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giovedì 22 gennaio 2015

LE ENERGIE E LE CALORIE SEGRETE DEGLI ALIMENTI

mela energia

Ogni volta che mangiamo dovremmo ricaricare le nostre batterie, eppure a volte finiamo per scaricarle definitivamente…

L’ing. francese Andrè Simoneton (gravemente ammalato e senza speranza di guarigione, riacquistò la salute con il vegetarismo) era un esperto in elettromagnetismo, e negli anni ’30 e ’40 collaborò allo studio della vibrazione degli alimenti utilizzando i lavori di altri importanti ricercatori. Ogni alimento, come ogni essere vivente, oltre ad avere un potere calorico (chimico-energetico) ha anche un potere elettromagnetico (vibrazionale). Servendosi di apparecchiature scientifiche, misurò la quantità di onde elettromagnetiche degli alimenti, classificandoli in base a queste.
PREMESSA SULLE CELLULE
Sono l’elemento fondamentale di cui sono composti tutti i tessuti di un organismo, sia esso umano, animale o vegetale. E’ una singola unità di materiale vivente capace di autoriprodursi. Una cellula assomiglia ad un uovo e si compone di:

  • Nucleo (es. il tuorlo): è la parte centrale adibita alla riproduzione e all’accrescimento della cellula.
  • Citoplasma (es. albume): è l’elemento che consente alla cellula di contattare ed interagire con l’ambiente esterno; è infatti in grado di irritarsi, contrarsi, assorbire, espellere e respirare. Nel citoplasma si trovano corpuscoli di varia forma e volume che fanno parte del sistema vivente della cellula (mitocondri, ecc.).  ACIDO/BASICO – IL COMPROMESSO VITALE
    Tutte le reazioni, che definiscono le condizioni essenziali di un ambiente in cui la “vita” sia possibile, si svolgono nell’ambito di  determinati valori, tra questi il più importante è il rapporto acido/basico. All’interno del nostro organismo questo rapporto dovrebbe sempre rimanere costante, si possono però creare delle condizioni troppo acide (per eccesso di potassio) oppure troppo basiche (per eccesso di sodio).
    Per misurare il rapporto acido/basico viene utilizzato un termine di paragone chiamato “pH”. Nel campo medico, il pH viene utilizzato per misurare il liquidi organici ed in particolare il sangue, la saliva e l’urina. Questi liquidi vengono definiti:

    – ACIDI, quando il pH è compreso tra 0 e 7,06;
    – NEUTRI, quando il pH è uguale a 7,07;
    – BASICI o ALCALINI, quando il pH è compreso tra 7,08 e 14,14.

    LE ENERGIE SEGRETE DEGLI ALIMENTI (1)
    La ricerca del Dr. A. George Wilson
    Intorno al 1960, il Dr. Wilson completò lo sviluppo di un’apparecchiatura elettrica molto sensibile che chiamò “Neuro-Micrometro“. Questo strumento, una volta collegato con elettrodi in contatto con la superficie del corpo di una persona, è in grado di registrare il flusso di elettricità che scorre nei suoi nervi.

    Il Neuro-Micrometro è in grado di misurare:
    - Rapporto acido/basico
    - Energia che scorre nei nervi
    - Energia funzionale
    - Ossidazione delle cellule
    - Riserva di energia organica
    - Tensione emotiva
    - Tossicità organica

    Con l’ausilio del Neuro-Micrometro, si può ottenere un’indicazione abbastanza approssimata della condizione di alcuni organi interni oppure delle ghiandole endocrine. Queste misurazioni diventano possibili in quanto vi sono sul corpo dei punti riflessi (probabilmente sono gli stessi utilizzati nell’Agopuntura, N.d.T.).
    Cos’è la salute?
    Per definire la condizione di “buona salute”, la cosa migliora da fare è esprimersi in termini di energia funzionale, una forma di corrente nervosa, anche chiamata “bioelettricità”, che fornisce gli impulsi necessari al movimento degli arti ed alla vitalità di tutte le cellule che costituiscono il nostro organismo.
    L’elettricità è definita come “un’onda di elettroni che sono costretti a muoversi da atomo ad atomo”.
    Vi sono molti modi per creare dell’elettricità, quella nel nostro organismo è causata da reazioni chimiche (come quando si carica una batteria) che avvengono nelle cellule; tale processo prende il nome di “ossidazione”.
    L’ossidazione avviene come conseguenza dell’assorbimento di ossigeno e nutrimento da parte delle cellule.
    Nel momento che l’ossigeno e gli elementi nutritivi giungono al loro nucleo, e ne diventano parte integrante, viene a crearsi una minuscola corrente elettrica che ammonta a circa un 50-milionesimo di Volt.
    Questa corrente, anche se appare assai debole, è sufficiente per mantenere in vita una cellula e, quando si combina con quella di altre cellule (come accade nel cervello), diventa sufficiente per causare un flusso di energia nervosa che, qualora diretto verso una parte dell’organismo, prende il nome di “impulso nervoso” e può produrre un’azione.
    Siccome sono gli alimenti che assumiamo che permettono la generazione di questa energia, spetta agli stessi il compito di mantenere l’integrità termica, chimica, strutturale e funzionale del corpo.
    Questi quattro fattori sono ugualmente importanti ma, purtroppo, solo i primi tre sono stati presi nella dovuta considerazione.
    Quanto il cibo, possa essere correlato alla generazione dell’energia che mantiene le attività funzionali del corpo, è stato infatti un argomento alquanto trascurato.
    Alcune considerazioni “atipiche” nel campo della dietologia
    La prima cosa da fare, nella ricerca di una dieta ottimale, dovrebbe essere l’attenta considerazione dell’effetto che essa avrà sulle cellule dell’organismo, sul rapporto acido/basico e quanto potrà aumentare o diminuire l’energia nervosa disponibile.
    Il Dr. A. George Wilson enumera quattro modi nei quale una dieta scorretta può interferire nel buon funzionamento delle cellule:
    1. Incapacità di provvedere il giusto nutrimento alle cellule, sia per i processi di ossidazione che per la creazione di nuove cellule.
    2. Creazione di eccessiva acidità, che interferisce con i processi ossidativi delle cellule.
    3. Incapacità di creare l’acidità sufficiente a creare la differenza di potenziale necessaria per permettere il fluire dell’energia lungo i nervi del corpo.
    4. Eccessiva assunzione di alimenti che può ostacolare la circolazione dei fluidi all’interno dell’organismo. Se i fluidi non circolano liberamente i nutrimenti non possono giungere alle cellule nella dovuta quantità e non vi potrà neppure essere un’adeguata eliminazione dei rifiuti dovuti alla loro attività.
    La ricerca dell’Ing. Andrè Simoneton (2)
    L’ing. Simoneton, francese, ha speso ben 20 anni facendo ricerche sull’effetto che gli alimenti possono avere sul corpo umano. Poiché tutto ciò che vive, compreso il nostro organismo, emette radiazioni, egli si chiese quali radiazioni lo indeboliscono e quali lo fortificano.
    Per portare avanti le sue ricerche usò un contatore Geiger, una camera ionizzante di Wilson e il Biometro di Bovis, che è graduato inAngstrom e può misurare anche le onde che sono lunghe solo un decimilionesimo di millimetro.
    Con tali strumenti fu in grado di stabilire che ogni essere umano emette delle radiazioni attorno ai 6200/7000 Angstrom (questa lunghezza d’onda corrisponde al colore rosso dello spettro solare). Constatò anche che al di sotto dei 6500 Angstrom l’organismo non può più mantenersi in buona salute e compare la malattia.

  • Colore
    Lunghezza d’onda in Angstrom (A°)
    Utilità delle radiazioni
    Infrarosso
    7601-9000
    indispensabili per la vita
    Rosso
    6201-7600
    indispensabili per la vita
    Arancio
    5901-6200
    indispensabili per la vita
    Giallo
    5801-5900
    indispensabili per la vita
    Verde
    5201-5800
    insufficienti per la vita ma comunque utili
    Blu
    4501-5200
    insufficienti per la vita ma comunque utili
    Indaco
    4301-4500
    insufficienti per la vita ma comunque utili
    Violetto
    3901-4300
    insufficienti per la vita ma comunque utili
    Ultravioletto
    3001-3900
    insufficienti per la vita ma comunque utili
    Raggi X
    2600-3000
    nocive per gli esseri umani

  • Per mantenersi con vibrazioni ad una lunghezza d’onda superiore ai 6500 Angstrom (verso l’infrarosso) il nostro organismo deve continuamente adattarsi all’influenza di ogni specie di radiazioni, siano esse dovute a:
    • pensieri,
    • emozioni,
    • alimentazione,
    • medicamenti,
    • radiazioni cosmiche,
    • solari,
    • terrestri,
    • ecc.
    Un ruolo assai importante, per il mantenimento della buona salute, viene pertanto rivestito dagli alimenti, dalle bevande, dal modo di vitae dall’ambiente in cui si vive.
    Prove di laboratorio, hanno dimostrato che gli alimenti sintetici, pur fornendo un’alimentazione equilibrata dal punto di vista qualitativo e calorico, non è sufficiente per fornire uno sviluppo normale.
    Questo significa che oltre ai consueti elementi (proteine, carboidrati, ecc.) gli alimenti devono anche possedere delle “vibrazioni energetiche”, capaci di mantenere la vita.
    Una volta fatte queste considerazioni, l’Ing. Simoneton controllò un gran numero di alimenti che suddivise nelle 4 grandi categorie riportate qui sotto.

  • Le qualità vibrazionali e vitali dei cibi

  • GLI ALIMENTI SUPERIORI, con vibrazioni sopra i 6500 Angstrom:
    • tutta la frutta fresca ben matura e relativi succhi (fatti in casa e subito ingeriti),
    • quasi tutti gli ortaggi ed i legumi crudi o cotti con temperatura non superiore ai 70 gradi.
    • Il grano,
    • i farinacei,
    • la farina ed il pane integrale;
    • i dolci fatti in casa,
    • tutta la frutta oleaginosa ed i loro oli essenziali,
    • le olive,
    • le mandorle,
    • i pinoli,
    • le noci,
    • i semi di girasole,
    • le nocciole,
    • la noce di cocco e la soia,
    • il burro freschissimo di giornata, 
    • i formaggi NON fermentati, 
    • la crema del latte e le uova di giornata.
    GLI ALIMENTI DI APPOGGIO, con vibrazioni da 3000 a  6500 Angstrom:
    • il latte fresco appena munto,
    • il burro normale,
    • le uova non di giornata,
    • il miele,
    • lo zucchero di canna,
    • il vino,
    • l’olio di arachidi  
    • le verdure scottate in acqua bollente.
    GLI ALIMENTI INFERIORI, con vibrazioni NOCIVE dai 3000 Angstrom in giù:
    • la carne cotta,
    • i salumi,
    • le uova dopo il 15 giorno,
    • il latte bollito,
    • il the,
    • il caffè,
    • le marmellate,
    • il cioccolato,
    • il pane bianco,
    • tutti i formaggi fermentati.
    Questi alimenti sono quasi tutti proteici, e basta una piccolissima deficienza del fegato o dell’apparato digerente, affinchè diventinointollerabili per l’organismo.

  • GLI ALIMENTI MORTI, senza alcuna vibrazione:
    • le conserve alimentari,
    • le margarine,
    • tutte le pasticcerie ed i dolci fatti con farina raffinata e prodotti industriali,
    • i liquori e gli alcoolici,
    • lo zucchero raffinato (bianco).
    Anche la freschezza degli alimenti è un fattore di primaria importanza.
    Alcuni procedimenti, che normalmente vengono usati in cucina, alterano o distruggono alcune qualità dei nostri cibi, un esempio ce lo forniscono le pentole a pressione e la cottura in acqua bollente.
    I cibi cucinati a vapore conservano invece parte delle loro proprietà.
    Gli alimenti conservati mediante la “pastorizzazione”, NON contengono quasi più nulla delle loro qualità vibrazionali (irradianti); mentre quando sono trattati con processi disidratanti (per esempio la liofilizzazione) le conservano in gran parte.
    Tutti i cibi che hanno un elevato potere vitaminico hanno pure ottime vibrazioni e possono essere classificati come “eccellenti”.
    Questi alimenti potrebbero essere sufficienti al mantenimento della vita se assunti con un’alimentazione “vegetariana intelligente”, cosa che non sempre accade tra i vegetariani che sovente presentano evidenti squilibri nutrizionali.
    Fra gli alimenti superiori i frutti maturi hanno tutti una lunghezza d’onda tra gli 8000 ed i 10.000 Angstrom.
    Le loro vibrazioni vengono liberate nello stomaco, dando una sensazione di benessere.
    Affinché le mucose ne traggano il maggior profitto è opportuno mangiare la frutta a digiuno, cioè al mattino o nel tardo pomeriggio.
    Non mangiate la frutta non matura, come spesso viene venduta, le sue vibrazioni non sono valide per l’organismo;
    lo prova il fatto che sono di difficile digestione.
    Quanto detto per la frutta è valido anche per le verdure, per esempio la barbabietola, la carota e il ramolaccio quando sono maturi misurano dai 7000 agli 8000 Angstrom.
    La stessa rilevazione si ottiene dai legumi freschi e maturi (fagioli, fave, piselli, lenticchie).
    Questi, però, una volta essicati, già dopo qualche settimana presentano una debole radiazione che scompare nel giro di qualche mese; ecco perché spesso sono indigesti.
    La possibilità vibratoria degli alimenti non resiste oltre i 70° Celsius, infatti qualsiasi cottura che superi questi valori rende il cibo povero di elementi vitali.
    L’unica eccezione è la patata, che una volta cotta al forno o nell’acqua presenta ancora circa 6500 Angstrom.
    Il miglior modo di mangiare le insalate è quello di prepararle con molte qualità di verdure, ad esempio lattuga, carciofi, asparagi, carote, olive, barbabietole, cipolle, ecc.
    Gli spinaci, i carciofi, le zucchine ed i funghi possono essere consumati anche crudi tagliati a fettine.
    Queste mescolanze, se condite con olio extra vergine di oliva, forniscono ottime vibrazioni che vanno da 8000 a 11.000 Angstrom.
    Anche i funghi sono molto importanti in quanto emettono onde di 8500 Angstrom.
    Simoneton, ha rilevato che i prodotti vegetali venduti normalmente nelle città hanno già perduto da un terzo alla metà delle vibrazioni utili al corpo umano.
    Se a tutto ciò si aggiunge la cottura per bollitura, in essi NON rimane più NULLA di valido.
    Qualcuno ha osservato che le verdure gonfiano lo stomaco: ciò è vero solamente quando si mangiano quelle con vibrazioni inadeguate; di quelle cotte nell’acqua, ad esempio, rimane solo la cellulosa.
    La base del nutrimento dell’uomo è il grano e questi occupa una posizione importante nella scala delle vibrazioni, cioè 8500 Angstrom.
    Alcuni osservano che il grano è difficoltoso da masticare, ma basta macinarlo a grana grossa ed ecco risolto il problema.
    Un piatto contenente grano (chicco o grano spezzato, non farina) ha una vibrazione di 9000 o 10.000 Angstrom.
    Il grano germogliato rappresenta un alimento perfetto con vibrazioni molto energetiche, tra gli 8000 ed i 10.000 Angstrom, ed è anche possibile mescolarlo con altri cereali (farro, miglio, avena, ecc) preparando piatti assai gustosi.
    La pasta fatta in casa, cioè fresca, ha una radiazione uguale a quella del grano, mentre in quella seccata venduta in commercio le radiazioni sono quasi nulle.
    Gli oli hanno all’incirca le stesse vibrazioni del frutto da cui provengono e sono uno dei cibi che conserva più a lungo le vibrezioni iniziali.
    L’olio extravergine di oliva spremuto a freddo, ad esempio, misura mediamente 8500 Angstrom e, dopo 6 anni, arriva a circa 7500 Angstrom.
    Attenzione che quando l’olio di oliva è decolorato e deodorizzato con appositi carboni attivi il tasso vibratorio si abbassa a 4000 Angstrom circa, mentre gli oli estratti con solventi dalle sanse NON contengono più alcuna vibrazione.
    Sembra che nell’antichità il piatto principale fosse pane integrale o semintegrale di farro intriso nell’olio di oliva, il resto era companatico.
    Gli studi del Simoneton hanno dimostrato che il latte vaccino NON è un alimento adatto per la salute dell’uomo.
    Alla mungitura presenta 6500 Angstrom; dopo 6 ore 6000; dopo 14 ore 5000; dopo 18 ore 4000; dopo 48 ore 2000; dopo 56 ore 1000 A e dopo la pastorizzazione quasi zero Angstrom.
    Il burro perde di giorno in giorno la sua vibrazione, e dopo 40 giorni non ne ha più del tutto, tuttavia la conservazione in frigorifero rallenta questo processo.
    Le uova appena deposte danno 6500 Angstrom, sono perciò identiche alle vibrazioni di una persona sana, la polvere d’uovo, invece, NONcontiene più nulla ed è solo cenere morta!
    Da ciò deriva il consiglio di utilizzare prodotti integrali non raffinati dall’industria, la quale toglie al prodotto appena colto la parte migliore, per poi elaborarlo e rivenderlo nelle farmacie a prezzi vertiginosi (vedi il germe di grano o la crusca!!).
    Tutto ciò potrà sembrare stupido ma sono cose che avvengono nella realtà.
    Ricordate che la Natura produce tutto ciò di cui avete bisogno.
    Un detto antico, trasformato, vi aiuterà a regolarvi: “Cibi e buoi dei paesi tuoi”.
    Limitate la carne (anche salumi, pollo e pesce sono carne), come facevano i nostri nonni che l’assumevano solo saltuariamente.
    Essere quasi vegetariani (non vegani) significa tenere sotto controllo ogni problema.
    Infine in certi casi può essere benefica una punta di cucchiaino da the di Cloruro di Magnesio sciolto in mezzo bicchiere di acqua da bere al mattino a digiuno.
    Questo sale è contenuto in notevole quantità nel sale marino integrale, è un ottimo rinforzante del sistema immunitario e tonico del sistema nervoso e muscolare.
    E’ adatto in tutte le malattie cosiddette infettive in quanto aumenta notevolmente la potenza fagocitaria dei globuli bianchi.
    I Vegetali Frondosi 
    Fra le scoperte più importanti, emerse dalle ricerche del Dott. Wilson si pone la conoscenza dei grandi benefici ottenibili dalle fronde dei vegetali.
    Mentre è da sempre conosciuto che questi sono “cibi protettivi” (le ultimissime ricerche mediche lo hanno dimostrato in modo incontrovertibile), non si è mai considerato il loro apporto all’energia vitale dell’organismo.
    Tali vegetali, oltre a possedere un altissimo livello di energia, sono gli unici alimenti in grado di bilanciare in modo soddisfacente i pasti a base di proteine, facendo in modo che il corpo possa assimilare le medesime senza dover attingere alle energie di riserva.
    Le misurazioni fatte hanno mostrato come le foglie dei vegetali abbiano un valore energetico maggiore di quello dello stelo e delle radicie ciò è dovuto al fatto che le fronde sono più interessate dai raggi del sole.
    Siccome la cottura riduce la vitalità dei vegetali il Dr. Wilson consiglia di assumere almeno due vegetali crudi insieme ad uno cotto.
    Barbabietola rossa, sedano, senape, kale, lattuga, indivia, rapa, carota ed erba medica offrono le foglie più cariche di energia.
    CONOSCERE LE CALORIE
    Cosa sono e come si misurano
    La dietologia ufficiale insegna che quando un cibo viene ingerito, viene dapprima triturato nella bocca, poi scomposto nei suoi elementi fondamentali e quindi assorbito dall’organismo.
    A questo punto subisce, ad opera dell’ossigeno, un’ulteriore trasformazione chimica (ossidazione) che produce calore, come se l’organismo “bruciasse” in tanti piccoli fuochi i prodotti ingeriti.
    Il calore (energia termica o calorie), che un alimento è in grado di produrre, può essere misurato con una speciale apparecchiatura di laboratorio.
    Tale misura viene espressa in “calorie” (unità di energia termica).
    Una caloria corrisponde alla quantità di calore capace di far aumentare di 1° C la temperatura di 1 litro d’acqua.
    Le calorie fornite dai principi nutritivi sono le seguenti:
    1 grammo di proteine produce circa 4,5 calorie,
    1 grammo di grassi produce circa 9 calorie,
    1 grammo di carboidrati produce circa 3,75 calorie,
    1 grammo di alcool etilico produce circa 7 calorie.
    Ma, così come è stato espresso, il concetto di caloria è incompleto ed ingannevole
    Come abbiamo appena visto le calorie vengono misurate facendo bruciare gli alimenti in laboratorio.
    Questa misura, pertanto, NON prende affatto in considerazione l’energia che il corpo deve utilizzare per digerire ed assimilare gli alimenti.
    In altre parole la dieta ufficiale ci dice quante calorie vengono fornite da un certo alimento ma NON ci informa affatto di quante calorie il corpo deve consumare per poterlo digerire, assimilare e liberarsi dalle tossine derivate da tali processi.
    Pertanto il concetto di caloria è incompleto e molto ingannevole.
    Ad esempio un pezzo di carne, che teoricamente fornisce circa 4,5 calorie al grammo, ne consuma probabilmente altrettante nelle tre ore necessarie per la sua digestione ed assimilazione.
    Questo spiega perché alcune diete si basano sulla carne per far dimagrire (vedi la dieta Atkins).
    Un alimento introdotto nel corpo umano si trova in un ambiente assai diverso da quello in cui viene “bruciato” in laboratorio per valutarne le calorie.
    Questa verifica è stato fatta misurando il flusso di energia nervosa nel corpo prima e dopo pasti composti di vari tipi di alimenti.
    Si è così riscontrato che certi alimenti (vedi più sopra la classificazione per vibrazioni vitali) costringono il corpo ad un grande dispendio di energia per poterli utilizzare.
    Questa manifestazione energetica ha portato a credere che gli alimenti in oggetto accrescano l’energia corporea, mentre è vero il contrario: terminati i processi digestivi ed assimilativi il corpo si ritrova con le riserve energetiche diminuite.

  • Riferimenti bibliografici
    1) Dr. A. George Wilson, A New Slant to Diet, Standard Research Laboratories, 10th, Ave. and Jersey St., Dencver, Colorado
    2) André Simoneton, Radiations des Aliments, Le Courrier de Livres, Paris.
    3) A. Taum, G.P. Vanoli, Guida alla salute naturale, pagg. 243-246 Guide Vanoli, Milano.