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lunedì 24 novembre 2014

Kevin Richardson l'uomo leone


LA SHUNGITE PIETRA SCUDO CONTRO LE RADIAZIONI ELETTROMAGNETICHE

Proprietà In funzione della sua particolare struttura , la shungite possiede un certo numero di sorprendenti proprietà fisiche, chimiche e bioenergetiche. Scudo contro le radiazioni elettromagnetiche una delle principali proprietà della shungite è la sua potente capacità di neutralizzare ogni tipo di radiazioni. Questa pietra è estremamente efficace per contrastare i danni causati dalle onde elettromagnetiche emesse dai moderni apparecchi elettronici senza fili : wifi, computer, cellulari, cordless, ecc... Sono state effettuate degli esperimenti bioenergetici con una serie di pietre note per le loro proprietà di protezione e la shungite ha dimostrato pienamente la sua grande capacità di rafforzare il corpo energetico , riattivare la circolazione dell'energia vitale e riparare i danni causati dalle radiazioni negative. A differenza della tormalina nera che si carica negativamente e rapidamente, la shungite non si carica mai negativamente, grazie alle sue particolari caratteristiche molecolari (fullereni). Portare una pietra di shungite in tasca o indossare un ciondolo è un modo eccellente per proteggersi attivamente durante le giornate di lavoro in ufficio o durante i viaggi : aereo, treno, auto. Una piramide di shungite sulla vostra scrivania armonizzerà l'ambiente e creerà un'atmosfera calma e rilassante. Una sfera di shungite é piu' appropriata per il soggiorno o la camera da letto. Salute Le ricerche bioenergetiche hanno testato con successo la shungite per diversi squilibri: Per le persone sempre stanche Per le giornate di intesa attività Per rinforzare il sistema energetico dei malati e per attivare le loro capacità di guarigione Per i periodi di convalescenza, per ritrovare le forze perdute Per stimolare le difese immunitarie, rafforzare il corpo energetico in periodi di epidemie (compresa l'influenza) o cambiamenti di stagione.




Acqua di Shungite L'acqua di shungite non è solamente un'acqua curativa ma può essere utilizzata tutti i giorni per mantenersi in forma. Le potenzialità fisico/chimiche della shungite danno a questa pietra una straordinaria capacità di assorbire tutte le impurità dell'acqua, e le sue proprietà bioenergetiche di rafforzamento e protezione del sistema bioenergetico umano fanno di quest'acqua un prezioso elisir di vita. Come utilizzare il carbone di shungite per l'acqua : lavate con attenzione i sassolini di shungite sfregando con le mani o con una spazzola per eliminare la fine polvere nera. Mettete circa 100 gr di pietre grezze o sassolini di shungite per ogni litro d'acqua sul fondo di una caraffa di vetro Lasciate riposare per 3 giorni. Versate l'acqua in un'altra caraffa e la vostra acqua di shungite è pronta per essere consumata. Le pietre di shungite mantengono le loro proprietà : circa 6 mesi se si utilizza l'acqua di rubinetto 1 anno se utilizzate acqua filtrata (Brita o tutte le altre marche di filtri) 3 o più anni se utilizzate dell'acqua che proviene da osmosi inversa L'acqua di shungite può essere consumata quotidianamente come bevanda energetica e per conservare l'elasticità e la tonicità della pelle. I fullereni della shungite accelerano il processo di rigenerazione della pelle e aiutano a curare l'acne giovanile e altri problemi cutanei. I bagni con la shungite possono essere molto utili per ritrovare l'energia e il benessere, alleviare la fatica, migliorare la circolazione. Per preparare un bagno i sassolini di shungite vanno messi in un sacchetto di stoffa e lasciati nella vasca per 10 minuti. Terapeuti La purificazione dell'energia e la ricarica di energia positiva sono particolarmente importanti per i terapeuti, i guaritori e i massaggiatori. Utilizzare gli armonizzatori di shungite o meditare con una pietra o una sfera di shungite prima o dopo una seduta permette di restituire o rinforzare l'energia del terapeuta. Piante e agricoltura La shungite è utilizzata anche per l'agricoltura. Mischiata alla terra coltivata, diventa un concime minerale naturale, e aiuta a mantenere l'umidità del suolo e aumenta il contenuto di fosforo e calcio nella massa vegetale . L'utilizzo della shungite miglioraa la produttività e rinforza la resistenza delle coltivazioni a numerose malattie. Gli studi sugli effetti dell'utilizzo della shungite sul rendimento delle coltivazioni sono stati eseguiti da numerose fattorie del Kazakistan. Il mais , il cotone e la soia hanno avuto una crescita precoce dopo i trattamenti dei campi con la shungite, rispetto a quelli non trattati. Le piante di cotone hanno evidenziato un aumento del 30% della produttività di ogni singola pianta. Nelle piantagioni di soia si è verificata una diminuzione del 30-50% della quantità di pesticidi nel suolo e nei legumi. Per quanto riguarda il mais si è constatato un aumento del numero dei grani per pannocchia , dell'altezza media della pianta e del numero medio di pannocchie per pianta. E' importante notare che la produzione aumenta del 20-40% in tutti i casi. Dei test con la polvere e con l'acqua di shungite sono attualmente in corso in Francia in collaborazione con una società di ricerca in vista dell'applicazione di procedimenti naturali per il trattamento di piante e coltivazioni.


http://www.shungite-energiadivita.it/pagina-793/La-Shungite.aspx


Visto su: http://nonsoloangeli1.blogspot.it/2014/06/la-shungite-pietra-scudo-contro-le.html?spref=fb



NEL SILENZIO PIU' ASSOLUTO DEI MEZZI DI INFORMAZIONE, ENORME VITTORIA DEGLI ANTI-EURO ALLE ELEZIONI IN POLONIA

venerdì 21 novembre 2014


VARSAVIA  - Il partito di opposizione Diritto e giustizia (profondamente euroscettico e contrario alla permanenza della Polonia nella Ue) dell'ex premier Jaroslaw Kaczynski ha stravinto le elezioni amministrative in Polonia con 31,5% dei voti contro il 27,3% dei moderati del partito Piattaforma civica (Po) del premier in carica Ewa Kopacz e del neopresidente dell'Unione Europea, Dojnald Tusk.
Lo rivelano i dati dell'istituto Ipsos, resi resi noti dal canale Tvn 24. Il Partito dei contadini (Psl), in coalizione di governo con Po dal 2007 a livello nazionale, si profila come terza forza con ha un 17% di preferenze, con un crollo verticale di consensi.
E decine di manifestanti hanno fatto irruzione - ieri - nella sede della commissione elettorale polacca a Varsavia, occupando l'edificio in protesta contro il ritardo dell'annuncio dei risultati delle elezioni locali di domenica. La maggior parte dei dimostranti sono sostenitori del partito nazionalista Diritto e giustizia, che secondo gli exit polls avrebbe trionfato nelle elezioni. I manifestanti chiedono le dimissioni dei membri della commissione elettorale a seguito di problemi con il sistema informatico per il conteggio dei voti. Intanto la procura sta indagando su un attacco di hacker al sito web della commissione. Kazimierz Czaplicki, direttore dell'Ufficio elettorale nazionale, si è dimesso a causa dei ritardi nel conteggio dei voti e lascerà l'incarico il primo dicembre, dopo il ballottaggio delle elezioni locali. 
E il 2015 sarà un anno cruciale per la Polonia. Nel mese di giugno si terranno infatti le elezioni presidenziali, nelle quali l’attuale presidente Bronisław Komorowski, sostenuto nel 2010 da Piattaforma civica, cercherà probabilmente di ottenere un secondo mandato. A sfidarlo sarà probabilmente, come è già avvenuto nel 2010, lo stesso Kaczynski, che in quell’occasione fu sconfitto al ballottaggio (53% contro il 47%). La vittoria dell’uno o dell’altro candidato sarà probabilmente decisiva per le elezioni parlamentari che seguiranno di pochi mesi.
Questa vittoria nelle elezioni amministrative di domenica scorsa della destra euroscettica mette un forte freno al già lento avvicinamento della Polonia all’adozione dell’euro e potrebbe diventare un elemento di destabilizzazione per tutta la Ue, sia per il peso politico ormai acquisito dalla Polonia, sia per la presenza – di segno opposto rispetto a Kaczynski – di Tusk a uno dei vertici delle istituzioni comunitarie. Queste elezioni amministrative avrebbero dunque dovuto sancire la leadership di Ewa Kopacz davanti alla lunga campagna elettorale del prossimo anno, ma la sconfitta del suo partito rimette ora tutto in discussione.
Un fatto comunque è certo: la vittoria degli euroscettici in Polonia dimostra che l'Unione europea e la valuta unica europea sono sempre più viste come un pericolo e una minaccia dai popoli d'Europa.
Redazione Milano

NEL SILENZIO PIU' ASSOLUTO DEI MEZZI DI INFORMAZIONE, ENORME VITTORIA DEGLI ANTI-EURO ALLE ELEZIONI IN POLONIA


Tratto da: http://www.ilnord.it/index.php?id_articolo=3805#.VG9ff_3SjiE.facebook

Vaccinazioni pediatriche: dire no è un diritto


A cura dell’avvocato Luca Ventaloro - articolo pubblicato per gentile concessione di Scienza e Conoscenza n. 50


Rifiutare la vaccinazione per i propri figli è un diritto dei genitori, che deve essere esercitato tramite l'Obiezione Attiva e il Dissenso Informato: l'avvocato Ventaloro ci spiega come fare.
In Italia, le vaccinazioni obbligatorie per l’infanzia (pediatriche), sono quattro: antipoliomielitica (Legge n. 51/1966), antidifterica (L.891/1939), antitetanica (L. 292/1963), antiepatite-b (L. 165/1991). Esse dovrebbero essere somministrate una alla volta, a distanza di tempo, e a un’età giusta onde non fare correre rischi al minore.
Invece vengono somministrate in forma esavalente o eptavalente, ovvero in un gruppo di sei vaccinazioni. Ciò vale a dire che unitamente alle quattro obbligatorie, oggi le varie ASL inseriscono altre due o tre vaccinazioni, generalmente Pertosse, Haemophilus, Antimeningococco.
Di fatto, con questa inclusione, il minore assume sei o sette vaccinazioni e un carico ‘tossico’ corrispondente.
Il genitore però, sempre nel supremo esercizio dei diritti di potestà genitoriale (ora divenuta ‘responsabilità genitoriale’ - art. 316 e segg. c.c.), ha il diritto di potere chiedere l’effettuazione di una vaccinazione alla volta, limitandosi alle sole quattro obbligatorie, e anche distanziate nel tempo.
Nessuno può essere obbligato a subire le vaccinazioni ‘facoltative’ che, per tale definizione, possono ben  essere rifiutate. Generalmente le Asl ‘spingono’ molto anche per l’effettuazione delle altre vaccinazioni non-obbligatorie, quali l’antinfluenzale, la vaccinazione MPR (morbillo, rosolia, parotite) e altre.
Va detto che sovente gli avvisi delle Asl in merito alle vaccinazioni facoltative sono piuttosto ambigui, non risultando con chiarezza che tali vaccinazioni non sono obbligatorie.
Ciò dovrebbe invece essere comunicato in maniera manifesta e ben comprensibile, onde non indurre in errore il cittadino.
Stante l’insorgere di problematiche, sin dalla loro introduzione, legate al potenziale danno, le vaccinazioni oggi sono argomento molto dibattuto.
Oggetto di leggi e di interventi ora sempre più frequenti e tutelanti da parte della Magistratura, lo stesso Stato italiano ha preso atto, già da tempo, del fattore di rischio, e ha promulgato norme di grande modernità relativamente alla cautela vaccinale.
Vediamole sommariamente:
- la L. 210/1992 che unitamente alla L. 229/2005, stabilisce un indennizzo per i danni da vaccinazione;
- il D.M. 12.12.2003, cosiddetta ‘Vaccinovigilanza’ o ‘Farmacovigilanza’, ovvero una procedura obbligatoria per le ASL di avviso agli utenti, di raccolta dati e di segnalazione, in merito ad ogni reazione avversa alla vaccinazione:
- il D.P.R. n. 355/1999 che ha sancito la libera frequenza scolastica ai soggetti non vaccinati.
Norma questa estesa in via analogica a tutte le comunità infantili (nido, materne, asili), sia pubbliche che private.
Il rifiuto alla vaccinazione: l'Obiezione AttivaParallelamente alla grande attenzione sulla questione vaccinale, sia da parte dei cittadini che da parte del mondo scientifico e normativo-giudiziario, nel corso dell’ultimo ventennio si è consolidata una diffusa procedura di rifiuto alla vaccinazione, procedura consentita e tutelata dall’Ordinamento.
Questa è l’Obiezione Attiva. L’Obiezione Attiva consente il rifiuto della prassi vaccinale obbligatoria, senza incorrere nella commissione di un illecito.
È stata codificata in numerose norme regionali che l’hanno disciplinata.
Le Regioni in questione sono: Veneto, Lombardia, Provincia di Trento, Piemonte, Emilia Romagna, Umbria, Toscana. Abruzzo, Sardegna.
Di fatto la procedura è comunque estesa a tutte le Regioni attraverso circolari regionali; oppure lo è per estensione analogica detta in bonam partem.
È una procedura molto importante, addirittura fondamentale, di moderna ispirazione etico-giuridica.
Vediamo in cosa consiste.
Per praticare l'Obiezione Attiva è necessario:
1) prendere posizione sulla prassi vaccinale formalmente con l’Asl a mezzo di raccomandata a.r.;
2) presentarsi sempre ai colloqui convocati dall’asl;
3) firmare il modello di Dissenso Informato, o modificandolo nella parte in cui si viene definiti ‘debitamente informati’, oppure firmarlo senza alcuna modifica, qualora ci si ritenga sufficientemente informati dall’asl.
Dal punto di vista del diritto genitoriale, è assolutamente sconsigliato nascondersi o ignorare gli inviti e le missive dell'Asl. Non sarebbe obiezione, ma semplice fuga o inerzia e rappresenterebbe un rischio per la potestà (responsabilità genitoriale).
L'obiezione di coscienza, nella forma dell’Obiezione Attiva, è un comportamento 'attivo' dal punto di vista etico e civico, serve a manifestare regolarità genitoriale (altrimenti si potrebbe sostenere che i genitori 'se ne fregano' della salute dei figli, nonchè delle Istituzioni), e a diffondere una buona cultura sanitaria.
È importante praticare correttamente l’Obiezione Attiva, poiché recentemente alcuni Tribunali per i Minorenni hanno riattivato procedure sulla potestà, proprio nei confronti degli obiettori silenti e inattivi, ovvero coloro che non avevano praticato Obiezione Attiva.
Inoltre praticare l'Obiezione Attiva serve a dare all'Asl la dimensione del dissenso sul territorio, altrimenti sovente si è sentito dire che "l'obiezione non esiste!".
Che cos'è il Dissenso InformatoVale la pena di esaminare la procedura di Dissenso Informato, che è parte integrante dell’Obiezione Attiva.
La procedura di Dissenso Informato, istituita dalla Conferenza di Oviedo del 4 aprile 1997 (partecipazione e adesione consapevole e formale dei cittadini europei alle procedure sanitarie che li riguardano), non prevede alcun obbligo di forma, né obbligo di modulistica.
Prevede che l’adesione consapevole del cittadino europeo alla procedura sanitaria sia manifestata in maniera personale, libera, cosiddetta 'di scienza'.
Tale volontà dei genitori quali cittadini europei, non è subordinabile a nulla, né coercibile o richiedibile come conforme a modulistica, a prestampati, o contenuti già preparati (come vorrebbero le Asl).
Secondo la normativa uscita dalla Conferenza di Oviedo e secondo tutta la normativa italiana che ne ha dovuto recepire i contenuti, la procedura di Dissenso Informato tutela la consapevole partecipazione del cittadino all'iter sanitario, non certo il 'banale' rispetto della modulistica.
In ossequio a ciò, come è ovvio, il genitore dichiara ciò che vuole e nella forma che vuole.
Poiché il Dissenso Informato proposto dall’Asl è un modulo ministeriale "di comodo", si suggerisce per fare accettare meglio le eventuali aggiunte (così come indicate nell’Obiezione Attiva) senza che nascano controversie inutili, e prima di redigere un modello ex novo, di utilizzare quello dell'Asl, opportunamente modificato, se lo si ritiene necessario.
L’Asl è obbligata ad accettare tutto ciò che viene dai dichiaranti, liberi e identificati come cittadini, e non può subordinare nulla al rispetto della modulistica: sono successi casi di denunce e cause già risolte in favore dei dichiaranti.
Qualora l’Asl non accetti la dichiarazione o le modifiche dei genitori, allora il Dissenso Informato lo si può inviare modificato, inviandolo con spedizione raccomandata a/r. o consegnandolo all'Ufficio Protocollo dell'Asl.
Non partecipare all'iter del dissenso rappresenta un addebito genitoriale (fuga e menefreghismo).
Le vaccinazioni sportiveAltra questione di grande importanza è quella delle vaccinazioni sportive, in relazione, generalmente, alla richiesta vaccinazione antitetanica
Le vaccinazioni cosiddette "sportive" sono un retaggio di norme vecchie, obsolete e paradossali.
La Costituzione ha l'assoluta preminenza in base a un semplice e doveroso rapporto di gerarchia di norme. Infatti in ogni caso, in ossequio alla nostra Costituzione, non è possibile subordinare la pratica sportiva all'effettuazione delle vaccinazioni, soprattutto quando questa sia rifiutata con serie motivazioni.
Il diritto alla libera determinazione dei cittadini nelle forme ritenute congrue (sport, associazionismo, ecc.) è preminente rispetto alla norma vetusta che impone le vaccinazioni sportive. E poi c’è l’invalicabile diritto alla salute (art. 32 Cost), di fronte al quale ogni norma deve arretrare.
Quindi sussiste il pieno diritto alla frequenza sportiva anche senza le vaccinazioni.
In tal senso è sovente risultato risolutivo e perfettamente in linea con la normativa, fare un dosaggio anticorpale antitetanico (semplice esame del sangue) e verificare la presenza di anticorpi del tetano. Generalmente tale dosaggio è in misura più che sufficiente, cosa che rende assolutamente superflua la vaccinazione.
In ultima istanza si potrà proporre al centro sportivo una liberatoria con assunzione di responsabilità dei genitori quanto alla mancata pratica vaccinale.
Se tutto questo non bastasse, allora bisogna intervenire legalmente. Le stesse considerazioni valgono per le cosidette "vaccinazioni lavorative".
Articolo pubblicato per Gentile concessione di Scienza e Conoscenza n. 50
Scritto da Luca VentaloroAvvocato Cassasionista, esperto di Diritto Familiare-Minorile, Diritto Penale, Diritto Sanitario. Docente di Diritto di famiglia e sanitario presso l'ISSPOS, Membro dell'Ufficio del Garante per l'Infanzia della Regione Emilia Romagna, Esperto Giuridico AUSL di Rimini U.O. Tutela dei Minori. Relatore a convegni universitari e giuridici di Diritto minorile e familiare, Docente in Corsi di Formazione per Servizi Sociali, Avvocati e Giuristi autore di articoli su riviste specializzate di Diritto di Famiglia, autore di pubblicazioni giuridiche di diritto minorile.
Fa parte del Consiglio direttivo del Comilva, il Coordinamento del Movimento Italiano per la Libertà delle Vaccinazioni.