Più scrivo e più mi rendo conto di non essere io a scrivere, bensì la scrittura accade attraverso me.
Percepisco sempre più chiaramente che nei fatti non scrivo, ma sono scritto da qualcun altro.
Nell'atto del voler imprimere dei concetti in forma scritta la mia volontà può arrivare fino ad un certo punto, poi si ferma. Più precisamente può giungere fino ad invocare l'ispirazione e alla predisposizione all'ascolto.
Tutto il resto è miracolo.
In quanto non spiegabile razionalmente.
Non oggetto di causa ed effetto.
Flusso di abbondanza infinita al quale connettersi.
Credo che il fine dell'essere umano in ultima analisi sia proprio questo, comprendere la sua macchina biologica per scoprire attraverso quali "attività" può fare da tramite alle correnti di forze divine che già esistono, e portarle così in manifestazione sulla Terra.
Non siamo altro che strumenti di Dio al servizio dell'umanità, non possiamo fare realmente nulla da soli, per mezzo della nostra unica volontà.
In quanto le nostre possibilità si limitano al voler servire e alla predisposizione interiore, attraverso la purificazione e la comprensione, verso le influenze superiori.
Per questo è così importante pregare, utilizzare il Cuore, sforzarsi di elevarsi verso l'alto con intensa aspirazione.
Rendiamo la nostra vita una preghiera costante, che ogni pensiero, emozione e postura sia un inno a Dio, attraverso il quale uniformarsi alla sua Volontà.
Questa è l'autentica forma di potere dell'essere umano, entriamo nell'esistenza con tutto l'essere e colleghiamoci all'infinita ricchezza della Vita.
Nella luce,
Nicolò Cefalo
