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venerdì 10 gennaio 2020

Potrebbe esserci un briciolo di verità nella propaganda ucraina?

Abbiamo tutti sentito la linea nazionalista ucraina: loro sono i veri eredi slavi della Rus ‘di Kiev, mentre i moderni russi sono o tartari o ugro-finnici o chissà cos’altro. E poi c’è la famosa frase del marchese di Custine, detta in origine, credo, da Napoleone, che dice “grattate il russo e troverete il tartaro”.

La cosa interessante è che ci potrebbe essere qualche verità in questo, e più di un solo briciolo.
Ma in primo luogo, che cos’è un “tartaro”? Ebbene, in tempi moderni, un tartaro è una categoria ben definita, sia in termini storici che in termini moderni (si veda la voce di Wikipedia per “tartari”). Il problema di questo è che ciò che non è presente in queste definizioni è l’antico uso di questa parola. Ancora oggi, le varie popolazioni denominate “tartari” hanno ben poco in comune tra loro. Hanno ancor meno in comune con i mongoli moderni. Allora perché i libri russi parlano di un “giogo tartaro-mongolo”? Chi erano questi “tartaro-mongoli” in realtà?
La storiografia russa (e quella occidentale) ufficiale è più o meno d’accordo che i “tartaro-mongoli” erano un mix di tribù nomadi dell’Asia (Mongolia moderna) che aveva spazzato tutta la Siberia e le steppe, invase la Russia e molti altri paesi (fino alla Polonia e all’Austria). In realtà, questi tartaro-mongoli costruirono il più grande impero di tutti i tempi, e lo fecero appena in pochi decenni. La seguente mappa francese mostra la grande dimensione di questo impero:

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Tartaria

Ma c’è un problema con questa versione ufficiale. I tartari non sono mongoli. Peggio ancora, il termine “tartari” è stato applicato a diversi gruppi etnici totalmente diversi che avevano ben poco in comune tra loro. Ci sono anche prove molto solide che il termine “tartari” è stato applicato anche a popolazioni russe!
Date un’occhiata a questo particolare di un’icona del famoso santo ortodosso russo Sergio di Radonezh, che mostra una celebre battaglia tra russi e tartari, e vedete se potete differenziare questi due gruppi:

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La battaglia del campo di Kulikovo

E ora diamo uno sguardo più da vicino a un dettaglio di quest’icona (molto grande):

Битва-на-куликовом-поле-detail
Dettaglio

Potete differenziare i combattenti? Se non riuscite, non prendetevela a male. Non ci riescono nemmeno gli storici. Non solo le due parti sono equipaggiate esattamente allo stesso modo, ma entrambe le parti hanno icone di Cristo come loro bandiere!
Questo è solo un esempio tra tanti, e non voglio annoiarvi con la moltitudine di altri esempi presenti. Quello che posso semplicemente dire è questo: ci sono prove molto forti che le forze “russe” erano piene di “tartari” e ci sono anche prove molto forti che le forze “tartare” erano piene di “russi”. Alcuni storici russi arrivano a dire che i russi sono tartari (nel senso che queste parole avevano nei secoli dal XIII al XV, non nel nostro uso moderno!) e che ciò che gli storici del XVIII e XIX secolo descrivono come “giogo tartaro” era in realtà una guerra civile russa. Ora, prima di alzare le vostre mani in disgusto, ricordate che il termine “russo” non è (e non è mai stato!!!) una categoria etnica. Infatti, la confusione qui deriva dal fatto che né i russi né i tartari sono categorie etniche. I mongoli lo sono, ma i mongoli non sono mai stati abbastanza sofisticati e abbastanza numerosi per conquistare da soli una tale enorme estensione. Avete ancora dei dubbi? Va bene, provate a scoprire questo: chi sono i moderni discendenti dei “tataro-mongoli”? I candidati per il titolo sono i mongoli, i turkmeni, gli slavi e molti altri gruppi etnici da tutto l’ex impero di Gengis Khan. La linea di fondo sorprendente è questa: non sappiamo chi fossero davvero i “tataro-mongoli” del XII-XIV secolo, ma vi sono prove molto forti che i “russi” (parlando in un senso puramente culturale, non etnico) ne facevano profondamente parte. Per dirla in un altro modo, gli ortodossi slavi erano una componente fondamentale della civiltà che gli storici successivi hanno etichettato come impero “tataro-mongolo”. Alcuni di questi slavi ortodossi erano chiaramente sottoposti alle orde di invasori provenienti dall’Oriente, ma altri erano ufficiali di queste orde. Quali prove abbiamo per dire così? Molte – compreso il fatto che gli invasori utilizzavano quasi esclusivamente il russo nella loro amministrazione, che molti russi avevano nomi tartari e viceversa, o che se osservate lo stock genetico nelle regioni colonizzate presumibilmente per 300 anni dai mongoli dall’Asia troverete una schiacciante preponderanza di marcatori genetici slavi ed europei, anche se i resoconti cronologici dicono che molte famiglie russe sono state fondate da tartari (tra queste, tra l’altro, anche la mia).
Confusi?
Va bene, dovrebbe essere esattamente così. Anch’io sono confuso. E lo sono pure molti storici. Semplicemente, non tornano i conti della semplice narrazione offerta dagli storici del XVIII e XIX secolo. Ma quale sia la vera storia, questo deve ancora essere scoperto.
Che dire dell’Ucraina in tutto questo?
In primo luogo, ricordate che la “nazione ucraina” è un’invenzione del XX secolo. Ma ciò che è vero è che gli slavi ortodossi che vivevano in quella che è oggi l’Ucraina avevano alcune differenze molto salienti dagli slavi ortodossi che vivevano in quella che è oggi la Federazione russa. Chiamiamo il primo gruppo slavi ortodossi del sud e il secondo gruppo slavi ortodossi del nord. Queste sono alcune delle importanti differenze:
1) Gli slavi ortodossi del sud erano molto più lontani dai centri del potere tartaro-mongolo rispetto agli slavi ortodossi del nord.
2) Gli slavi ortodossi del sud trascorsero molti secoli invasi dagli eserciti polacchi e lituani.
3) Gli slavi ortodossi del sud non vissero lo scisma del vecchio rito (vedi qui per i dettagli).
4) Gli slavi ortodossi del nord non soffrirono persecuzioni papiste.
5) Gli slavi ortodossi del sud vissero a lungo sotto la Chiesa ortodossa greca (mentre gli slavi ortodossi del nord avevano la propria Chiesa ortodossa locale indipendente)
Ci sono, naturalmente, altri elementi, ma già questi pochi indicano possibili e reali differenze di ethos. Naturalmente, la più potente forza che agisce per annullare queste differenze è la lunga miscelazione, veramente massiccia e secolare, tra slavi del nord e del sud. Pretendere, come fanno i nazionalisti ucraini oggi, che i russi e gli ucraini siano popoli totalmente diversi è assolutamente ridicolo, e dire che gli ucraini sono discendenti di antichi “ukri” che sarebbero, non sto scherzando, gli antenati degli ariani, che costruirono le piramidi in Egitto e furono i primi abitanti della costa del Mar Nero è semplice pazzia, naturalmente. Ma è innegabile che gli slavi del nord e del sud abbiano davvero avuto esperienze storicamente molto diverse, e che l’integrazione degli slavi del nord nella civiltà che ora chiamiamo erroneamente “tataro-mongola”, e la loro inculturazione in tale civiltà, è stata molto profonda, forse molto più profonda di quanto si sia sospettato finora.
In conclusione, per favore non accusatemi per quello che ho scritto. Come ho detto, io non sono uno storico e là fuori ci sono abbastanza storici totalmente confusi, perché anche una persona molto ignorante come me senta il coraggio di fare domande interessanti senza fornire assolutamente alcuna risposta. Volevo solo condividere con voi il fatto che la storia delle persone che vivono nella moderna Ucraina (e, ancor più, nella moderna Russia) è molto complessa e per molti versi molto misteriosa e oscura, e che quei nazionalisti (da entrambe le parti!) che hanno capito tutto e hanno ridotto tutto a slogan di una singola frase si stanno quasi inevitabilmente sbagliando.

Il Saker

Tratto da: http://sakeritalia.it/ucraina/potrebbe-esserci-un-briciolo-di-verita-nella-propaganda-ucraina/