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venerdì 29 dicembre 2023

L’ERA DELL’ACQUARIO

Inserito da Piergiorgio Lavezzini
Siamo entrati nel ventunesimo secolo e secondo l’astronomia siamo usciti dall’era dei Pesci e siamo entrati nell’era dell’Acquario. Per chi non conosce l’astronomia può risultare difficile comprendere che cosa significa era dei Pesci e dell’Acquario. Cerchiamo di dare una spiegazione, in parole semplici, in che cosa consiste il fenomeno dal punto di vista astronomico. FENOMENO ASTRONOMICO DELLA PRECESSIONE DEGLI EQUINOZI
L’inclinazione dell’asse terrestre rispetto al piano solare o equatore celeste è di 23° 27′. La terra quindi percorre il suo cammino di rotazione attorno al Sole secondo una traiettoria chiamata eclittica o zodiaco, il cui piano avrà lo stesso angolo di inclinazione rispetto all’equatore celeste. Nella figura a lato l’eclittica corrisponde al percorso apparente del Sole durante l’anno.
In realtà avviene il contrario: il Sole è fisso al centro e la Terra ruota sull’eclittica. La traiettoria dell’eclittica taglia l’equatore celeste in due punti, il punto equinoziale di primavera (punto gamma) o primo punto d’Ariete ed il punto equinoziale d’autunno (punto omega) o primo punto della Libra. La Terra è una sfera o meglio un ellissoide di rotazione: il diametro equatoriale è superiore al diametro polare di 45 km. A causa dell’inclinazione dell’asse terrestre, il rigonfiamento equatoriale non è sempre diretto verso il Sole: questi quindi esercita sul rigonfiamento un momento torcente che tende a raddrizzare l’asse terrestre.
Anche la Luna partecipa al fenomeno: nonostante la sua massa sia di molto più piccola rispetto al Sole, la sua azione è considerevole a causa della sua vicinanza alla Terra. L’azione di questi due corpi celesti fa sì che la Terra nel suo giro di rotazione attorno a sé stessa si comporti come una trottola, tendendo a muoversi secondo il momento torcente esercitato dal Sole e dalla Luna. Queste azioni esterne fanno sì che l’asse terrestre ruoti secondo un cono perpendicolare all’orbita della Terra. Un’intera rotazione del polo, in termine astronomico detta precessione degli equinozi, dura 25.770 anni: quindi la lunghezza di un’era è di 2.148 anni, cioè l’intera precessione diviso dodici, il cui numero rappresenta le posizioni dello zodiaco.
In conseguenza quindi di questo lento movimento variano sia l’equatore celeste sia i punti di intersezione tra equatore celeste ed eclittica, venendo così a coprire nell’arco di 25.770 anni tutte le dodici costellazioni dello zodiaco. Il 21 marzo ogni 2.148 anni cambia costellazione: all’epoca degli antichi greci si trovava circa sul confine tra la costellazione dell’Ariete e dei Pesci, oggi si trova tra l’Acquario ed i Pesci. Gli astronomi affermano che il 21 marzo, cioè il punto ideale in cui l’eclittica taglia l’equatore celeste si trova già nella costellazione dell’Acquario. Per questo diciamo che siamo entrati nell’era dell’Acquario. Questo movimento lento della Terra significa non solo una variazione lenta del clima terrestre, dove l’inverno subentrerà all’estate e viceversa, ma anche, soprattutto una variazione della mentalità, delle inclinazioni della mente collettiva dell’umanità. ASTROLOGIA, SCIENZA RISERVATA AGLI INIZIATI
É interessante studiare la preistoria e la storia antica in chiave astrologica, la storia del comportamento umano in funzione delle varie ere. La mentalità, i desideri, i comportamenti dei vari popoli, civiltà, hanno un’impronta generale caratterizzata dall’influenza del segno astronomico dell’era. Questo non deve considerarsi in modo rigido: è la psicologia del comportamento, è il perché inconscio delle azioni dell’umanità. L’astrologia per gli antichi era una scienza riservata agli eletti, agli iniziati (quelli che possiedono la conoscenza), ed era ritenuta la scienza degli dei, perché la natura si confondeva con Dio, ed erano le grandi stelle del cielo che tracciavano il cammino degli uomini. L’intero mondo naturale era ritenuto dagli antichi popolato da dei, spiriti e demoni; pure il Sole, la Luna e gli astri erano considerati il dominio degli dei. Da qui il comune convincimento che le divinità stellari influissero direttamente sulle vicende terrene, come siccità, alluvioni, guerre, epidemie, cambiamenti di dinastie e cadute di imperi. Solo ai sacerdoti ed agli iniziati era riservato lo studio accurato del moto dei corpi celesti per poter conoscere tempestivamente la volontà degli dei celesti. Oggi, in particolar modo nella cultura delle società occidentali, varie persone, soprattutto di un certo livello culturale, catalogano la credenza degli antichi, nelle divinità della natura come superstizione e considerano questi popoli ed i loro sacerdoti-scienziati alla stregua di primitivi, in quanto non conoscevano le leggi fisiche che governano i fenomeni naturali. Vedono con commiserazione questi popoli e li considerano più o meno alla stregua dei popoli primitivi dell’Africa e dell’America. Noi invece ci consideriamo superiori perché crediamo di conoscere le leggi del mondo fenomenico che ci circonda. Una lezione che dobbiamo ancora imparare è l’umiltà di fronte alla Natura. Conosciamo molto poco su molteplici fenomeni naturali e non abbiamo nemmeno visitato alcuno dei milioni di pianeti presenti nell’universo. Nonostante tutto questo, abbiamo la sfrontatezza di sentirci superiori rispetto a popoli dell’antichità, che in certi settori possedevano, non si sa come, conoscenze superiori alle nostre attuali. Ai giorni nostri, sono ancora senza risposta ufficiale parecchi fenomeni che si possono osservare o misurare. Questo comporta che pure i tipi di energia da cui hanno origine sono sconosciuti. La costruzione delle piramidi, sparse in tutti i continenti, ne sono una dimostrazione lampante. L’energia interna di queste misteriose costruzioni lascia sconcertati gli studiosi, ed a tutt’oggi nessuno è ancora riuscito a darne una spiegazione plausibile. Infatti, all’interno di queste misteriose costruzioni, nessun elaboratore elettronico funziona correttamente. Per quanto riguarda gli antichi templi dell’Egitto, di Babilonia, dell’india, come pure quelli greco-romani, celti e cristiani, si sa oggi che furono costruiti lasciando all’esterno le onde negative dell’energia tellurica e che all’interno esiste solamente energia positiva, distribuita a livelli sempre più intensi andando dalla periferia al centro ideale del tempio. A questo proposito si veda il tempio di Amenofis III a Luxor, nell’Alto Egitto, chiamato il Tempio dell’Uomo. Una scoperta recente che riguarda l’energia tellurica della terra è la rete di Hartman. Tuttavia, non si ha ancora alcuna nozione per il suo utilizzo, e tanto meno sulla possibilità di ampliarne le maglie a proprio piacimento. INFLUENZA DEGLI ASTRI SULLA NATURA
Se riflettiamo sul concetto di divinità nel mondo naturale, specialmente alla luce degli insegnamenti dei Maestri del Mondo, dobbiamo ritornare e ricrederci sulle credenze degli antichi popoli. La Natura è Dio, dicevano. Dovunque si volge lo sguardo esiste la vita, di quell’energia definita ‘divina’, come spesso veniva catalogato ogni fenomeno di cui non se ne conoscevano le cause, ma se ne percepiva la presenza. Di qui il parallelismo tra una natura abitata da divinità positive e negative e la presenza dell’energia divina dovunque. Come questa energia è presente nella natura, così è componente dei pianeti e degli astri, del Sole e della Luna. La constatazione che il Sole e la Luna hanno influenza sulla vita vegetale non era una novità per gli antichi popoli, da cui il culto dei due astri per propiziarne i favori. Oggi nel campo dell’agricoltura si seguono i cicli lunari per la semina, il raccolto, la vendemmia, la pigiatura, il trapianto di alberi. Il ciclo mestruale segue il ciclo lunare. Ricordo una consuetudine curiosa durante la mia infanzia: l’imbottigliamento dei vini presso gli agricoltori locali. È normale prassi imbottigliare i vini in base allo stato della Luna. Se il vino viene imbottigliato con la Luna non favorevole, si forma una forte pressione all’interno della bottiglia che può anche arrivare a far saltare il tappo di sughero. Queste sono conoscenze e tradizioni che sono state tramandate per secoli senza avere una spiegazione scientifica. Dalla meteorologia si sa che in genere un nuovo ciclo lunare, che inizia con la Luna nuova, segna una variazione del clima e delle condizioni atmosferiche. Le maree sono prodotte dall’attrazione lunare. Da questo nasce la convinzione di una energia misteriosa che emana dall’astro notturno e che condiziona la crescita del mondo vegetale e la parte femminile dell’umanità. Da qui il parallelismo di questa energia con la linfa vitale del corpo umano, con la parte inconscia dell’essere, con il mondo femminile. Di contro il Sole rappresenta la vita, la forza, l’azione, la parte maschile dell’essere. La Luna diventa l’astro passivo, il Sole l’astro attivo: dall’unione dei due si ha la perfezione. Lo Yin e lo Yang della medicina cinese non sono altro che la parte femminile e maschile, il negativo ed il positivo di questa energia ancora misteriosa; il corpo umano, solo quando esiste l’equilibrio, ritrova la salute: di qui il ruolo dell’agopuntura. Osservazioni e parallelismi sulle diverse energie furono attuati per tutti i pianeti e le principali stelle del cielo. Dall’osservazione del movimento degli astri divenne spontaneo un collegamento con gli avvenimenti terrestri. Fin dall’inizio della civiltà babilonese (2° millennio a.C.) ci sono state tramandate tavole che riportano le posizioni osservate per i pianeti comparate con gli avvenimenti terreni. Il legame tra astrologia, astronomia e religione (culti stellari, sacerdoti astronomi) può essere osservato praticamente presso tutte le civiltà antiche. Presso i Sumeri, l’influenza dei pianeti e degli astri era tenuta in tal considerazione, da programmare in ben determinati periodi dell’anno l’accoppiamento tra uomini e donne, in modo da generare una stirpe con ben definite caratteristiche. Sono numerosi oggi gli studi scientifici sulle influenze degli astri: sappiamo che la Luna influisce sull’umore in genere, il Sole ha la sua importanza nell’aumento o meno delle malattie cardiache, Marte ha attinenza con gli stati di alterazione del sangue umano, mentre Giove agisce sugli strati della ionosfera, alterando le comunicazioni intercontinentali, non per via satellite. Per esempio, quando rispetto alla Terra, il Sole e Giove si trovano a 90° tra loro, ogni trasmissione intercontinentale attraverso la ionosfera, e non per via satellitare, diventa inutile. Oggi l’astrologia, la lettura dei pianeti o meglio la loro influenza su un individuo o su una città, una nazione, un pianeta, viene considerata sempre più a livello di scienza. Non mancano naturalmente i detrattori: molti di questi in genere non dispongono di conoscenze specifiche o approfondite. La cultura occidentale, caratterizzata da consumismo e da ritmi stressanti, in cui la vita diventa una competizione per avere sempre di più, tende a dare valore ed importanza soltanto a ciò che può essere spiegato e controllato. È la mancanza di umiltà che porta alla paura di ciò che non può essere né spiegato né tantomeno dominato. È sulla scia di questo pensiero che fenomeni come gli UFO o conoscenze derivanti da astrologia, astronomia o altre discipline vengono negate e presentate come superstizioni con spiegazioni superficiali. Di fatto, ogni individuo ha il suo carattere, ha un suo modo di vivere, di agire, di prendere decisioni, di sentire le cose, una sua emotività, raziocinio, o come si dice, ha una sua propria vibrazione: al momento della nascita è come un’impronta, un marchio che riceve. Come ci sono moltissime trasmissioni radio ed ognuna ha la sua propria frequenza, così ogni individuo ha il suo marchio, la sua vibrazione che è unica, come è unica l’impronta della mano. Ora attorno a noi c’è un vorticare continuo di energia proveniente dagli spazi siderali. Questa energia se è in sintonia con la nostra personale vibrazione, a nostra insaputa, ci esalta, ci carica di energia, condiziona la nostra giornata, ci dà la forza di reagire a qualsiasi avvenimento non favorevole; se invece è in dissonanza ci sentiamo privi di forze, svogliati, senza la forza di reagire, più inclini al nervosismo. Come una stazione radio che riceve su una certa frequenza, la ricezione può essere chiara o disturbata indipendentemente dalla bontà della ricevente. Il nostro futuro a grandi linee è già scritto: gli astri del cielo ci aiutano o meno, ci condizionano, poiché che lo vogliamo o no, assorbiamo l’energia che sta attorno a noi. L’astrologia non è se oggi farò un incontro favorevole, se concluderò buoni affari, se mi capiterà un incidente; la mia mappa astrologica personale, valida per me e per nessun altro, mi dice se oggi le energie esterne sono favorevoli o dissonanti, se è conveniente intraprendere un lavoro o un affare, in quanto la situazione mentale e psichica può non essere nella situazione idonea per intraprendere quel lavoro o concludere quell’affare. Non si prendono decisioni importanti quando si è stanchi o ammalati, si rimanda tutto a quando il fisico è in salute e la mente è lucida. Come ogni individuo ha il suo marchio personale, così esiste un marchio, una vibrazione propria di una città, di un popolo, di una nazione, del pianeta Terra. Esistono ricerche a questo proposito dove la mappa astrale di un popolo viene letta in funzione della sua storia: sono interessanti le numerose coincidenze tra dissonanza degli astri e difficoltà nel cammino della storia di quel popolo, e viceversa. Per una nazione hanno importanza i pianeti lenti (da Giove a Plutone) e le stelle della galassia, in particolare quelle di prima grandezza. Così pure la Terra riceve energie sempre diverse: ogni giorno diventa irripetibile. Il Sole nella sua rotazione attorno alla galassia non verrà mai ad occupare la stessa posizione per due volte: in ogni punto della galassia esiste una energia data dalle varie stelle che la compongono, per cui ogni tratto del cammino della Terra è caratterizzato da energie diverse che danno un’impronta al comportamento, alla mentalità degli uomini. STORIA DEL COMPORTAMENTO UMANO IN FUNZIONE DELLE ERE
É interessante studiare le caratteristiche generali della storia in questa chiave. Dai libri di scuola apprendiamo che la storia della civiltà è iniziata circa 6.000 anni fa, coi Sumeri in Mesopotamia, gli Egiziani in Nord Africa, gli Ariani in India ed i Cino in Cina. Hanno iniziato a costruire imponenti città, si sono dati una scrittura, hanno lasciato leggi ed un modo di governare. Nei sei millenni precedenti, era la preistoria, l’era della pietra grezza e poi levigata. Prima ancora l’uomo era semi animale ed ha continuato per millenni a vivere in grotte. Quindi l’uomo solo seimila, settemila anni fa si è dato una organizzazione sociale, mentre in precedenza era solo una organizzazione di tipo tribale. Questa storiella che ci hanno propinato a scuola non sta in piedi. Secondo gli studiosi di antropologia, un ramo degli Australopitechi, a partire da circa 4 milioni di anni fa, diede origine a diverse specie ed ai progenitori del futuro nuovo genere Homo. Ebbene per milioni di anni l’uomo (Homo erectus, Homo abilis, Homo nearderthalensis, Homo sapiens) è vissuto allo stato animale, e poi improvvisamente circa 6.000 anni fa si è svegliato dal lungo sonno ed ha incominciato a legiferare, a scrivere, a costruire monumenti ancora oggi ineguagliati. Nella storiella ci manca solo la bacchetta magica. La storia è molto più antica di quanto si pensi: a dettare i corsi della storia sono, in modo preponderante, anche gli sconvolgimenti geologici. La Terra nella sua lunga storia ha subito vari capovolgimenti con inabissamento di terre ed emersione di altre: ne è la testimonianza la variazione del polo magnetico, come deriva dall’analisi dei giacimenti ferrosi. I geologi datano l’ultimo sconvolgimento tellurico a circa 10.000, 12.000 anni fa, in cui si è avuto un netto cambiamento del polo magnetico. Non potrebbe essere stato il famoso Diluvio Universale, la cui memoria è raccontata dai popoli di tutti i continenti? Ecco perché non si trovano reperti di altre civiltà precedenti, o quel poco che esiste per forza lo si vuole considerare acquisito dalle civiltà che conosciamo. Le conoscenze astronomiche dei Babilonesi, dei Cino, dei Maya, degli Ari, il mistero dell’energia delle piramidi sparse in tutti i continenti, incluso nel fondo dei mari, la conoscenza dell’energia tellurica, della rete di Hartman, la tecnologia più strabiliante del nostro secolo, incluso l’uso della bomba atomica (vimana (‘carri celesti’), riportati nella sezione del ‘Droma Parva’ del Mahabharata) e di un’altra energia ancora più potente, di cui parlano i Veda (chiamata Asta di Brahma), ci dovrebbero far riflettere e chiederci da dove le hanno apprese. Tutti i popoli antichi menzionano, sotto coloriti nomi o simbolismi, oggetti volanti. L’elenco di oggetti, reperti, constatazioni che non trovano risposta è talmente lungo da rimanere meravigliati come mai certa gente si intestardisce a non voler ammettere la presenza di precedenti civiltà. Gli antichissimi libri tibetani dicono che ora è l’era della quinta razza, e che le precedenti sono scomparse per sconvolgimenti tellurici sia naturali che provocati per errore umano. I Veda pure parlano delle cinque razze. Vogliamo ora leggere in chiave astrologica il comportamento umano durante i vari millenni e constateremo perché questa scienza era tenuta in enorme considerazione dagli antichi. Ogni era dura circa 2.150 anni; grosso modo i millenni prima del cataclisma corrispondono alle seguenti ere: Era dei Pesci I° e II° millennio dell’era cristiana Era dell’Ariete I° e II° millennio prima dell’era cristiana Era del Toro III° e IV° millennio prima dell’era cristiana Era dei Gemelli V° e VI° millennio prima dell’era cristiana Era del Cancro VII° e VIII° millennio prima dell’era cristiana Era del Leone IX° e X° millennio prima dell’era cristiana Partiamo dall’ultimo segno, che potrebbe racchiudere la distruzione di una civiltà e l’inizio di un’altra. L’era del Leone, simbolo dell’Età dell’Oro. Il Leone simboleggia la grandezza, la generosità, lo splendore, l’energia vitale e nello stesso tempo il fuoco, la superficialità, la bramosia di potere. Questa era potrebbe significare la magnificenza di una grande civiltà e la distruzione per mezzo del fuoco, o a causa di un corpo celeste esterno che ha colliso col pianeta, o per desiderio di potere nell’utilizzo di armi il cui effetto è sfuggito dalle mani. Tutte queste ipotesi sono plausibili sotto il segno del Leone. Infatti l’ultima variazione del polo magnetico, secondo i geologi, risale a quest’era: forse una collisione naturale di un corpo celeste o un errore umano, potrebbero aver causato il famoso diluvio? cioè il dilavamento delle terre emerse da parte degli oceani e di conseguenza lo sprofondamento di interi continenti e l’emergere di altri? All’inizio di questo periodo vari studiosi sono propensi a collocare la costruzione della Sfinge e delle piramidi di Keope, Kefren e Menkaura. Le tre piramidi non sono posizionate sulla stessa retta: esiste un certo angolo tra la piramide di Kefren e le piramidi di Keope e Menkaura. Utilizzando un sofisticato programma informatico, e tenendo presente la Precessione degli Equinozi, si ottiene il risultato che la configurazione esatta della posizione attuale delle tre piramidi è del 10.450 a.C. (vedi Graham Hancock: ‘Impronte degli Dei’). Se uniamo con una linea le due piramidi di Keope e Menkaura e costruiamo un triangolo isoscele, l’altro lato, con il vertice in Keope, passa esattamente al centro della testa della Sfinge. Puro caso? Assolutamente no. Inoltre la levigatura sui massi della Sfinge è dovuta solo alla presenza di grandi masse d’acqua, mentre le tre piramidi sono allineate con la Sfinge. Secondo i geologi un periodo molto piovoso si è verificato attorno al 10.000 a.C., quando il Sahara era verde. Da non dimenticare che il corpo della Sfinge rappresenta il Leone simbolo di questa era. Il Cancro è un segno d’acqua, simboleggia l’introspezione, la profondità dei sentimenti, il senso della famiglia, del clan, il ricordo del passato, il rigetto di una vita comunitaria estesa. L’uomo dopo il disastro si rinchiude in sé stesso con i pochi sopravvissuti e nei ripari naturali, ricorda il passato e ricostruisce il clan. Lo splendore del passato e poi l’orrore del cataclisma rientrano nella simbologia che diventerà comune per l’umanità futura. L’età dell’oro, gli dei che viaggiano nel cielo e che dialogano coi terrestri, la cometa che porta sfortuna, le stelle che guidano la vita degli uomini, il diluvio universale, la salvezza di pochi eletti. Gli studiosi classificano questa era come l’età della pietra grezza e poi levigata, dove gli uomini vivono in piccoli gruppi in anfratti naturali. I discendenti hanno dimenticato tutto, si incomincia da zero: solo pochissimi detengono alcuni segreti dell’età dell’oro. L’era dei Gemelli è il millennio degli spostamenti, delle grandi migrazioni. I Gemelli è un segno d’aria, rappresenta la volubilità, la mobilità, l’intelligenza viva, la gioia di vivere e nello stesso tempo la depressione, la mancanza di ogni freno morale. Gli uomini dimenticano il passato, non vivono più di ricordi, anche se rimane nell’inconscio collettivo lo splendore del passato e la grande paura. Vogliono ritornare a vivere, a ricostruirsi una civiltà ed iniziano le grandi migrazioni per cercarsi luoghi accoglienti in cui ritornare a vivere. Le peregrinazioni hanno inizio, l’intelligenza aiuta a scoprire nuovi modi per aiutare l’uomo nella lotta per l’esistenza contro una natura molte volte ostile. La caccia diventa l’attività vitale delle future generazioni, la grande paura è dimenticata. Lo spirito indipendente dei Gemelli e la sua natura mutevole plasmano generazioni di popoli nomadi sempre alla ricerca del nuovo, privi di qualsiasi freno morale se non del minimo indispensabile che tiene legato il gruppo. In questa era si classificano le grandi migrazioni attraverso i continenti, dove diversi clan con somiglianze sia cromosomiche che di comportamento si uniscono insieme per fare fronte comune ad una natura ostile. All’era dei Gemelli segue l’era del Toro, la cui caratteristica intrinseca è completamente opposta all’era precedente. Il Toro simboleggia la tranquillità, la stabilità, la proprietà, la terra, l’agiatezza: questo significa fermarsi in una terra confortevole, darsi una organizzazione, una legge morale, l’obbedienza a re sacerdoti. Ai millenni dell’era del Toro sono da datarsi l’inizio delle grandi civiltà, dalla Mesopotamia, all’Egitto, alla Cina, all’India. Esiste un gruppo di eletti, di iniziati che detengono i segreti dell’età dell’oro, dell’era antecedente il cataclisma, e vengono tramandati gelosamente di generazione in generazione, solamente alle persone degne di tale segreto. Conoscono le stelle del cielo ed il loro influsso, sanno determinare con estrema esattezza le eclissi, gli anni favorevoli o sfavorevoli per la terra, i raccolti, le semine: solo questo piccolo gruppo sa che il tutto è regolato da leggi naturali, mentre per la maggior parte della gente, per il popolo, è il volere degli dei che regola la vita del territorio. Nasce una religione di sudditanza, di benevolenza verso la divinità per attirare i suoi favori: gli dei sono lontani ed estranei ai mortali, tuttavia con l’aiuto dei re sacerdoti non solo possono offrire i loro favori al popolo, ma diventare i protettori della razza. Ogni popolo così possiede il suo dio, che diventa anche il garante della salvezza e del benessere del popolo. La paura nella divinità frena gli istinti più brutali e crea una società, una nazione nel vero senso della parola. Il Toro è sotto il dominio di Venere, della bellezza, dell’armonia: l’organizzazione, la legge, la religione, contribuiscono a dare un forte impulso alle arti in genere, in modo particolare all’architettura con la costruzione dei grandi monumenti che conosciamo. L’Ariete è il segno del ferro e del fuoco, della forza primordiale, del diritto del più forte, e nello stesso tempo della paura dell’inconscio, dell’introspezione: tutto quanto è visibile e si può controllare coi sensi diventa accettabile, mentre il rimanente viene escluso perché sfugge ad ogni controllo. Le guerre, le sottomissioni di popoli, sono la caratteristica principale dei millenni antecedenti l’era cristiana. Non che in precedenza non vi fossero guerre: erano scatenate da un differente movente. Ora il più forte ha sempre ragione ed è suo diritto rendere in schiavitù i popoli più deboli: lo schiavo è la sua proprietà e può farne quello che vuole, compreso il diritto di ucciderlo. Il senso della pietà, della commiserazione per i più deboli non esiste e non ha senso di esistere: l’Ariete non possiede tale atteggiamento di debolezza o di virtù, come lo si vuole giudicare. La nascita dei grandi imperi favorisce l’unione di razze e popoli diversi, di scambi di costumi, di modi di vivere, di accettazione di dei diversi dai propri. Nascono le città fortificate, la mente è concentrata su nuove armi, e sul come conservare la potenza: la ricerca dell’oro e dei metalli assume la sua importanza, in quanto oro significa potere, e bronzo o ferro significano forza e potere. In questa fase della storia, il lato positivo delle conquiste di territori, è la trasmissione ad altre popolazioni di un modo di vivere ad un livello superiore, il concetto di legge. La violenza è concepita come un mezzo per dominare, per diventare primi, e non la violenza per il gusto della violenza, per la tortura fisica o intellettuale; non si uccide per differenza di ideologia o di religione: questi sono atteggiamenti mentali ancora estranei nei millenni prima dell’era cristiana. Nel mondo greco-romano la tolleranza verso ogni forma di religione era una componente fondamentale della società. A Roma per esempio la legge delle Dodici Tavole vietava ogni persecuzione per motivi ideologici o religiosi. Per ultimo arriviamo all’era dei Pesci, due millenni dell’era cristiana, che vedono la nascita delle grandi religioni monoteistiche odierne. I Pesci indicano introspezione, sentimento, pietà, senso artistico, e similmente debolezza e quindi desiderio di trovare interiormente un appoggio sicuro, e senza tentennamenti alla propria insicurezza. La religione diventa il mezzo naturale a queste aspirazioni. La religione è sempre esistita presso tutti i popoli, intesa come adorazione della divinità, degli spiriti e dei della natura. Ogni popolo aveva il suo Dio o i suoi Dei esclusivi. Nell’era cristiana la religione riveste la componente dell’esclusività, della sicurezza, della bontà della propria religione, del fanatismo. Tollerare altri modi di pensare significa accettare inconsciamente che la propria idea può non essere quella vera: questo significa il venir meno della propria sicurezza interna. L’intolleranza verso modi di pensare differenti diventa oggetto di persecuzione: chi esce dalla normalità viene distrutto, si usa la violenza per il desiderio della violenza in quanto si desidera distruggere l’anima, la fonte da cui proviene l’idea errata. Le persecuzioni e le lotte religiose hanno insanguinato questi due millenni. I re sacerdoti di antica memoria non hanno più il bagaglio di conoscenze scientifiche: ora a guidarli al potere sono le idee religiose, nel nome del Dio vogliono comandare. Un altro aspetto prende importanza nella mentalità popolare, il senso della pietà, della compassione verso i diseredati; la ricerca del perdono, del rientro nella società, nella religione purché se ne osservino le regole dettate dai suoi capi. L’etica, il comportamento morale diventano leggi divine in quanto sono stabilite dai capi religiosi che comandano per unzione divina. Le arti raggiungono vertici elevati di armonia e di bellezza, la sezione aurea viene usata a piene mani in ogni campo dell’arte. Poiché l’idea predominante è essenzialmente religiosa mistica, anche l’arte è prettamente su questo filone. PROSPETTIVE NELL’ERA DELL’AQUARIO
L’era attuale è già era dell’Acquario. Questo segno significa tolleranza, libertà in qualsiasi campo, anticonformismo, individualismo, sentimento di giustizia e non del perdono, visione di idee, di situazioni che precorrono i tempi, incluse le scoperte scientifiche. Nessun popolo anche se numericamente di molto inferiore riesce più a tollerare il dominio politico di altri popoli: il senso della libertà e dell’individualismo sono molto accentuati nell’era dell’Acquario. L’individualità ad ogni costo ha portato ad estremi nell’arte, nei modi di vestire, di vivere. La tolleranza in qualsiasi campo ha dato ancor più spazio all’individualismo ad ogni costo. Le religioni tradizionali, in quanto ad organizzazione, a centri di potere, ad esclusivismo della verità sono destinate a finire, perché l’uomo non accetta più le idee che gli vengono propinate sic et simpliciter, in quanto lui stesso vuole metterci il naso, ricercare e sperimentare sulla sua pelle. La verità non è stato il monopolio di alcuna religione, ed ora sta venendo a galla quanto era stato tenuto nascosto per secoli. La religione cambierà volto, in quanto diventerà ricerca del divino indipendentemente da qualsiasi organizzazione religiosa: il contatto tra il divino e l’uomo avverrà in prima persona, senza intermediazioni. L’era dell’Acquario darà una spinta notevole nel campo delle scoperte fondamentali della scienza, soprattutto nel campo dell’energia. Finalmente si scoprirà il segreto delle piante e si utilizzerà direttamente l’energia solare e le altre energie presenti nel cosmo: le trasmissioni, i trasporti, la cura delle malattie specialmente mentali, la produzione di energia elettrica subiranno un radicale cambiamento, che porterà una trasformazione di 180 gradi nella vita del pianeta. Nella seconda metà del secolo ventesimo la tecnologia ha fatto passi da gigante, ma non altrettanto si può dire per le scoperte scientifiche. Nel campo delle scoperte fondamentali, quali l’energia, le trasmissioni, i trasporti, la biologia, il campo atomico, l’uomo vive ancora di rendita per quanto è stato scoperto nella prima metà del secolo scorso. Il tutto è stato perfezionato dalla tecnologia in modo tale da renderlo irriconoscibile dal prototipo originale, tuttavia l’idea di fondo è sempre la medesima. Le tecnologie e le conoscenze scientifiche sono a disposizione di chiunque, incluso il know how per la costruzione di bombe atomiche. L’esclusività della propria religione monoteistica, che portata alle estreme conseguenze sfocia nel fanatismo e nell’odio verso coloro che possiedono un’altra credenza, quindi un’altra sicurezza, sarà all’origine dell’ultimo colpo di coda dell’era dei Pesci: un cambiamento di 180 gradi nella mentalità degli uomini non sarà indolore. Dalle ceneri della fenice, distrutta dal ferro e dal fuoco, nascerà un’umanità completamente rigenerata, che si lascerà alle spalle la mentalità e lo spirito dell’era dei Pesci intrisa di sangue e di fanatismo, nei confronti dell’uomo ed al contempo di bellezza e di armonia, nella natura e nelle arti. Sono già in incubazione idee nuove nel campo scientifico che vedranno la luce nel primo secolo del nuovo millennio. Con la nuova era dell’oro preannunciata dalle profezie del passato, da Sai Baba e da altri Maestri del Mondo che lo hanno preceduto non può mancare un radicale cambiamento nell’utilizzazione in vari campi delle energie pulite che ci circondano. Siamo in attesa, con la certezza che questo avverrà, anche se il prezzo sarà elevato: in questo senso ci parlano le stelle ed i Maestri del Mondo. FONTE: https://www.tenet22.com/lera-dellacquario/