USS YORKTOWN |
di
Gianni Lannes
Mare
Adriatico: notte a cavallo fra il 3 e il 4 novembre 1994. Due unità da guerra
dell’US Navy, la fregata USS YORKTOWN ed il sommergibile USS L. MENDEL RIVERS,
sparano senza alcun motivo contro la motobarca Francesco Padre di Molfetta
intenta a pescare. La barca affonda e muoiono sul colpo Giovanni Pansini (45
anni), Luigi De Giglio (56 anni), Saverio Gadaleta (42 anni), Francesco Zaza (31
anni), Mario De Nicolo (28 anni), ed il cane Leone. Il peschereccio viene
colpito da un ordigno che trapassa lo scafo, a poppavia sinistra sotto la linea
di galleggiamento. Non contenti, i militari yankee mitragliano senza
pietà questi pacifici lavoratori del mare.
Ufficialmente,
a mezzanotte e mezza, un pattugliatore marittimo (P3C Orion) degli Stati uniti
d’America - decollato dalla base di Sigonella in Sicilia - segnala un bagliore
in mare.
Nella zona sono presenti una dozzina di unità aeronavali della Nato, tra cui la fregata spagnola Baleares. Non viene prestato alcun soccorso, mentre le unità da guerra statunitensi si dileguano in tutta fretta.
Nella zona sono presenti una dozzina di unità aeronavali della Nato, tra cui la fregata spagnola Baleares. Non viene prestato alcun soccorso, mentre le unità da guerra statunitensi si dileguano in tutta fretta.
«Poiché
sono passati circa 20 anni dall’incidente, è stato difficile trovare
informazioni rilevanti ai fini dell’indagine. Riguardo ai punti indicati nella
richiesta del Dott. Maralfa (punti 1-12) non ci sono informazioni di risposta».
E’ l’ultima menzogna del governo degli Stati Uniti d’America, sponsorizzata dal
Pentagono e a firma del delegato del consiglio generale Charles Allen, alla
richiesta di rogatoria della Procura della Repubblica di Trani.
Si
dà il caso che nell’archivio NATO (Afsouth) e dell’US Navy sia custodita la
documentazione integrale dell’operazione Sharp Guard, con l’organigramma di
comando e l’elenco delle unità aeronavali coinvolte. Addirittura, sia le pedine
del patto atlantico che quelle dell’Unione europea (Ueo) hanno attestato il
falso dichiarando negli atti che quell’operazione di polizia marittima era stata
richiesta da alcune risoluzioni del consiglio di sicurezza dell’Onu. In realtà,
ad un’attenta disamina, non vi è alcun riferimento. L’Italia è membro passivo
(subordinato) dal 1949 della cosiddetta alleanza a stelle e
strisce.
A dirla tutta c’era la guerra che partiva dalle basi nordamericane in Italia (Aviano, Gioia del Colle, eccetera), in un tempo di pace apparente, in palese violazione dell’articolo 11 della Costituzione italiana.
A dirla tutta c’era la guerra che partiva dalle basi nordamericane in Italia (Aviano, Gioia del Colle, eccetera), in un tempo di pace apparente, in palese violazione dell’articolo 11 della Costituzione italiana.
Il
presidente degli Stati Uniti d’America con la direttiva secret 133
(National Security Decision Directive), aveva deciso anzitempo di disintegrare
la Jugoslavia, e così è stato. La carneficina voluta da Washington ha mietuto
ben 300 mila vittime, soprattutto civili. Inoltre, il Mare Adriatico è stato
disseminato durante quel conflitto di ordigni all’uranio impoverito e al
fosforo, mai recuperati.
Nel
novembre del 1994 al quirinale regnava Oscar Luigi Scalfaro, mentre il governo
tricolore era rappresentato da Silvio Berlusconi (presidente del consiglio),
Cesar Previti (ministro difesa), Antonio Martino (ministro esteri), Roberto
Maroni (ministro interni). Alla casa bianca (white house) c’era mister Bill
Clinton (affiliato all'organizzazione terroristica internazionale Bilderberg -
finanziata da David Rockefeller e diretta da Henry Kisisnger - alla stregua di
Romano Prodi, Mario Monti, ed Enrico Letta). A tutt'oggi, i numerosi governi di
Roma non hanno risposto alle numerose interrogazioni ed interpellanze
parlamentari sul caso del Francesco Padre. Perchè? Qualcosa da
nascondere?
Dunque,
le responsabilità penali sono evidenti nella catena diretta di comando.
Oltretutto, siamo dinanzi ad una manifesta violazione dei diritti umani e delle
norme giuridiche internazionali. Infatti la missione Sharp Guard (guardia
implacabile) va in onda dal 1993 al 1996, sena alcuna pezza d'appoggio dell'Onu,
a copertura dell'attività bellica di presunto embargo.
All’epoca,
il pubblico ministero Elisabetta Pugliese, coadiuvata dal consulente tecnico
Giulio Russo Krauss (docente all’Accademia navale di Livorno) inspiegabilmente
non ha disposto il recupero del relitto e delle salme, bensì ha richiesto ed
ottenuto pur senza alcuna motivazione plausibile l’archiviazione del caso (anno
1997).
La
notte fra l’1 e il 2 luglio 2009, ignoti fanno saltare in aria la mia auto.
Proprio la mattina del 2 luglio di 5 anni fa, avrei dovuto intervistare il
professor Russo Krauss a Napoli, per conto della Rai: infatti stavo realizzando
un docufilm per il programma “La storia siamo noi” diretto da Giovanni Minoli.
Risultato: viale Mazzini blocca tutto. Poco dopo muore improvvisamente Giulio
Russo Krauss. Nel frattempo, subisco altri due attentati. Comunque il 14
novembre 2009 viene pubblicato il libro di inchiesta NATO: COLPITO E AFFONDATO.
Il capo della Procura di Trani, Carlo Maria Capristo assume subito come fonte di
prova il predetto volume, e così nel febbraio 2010 riapre il caso.
In
sostanza: il governo United States of America ha portato la guerra nei Balcani
ed i governi italiani hanno ubbidito al diktat nordamericano. Il tragico
risultato è sotto gli occhi del mondo.Una carnefica di esseri umani e la
disintegrazione di un Paese sovrano per far posto a basi belliche ed
organizzazioni criminali, che sotto l'egida di Wall Street smerciano
impunemente
droga, armi ed esseri umani anche in Europa.
Le stragi non cadono in prescrizione. I responsabili vanno individuati e processati a tutti i livelli, inclusi gli indegni rappresentanti governativi di Italia & USA. Infine: le famiglie dei 5 pescatori vanno congruamente indennizzate e risarcite in termini economici.
Le stragi non cadono in prescrizione. I responsabili vanno individuati e processati a tutti i livelli, inclusi gli indegni rappresentanti governativi di Italia & USA. Infine: le famiglie dei 5 pescatori vanno congruamente indennizzate e risarcite in termini economici.
riferimenti:
Gianni Lannes, NATO:
COLPITO E AFFONDATO, La Meridiana, 2009
Gianni Lannes, NATO: LA
STRAGE DEL FRANCESCO PADRE, Digressione, 2014
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2014/03/nato-colpito-e-affondato-una-strage-di.html
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=francesco+padre
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=francesco+padre
VISTO SU: http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2014/11/ecco-chi-ha-assassinato-i-pescatori.html#more
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