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lunedì 30 marzo 2015

APERTI GLI ARCHIVI DI NORIMBERGA

Taylor

GLI ARCHIVI DI NORIMBERGA RIVELANO: CARTELLO PETROLCHIMICO E FARMACEUTICO DIETRO LA 2A GUERRA MONDIALE !

Telford Taylor, Pubblico Ministero statunitense presso il Tribunale di Norimberga per i crimini di guerra contro i responsabili del cartello petrolifero e farmaceutico IG Farben:
“I crimini di cui questi individui sono accusati non sono stati commessi per rabbia o per un impeto improvviso. Non si costruisce una straordinaria macchina da guerra in un accesso di passione, né un campo come Auschwitz in uno spasmo di brutalità. Il loro scopo era trasformare la nazione tedesca in una macchina militare che potesse imporre il proprio dominio in Europa e in altre nazioni oltremare. Erano l’ordito e la trama del nero mantello della Morte che ha imperversato in Europa”.
Il fatto che queste informazioni siano rimaste sepolte negli archivi internazionali e non siano riportate in alcun libro di storia non è una coincidenza. I gruppi di interesse che hanno tenuto nascoste queste fondamentali informazioni per sei decenni dovranno ora rispondere a molte domande. A prescindere dalla loro reazione all’apertura online di questi archivi, la verità è ormai alla portata di tutti e questi fatti saranno noti a questa generazione e a quelle future.
Questo archivio online è stato reso possibile dalla Dr. Rath Health Foundation, un’organizzazione no profit.
www.profit-over-life.org
Dopo 60 anni di silenzio, gli archivi storici del Tribunale per crimini di guerra che ha stabilito le responsabilità della Seconda Guerra Mondiale sono finalmente disponibili al pubblico di tutto il mondo. Attualmente, i libri di storia insegnano che la Seconda Guerra Mondiale è stata scatenata da un folle dittatore, Hitler, e dai suoi spietati seguaci nazisti.
Tuttavia, decine di migliaia di documenti storici del Tribunale di Norimberga, recentemente pubblicati online, documentano in modo inequivocabile che:
  • La Seconda Guerra Mondiale, un conflitto che è costato la vita a oltre 60 milioni di persone, è stato pianificato e finanziato dal più grande cartello chimico e farmaceutico del mondo. A quell’epoca, la tedesca IG Farben era costituita da Bayer, BASF, Hoechst e altri.
  • La forza motrice della Seconda Guerra Mondiale era l‘ambizione della IG Farben di ottenere il controllo dei mercati mondiali del petrolio e dei farmacieliminando qualunque concorrenza con la forza.
  • Le aziende della IG Farben hanno finanziato l’ascesa al potere del partito nazista e la trasformazione della democrazia tedesca in una dittatura.
  • Il piano della coalizione tra nazisti e IG Farben per il dominio del mondoprevedeva tre fasi: prima, la conquista del continente euroasiatico; seconda, la conquista della Gran Bretagna e di tutte le sue colonie; terza, la sconfitta militare degli USA e del resto del mondo.
Come tutti sanno, il piano della coalizione nazisti/IG Farben per il dominio del mondo è stato distrutto dall’impegno della maggior parte delle nazioni del mondo e dai loro straordinari sacrifici.
Sebbene questa vittoria sia stata importante per tutto il genere umano, il nuovo ordine post-bellico era già influenzato dagli interessi delle nazioni vincitrici in termini di petrolio e farmaci:
  1. Le azioni del cartello IG Farben furono assegnate ai loro concorrenti economici delle nazioni vincitrici.
  2. I dirigenti del cartello IG Farben, dopo un semplice “ammonimento” a Norimberga, furono presto reintegrati dai nuovi proprietari delle azioni della IG Farben negli Stati Uniti e nel Regno Unito perchè contribuissero a consolidare il cartello petrolifero e farmaceutico a livello mondiale.
Questi importanti fatti sono stati tuttavia essenzialmente nascosti al mondo; tutti sono stati indotti a credere che con il primo processo di Norimberga, contro i responsabili militari e politici, i “principali criminali di guerra” fossero stati consegnati alla giustizia.
Non era così, ovviamente. Oltre a questo primo processo, il Tribunale di Norimberga ha condotto altri 12 processi. Tra questi, il più importante era contro il cartello petrolifero e farmaceutico IG Farben. I dirigenti del cartello, secondo il Pubblico Ministero statunitense Telford Taylor, erano i principali criminali di guerra, senza i quali la Seconda Guerra Mondiale non sarebbe stata possibile.
È inconcepibile e intollerabile che il genere umano debba continuare a brancolare nel buio in merito alle reali responsabilità della Seconda Guerra Mondiale: il più grande crimine sinora commesso su questo pianeta.
L’accademia online “Profit Over Life” è una risorsa informativa per tutti i cittadini del mondo. Studenti, insegnanti, ricercatori accademici, politici e milioni di persone in tutto il mondo sono invitati a utilizzare questo archivio come punto di partenza per una migliore comprensione della storia.
Ciò è particolarmente importante in quanto gli interessi delle multinazionali continuano tuttora a utilizzare la forza militare per conseguire i propri obiettivi mondiali.

FONTE:  http://www4it.dr-rath-foundation.org/notizie/lettere_aperte/2007_07_jul_20.html
Attraverso: http://dinai.weebly.com/1/post/2014/02/gli-archivi-di-norimberga-rivelano-cartello-petrolchimico-e-farmaceutico-dietro-la-2a-guerra-mondiale.html

Visto su: http://www.iconicon.it/blog/2014/03/aperti-gli-archivi-di-norimberga/

giovedì 19 marzo 2015

Hathor Pentalpha e Isis, il romanzo criminale che ci attende

Globalizzazione violenta, a mano armata. Un progetto criminale, deviato, spietato. Coltivato e attuato da criminali. Attorno a loro, una corte di politici, capi di Stato, economisti, giornalisti. Tutti a ripetere la canzoncina bugiarda del neoliberismo: lo Stato non conta più, è roba vecchia, a regolare il mondo basta e avanza il “libero mercato”. Peccato che il paradiso golpista dell’élite non possa prescindere dallo Stato, l’ingombrante monopolista della moneta e delle tasse. Lo Stato va quindi conquistato, occupato militarmente per via elettorale. Deve capitolare, rinnegare la sua funzione storica, servire le multinazionali e non più i cittadini, che devono semplicemente ridiventare sudditi, pagare sempre più tasse, veder sparire i diritti conquistati in due secoli, elemosinare un lavoro precario e sottopagato. Le menti del commissariamento mondiale sono state chiamate oligarchia, impero, tecnocrati, destra economica, finanza, banche, neo-capitalismo. Gioele Magaldi chiama costoro con un altro nome: “Massoni”, come il titolo del suo libro esplosivo. E mette sul piatto 650 pagine di rivelazioni, che stanno scalando le classifiche editoriali nell’assordante silenzio dei media mainstream.
Si tratta di massoni speciali, potentissimi, interconnessi fra loro nel super-network segreto delle Ur-Lodges. Uomini del massimo potere, abituati da sempre a influire nelle grandi decisioni geopolitiche,


Tony Blair












condizionando istituzioni che – in Occidente, a partire dagli Usa – vengono considerate esse stesse una sorta di emanazione massonica: senza il secolare impegno laico della “libera muratoria” europea nella lotta contro l’oscurantismo vaticano e l’assolutismo monarchico, non avremmo avuto gli Stati moderni, la scienza moderna, la cultura moderna. Erano massoni i maggiori scienziati – da Newton a Einstein – così come i maggiori letterati e musicisti. Massoni anche i padri fondatori degli Stati Uniti. Massone l’americano Roosevelt, spettacolare campione della spesa pubblica vocata allo sviluppo della piena occupazione, secondo il credo del più grande economista del ‘900, il massone inglese John Maynard Keynes, su cui si basa tutta la sinistra europea marxista e post-marxista che ha messo in piedi il grandioso sistema di protezione sociale del welfare, fondato sulla sovranità democratica e monetaria per mitigare gli appetiti antisociali del “libero mercato”.
La dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, promossa dalla “libera muratrice” Eleanor Roosevelt alle Nazioni Unite, l’assemblea planetaria eretta sulle rovine della Seconda Guerra Mondiale, prefigura un’umanità redenta, liberata, globalizzata nei diritti e nelle aspirazioni al futuro. Esattamente il contrario dell’attuale globalizzazione neo-schiavistica, aristocratica, mercantilista, neo-feudale. Un disegno cinico e reazionario, oggi chiamato semplicemente “crisi”, sviluppato negli anni ‘70 dai ristrettissimi circoli elitari internazionali preoccupati dall’avanzata del loro grande nemico: la democrazia. Da qui il famigerato memorandum di Lewis Powell per stroncare la sinistra in tutto l’Occidente e il manifesto “La crisi della democrazia” promosso dalla Commissione Trilaterale sempre con lo stesso obiettivo: collocare i propri uomini (Thatcher, Reagan, Kohl, Mitterrand)

Gioele Magaldi


alla guida dei paesi-chiave, per occupare lo Stato e traviarlo, in modo che non servisse più l’interesse pubblico, ma obbedisse ai diktat delle grandi lobby, l’industria delle armi, le grandi multinazionali invadenti e totalitarie.
Una storia già raccontata? Sì, anche, da diversi analisti “eretici”. Ma mai, finora, dallo sconcertante punto di osservazione del massone Magaldi, che fornisce dettagli inediti e spiegazioni spiazzanti, partendo da una rivelazione capitale: tutti gli uomini del massimo potere, nel ‘900, sono sempre stati accomunati dall’iniziazione esoterica. Questo fa di loro gli esponenti privilegiati di un circuito cosmopolita autoreferenziale e invisibile, protetto, ma al tempo stesso profondamente dialettico, non sempre concorde. Anzi, proprio alla guerra sotterranea che ha dilaniato il “terzo livello” del super-potere è dedicata la straordinaria contro-lettura di Magaldi: che nel golpe in Cile, ad esempio, non vede solo il noto complotto delle multinazionali americane per colpire il governo socialista, pericolosamente amico dei lavoratori e dei loro salari, ma anche – e soprattutto, in questo caso – il ruolo decisivo del massone Kissinger nel colpo di Stato promosso dalla Cia contro il massone Allende, come monito all’intera America Latina, da ridurre a periferia coloniale, e anche alla stessa Europa, dove le stesse “menti raffinatissime” hanno organizzato il “golpe dei colonnelli” in Grecia e i tre tentativi di colpo di Stato in Italia, affidati a Borghese e Sogno ma supervisionati da Licio Gelli, emissario della potentissima superloggia “Three Eyes”, quella di Kissinger.
Sul fronte opposto, si è mossa nell’ombra la “fratellanza bianca” delle superlogge progressiste, per tentare di rintuzzare i colpi dei “grembiulini” oligarchici. Come in un romanzo di Dan Brown, in un film di Harry Potter? Non a caso, sostiene Magaldi: proprio nel cinema e nella letteratura, negli ultimi anni, si è concentrata l’azione delle Ur-Lodges democratiche, in attesa di una grande riscossa – pace contro guerra, diritti contro privilegi – di cui lo stesso libro del “gran maestro” del Grande Oriente Democratico, affiliato alla superloggia progressista “Thomas Paine”, è parte integrante. Per credere a Magaldi, all’inizio della lettura, occorre accettare di indossare i suoi occhiali. Poi, però, già dopo poche pagine, diventa impossibile togliergli: quelli che aggiunge, infatti, sono preziosi tasselli che spiegano ancor meglio i passaggi-chiave della storia del “secolo breve”, senza mai


 Harry Potter


discostarsi dalla verità accertata, dalla storiografia corrente. Solo (si fa per dire) Magaldi aggiunge nomi e cognomi. Completa la storia che già conosciamo integrandola con indizi inequivocabili, che illuminano retroscena finora rimasti in ombra.
I riflessi della “grande guerra” che Magaldi racconta li stiamo pagando oggi: la crescita delle masse in Occidente è finita, e il mondo è sull’orlo della Terza Guerra Mondiale. Tutto è cominciato alla fine degli anni ‘60, prima con la morte di Giovanni XXIII e John Fitzgerald Kennedy, poi con il doppio omicidio di Bob Kennedy e Martin Luther King, che le Ur-Lodges progressiste volevano entrambi alla Casa Bianca. Nessuno si stupisca, dice Magaldi, se da allora la sinistra è stata sconfitta in modo sistematico: hanno vinto “loro”, i padreterni neo-feudali che volevano confiscare i diritti democratici e le garanzie del lavoro, retrocedendo i cittadini occidentali al rango di sudditi impauriti dal futuro e assediati dal bisogno. Sempre “loro”, gli egemoni, si sarebbero persino abbandonati a un clamoroso regolamento di conti: il clan che voleva George Bush alla Casa Bianca avrebbe fatto sparare a Reagan, e i sostenitori occulti di Reagan, per rappresaglia, di lì a poco avrebbero promosso l’attentato simmetrico a Wojtyla, eletto Papa anche col sostegno occulto degli amici di Bush.
Poi, su tutto, è calato l’ambiguo sudario della pax massonica, suggellato nello storico patto “United Freemasons for Globalization”, sottoscritto nel 1981 non solo dalle superlogge occidentali di destra e di sinistra, ma anche dai “confratelli” sovietici alla vigilia della Perestrojka di Gorbaciov e dagli stessi cinesi, in vista delle grandiose riforme del “fratello” Deng Xiaoping. Peccato che però qualcuno abbia “esagerato”, riconosce il super-massone oligarchico che si firma “Frater Kronos”, nella sconcertante appendice del libro di Magaldi, in cui quattro pesi massimi delle Ur-Lodges si confrontano sulla trattazione, dopo aver aiutato il massone italiano a mettere in piazza tanti segreti di famiglia. “Frater Kronos”, su cui si lesinano le informazioni personali per mascherarne l’identità, dimostra l’autorevolezza del grande vecchio del potere occidentale. «No, non sono il fratello Kissinger», scherza, quasi a suggerire che potrebbe trattarsi di un pari grado, del calibro di Zbigniew Brzezinski. Anche “Frater Kronos” – chiunque egli sia in realtà – conferma l’allarme: qualcosa è andato storto, qualcuno è andato oltre il perimetro concordato. Un nome su tutti: quello del “fratello” George Bush senior, che sarebbe “impazzito di rabbia” dopo la bruciante sconfitta inflittagli dai sostenitori di Reagan. Da allora, ancor prima di diventare a sua volta presidente, Bush avrebbe dato vita a una superloggia definita inquietante, pericolosa e sanguinaria, denominata “Hathor Pentalpha”, che avrebbe reclutato il gotha neocon del Pnac, il piano per il Nuovo Secolo Americano, da Cheney a


Jeb Bush










Rumsfeld, nonché fondamentali alleati europei, da Blair a Sarkozy. Missione del clan: destabilizzare il pianeta, anche col terrorismo, a partire dall’11 Settembre.
Per questa missione, si legge nel libro di Magaldi, è stato riciclato il “fratello” Osama Bin Laden, arruolato dallo stesso Brzezinski ai tempi dell’invasione sovietica in Afghanistan. Risultato, dopo l’attentato alle Torri: una serie di guerre, in sequenza, dall’Afghanistan all’Iraq, dalla Libia alla Siria, anche dietro lo schermo della “primavera araba”. Il nuovo bersaglio è la Russia di Putin? C’è una precisa geopolitica del caos: e i golpisti occidentali puntano sempre sulla loro creatura più grottesca, il fondamentalismo islamico. Ci stanno lavorando dal lontano 2009, quando i militari americani del centro iracheno di detenzione di Camp Bucca si videro recapitare l’ordine di rilascio dell’allora oscuro Abu Bakr Al-Baghdadi, l’attuale “califfo” dell’Isis. Regista dell’operazione? Sempre loro: la famiglia Bush. Per la precisione il fratello di George Walker, Jeb Bush, che vorrebbe fare di Al-Baghdadi il nuovo Bin Laden, da spendere per le presidenziali 2016. Dietrologia? Anche qui, “Massoni” fornisce chiavi inedite, partendo dall’attitudine esoterica degli iniziati: Isis non è solo il nome dell’orda terroristica messa in piedi da segmenti della Cia, è anche quello della divinità egizia Iside, vedova di Osiride, carissima ai massoni che si definiscono anche “figli della vedova”. In alcuni testi antichi, Isis è chiamata anche con un altro nome, Hathor. Proprio come la superloggia di Bush e Blair. Il Medio Oriente sta bruciando, è tornato lo spettacolo dell’orrore dei tagliatori di teste. “Frater Kronos” è preoccupato, il 2015 comincia male. Sicuri che non sia il caso di indossarli ancora, gli occhiali di Gioele Magaldi?


(Il libro: Gioele Magaldi, “Massoni. Società a responsabilità illimitata. La scoperta delle Ur-Lodges”, Chiarelettere, 656 pagine, 19 euro).


Tratto da: http://www.libreidee.org/2015/01/hathor-pentalpha-e-isis-il-romanzo-criminale-che-ci-attende/

giovedì 12 marzo 2015

SCADUTO IL SEGRETO DI STATO SULLA POLITICA MONETARIA ITALIANA



di Gianni Lannes
E’ scaduto il segreto prima decennale ed infine ventennale sui documenti della politica monetaria italiana. Già, ma chi se n’è accorto? Da quella documentazione è possibile ricavare preziosi elementi utili ai fini di decisive iniziative legali sia nei confronti dell'amministrazione statale ossia del governo in carica, sia negli stessi confronti della cosiddetta Banca d'Italia S.p.A., appartenente ormai a privati.
In deroga alla legge sulla trasparenza degli atti amministrativi, la 241 del 1990 e successive modifiche, il decreto 561 del 13 ottobre 1995 firmato da Lamberto Dini, pubblicato sulla "Gazzetta Ufficiale" numero 302 del 29 dicembre, disponeva "temporaneamente o senza limiti di tempo", la più completa riservatezza. Dal quel momento erano top secret i documenti inerenti la sicurezza, la difesa nazionale, le relazioni internazionali, quelli attinenti alla determinazione ed attuazione della politica monetaria valutaria; gli atti relativi all’ordine ed alla sicurezza pubblica nonché alla prevenzione della criminalità e infine quelli sulla riservatezza di persone, gruppi o imprese.
Ad ogni buon conto, il ministero del tesoro ha sottratto alla trasparenza, apponendo il segreto di Stato sulle categorie di atti «comunque rientranti nell’ambito delle attribuzioni del ministero e degli organi periferici in qualsiasi forma da esso dipendenti». Si annoverano documenti segretati per un anno e atti sottratti all’accesso per dieci e venti anni.
L'operazione era stata approntata nel giugno 1992, a bordo del panfilo della regina Elisabetta Windsor, al largo di Civitavecchia, presenti i faccendieri statali italidioti (politicanti venduti allo straniero e tecnici servitori), subito dopo la strage di Capaci, con cui fu eliminato il giudice Giovanni Falcone (che stava indagando sugli ingenti flussi di denaro sporco dall'estero in Italia e viceversa), e poco prima l'eccidio di via D'Amelio, che tolse di mezzo anche il magistrato Paolo Borsellino.
Dunque, per gli atti relativi alla «posizione italiana nell’ambito di accordi internazionali sulla politica monetaria e sulla politica creditizia e finanziaria», per gli atti «preparatori del Consiglio della Comunità Europea, sui flussi finanziari di entrata e di spesa, sulle previsioni del fabbisogno dello Stato» e ….«sull’evoluzione, la consistenza, la gestione e il risanamento del debito pubblico», la durata è di anni dieci e per altrettanti anni cala il segreto sulle simulazioni e previsioni che riguardano le misure di contenimento della spesa per interessi e, in generale, del fabbisogno del settore statale e pubblico.
Il decreto prescrive la riservatezza per la durata di venti anni dei documenti che riguardano «persone, gruppi o imprese, relazioni e denunce degli organi e dei rappresentanti ministeriali in seno alle pubbliche amministrazioni e agli enti pubblici e privati, alle banche e alle società partecipate o controllate».
Mister Renzi, lei che si sciacua la bocca con la trasparenza, quantomeno dovrebbe tirar fuori i documenti riguardanti i flussi finanziari di entrata e di spesa, sulle previsioni del fabbisogno dello Stato e sull’evoluzione, la consistenza, la gestione e il risanamento del debito pubblico, nonché sulle simulazioni e previsioni che, in tale periodo, hanno riguardato le misure di contenimento della spesa per interessi e, in generale, del fabbisogno del settore statale e pubblico. E’ fondamentale per il popolo sovrano avere accesso ai documenti sui quali è stato fatto calare a bella posta il segreto tombale.
Allora, per la cronaca, il ministro in carica era Lamberto Dini che resse il ministero dal 10 maggio 1994 al 18 maggio 1996, giorno in cui gli successe Carlo Azeglio Ciampi fino al 14 maggio 1999, quando divenne presidente della Repubblica. Chissà magari un giorno si dovrà pur rilevare la corposa presenza dei governatori e di alti funzionari di Bankitalia ai vertici delle istituzioni repubblicane. Come non rammentare Luigi Einaudi, governatore della Banca d’Italia che fu il primo presidente della Repubblica dopo esserne stato ministro del Tesoro, dal 31 maggio al 4 giugno 1947. Un altro governatore, Guido Carli, è stato ministro del Tesoro dal 23 luglio 1989 al 28 giugno 1992, in seguito presidente della Confindustria che se non è un’istituzione pubblica è pur sempre il ministero dell’Industria del governo ombra dei poteri forti, senza parlare degli uomini dell’ufficio studi della Banca d’Italia "prestati" alla Repubblica, da Savona a Draghi, alla Tarantola in Rai.

Il 13 ottobre 1995, il governo “tecnico” di Lamberto Dini (oggi un pensionato d'oro), mediante il Decreto Ministeriale numero 561, pone il segreto su:
«articolo 2) atti, studi, analisi, proposte e relazioni che riguardano la posizione italiana nell’ambito di accordi internazionali sulla politica monetaria…;
d) atti preparatori del Consiglio della Comunità europea;
e) atti preparatori dei negoziati della Comunità europea…
Articolo 3. a ) atti relativi a studi, indagini, analisi, relazioni, proposte, programmi, elaborazioni e comunicazioni… sulla struttura e sull’andamento dei mercati finanziari e valutari…; ecc. …)».
In altri termini, il popolo sovrano non deve sapere nulla della trappola in preparazione sulla politica monetaria presente e futura. L’1 gennaio 2002 l’Italia ed altri Paesi europei (non tutti) adottano come moneta l’euro. I prezzi raddoppiano, gli stipendi invece no.
    Art. 2.
          Categorie di documenti attinenti alla sicurezza,
        alla difesa nazionale e alle relazioni internazionali
  1. Ai sensi dell'art. 8, comma  5,  lettera  a),  del  decreto  del
Presidente  della  Repubblica 27 giugno 1992, n. 352, ed in relazione
alla esigenza di salvaguardare la  sicurezza,  la  difesa  nazionale,
nonche'  l'esercizio  della sovranita' nazionale, la continuita' e la
correttezza   delle   relazioni   internazionali,   sono    sottratte
all'accesso le seguenti categorie di documenti:
    a)  atti  relativi alle iniziative di finanziamento, previsione e
controllo di bilancio e spesa, attinenti a  programmi  connessi  alle
esigenze  di  difesa  e relativi all'attivita' di approvvigionamento,
acquisizione,  dislocazione  di  beni  immobili  e  mobili,  gestione
tecnico-operativa   e   manutenzione   di   mezzi,  armi,  munizioni,
esplosivi,  materiali  e  procedure  classificati,  nonche'   accordi
intergovernativi di sicurezza e difesa comune;
    b)  atti, studi, relazioni e proposte relativi alle iniziative di
finanziamento,  previsione  e  controllo  di  bilancio,   riguardanti
situazioni di emergenza in materia di difesa e protezione civile;
    c)  atti,  studi, analisi, proposte e relazioni che riguardano la
posizione  italiana  nell'ambito  di  accordi  internazionali   sulla
politica monetaria e sulla politica creditizia e finanziaria;
    d) atti preparatori del Consiglio della Comunita' europea;
    e)  atti  preparatori  dei  negoziati  della  Comunita'  europea,
nonche' degli accordi multilaterali di  ristrutturazione  del  debito
estero;
    f)   documenti,  studi,  proposte,  relazioni,  indagini  e  atti
relativi alla partecipazione  italiana  alle  istituzioni  creditizie
internazionali;
    g)   atti   relativi   alla  programmazione  ed  alla  iniziativa
dell'attivita' di vigilanza e di ispezione, nonche' verbali,  atti  e
relazioni   degli   uffici   dei  servizi  ispettivi  attinenti  alla
sicurezza, alla difesa nazionale e alle relazioni internazionali.
  Art. 3.
        Categorie di documenti attinenti alla determinazione
          ed attuazione della politica monetaria valutaria
  1. Ai sensi dell'art. 8, comma  5,  lettera  b),  del  decreto  del
Presidente  della  Repubblica 27 giugno 1992, n. 352, ed in relazione
alla esigenza  di  salvaguardare  la  riservatezza  dei  processi  di
formazione,   di   determinazione  e  di  attuazione  della  politica
monetaria  e  valutaria,  sono  sottratte  all'accesso  le   seguenti
categorie  di  documenti, quando dalla loro divulgazione o conoscenza
possa derivare effettivo  e  concreto  pregiudizio  alla  tutela  dei
processi stessi:
    a) atti relativi a studi, indagini, analisi, relazioni, proposte,
programmi,  elaborazioni  e  comunicazioni  sui  flussi finanziari di
entrata e di spesa, sulle  previsioni  del  fabbisogno  dello  Stato,
sulla  evoluzione,  la  consistenza,  la gestione, il risanamento del
debito pubblico e provvedimenti per il contenimento ed il risanamento
della spesa e del deficit pubblico, sulla struttura e  sull'andamento
dei mercati finanziari e valutari nonche' sulla politica fiscale e di
spesa pubblica;
    b)  elaborazioni,  simulazioni e previsioni concernenti misure di
contenimento della spesa per interessi e, in generale, del fabbisogno
del settore statale e di quello pubblico allargato;
    c) atti, anche preparatori, relativi alla emissione  o  ad  altre
determinazioni  in  materia  di  titoli  di Stato e di autorizzazione
all'emissione di prestiti in eurolire;
    d) atti relativi agli interventi  dell'Amministrazione  in  campo
monetario  e  valutario,  se  connessi  ai  procedimenti  di cui alla
successiva lettera e);
    e) atti di  programmazione  e  di  iniziativa  dell'attivita'  di
vigilanza  e  di  ispezione,  nonche'  verbali,  atti e relazioni dei
servizi  ispettivi  ed  atti  sanzionatori,  quando  possa  derivarne
pregiudizio  ai  processi  di  formazione,  di  determinazione  e  di
attuazione della politica monetaria e valutaria.
                Art. 4.
Categorie  di  documenti  attinenti  all'ordine  ed  alla   sicurezza
   pubblica   nonche'  alla  prevenzione  e  alla  repressione  della
   criminalita'.
   1. Ai sensi dell'art. 8, comma 5,  lettera  c),  del  decreto  del
Presidente  della  Repubblica 27 giugno 1992, n. 352, ed in relazione
all'esigenza di  salvaguardare  l'ordine  e  la  sicurezza  pubblica,
nonche'  la  prevenzione  e  la  repressione della criminalita', sono
sottratte all'accesso le seguenti categorie di documenti:
    a) atti e documenti relativi alle  iniziative  di  finanziamento,
previsione  e  controllo  di  bilancio e spesa, attinenti a programmi
connessi  alle  esigenze  di   polizia   e   sicurezza   e   relativi
all'attivita'   di   approvvigionamento,   dislocazione,  gestione  e
manutenzione di infrastrutture, tecnologie, mezzi,  armi,  munizioni,
esplosivi  e  materiali  classificati  in  dotazione  alle  forze  di
polizia;
    b) documenti di programmazione e di iniziativa dell'attivita'  di
vigilanza  e  di  ispezione,  nonche'  verbali,  atti e relazioni dei
servizi  ispettivi  facenti  capo  all'Amministrazione  del   tesoro,
attinenti all'ordine e alla sicurezza pubblica ovvero alla prevezione
e repressione della criminalita';
    c)  atti  relativi alle operazioni concernenti l'ideazione, anche
grafica, la commessa, la fabbricazione e la distribuzione di  moneta,
carta moneta e titoli di Stato;
    d) documenti relativi agli immobili adibiti alle sedi di servizio
dell'Amministrazione,  alle procedure di sicurezza ovvero elaborati o
atti  tecnici  concernenti  attrezzature  e  impianti   soggetti   ad
omologazione  ed approvazione quando l'accesso possa recare oggettivo
e concreto pregiudizio alla sicurezza dei servizi e dei beni.
Art. 6.
                       Periodo di differimento
  1. Ai sensi e nei limiti dell'art.  24,  comma  6,  della  legge  7
agosto  1990,  n.  241,  e  dell'art. 8, commi 2 e 3, del decreto del
Presidente della Repubblica 27 giugno 1992, n. 352, per le  categorie
di  documenti  indicati  negli  articoli  precedenti  la  sottrazione
all'accesso opera per il  periodo  a  fianco  di  ciascuna  categoria
indicato,  con  decorrenza dalla data del provvedimento che chiude il
procedimento di cui essi fanno parte:
    a) documenti  di  cui  all'art.  2,  lettere  c),  d),  10  anni;
documenti  di  cui alla lettera b), riguardanti la protezione civile,
un anno;
    b) documenti di cui all'art. 3, lettere a), b), c), 10 anni;
    c) documenti di cui all'art. 5, lettera m), 5 anni;  lettera  i),
20 anni; lettera aa), 10 anni.
(art. 5…i) atti,  studi,  analisi,  relazioni,  proposte,  denunce  degli
organi  e  dei  rappresentanti  ministeriali  in  seno alle pubbliche
amministrazioni e agli enti pubblici e privati, alle banche  ed  alle



Visto su: http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2015/03/scaduto-il-segreto-di-stato-sulla.html

domenica 8 marzo 2015

8 marzo ed ogni giorno, per ogni Persona, Rispetto e Serenità.

8 Marzo.

Festa della Donna.

Desidero fare i miei più sentiti auguri, ad ogni Donna genuinamente onesta e altruista, con l'Augurio che abbia Rispetto e veda tutti i suoi sogni più belli Realizzati.

Un Augurio Sincero che estendo anche ad ogni Uomo parimenti onesto ed altruista.

Che tale rispetto valga tutto l'anno e non solo in questa data.

Desidero pertanto che l'8 Marzo, almeno nella mia pagina ufficiale, venga tutelato non come un luogo comune o una ricorrenza consumistica, ma piuttosto come un profondo valore.

Con l'Augurio più Potente che Migliori la qualità della Vita di ogni essere Umano, Dedico questo Valore in particolar modo a tutte quelle donne che pur non avendo il lavoro che sognano, vanno avanti con Coraggio, adattandosi a fare anche quelli più umili, pur di mantenere il loro Bimbo o se stesse o chi Amano.

Lo Dedico a quelle donne oneste ed equilibrate, che per quanto siano affettuose con i loro compagni, subiscono ugualmente e purtroppo maltrattamenti fra le mura domestiche.

Lo Dedico a quelle donne cui va tutto storto ma nonostante questo, con tanta pazienza e dignità vanno avanti sperando che domani sia un giorno migliore.

Quel giorno arriverà.

Siate Forti come siete sempre state.

Lo Dedico a quelle donne di paesi lontani, che sono obbligate ad assistere alla morte dei loro bimbi per mancanza di cibo e di acqua nell'indifferenza (e nell'impotenza) di tante, troppe persone.

Lo Dedico a quelle donne, anche di tenera età, cui viene assurdamente imposta la mutilazione dei genitali affinché non provino piacere.

Lo Dedico infine anche a quella minoranza di donne estremamente scorrette che disonorano l'intero genere femminile, perché si divertono a calunniare il maschio per partito preso, o perché politicizzate, diventando esse stesse parte del problema anziché della soluzione.

Che l'8 marzo e ogni anno a venire, sia dunque celebrazione di tutte le persone di ambo i sessi che possano vivere in armonia nel rispetto reciproco.

E che coloro che vivono diffamando, creando intrighi, perseguitando o peggio. che siano uomini o donne, possano maturare e iniziare a comportarsi da esseri umani veramente degni di questo nome. Il mondo migliora a partire da se stessi.

Buon 8 marzo.

Un abbraccio ღ x7

Adam.
 
Tratto da:  http://777babylon777.blogspot.it/2015/03/8-marzo-ed-ogni-giorno-per-ogni-persona.html