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martedì 24 febbraio 2015

I misteri di Adam Kadmon (da Libero)

Adam Kadmon
Adam Kadmon uomo del mistero e di Mistero, il format che ti ha reso l’esperto di cospirazioni, esoterismo ed occultismo più noto in Italia, ed unico ad essere stato menzionato dal New York Times; il tuo libro Illuminati viaggio nel cuore nero della cospirazione mondiale (edizioni Piemme) è diventato un caso editoriale. Sei popolarissimo in Internet ma su di te, si trovano ben poche informazioni certe. Aiutaci a fare un po’ di chiarezza.
Adam Kadmon è il tuo vero nome?È il nome iniziatico che uso anche come pseudonimo quale autore, conduttore, ricercatore e fonte di argomenti esoterici ed occultistici. Significa “Umanità delle origini” da “Adam” = Umanità e “Ha Kadmoni” = “delle origini”.
Perché hai deciso di chiamarti così?In un certo senso è stato il nome a scegliere me. Mi spiego meglio. Secondo le Culture Sapienziali, che costituiscono il substrato esoterico di alcune importanti religioni, il nome “Adam Kadmon” andava riconosciuto alla persona i cui dati, applicandovi tecniche di riduzione numerologica, restituissero sempre e comunque il valore 7. In effetti, non solo i miei dati anagrafici, per esempio nome e cognome o data di nascita, ma anche tutto il resto: le vocali del nome, il numero di telefono fisso, il codice di avviamento postale, il segno zodiacale, il numero dei pianeti nell’elemento che lo caratterizza e quant’altro.
Questa caratteristica esoterica ti conferisce “speciali poteri”?Sempre secondo le loro profezie, chiunque mi cagioni volutamente sofferenza, soffrirà sette volte il dolore da me patito mentre chi mi vuole genuinamente bene, inizierà a essere fortunato. Nonostante io non creda assolutamente né in profezie né in religioni, devo ammettere che ho visto calamità incredibili abbattersi su chi mi faceva soffrire e grandi fortune arridere chi mi proteggeva disinteressatamente. Se si tratta di coincidenze sono impressionanti.
Credi nelle profezie?No. Credo nelle persone di buona volontà.
Non sei un “complottista” ma un esperto delle teorie del complotto, di esoterismo e di occultismo. Come ti rapporti con queste teorie?Ho sempre avuto una posizione molto critica e obiettiva. Apro e chiudo i servizi invitando chi mi segue a cogliere quello che dico al pari di una “fiaba”, ricordando che ogni favola ha sempre una precisa morale. La saggezza sta nel saperne cogliere il corretto insegnamento. In assenza di prove, qualsiasi argomento, per quanto plausibile, non va mai imposto come verità assoluta, come purtroppo in Rete fanno anche in troppi, ma al contrario va presentato come ipotesi, teoria o come “fiaba dell’età moderna”.
Numerose delle tue fiabe, si sono poi rivelate autentiche. Sei stato il primo ad esempio rassicurare il pubblico spiegando che l’influenza suina era meno pericolosa del morbillo, in tempi in cui l’OMS gridava alla pandemia e ad averci avvisato dell’esistenza di un monitoraggio di massa da parte di potentissime “intelligence”, fra cui la NSA, su comunicazioni telefoniche, internet e social network poi confermata da Snowden, ex agente segreto della CIA.  Come facevi a saperlo? Sei forse un agente segreto che finge di essere un attore cosicché tutti lo scambiamo per un personaggio di fantasia?No, non sono un agente segreto. Del resto se lo fossi, non potrei certo dirlo né dimostrarlo. E neppure sono un personaggio di fantasia. La maschera e gli abiti che indosso in televisione dalla sesta edizione di Mistero, appartengono realmente alla mia Cultura. Non sono una invenzione scenica e non servono per nascondere il mio volto. È il nostro modo di vestire abituale nel mondo da cui provengo. Mentre da voi è obbligatorio non indossare indumenti che possano rendere difficoltoso il riconoscimento, da me, essendo tutti educati al rispetto reciproco, non corriamo questo tipo di rischi. Per noi è molto importante lo sguardo perché da esso traspare la verità sullo stato d’animo di una persona, che la mimica facciale può invece facilmente confondere.
All’interno della nostra società hai una vita normale?Quando non lavoro per Mistero, ma svolgo altre attività, adotto il comportamento di una persona normalissima, volendo anche banale, arrivando se necessario a fingermi vulnerabile, per studiare adulatori e avversari. Il vantaggio è molteplice: scopro rapidamente chi mi è amico da chi invece è solo uno speculatore, chi crede di approfittarsi di quella che faccio sembrare “ingenuità”. Ho perso il conto degli stolti che per aver scambiato gentilezza per debolezza, hanno commesso azioni di cui poi si sono pentiti. Ad ogni modo il mio consiglio è sempre quello di perdonare. Perdonare ma non dimenticare.  E concedere una seconda possibilità a chi dimostra con tutto il Cuore, con la C maiuscola, un serio ravvedimento. Del resto il vero miglioramento del mondo, parte proprio da noi stessi. E questa, non è una teoria.
Un abbraccio, Adam.
Da Libero (25/02/14)
MOK MOK

Visto su: https://mokzine.wordpress.com/2014/02/25/i-misteri-di-adam-kadmon-da-libero/