediante la tecnologia che ha messo al bando il libero pensiero critico, liquidando il dubbio insieme al confronto dialettico.
La parte più inquietante è però, la frase ufficiale sponsorizzata dall'Agenzia italiana del farmaco: "Non conferisce un certificato di libertà". Insomma, secondo l'Aifa (che in un recente passato ha addirittura elargito denaro pubblico alla famigerata Glaxo Smith Kline, la stessa multinazionale che mantiene sul libro paga in Italia, migliaia di medici) adesso che non siamo ancora vaccinati, addirittura non siamo liberi. A ben riflettere, il contrario di liberi è schiavi. Eppure "Tutti gli uomini nascono liberi" recita la Dichiarazione universale dei diritti umani. Il certificato di libertà sembra un pò l'attestazione che una volta veniva rilasciata allo schiavo emancipato, al liberto. Che un farmaco mai testato adeguatamente per un virus mutevole sia addirittura un certificato di libertà è a dir poco inquietante, ma è il segno dei tempi impregnati dal degrado etico e dalla decadenza morale. Il servo è tale poiché ha barattato la sua libertà personale con la protezione. Io sono nato libero e non ho rinunciato alla libertà e non ho padroni. Se tutti si risvegliassero all'unisono dal letargo, sarebbe una lieta novella, un rivoluzionario raggio di sole. Insomma, meno beni materiali e ostentazione e più valori essenziali, a partire dal rispetto della vita umana e del pensiero altrui. Riferimenti: https://www.nytimes.com/2020/12/16/health/covid-pfizer-vaccine-allergic-reaction.html https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2020/12/il-vaccino-assassino.html#more https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=pfizer https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=vaccini https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=coronavirus https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=aifa https://www.infovac.ch/it/faq/perche-vaccinare Gianni Lannes, IL GRANDE FRATELLO, Draco edizioni, Modena, 2012. Gianni Lannes, VACCINI DOMINIO ASSOLUTO, Nexus edizioni, Battaglia Terme, 2017. Gianni Lannes, VACCINI CAVIE CIVILI E MILITARI, Nexus edizioni, Battaglia Terme, 2018. TRATTO DA: http://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2020/12/covidioti-vaccinali.html

giovedì 24 dicembre 2020

FINALMENTE!!!!!!!!!! Chico Forti torna in Italia. Svolta improvvisa: ergastolo negli Usa, verrà trasferito

Chico Forti torna in Italia. Arrestato nel 1998 in Florida per omicidio, condannato all'ergastolo nonostante molti indizi fossero stati giudicati da molti commentatori esili se non infondati, verrà ora trasferito nel nostro Paese. Ad annunciarlo è stato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, che in pochi giorni risolve così un altro caso scottante dopo quello dei 18 pescatori di Mazara del Vallo tenuti in ostaggio dalle milizie libiche di Haftar a Bengasi per tre mesi. Questa volta si raccoglie lo sforzo silenzioso della diplomazia italiana che da anni lavora sotto traccia per trovare un accordo con le autorità americana. La svolta è arrivata improvvisa e inattesa. Produttore televisivo, Forti si trasferà negli Stati Uniti negli anni 90. Il 15 febbraio 1998 venne ucciso Dale Pike, figlio dell'imprenditore Anthony Pike, dal quale Forti stava comperando un hotel. Nel 2000 la condanna "oltre ogni ragionevole dubbio" dell'italiano, che ha sempre proclamato la sua innocenza. Protagonista della battaglia legale il suo legale, l'avvocato newyorkese Joe Tacopina. "Sono personalmente grato al governatore DeSantis e all’Amministrazione Federale degli Stati Uniti - ha scritto su Facebook il ministro Di Maio -. Un ringraziamento speciale al Segretario di Stato Mike Pompeo, con il quale ho seguito personalmente la vicenda e con il quale ho parlato ancora nel fine settimana, per l’amicizia e la collaborazione che ha offerto per giungere a questo esito così importante. Il governo seguirà ora i prossimi passi per accelerare il più possibile l’arrivo di Chico. Erano vent’anni che aspettava questo momento e siamo felici per lui, per i suoi cari, per la sua famiglia, per tutta la città di Trento. È un momento commovente anche per noi". FONTE: https://www.liberoquotidiano.it/news/italia/25650596/chico-forti-torna-italia-ergastolo-usa-trasferimento.html

sabato 19 dicembre 2020

IL VACCINO ASSASSINO!

di Gianni Lannes AAAA.. cedesi gratuitamente vaccino non testato a sufficienza a volenteroso suicida. In Europa l'approvazione dell'Ema (Agenzia europea per i medicinali) non è ancora arrivata, eppure il 27 dicembre 2020 dovrebbe iniziare ad essere iniettato il vaccino anticoronavirus anche nel Belpaese. Infatti, le eterodirette autorità tricolori hanno prenotato un totale di 20 milioni di dosi ma, nella fase iniziale, ne saranno disponibili 1,9 milioni. Le prime notizie, però, non sono affatto confortanti se addirittura il 50 per cento dei malcapitati sottoposti all'iniezione vaccinale si sentirà poco bene. Il Pfizer/Biontech è molto reattogenico, ovvero induce reazioni più forti dei vaccini soliti: la metà delle persone, in particolare giovani, prova mal di testa, febbre e brividi. Non è tutto: c'è di peggio. Se le prove di norma durano anni, e, nonostante la loro lunga durata, ci siano ancora delle controindicazioni, era da immaginare che una sperimentazione più che rapida avrebbe avuto delle gravissime controindicazioni. Le industrie pongono sempre il loro "guadagno" davanti ad ogni cautela e, in questo caso, si vogliono anche proteggere legalmente da possibili azioni di rivalsa. Siamo in mano ad una banda di criminali e profittatori internazionali, anzi globali. Dopo il terrorismo sanitario, tornano di moda gli affaroni coi vaccini: in pratica utilizzeranno le persone come cavie, poi, fra anni chi vivrà vedrà. Sotto a chi tocca. I primi ad essere vaccinati sono gli anziani, ma chissà se arriveranno a conoscerne l' effetto. E comunque l'INPS ne trarrà un notevole vantaggio. Invece, i primi a fare il vaccino devono essere i membri del governo grulpiddino preceduti dall'inquilino uscente del Quirinale, tale Mattarella, a partire da Conte, Speranza, Di Maio, l'Azzolina, unitamente agli esperti, da Arcuri a tutti i membri del Cts. Agli anziani dobbiamo la nostra vita dato che hanno risollevato l'Italia dopo la guerra. Degli incapaci a Roma non sappiamo che farne. I deputati e senatori diano il bell'esempio e si lascino vaccinare tutti per primi. Comunque, gli italiani saranno costretti a farsi vaccinare, per sottomissione culturale, sudditanza politica, necessità economica, ricatto totalitario. Il vaccino RNA-DNA ha una pericolosità intrinseca spaventosa, non tanto per le reazione all'inoculazione, quanto per le implicazioni drammatiche che potrebbe comportare in un prossimo futuro. Non siamo piante. Ci vogliono trasformare in OGM, degli zombie che vivono e muoiono a comando. come possibile che nessuno si ponga delle domande del tipo: il vaccino Pfizer /Biontech che deve essere conservato a -80°C come ha fatto ad arrivare in Inghilterra e soprattutto nei volumi necessari? Come ha fatto ad essere conservato visto che scade dopo una settimana? Come viene iniettato a - 80°C ?? Essendo un vaccino basato sul RNA quali test sono stati fatti per consentire la somministrazione visto che tutto quanto riguarda RNA e DNA richiede decenni di sperimentazioni e studi ? Ognuno è libero di farsi iniettare anche l'acido solforico o il cianuro in vena, ma non deve costringere gli altri a farlo. E questo non perchè lo dico io, ma perchè è ben scritto nella nostra Costituzione repubblicana, nelle leggi vigenti che tutelano la salute e nei trattati internazionali. Chiaro il concetto? E se decido di non vaccinarmi, non ci deve essere nessun ricatto, coercizione, vendetta o altro. Il vaccino Pfizer "dovrebbe" toccare solo l'mRNA o RNA messaggero, quello cioè che legge parti di DNA per fornire le istruzioni per la produzione di proteine. Qualche esperto prezzolato o meno è in grado di dimostrare che non tocchi altro o che non si possa creare un effetto memoria che porti l'mRNA a tralasciare per sempre altre essenziali informazioni del DNA? Pfizer lo assicura ma senza essere in grado di dimostrarlo in considerazione del pochissimo tempo che hanno avuto. Le terapie su RNA sono studiate da circa 30 anni ma, a tutto agosto 2020, la FDA ne aveva autorizzate soltanto 2 per gravissime malattie rare per le quali non esiste cura. Il vaccino anti covid è una mattanza contro l'umanità. Testarlo direttamente sulle popolazioni trattate come cavie è un progetto criminale, va arrestato immediatamente. Tratto dal romanzo "1984" di Orwell. Winston Smith impiegato del Ministero della verità chiede al funzionario il perchè di determinati provvedimenti. Risposta: «Il potere consiste nell'infliggere la sofferenza e la mortificazione, nel fare a pezzi i cervelli degli uomini e ricomporli in nuove forme e combinazioni di nostro gradimento...se vuoi un simbolo figurato, immagina uno stivale che calpesta un volto umano... per sempre.». Nessuna legge potrà obbligare a fare questo tipo di vaccino chi non è d'accordo, per una semplice ragione: non avendo avuto una adeguata sperimentazione, la vaccinazione obbligatoria sarebbe una sperimentazione su esseri umani senza consenso, perseguibile penalmente. Riferimenti: https://www.nytimes.com/2020/12/16/health/covid-pfizer-vaccine-allergic-reaction.html https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=pfizer https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=vaccini https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=coronavirus Gianni Lannes, IL GRANDE FRATELLO, Draco edizioni, Modena, 2012. Gianni Lannes, VACCINI DOMINIO ASSOLUTO, Nexus edizioni, Battaglia Terme, 2017. Gianni Lannes, VACCINI CAVIE CIVILI E MILITARI, Nexus edizioni, Battaglia Terme, 2018. FONTE: http://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2020/12/il-vaccino-assassino.html

lunedì 14 dicembre 2020

MAX LOUGHAN: Energy Horizon Gatherer (EHG)

MAX LOUGHAN USA, 14 PROGETTO: LOUGHAN LABS & ENERGY HORIZON GATHERER BISOGNI UMANI DI BASE: ISTRUZIONE, AMBIENTE, CIBO, SALUTE, SICUREZZA, RIFUGIO, ACQUA Fin da giovane, Max sapeva che il suo scopo era usare la sua passione per la scienza per inventare un futuro migliore. All'età di 13 anni, Max e suo fratello hanno fondato Loughan Labs come piattaforma per creare cambiamento sociale attraverso l'innovazione. In qualità di CEO e inventore capo di Loughan Labs, Max ha sviluppato l'Energy Horizon Gatherer (EHG), una fonte di alimentazione wireless, rinnovabile e conveniente. Con un budget di soli quattordici dollari, ha sviluppato un modo unico per ottenere elettricità dall'energia naturale. Dando luce in tutto il mondo alle persone che ne hanno bisogno, Max mira ad aumentare la loro sicurezza, alfabetizzazione e capacità di svolgere attività essenziali che molte persone danno per scontate. Oltre a numerosi impegni di conferenze negli Stati Uniti, Max è stato invitato a parlare in quattro paesi e giudicare il prestigioso World Science Festival Brisbane. Attraverso le sue piattaforme di social media, Max ha educato più di 10 milioni di persone, molte delle quali ringraziandolo per l'ispirazione per avere il proprio impatto positivo sul mondo. In collaborazione con varie organizzazioni filantropiche, Max sta lavorando per fornire EHG in tutto il mondo, con l'obiettivo di raggiungere gli oltre 68 milioni di sfollati che non hanno la luce di cui hanno bisogno per sopravvivere . In futuro, Max prevede di far crescere Loughan Labs in un incubatore leader di innovazioni che influenzano positivamente il mondo attraverso la tecnologia. FONTE: https://www.wearefamilyfoundation.org/

domenica 13 dicembre 2020

L'Esicasmo Trascendentale

L'Esicasmo Trascendentale, la Meditazione Profonda Ortodossa, è la risposta a tutte le domande. Da dove provengo, dove sono, verso dove sono diretto. Dietro tutte le manifestazioni di un essere umano, c’è un desiderio di raggiungere la felicità, ed essa coincide con il conoscere se stesso, sapere chi è veramente e che senso ha il proprio vivere nel mondo. Ma egli, con il suo vivere e fare esperienza, permette il formarsi nella propria mente di un immagine di se stesso che non corrisponde affatto al suo vero essere e, con il tempo, di questa falsa conoscenza di se’ diventa schiavo. ​ Egli ritiene (e ciò è di una sconvolgente attualità) che sia sufficiente dire “mi piace” o “non mi piace” per sapere qualcosa di se stesso e del mondo in cui vive, e questo costituisce il maggior ostacolo alla reale percezione del suo vero io, gli preclude ogni conoscenza del mondo circostante ed esclude ogni sua possibile apertura al trascendente. ​ L’esicasmo, fin dal primo apparire del Cristianesimo e nei secoli del monachesimo ortodosso, è formalmente presente come tecnica di meditazione e, con molti elementi comuni a tutti gli antichi movimenti spirituali, ancora oggi rende possibile le condizioni per cui l’essere umano possa attuare un articolato percorso di conoscenza e di purificazione di se’, e si disponga al raggiungimento della piena conoscenza di se stessi e lo stato di unione con il Divino. La tradizione di questa tecnica di meditazione dalle prime comunità cristiane e attraverso i Padri del deserto giunge fino a S. Giovanni Climaco che sul Monte Sinai testimonia lo stretto legame tra il Nome ed il respiro. Attraverso gli asceti del Monte Athos e la teorizzazione di S. Gregorio Palamas oggi giunge fino a noi in un suo preciso ed articolato percorso formativo, restituito al contesto che lo fece nascere, ovvero le prime comunità della Chiesa Ortodossa orientale. ​ Possiamo affermare che è una pratica di Meditazione che congiunge la nostra epoca alle origini stesse del stessa del Cristianesimo. ​ Quindi non deve essere intesa solamente come una "tecnica" ma è fonte di una vera spiritualità dell'Essere e inseparabile da un approfondimento dei temi e del contesto che l’ha resa possibile. Un tempo veniva tramandata solo in alcuni monasteri, vere e proprie scuole esicastiche nel mondo, ma ora alcuni Maestri sono inviati a diffondere questo sapere anche tra i laici. ​ I corsi di Esicasmo si dividono in Introduttivi ed Avanzati. I laici possono raggiungere il 10° grado. Fonte: https://www.angelsmonastery.org/esicasmotrascendentale

martedì 8 dicembre 2020

VAXXED il film che terrorizza Big Pharma

Prodotto da Robert De Niro. Il fim piú censurato. Descrive il sistema di corruzione delle autoritá sanitarie nazionali ed i danni prodotti a migliaia di bambini. Attuale sul come si commercia criminalmente sulla salute dei cittadini.

La bomba è pronta: tra breve in Italia

Un video, pubblicato il 23 novembre dai Sandia National Laboratories, mostra un caccia Usa F-35A che, volando a velocità supersonica a 3000 metri di quota, lancia una bomba nucleare B61-12 (dotata per il test di testata non-nucleare). La bomba non cade verticalmente ma plana, finché nella sezione di coda si accendono dei razzi che le imprimono un moto rotatorio e la B61-12 (guidata da un sistema satellitare) si dirige sull’obiettivo che colpisce 42 secondi dopo il lancio. Il test è stato effettuato il 25 agosto nel poligono di Tonopah nel deserto del Nevada. Un comunicato ufficiale conferma il suo pieno successo: si tratta della prova di un vero e proprio attacco nucleare che il caccia effettua a velocità supersonica e in assetto stealth (con le bombe nucleari collocate nella stiva interna) per penetrare attraverso le difese nemiche. La B61-12 ha una testata nucleare con quattro opzioni di potenza selezionabili al momento del lancio a seconda dell’obiettivo da colpire. Ha la capacità di penetrare nel sottosuolo, esplodendo in profondità per distruggere i bunker dei centri di comando e altre strutture sotterranee. Il programma del Pentagono prevede la costruzione di circa 500 B61-12, con un costo stimato di circa 10 miliardi di dollari (per cui ogni bomba viene a costare il doppio di quanto costerebbe se fosse costruita interamente in oro). È stato ufficialmente annunciato che la produzione in serie della nuova bomba nucleare comincerà nell’anno fiscale 2022, che inizia il 1° ottobre 2021 (ossia tra undici mesi). Non si sa quante B61-12 verranno schierate dagli Usa in Italia, Germania, Belgio e Olanda per sostituire le B61 il cui numero effettivo è segreto. Foto satellitari mostrano che sono stati effettuati lavori di ristrutturazione nelle basi di Aviano e Ghedi in preparazione dell’arrivo delle nuove bombe nucleari, di cui saranno armati gli F-35A della US Air Force e, sotto comando Usa, quelli dell’Aeronautica italiana. In quale situazione si troverà l’Italia, una volta che saranno schierati sul proprio territorio gli F-35A pronti all’attacco nucleare con le B61-12, è facilmente prevedibile. Quale base avanzata dello schieramento nucleare Usa in Europa diretto principalmente contro la Russia, l’Italia si troverà in una situazione ancora più pericolosa. Dipenderà ancor più di prima dalle decisioni strategiche prese a Washington, che comportano scelte politiche ed economiche lesive della nostra sovranità e dei nostri reali interessi nazionali. Dovrà accrescere la spesa militare dagli attuali 26 a 36 miliardi di euro annui, cui si aggiungeranno secondo i piani oltre 60 miliardi stanziati a fini militari dal Ministero dello sviluppo economico e tratti (più gli interessi) dal Recovery Fund. L’Italia violerà ancor più di prima il Trattato di non-proliferazione, al quale ha aderito nel 1975 impegnandosi a “non ricevere da chicchessia armi nucleari né il controllo su tali armi, direttamente o indirettamente”. Rifiuterà ancora di più il recente Trattato Onu sulla abolizione delle armi nucleari, che stabilisce: “Ciascuno Stato parte che abbia sul proprio territorio armi nucleari, possedute o controllate da un altro Stato, deve assicurare la rapida rimozione di tali armi”. Per gettare un sasso nell’acqua stagnante di un parlamento che tace su tutto questo, l’on. Sara Cunial (Gruppo Misto) ha presentato una interrogazione a risposta scritta alla Presidenza del Consiglio e ai Ministeri della Difesa e degli Esteri. Dopo aver esposto i fatti sopracitati, l’interrogazione chiede “se il Governo intende rispettare il Trattato di non-proliferazione delle armi nucleari, ratificato dall’Italia nel 1975; se intende firmare e ratificare il Trattato ONU sulla abolizione delle armi nucleari, che entra in vigore nel 2021; se intende far sì, in base a quanto stabiliscono tali trattati, che gli Stati Uniti rimuovano immediatamente qualsiasi arma nucleare dal territorio italiano e rinuncino a installarvi le nuove bombe B61-12 e altre armi nucleari”. Mentre aspettiamo di leggere la risposta del Governo, negli Usa fanno gli ultimi test della Bomba, che ci verranno a mettere sotto i piedi. (il manifesto, 1° dicembre 2020) L’articolo di Manlio Dinucci, sempre preciso e puntuale, merita qualche nota: come sempre, ma oggi un po’ di più. Non è una presa di distanze: è, diciamo così, un “avviso ai naviganti”. Non vi sono dubbi che l’Italia violerà di nuovo tacitamente – difficile dire se più di prima – il Trattato di non-proliferazione, così come continuerà a rifiutare il recente Trattato Onu sull’abolizione delle armi nucleari. In quest’ultimo caso si trova in “buona compagnia”: gli stati con armi nucleari (Stati Uniti, Russia, Regno Unito, Francia, Cina, Israele, India, Pakistan e Corea del Nord) non hanno partecipato ai negoziati, così come gli stati parte di alleanze militari che includono la deterrenza nucleare quali quelli appartenenti alla NATO (a eccezione dei Paesi Bassi), la Corea del Sud, il Giappone, l’Australia. Da notare che un paese in possesso di armi nucleari come Israele non ha mai aderito al Trattato di non-proliferazione. Parlare di “scelte politiche ed economiche lesive della nostra sovranità e dei nostri reali interessi nazionali” è pleonastico: a livello politico, economico e militare il nostro paese non è più sovrano dal secondo dopoguerra. I fulmini di Sigonella e la ricerca di “terze vie” sono ormai un lontano ricordo, così come lo sono – purtroppo, ci viene da dire – le personalità politiche della prima repubblica artefici di tali iniziative, che hanno pagato a caro prezzo – e in modo diverso – questi sussulti di sovranità e amor patrio, gli stessi che pare appartengano anche all’onorevole Sara Cunial, ex pentastellata e attualmente nel Gruppo misto, ovvero colei che ha presentato un’interrogazione in merito alle armi nucleari installate sul territorio italiano. Lodevole iniziativa, su questo non ci sono dubbi. Qualche perplessità si presenta tuttavia dando un’occhiata al curriculum politico della Cunial, che si distingue soprattutto per alcune prese di posizione sopra le righe che definire discutibili è un eufemismo. Espulsa dal M5S nell’aprile 2019 per una “crisi diplomatica” dovuta a una dichiarazione della stessa sul problema xylella che colpì gli ulivi pugliesi alcuni anni fa, la Cunial si è espressa – presentando pure una mozione, rifiutata dalla Camera – in modo critico nei confronti della rete 5G. Ma ciò che più colpisce sono le sue posizioni rispetto alle vaccinazioni – un “genocidio gratuito”, secondo la sua stessa definizione – e, soprattutto, quelle relative all’emergenza coronavirus, a suo giudizio un complotto per l’instaurazione del “nuovo ordine mondiale”. Plateali – e pericolose, a nostro avviso – alcune esternazioni non proprio ortodosse, come un dpcm strappato dopo un duro intervento alla Camera durante il quale non ha esitato a criticare aspramente le iniziative del governo per contenere un virus “del quale si muore con le stesse probabilità di essere colpiti da un asteroide”, oppure la decisione di non indossare la mascherina e di infrangere puntualmente le limitazioni imposte. Non un grande esempio di civiltà, serietà e buonsenso da parte di un membro delle istituzioni. Queste premesse sono necessarie per valutare la persona in oggetto. Che poi chiunque di noi possa sbagliare in certe cose e aver ragione in certe altre, è pacifico. Al solito, noi siamo dell’avviso di dar voce a tutte le proposte che ci sembrano interessanti, anche se e quando non le condividiamo in toto o non le condividiamo affatto. Ma, proprio perché quelli che ci seguono appartengono a molti e differenti indirizzi politici, culturali, religiosi ed etici, è sempre bene esser chiari. La verità in tasca non ce l’ha nessuno: il diritto di esternare il proprio meditato pensiero e il dovere di rispettare il meditato pensiero altrui, quelli ce li abbiamo tutti. Comunque, la verità che sorprenderà qualcuno è questa. L’Italia ha una politica estera. Quella di un paese che, mancando di sovranità, sta accettando di diventare una rampa di lancio di ordigni anche nucleari in quanto è in mano a una classe dirigente (e non parliamo solo di quella politica, che è visibile, ma di alcuni gestori-finanziatori-mandanti dietro le quinte) che ha fatto scelte precise: il neoatlantismo “pacifista” e “democratico” che si sta profilando con la gestione Biden dopo il bislacco tentativo trumpiano di recuperare una leadership mondiale unilateralistica fatta di “strappi” e di colpi di testa. Lo dicevamo: nelle ultime elezioni USA avrebbe comunque vinto il peggiore: nel senso che le due parti in causa si apprestavano entrambe a scelte sbagliate e pericolose. Quelle di Trump sono state – per ora – evitate: o solo rimandate. Ora, con Biden, l’Atlantico si sta di nuovo stringendo, USA ed EU navigano di nuovo di conserva (ma la rotta la sceglie Washington). Dal momento che altro non possiamo fare, osserviamo con attenzione. L’immediata cartina di tornasole – sia una bomba a scoppio ritardato lanciata da Trump fra i piedi di Biden, sia una trovata dei democratici d’assalto agli ordini della solita Crudelia De Mon Clinton – è la nuova parola d’ordine isterica: attenzione! il grande pericolo mondiale sia sul piano nucleare sia su quello terroristico è l’Iran. Già: è tuttavia un vero peccato che l’Iran, fedele a un principio molto preciso che vale per tutto l’Islam sciita (e solo per una parte di quello sunnita) può sostenere atti di guerriglia, ma terrorismo non ne ha mai fatto; mentre atti di terrorismo ne ha subito eccome (i perplessi rileggano lo splendido fondo di Riccardo Radaelli, Anche questo è terrorismo, “Avvenire”, 1.12.2020, scritto all’indomani dell’assassinio dello scienziato iraniano Mohsen Fakhrizadeh, che ormai è universalmente dimenticato: v’immaginate l’accanito can-can mediatico che si sarebbe scatenato se i servizi iraniani avessero soppresso uno scienziato nucleare statunitense?). Ed è un vero peccato che fino a ieri l’amministrazione Trump, l’Arabia Saudita e Israele abbiano sostenuto che l’Iran ha un programma nucleare clandestino e lo sta portando avanti (il che ricorda molto le “terribili armi di distruzione di massa” dell’Iraq di Saddam Hussein nel 2002…). Ma gli ispettori dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA), i quali visitano regolarmente le installazioni nucleari iraniane, non hanno riscontrato irregolarità. Ma allora – si dirà – perché l’Iran non dà una decisa prova di buona volontà chiudendo definitivamente tutte le istallazioni ed eliminando i programmi nucleari? Ma perché, illustri Amici, tale paese – e il suo governo lo ripete da anni, senza che nessuno da noi lo stia a sentire – ha aderito al trattato internazionale di non-proliferazione, con ciò impegnandosi a non provvedersi di armi nucleari: ma il trattato, ovviamente, consente ai suoi firmatari di sviluppare un programma nucleare per usi civili, e di ciò l’Iran ha bisogno, e a ciò ha diritto, come qualunque altro paese nel momento in cui le riserve petrolifere rischiano di essere arrivate o sono già arrivate al “picco” e l’opinione pubblica mondiale, grazie a Dio, si è finalmente accorta di quanto un secolo e più di uso indiscriminato dell’energia petrolifera abbia irrimediabilmente compromesso l’equilibrio ambientale. Fakhrizadeh non era per nulla un Dottor Stranamore, era uno scienziato serio e responsabile che serviva lealmente il suo paese e collaborava con gli organi internazionali. È stato ammazzato vigliaccamente da una banda di gangsters: e voi, che vi siete di nuovo commossi di recente seguendo in TV la vicende del maxiprocesso di Palermo contro la mafia, sappiate che sul piano della politica internazionale noi siamo al livello dei Quacquaracquà che hanno retto il sacco agli assassini di Giovanni Falcone, di Paolo Borsellino e del generale Dalla Chiesa. Franco Cardini – David Nieri TRATTO DA: https://www.nuovatlantide.org/la-bomba-e-pronta-tra-breve-in-italia/

Pubblicato il piano strategico vaccinale

Marcello Pamio Non appena è stato comunicato dalle lobbies farmaceutiche l’avvio dello sviluppo di candidati vaccini, il Ministero della Salute italiano ha ritenuto di iniziare le interlocuzioni con altri partner europei per procedere alla disponibilità di un numero di dosi necessario per l’immunizzazione dei cittadini dei Paesi coinvolti e di tutta l’Unione Europea. E’ nato così il documento: “Vaccinazione anti-SARS-CoV-2/COVID-19 PIANO STRATEGICO. Elementi di preparazione e di implementazione della strategia vaccinale” a cura del Ministero della Salute, la Presidenza del Consiglio dei ministri, l’Istituto Superiore di sanità, agenas e l’AIFA. La Commissione UE e gli stati membri hanno poi sottoscritto un accordo in base al quale i negoziati con le aziende produttrici sono stati affidati in esclusiva alla stessa, affiancata da un gruppo di 7 negoziatori in rappresentanza degli Stati membri (tra i quali un italiano) e da uno Steering board che assume le decisioni finali, ove siedono rappresentanti di tutti gli Stati membri. Le trattative si sono concentrate su un gruppo di società che stanno sviluppando vaccini con diversa tecnologia. Al momento l’Unione Europea si è già assicurata circa 1,3 miliardi di dosi! Le aziende che sviluppano vaccini Ecco le aziende che dovrebbero salvare il mondo dalle pandemie. Sono sei: AstraZeneca, Pfizer/Biontech, Johnson&Johnson, Sanofi/GSK, Curevac e Moderna.
AstraZeneca: 40,38 milioni di vaccini Johnson & Johnson: 53,84 milioni Sanofi: 40,38 milioni Pfizer/BNT: 26,92 milioni CureVac: 30,285 milioni Moderna: 10,768 I vaccini prodotti dalle “sei sorelle” saranno 202,573 milioni di dosi per un paese come l’Italia con 60 milioni di abitanti. Qualcosa non torna nei calcoli o qualcosa invece torna alla perfezione? Anche se per alcuni vaccini gli inoculi sono doppi (quindi il numero va dimezzato), l’intendo del Sistema è quello di vaccinare i cittadini più e più volte, magari anche con farmaci diversi, visto che non nascono dalla medesima tecnologia… Categorie da vaccinare Sono state identificate le categorie da vaccinare in via prioritaria nelle fasi iniziali: operatori sanitari e sociosanitari, residenti e personale dei presidi residenziali per anziani e le persone di età avanzata. Stranamente mancano all’appello le forze dell’ordine, perennemente a rischio di infezione nelle loro pericolose missioni di multare chi gira senza mascherina, e ovviamente i politici i quali dovrebbero dare il buon esempio ai sudditi facendosi vaccinare in massa in diretta televisiva (vaccini veri e non soluzione salina ovviamente). Solo testimoniando la coerenza sulla loro pelle, potranno convincere anche i dubbiosi nella bontà della prassi preventiva. Il Piano strategico è scaricabile qui: http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_notizie_5202_1_file.pdf FONTE: https://disinformazione.it/2020/12/05/pubblicato-il-piano-strategico-vaccinale/

lunedì 7 dicembre 2020

Silvia Romano poteva essere liberata molto prima?

Matteo Viviani e Riccardo Spagnoli raccontano un retroscena sul rapimento di Silvia Romano che se fosse vero sarebbe clamoroso e gravissimo: qualcuno dall’Italia ha frenato la sua liberazione per intascarsi parte dei soldi stanziati per il riscatto? Dopo avervi raccontato dei troppi misteri nella vicenda del rapimento di Silvia Romano, la volontaria milanese tenuta in ostaggio per 535 giorni tra il Kenya, dove è stata sequestrata e la Somalia, dove invece, è stata liberata, vi mostriamo alcune testimonianze e documenti che, se confermati sarebbero davvero clamorosi. Matteo Viviani e Riccardo Spagnoli lo fanno intervistando un uomo, che per oltre un decennio ha vissuto e lavorato nelle zone dove è avvenuto il rapimento di Silvia. Un uomo che, il giorno dopo il suo sequestro della ragazza, riceve una chiamata molto particolare. Dall’altra parte della cornetta c’è una persona, che chiameremo “il funzionario”, che dice di essere stato autorizzato a trattare per la sua liberazione e di essere interessato a utilizzare i contatti che Stefano ha nel paese africano. Poi il funzionario butta lì una strana storia, che non abbiamo ovviamente modo di verificare: Silvia avrebbe avuto un gps inserito nell’orecchino, un microchip che poteva essere monitorato tra l’altro da un sistema satellitare, chiamato Telespazio, in uso anche alla nostra difesa. Un’ipotesi che ci sembra poco credibile e che fa calare drasticamente la credibilità del “funzionario”. Decidiamo quindi di approfondire le ricerche su di lui. Partiamo dal nome e cognome con il quale si è presentato. Sul web scopriamo il volto dell’uomo e troviamo diverse immagini di repertorio, che lo ritraggono in occasione di altri rapimenti di connazionali, accanto ad esponenti politici di alto rango. Dobbiamo però essere sicuri che quella voce sia davvero la sua quindi troviamo il modo di farci chiamare e, con una scusa, lo teniamo al telefono per qualche minuto, registrando la sua voce che porteremo in un laboratorio di periti fonici che da oltre 30 anni effettua perizie vocali per vari tribunali e procure d’Italia. L’analisi forense parla chiaro, il perito ci dice: “Diciamo che è molto probabile che sia lui…”. Cioè la stessa persona in entrambe le chiamate. Il contatto tra il nostro testimone e il funzionario prosegue. Il 24 novembre 2018, 96 ore dopo il sequestro di Silvia Romano, l'uomo riceve una nuova chiamata da parte del funzionario, che però non fa più riferimento alla storia dell’orecchino ma dà appuntamento in un luogo vicino Roma, nel quale si sarebbe presentato anche un capitano del Ros, ovvero il reparto operativo speciale dei carabinieri, l'unico organo investigativo dell'Arma che ha competenza sia sulla criminalità organizzata che sul terrorismo. Un uomo, racconta Stefano, con il quale il funzionario avrebbe dovuto organizzare la liberazione di Silvia Romano. Le circostanze sembrano tornare, perché proprio nei giorni seguenti i telegiornali raccontano l’arrivo in Kenya degli uomini del Ros e non solo: l’incontro tra Stefano, il funzionario e un capitano del Ros avviene il 24 novembre 2018, lo stesso giorno in cui la polizia keniota pubblica le foto dei 3 principali ricercati mettendo sulla loro testa una taglia da 1 milione di scellini ciascuno. Ma a quel punto però accade una cosa davvero strana: la taglia per i tre ricercati viene aumentata da 1 a 3 milioni di scellini per ciascuno. Una circostanza davvero strana: se come aveva detto il funzionario e la stessa polizia keniota si era ad un passo dalla liberazione di Silvia, perché allora offrire più soldi per trovarla? Una chiave di lettura per questo controsenso, in parte, la riceve proprio Stefano, quando 4 giorni dopo riceve un messaggio dal funzionario, che fa riferimento proprio a quella strana decisione. “Sono stato costretto ad accettare le idee di altre persone. Altri brillanti consiglieri hanno ritenuto opportuno aumentare le taglie a 3 milioni…In questi casi obbedisco…” Pare di capire dunque che secondo il funzionario la richiesta di aumentare le taglie sui tre ricercati sarebbe partita direttamente dall’Italia su consiglio di alcuni “brillanti consiglieri”, dei quali però ovviamente non si fa alcun nome. Il messaggio continua e il funzionario sembra scocciato dalla piega che stanno prendendo le cose. I suoi vertici, sostiene, avrebbero accettato di tentare una liberazione seguendo la strada proposta lui ma qualcuno sarebbe intervenuto. “Anche se ***** aveva accettato di buon gusto la mia ipotesi dopo una riunione con gli altri... ha cambiato parere in quanto si è dovuto allineare con le volontà degli... a che hanno ritenuto mettere in campo AISE”. Vale a dire i servizi segreti italiani che si occupano di ricercare ed elaborare tutte le informazioni utili alla difesa dell’indipendenza, dell’integrità e della sicurezza della Repubblica dalle minacce provenienti dall’estero. Il funzionario, che da quel che ci risulta non farebbe parte dell’organigramma del Ros, ribadisce di essere lì come “ufficiale pagatore”. Insomma, stando a ciò che scrive funzionario, 8 giorni dopo il rapimento di Silvia, in Italia succede qualcosa, ovvero che vengono messi più soldi sul piatto delle taglie e contemporaneamente sarebbero entrati in gioco i nostri servizi segreti esterni. I messaggi però vanno avanti e lui con Stefano si dimostra contrariato, perché convinto che con i contatti di Stefano sul territorio keniota si sarebbe potuti arrivare a Silvia pagando le informazioni il giusto, senza buttare via soldi. Soldi che invece, come lui stesso scrive servirebbero in realtà ad altro “come già capitato in altre circostanze non escludo qualcuno che se ne torna a pancia piena”. Vuole forse dire che c’è il rischio che qualcuno si possa intascare una parte di quei soldi messi in campo per la liberazione di Silvia? Stefano dice a Matteo Viviani: “Così è la sua supposizione, qualcuno avrebbe approfittato di questo movimenti di denari”. Un qualcuno all’interno del territorio italiano, è evidente da quello che scrive”. Ma è davvero possibile che gli interessi economici di qualcuno possano aver influito sul salvataggio di Silvia? Dopo qualche giorno, siamo arrivati al 4 dicembre 2018, il funzionario torna a farsi sentire, dando a Stefano alcuni particolari riguardanti, con molta probabilità, l’ennesima e imminente operazione per la liberazione di Silvia. “Il contatto col capo della polizia penetra nella foresta, ci danno la certezza..” La voce è più tranquilla rispetto alle altre volte, anche se ad un certo punto dice di volersi prendere 4 giorni di riposo, di averne bisogno, che tanto “la ragazza sta in buone mani”. E aggiunge: “A livello di coscienza era da intervenire subito per farle passare qualche notte in meno in mano a quella gente… però caro Stefano pensiamo pure ai cazzi nostri…” Ciò che sostiene Stefano è che quella frase, “la ragazza sta in buone mani “, non vada intesa come “sappiamo dov’è ma aspettiamo a liberarla”, bensì come un “sappiamo che è viva e abbiamo avuto un contatto con i sequestratori”. Il funzionario comunque sembra essere in procinto di organizzare l’ennesima partenza verso l’Africa tanto che chiede a Stefano di rispolverare i suoi contatti in loco. La sua speranza è che, tramite un gancio di Stefano in Kenya, si potesse individuare la zona dove tenevano nascosta Silvia, cercando nello stesso tempo di aprire un canale di comunicazione con i rapitori. Ma considerando che il funzionario gli aveva appena detto di sapere che “Silvia era in buone mani” non si capisce davvero perché l’uomo avesse bisogno di un’ulteriore possibilità di individuarla. Stefano chiede però al funzionario che la polizia kenyota non faccia “cretinate”, cioè non mandi a rotoli in qualche modo tutto questo intenso lavoro sottotraccia e allora lui ribadisce di avere tutto sotto controllo. E ad una domanda precisa di Stefano su chi lui sia, fa capire di non appartenere all’Arma dei Carabinieri. “lasciali perdere”. E poi aggiunge: “io sono della parrocchia numero 1”. Che avrà voluto significare? Il funzionario dice a Stefano “non le abbiamo provate tutte”, facendo forse intendere di avere le mani legate, come se qualcuno o qualcosa ostacoli il suo lavoro. Stefano parla a Matteo Viviani di possibili interferenze da parte della polizia keniota, e del fatto di essere in grado di portare il funzionario direttamente al capo della polizia del paese africano. Qualche giorno dopo, siamo al 10 dicembre, un blogger keniota pubblica per primo una notizia dirompente: l’arresto di uno dei presunti rapitori di Silvia Romano. E quella stessa sera il funzionario scrive a Stefano una mail molto importante, che probabilmente segna un punto cruciale nella vicenda. “Esco adesso da una riunione ai limiti della diplomazia, così come si usa dire, la notte dei Lunghi coltelli. Ritengo corretto e doveroso aggiornarti su quanto è scaturito da questo incontro .. Vista la situazione che si è venuta a UVB creare su richiesta del ….. e di qualche suo collega pur di evitare imbarazzanti situazioni. Ho convenuto una collaborazione con Aise…” L’Aise in realtà sarebbe stata già in campo ma il funzionario aveva proseguito il suo lavoro indipendentemente. Motivo per il quale Stefano intanto continua a raccogliere le informazioni per lui e poco dopo gli fa sapere che Silvia sarebbe “rapata” e con una “gamba gonfia”. Un particolare questo che solo Silvia e chi l’ha sequestrata potrebbero confermare ma che da quanto ci risulta non verrà citato su nessuna fonte di stampa fino a Marzo 2019, cioè 3 mesi dopo il messaggio di Stefano. Deve essere chiaro che questa è la versione dei fatti di Stefano ma è anche vero che i messaggi tra i due, dopo quella famosa mail dove si ribadisce l’entrata in gioco dei nostri Servizi Segreti Esterni, prendono una piega abbastanza particolare… Il funzionario gli scrive un messaggio in lingua swahili, la lingua nazionale del Kenya, in cui dice: “Quando c’è il rumore dei soldi tutto tace”. Che voleva intendere? Erano forse tutti in attesa del pagamento del riscatto? In quel momento sul campo a seguire le tracce di Silvia c’erano i nostri servizi segreti esterni, c’era il ROS dei Carabinieri, la nostra magistratura, la diplomazia, l’esercito Keniota, la polizia e le guardie forestali. Insomma, come Stefano scrive al funzionario: “troppi a parlare” - “Nel pollaio solo un gallo ci deve stare”. L’uomo chiede a Stefano un piacere: “Io avrei necessità di riuscire a parlare di nuovo personalmente col vicepresidente…” La voce del funzionario in questa telefonata è molto decisa, sembra ci siano dei problemi, e ha bisogno di un incontro con i piani alti kenioti. Stefano spiega: “Io quello che so è che c’erano parecchie interferenze da parte delle forze di polizia keniote”. Secondo lui infatti, il sistema di pagamento delle informazioni che fino a quel punto si era utilizzato sarebbe andato fuori controllo. Stefano dice: “Considera che anche le persone in Kenya avevano il loro vantaggio economico… derivante da informazioni, gestione, logistica, e quindi avevano interesse che questa cosa andasse un po’ prolungata nel tempo. Questo è quello che posso pensare io...Lo penso perché è la storia del mondo non l’unico caso dove gli interessi economici hanno prevalso su tante altre situazioni”. Insomma il problema potrebbe essere stato questo cortocircuito pazzesco, che se fosse vero avrebbe lasciato Silvia Romano nelle mani dei rapitori molto più del dovuto. E il funzionario sembrerebbe spiegarlo bene: “Adesso il casino è la quantità di denaro che tu sai benissimo che è in ballo…” E quando Stefano gli chiede se l’uomo in carcere, uno dei tre sequestratori, collabori, lui risponde in modo secco: “Non lo vogliono far collaborare, capisci?” Ma a quanto direbbe il funzionario, in Kenya non sarebbero stati gli unici a volerci guadagnare dalla liberazione di Silvia. “Perché si sarebbe interrotta la catena di dazioni”, sostiene Stefano, aggiungendo: “si è messa in mezzo tanta di quella gente sia del Kenya che dell’Italia che non te ne rendi conto forse. Ci sta una fila di sciacalli da ambo le parti…” Il problema però sarebbe nel mancato accordo sui soldi del riscatto, sembrerebbe di capire dalle parole del funzionario del 19 dicembre. Lui con 500mila euro avrebbe liberato Silvia accontentando la richiesta dei rapitori kenioti, ma a quanto riferisce “gli italiani invece vogliono 20 milioni”. Quindi Silvia non sarebbe stata liberata a quell’epoca perché forse dall’Italia qualcuno voleva mettersi in tasca milioni di euro? A quanto ci risulta, dopo questa telefonata, seguono alcuni giorni di silenzio trai due ma il giorno della vigilia, il telefono di Stefano squilla di nuovo. “Siamo già in territorio di operazione – dice l’uomo -. La polizia ci ha dato già indicazioni sicure. Abbiamo localizzato tutti i loro telefonini, abbiamo localizzato la ragazza, Adesso è una questione di denari e basta”. Quando Stefano chiede al funzionario cosa avrebbero fatto con i rapitori, il funzionario dice: “Abbiamo pattuito che li portiamo via, sani e salvi. Poi li portiamo in Europa, con le famiglie”. “E all’opinione pubblica in Kenya che gli raccontano?” chiede Stefano. “Gli diamo dei corpi di qualche malcapitato che è stato messo al bando, non lo so. È un problema che si sta organizzando la loro struttura”. Silvia Romano avrebbe potuto essere liberata nel dicembre del 2018? Qualcuno ha ostacolato di fatto la sua liberazione perché interessato ai soldi messi in campo per il suo riscatto? La cooperante, intanto, passerà altri 500 giorni nelle mani dei suoi rapitori… FONTE: https://www.iene.mediaset.it/2020/news/silvia-romano-liberata-prima_946647.shtml

martedì 1 dicembre 2020

L'ULTIMA MASCHERA

Sono giunta all'ultima porta, quella che può creare la svolta, e darmi la possibilità di vivere la mia realtà. L'ultima verità da pronunciare, quella che mai avrei voluto dire è pronta per essere liberata a chi pensava che mai l'avrebbe ascoltata. Mi inchino d'innanzi a Me, tolgo la maschera del falso se. Io sono colei che sempre ha vissuto, in ogni tempo ho camminato, seminando verità su verità, modificando perennemente la realtà. In ogni era sono stata presente, perchè il Creatore non può essere assente, portando nuove informazioni utili a cambiare le azioni. Così ho fatto anche in questa vita, in un corpo mi sono inserita, tra la folla mi sono nascosta, perchè molto alta era la posta. Ho scelto un profilo di bassa statura, con mente curiosa, ma poca cultura, perchè mi aiutasse a cercare, ciò che avrei dovuto ricordare. Per anni, con molta pazienza, ho aspettato di vedere la mia essenza, per capir chi veramente ero, ed escludere ciò che non ero. Giunta d'innanzi all'ultima porta, dove anche l'ultima maschera è tolta, Mi soffermo ancora a guardare il viaggio che ho dovuto fare. Solo ora posso vedere come ogni evento sia potuto accadere. Senza maschere, senza più veli, senza confusione di pensieri, come una foglia a fine stagione sono or pronta a cambiare dimensione. Lasciarmi cadere, senza paura, di dove cadrò?, e se sarà ancora dura. Senza peso, portata dal vento, lascio ciò che ero senza spavento, oltrepasso la porta senza guardare, cosa sono destinata a diventare. Non sono più io, mi son trasformata, sono sempre io, sono solo cambiata. Passata la porta dimensionale, ora esiste solo ciò che voglio guardare. Penso ad un luogo, e già sono li. Voglio assaggiare una cosa, e già è quì. Voglio abbracciare una persona e la vedo arrivare, ci guardiamo ed insieme iniziamo a suonare. Tutto scorre su un livello sottile, nessuna parola, ma solo sentire. Più nulla è nascosto, o da interpretare, sono finalmente giunta dove dovevo arrivare. Tutto ciò per sigillare, che ogni cambiamento si può fare. Sono sempre Io, sono sempre esistita, l'ho solo dimenticato ad ogni partita. Ora posso alfin riposare e sul nuovo livello iniziare a giocare. ❤ Gurà Levirò (Zelia)

TRUMP HA LIBERATO IL KRAKEN…

Marcello Pamio Il 12 settembre 2018 il presidente Donald Trump ha firmato l’Ordine esecutivo sull’imposizione di determinate sanzioni in caso di interferenza straniera in un’elezione degli Stati Uniti. Questa decisione del Presidente degli Stati Uniti d’America, vista con gli occhi di oggi è a dir poco geniale. In pratica l’interferenza di organizzazioni nelle infrastrutture delle elezioni degli Stati Uniti o la distribuzione segreta di propaganda e disinformazione, “costituisce una minaccia insolita e straordinaria per la sicurezza nazionale e la politica estera degli Stati Uniti”. Falsificare i dati e spostare voti (esattamente quello che è avvenuto all’ultima elezione), dal giorno della firma del presente Ordine Esecutivo è diventato una seria “minaccia per la sicurezza nazionale”. In America una minaccia per la sicurezza nazionale è sempre una cosa molto seria. “La proliferazione di dispositivi digitali e comunicazioni basate su internet ha creato vulnerabilità significative e amplificato la portata e l’intensità della minaccia di interferenza straniera. Con la presente dichiaro un’emergenza nazionale per far fronte a questa minaccia”. Ovviamente ogni riferimento alla manipolazione del software Dominio è puramente casuale... Ordine Esecutivo del 12 settembre 2018, https://www.whitehouse.gov/presidential-actions/executive-order-imposing-certain-sanctions-event-foreign-interference-united-states-election/ Di conseguenza Trump ordina: “Non oltre 45 giorni dopo la conclusione di un’elezione negli Stati Uniti, il Direttore dell’intelligence nazionale (CIA), in consultazione con i capi di qualsiasi altro dipartimento esecutivo e agenzia, deve condurre una valutazione di qualsiasi informazione indichi che un governo straniero, o qualsiasi persona che agisce in qualità di agente o per conto di un governo straniero, ha agito con l’intento o lo scopo di interferire in tale elezione. La valutazione deve identificare, nella misura massima possibile, la natura di qualsiasi interferenza straniera e qualsiasi metodo impiegato per eseguirla, le persone coinvolte e il governo o i governi stranieri che l’hanno autorizzata, diretta, sponsorizzata o sostenuta. Il Direttore dell’intelligence nazionale fornirà questa valutazione e adeguate informazioni di supporto al Presidente, il Segretario di Stato, il Segretario del Tesoro, il Segretario alla Difesa, il Procuratore generale e il Segretario per la sicurezza interna”. Dal 4 novembre quindi la CIA e tutti gli altri dipartimenti e/o agenzie governative e federali statunitensi stanno indagando se durante le scorse elezioni qualcuno ha messo le manine nel conteggio dei voti... Coloro che verranno beccati con le dita nella marmellata, oltre alla pena per un reato federale, vedranno bloccati e congelati tutti i beni e i conti che si trovano negli Stati Uniti, e in più sanzioni nei confronti delle più grandi entità commerciali autorizzate o domiciliate nel paese il cui governo ha partecipato, diretto, sponsorizzato o sostenuto l’interferenza elettorale, inclusa almeno un’entità di ciascuno dei seguenti settori: servizi finanziari, difesa, energia, tecnologia e trasporti. Un danno economico inimmaginabile. Se per esempio verrà fuori che la Cina ha allungato un po’ troppo il braccetto interferendo con le elezioni, le ripercussioni economiche che subirà saranno pesantissime… I controlli della CIA e degli altri enti non possono superare il 18 dicembre 2020 (45 giorni dalle elezioni), ma da alcune indiscrezioni entro pochi giorni verranno fatte rivelazioni esplosive da parte degli avvocati di Trump su quella che verrà ricordata come la più grande frode elettorale degli Stati Uniti d’America! L’avvocatessa Sidney Powell (ex procuratrice federale) per esempio ha tuonato a Fox News: “Vorrei avvertire qualsiasi Stato in questo momento che pensa di certificare questa elezione, di ripensarla molto seriamente, perché ciò che certificheranno è la propria frode e la propria complicità nell’attentato. Stiamo per liberare il Kraken”. Una vera e propria minaccia! Il kraken è un mostro marino leggendario dalle dimensioni abnormi, rappresentato come una gigantesca piovra con tentacoli grandi e lunghi da avvolgere e affondare un’intera nave. La nave dei pirati del Deep State sta infatti per essere scaraventata negli abissi: le prove schiaccianti dei brogli e dell’attacco dall’estero agli Stati Uniti sono state depositate alla Corte Suprema degli Stati Uniti. Ora la decisione spetterà all’organo supremo. E mentre il Deep State sta affossando, cerca di far credere il contrario: Trump è infatti accusato di aver fatto un golpe, quando in realtà sono loro gli artefici! A brevissimo vedremo gli effetti del Kraken e sarà interessante osservare anche il cambiamento di espressione nelle facce di coloro che si sono affrettati a riconoscere Joe Biden come legittimo presidente, quando legittimo non è, come neppure presidente. FONTE: https://disinformazione.it/2020/11/23/trump-ha-liberato-il-kraken/