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domenica 16 aprile 2023

REAGIRE NON E' AGIRE

Con lo scontro orizzontale/meccanico non si vince nessuna battaglia. Temo che una buona parte dei ricercatori appassionati corra il rischio di passare dal combattere strenuamente il pensiero unico, al tutelare in ogni modo un sentimento unico, ovvero il rancore. Reagire non è Agire, cari amici... Siamo solo all'inizio del grande caos che attaccherà tutto e tutti, ove "perfino gli eletti cadranno"... Occorrerà vero discernimento per districarsi dal periodo più cupo della storia dell'uomo. Discernimento, già, bella parola. Sapete in quanti tra noi hanno vero discernimento, in grado di separare il grano dalla zizzania? Pochissimi, forse nessuno autenticamente: "E i servi gli dissero: Vuoi dunque che andiamo a raccogliere la zizzania? No, rispose, perché non succeda che, cogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano. Lasciate che l'una e l'altro crescano insieme fino alla mietitura." (Mt 13, 28) Cosa fare quindi? Il rancore è il primo nemico a cui tagliare la testa, non il vicino di casa, l'ex marito o un lama di turno. Certo, lo so, fanno incazzare quelle immagini, e manifestare il proprio dissenso è sacro - se si è certi dei fatti - ma tenete a mente queste parole quando domani sarete innanzi a notizie che provocheranno la vostra ira: SE MANIFESTI ODIO O RANCORE, HAI PERSO! Ricordate? Non conta ciò che fate, ma dove siete seduti mentre fate ciò che fate. Dissolvete il rancore e avrete lo sguardo limpido; dissolvete il rancore e avrete il cuore in pace. Solo in quel momento potrete sguainare la spada e tagliare le teste nel mondo esterno, poiché la vostra azione sarà sacra. Ma se a muovervi sarà il rancore il mondo fuori non cambierà, chi lo governa riderá di pancia alle vostre spalle, e voi resterete solo dei guerrieri della bolletta della luce... più incazzati di prima. Federico Cimaroli - Pensiero Caffè