SERPENTI POCO ASTUTI
Elohim significa Guide; quando ho avuto questa intuizione, ero convinto che i teleguidati dagli Anunnazi e i loro schiavetti terrestri avrebbero colto l’occasione per virare il suggerimento a loro favore. E le condizioni per farlo c’erano tutte. Ma, come sempre, seguendo alla lettera le istruzioni dei loro Signori e Padroni, sono stati troppo precipitosi nel ridicolizzare e rigettare una lettura che, agli occhi di uno spettatore neutrale, appare innocentemente logica:
IL SIGNIFICATO DI ELOHIM È GUIDE.
Quando lo spiego nelle conferenze, mi limito ad esporre i dati e leggere alcuni versi biblici esplicativi, ed è il pubblico stesso a giungere alla costatazione di quello che appare fin troppo evidente. E nessuno contesta.
IL SIGNIFICATO DI ELOHIM È GUIDE.
Quando lo spiego nelle conferenze, mi limito ad esporre i dati e leggere alcuni versi biblici esplicativi, ed è il pubblico stesso a giungere alla costatazione di quello che appare fin troppo evidente. E nessuno contesta.
Elohim = Guide; questa soluzione cambia le dinamiche in campo? Sposta forse i riflettori su di me? Per carità, quelli dell’Anonima Atei possono tenersi adepti e luci della ribalta. Ma avevano mille modi per volgere la situazione a loro favore e apporci il marchio della Bestia. Ad esempio, potevano girarsela così: “Caro Piero, facciamo finta che (gli è stato insegnato che tutti i pensieri filo-Anunnazi debbano cominciare così …) tu abbia ragione, la sentenza non cambia; vorrà dire che, dal nostro punto di vista, Jahweh è una pessima Guida = Elohim. Anzi peggio, una falsa guida, un tale che, qualunque cosa fosse, alieno o umanoide, ma di certo non un dio, si è illegittimamente proposto come guida di un popolo senza speranze”.
Poco credibile ma lecito. E invece hanno avuto fretta, troppa fretta. Perché ho torto? Forse si, forse no, ma il punto non è questo. Il motivo non è la MIA lettura del termine “Elohim”.
Poco credibile ma lecito. E invece hanno avuto fretta, troppa fretta. Perché ho torto? Forse si, forse no, ma il punto non è questo. Il motivo non è la MIA lettura del termine “Elohim”.
La rabbia ha ben altra spiegazione. Vediamo:
1) ai paggetti degli Anunnazi prude, e parecchio, che qualcun altro (non importa che sia io o un ricercatore qualunque) abbia fornito un’accettabile interpretazione della parola, mentre il loro Signore e Padrone, che si rigira il vocabolo tra le mani da 10 anni, non ha ancora concluso nulla;
2) ma, se la mia interpretazione ha una base di logicità e plausibilità, è lecito chiedersi come mai un semplice dilettante, un mancato musicista di strada, a detta di alcuni simpatici guardoni, abbia dato un senso a un termine ebraico finora incomprensibile e l’Innominato non sia nemmeno arrivato a scorgere il traguardo. E questo brucia anche di più, perché si dovrebbe giungere alla concludere che:
a. non è in grado di farlo, e allora è consigliabile un ritorno tra i banchi di scuola;
b. è in grado di farlo, eccome se lo è, ma la sua missione non è rendere comprensibile un Testo Sacro. Il suo mestiere è indurci al disprezzo di QUEL Testo Sacro e del suo protagonista, il Figlio dell’Altissimo. Per questo, se sa, tace.
1) ai paggetti degli Anunnazi prude, e parecchio, che qualcun altro (non importa che sia io o un ricercatore qualunque) abbia fornito un’accettabile interpretazione della parola, mentre il loro Signore e Padrone, che si rigira il vocabolo tra le mani da 10 anni, non ha ancora concluso nulla;
2) ma, se la mia interpretazione ha una base di logicità e plausibilità, è lecito chiedersi come mai un semplice dilettante, un mancato musicista di strada, a detta di alcuni simpatici guardoni, abbia dato un senso a un termine ebraico finora incomprensibile e l’Innominato non sia nemmeno arrivato a scorgere il traguardo. E questo brucia anche di più, perché si dovrebbe giungere alla concludere che:
a. non è in grado di farlo, e allora è consigliabile un ritorno tra i banchi di scuola;
b. è in grado di farlo, eccome se lo è, ma la sua missione non è rendere comprensibile un Testo Sacro. Il suo mestiere è indurci al disprezzo di QUEL Testo Sacro e del suo protagonista, il Figlio dell’Altissimo. Per questo, se sa, tace.
Non vorrei essere panni dei sempre più numerosi microchippati che osannano Sua Supponenza: dover decidere se quello che hanno scelto come “Elohim” terreno è uno che non ce la fa oppure è uno che ce la sta mettendo tutta per non farcela.
Il problema non è Ragone; il problema è il loro Ego.
Immaginate come ci si possa sentire, dopo anni di feroce, voluta cecità, quando un piccolo spiraglio di luce insinua il seppur minimo sospetto che, FORSE, potrebbero esser precipitati nella tana sbagliata per aver seguito il Bianconiglio sbagliato …
Il problema non è Ragone; il problema è il loro Ego.
Immaginate come ci si possa sentire, dopo anni di feroce, voluta cecità, quando un piccolo spiraglio di luce insinua il seppur minimo sospetto che, FORSE, potrebbero esser precipitati nella tana sbagliata per aver seguito il Bianconiglio sbagliato …
- Ci Vediamo al Bivio, Ragazzi.
Piero Ragone
Piero Ragone
VVB
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