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domenica 27 novembre 2011

Sfatando il Dogma del Vaccino

C'è una nuova mania nell'aria. Ogni stagione si ripete, ed ogni tanto qualche film al cinema ci ricorda che il pericolo potrebbe essere dietro l'angolo. Ma nonostante l'OMS si sia data da fare per riscrivere le regole1 durante la "pandemia" scorsa, nella nazione (dove si presume fosse partito il tutto) più popolosa del mondo nessuno2 c'ha rimesso le penne. E la devastazione? Boh?! Ma tutti in preda al panico avrebbero venduto la propria madre per ficcarsi in vena qualche intruglio "magico". Le malattie infettive vanno e vengono. Fanno parte della vita, così come le malattie infantili, come la varicella e il morbillo, sono state una parte normale della crescita di una generazione fa. Con un sistema immunitario supportato da acqua pulita, un sonno adeguato, condizioni di vita decenti, cibo abbastanza buono, e una dose giornaliera di Vitamina D, pochi saranno a rischio di morire per un'infezione. In realtà, molti non si infetteranno neanche.

di Dr. Sherri Tenpenny3

Un agghiacciante consuetudine si ritrova nelle storie raccontate dai genitori: mio figlio era normale, felice e sano. Camminava, imparava a parlare e giocare con i suoi fratelli. Cresceva bene, e tutto era normale. Al suo controllo annuale, il medico ha detto che era tempo per la sua prossima serie di vaccini. Senza discussioni, sono stati iniettati. In poche settimane, era autistico.

I rapporti variano leggermente nei contenuti e nei tempi, ma le descrizioni di migliaia di bambini che improvvisamente regrediscono nel mondo isolato dell'autismo sono stranamente uguali.
Che cosa è un Dogma?


Webster definisce il dogma come "una dottrina; un'asserzione positiva ed arrogante di opinione". Prendendo spunto da questa definizione, i dogmi medici certamente abbondano. Molti sono sopravvissuti per decenni, semplicemente perché l'affermazione è stata fatta e poi mai messa in discussione. Nel corso del tempo, l'affermazione è stata assunta per essere un fatto.

Uno dei primi esempi del dogma nella produzione di vaccini si è verificato nel 1913 quando il dottor Simon Flexnor sostenne che la polio era una malattia causata da un virus che entra nel corpo attraverso il naso e la bocca. Egli postulò che la paralisi insorgeva quando il virus viaggiava direttamente dai seni (del naso) al cervello e il midollo spinale. Le affermazioni di Flexnor sulla modalità di paralisi non furono mai riprodotte, ed è ormai noto che la polio è un virus gastrointestinale, non un virus respiratorio.

Le difficoltà nello sviluppo di un vaccino si sono verificate perché egli propagò un dogma secondo cui il virus della polio sarebbe cresciuto solamente nel tessuto neurologico, un terreno di coltura che fu associato ad encefaliti mortali negli animali da esperimento.4 Nessuno tentò di utilizzare altri tipi di colture di tessuti per far crescere i poliovirus. La sua asserzione rimase un dogma indiscusso per 25 anni fino a quando il Dr. John Enders scoprì, casualmente, che il virus crescerebbe in realtà in una gran varietà di tessuti. Quando la scoperta rivoluzionaria di Enders fu pubblicata su Science, 28 Gennaio 1949, l'intera comunità di virologia accettò immediatamente le nuove scoperte. Il vaccino antipolio venne prodotto in cinque anni. Una pretesa scientifica spacciata come dogma svanì quando sfidata dai fatti scientifici.

Il dogma attuale dei vaccini è promosso dall'Institute of Medicine (IOM), un gruppo di medici, scienziati e ricercatori apparentemente imparziali. Dopo aver esaminato le ricerche finanziate dalle industrie ed aver concluso che non vi è alcun legame tra vaccini e autismo, l'IOM conclude allo stesso modo che non vi è alcun legame tra vaccini e autismo. Come avrebbero potuto arrivare ad altra conclusione?

La frase: "l'associazione temporale non prova causalità" significa che anche se due eventi si verificano nello stesso momento, un evento non provoca gli altri. L'IOM sostiene il dogma dall'American Academy of Pediatrics: Dato che l'autismo si verifica cronologicamente intorno allo stesso periodo delle vaccinazioni del primo anno, i genitori arrabbiati hanno bisogno di incolpare qualcosa.

Il dogma medico a sostegno di questa posizione è l'affermazione che "l'associazione temporale non prova la causalità." In poche parole, la frase significa che anche se due eventi si verificano quasi contemporaneamente, un evento non è la causa dell'altro. L'implicazione è che la regressione ad autismo sarebbe accaduta comunque. La somministrazione di vaccini diversi immediatamente prima della comparsa dell'autismo non aveva niente a che fare con essa, un dogma che promuove "la colpa è del bambino, non del vaccino." Allo stesso modo, intense indagini stanno ricercando una causa genetica per i disturbi dello spettro autistico.5 L'identificazione di un gene danneggiato punterà il dito incriminante verso i genitori difettosi come la "causa" dell'autismo dei loro figli.

La seguente dichiarazione è stata pubblicata nel libro del Center for Disease Control sulle malattie da infezione, indicato come "The Pink Book":
Citazione:
"Non c'è nessuna sindrome distinta dalla somministrazione del vaccino, e quindi, molti eventi avversi associati temporalmente rappresentano probabilmente la malattia di fondo, piuttosto che una malattia causata dal vaccino [...] Il [vaccino] può stimolare o far inevitabilmente peggiorare i sintomi già presenti di disordine del sistema nervoso centrale, come le convulsioni, spasmi infantili, epilessia o SIDS. Per puro caso, alcuni di questi casi vi sembrerà temporalmente correlato al [vaccino] ".6


Con il tasso di autismo arrivato ad uno ogni 150 bambini negli Stati Uniti ed un nuovo picco di uno ogni 58 bambini nel Regno Unito, c'è bisogno di un'indagine urgente per stabilire se i bambini non vaccinati dai 12 ai 18 mesi diventano improvvisamente autistici. Non c'è stata alcuna risposta a questa domanda, infatti, nessuno ha nemmeno controllato.

Ipotesi di sicurezza

L'esempio classico del dogma indiscusso è la nozione di lunga data secondo cui il sole ruota intorno alla terra. Nel 1530, Copernico sfidò l'assunzione con la prova che la terra ruotava intorno al proprio asse una volta al giorno e completava un giro intorno al sole una volta all'anno. Un concetto fantastico per l'epoca, la nuova informazione fu considerata un'eresia. Più tardi, quando Galileo sostenne le conclusioni di Copernico, fu imprigionato, sottoposto ad un processo dalla Santa Inquisizione, e costretto a ritirare le sue prove per salvare la propria vita.

Allo stesso modo, i genitori sono costretti a decisioni di vaccinazione dagli inquisitori della moderna medicina. Le minacce includono l'espulsione dalla pratica medica e chiamate ai servizi di protezione dei bambini con accuse di negligenza medica. Ai genitori viene detto che i vaccini sono sicuri e necessari per mantenere i bambini sani. Ma sono davvero sicuri?

La vaccinazione è un trattamento medico. Le ipotesi riguardo l'efficacia di molti trattamenti medici abbondano. Un rapporto pubblicato dal Government Accounting Office (GAO) ha concluso che "solo il 10-20% di tutte le procedure attualmente in uso nella pratica medica hanno dimostrato di essere efficaci secondo gli studi controllati.7 Quindi, si presume che l'80-90% delle pratiche usuali siano efficaci senza prova. La vaccinazione rientra in questa categoria.

Contrariamente alle ripetute affermazioni da parte del governo e dell'industria farmaceutica, i vaccini non sono mai stati dimostrati sicuri dall'elite della ricerca medica: l'indagine in doppio cieco, controllata con placebo. In uno studio controllato con placebo, la sicurezza di un farmaco è determinata dal confronto con una sostanza neutra, come una pillola di zucchero. Negli studi sulla sicurezza del vaccino, un nuovo vaccino non viene confrontato con un composto inerte, come una siringa di acqua sterile. Invece, il "placebo" è un altro vaccino. Se il numero di effetti collaterali causati dal vaccino sperimentale risulta essere lo stesso del numero di reazioni causate dal vaccino placebo, i produttori dichiarano il nuovo vaccino "sicuro come il placebo."

Un altro trucco usato dai ricercatori per promuovere la sicurezza dei vaccini è quello di escludere qualsiasi parte dei dati dello studio che suggerisca un problema. Il seguente è un estratto da uno studio clinico che dimostra come viene utilizzato un placebo-vaccino e come vengano eliminati i dati negativi. Lo studio è stato progettato per determinare la sicurezza del Comvax®, un vaccino che combina il vaccino Haemophilus influenzale (Hib) ed il vaccino contro l'epatite B in una unica inezione.

Citazione:
Durante lo studio, 17 bambini (1.9%) hanno avuto un evento entro i 14 giorni dalla vaccinazione, che rientrano in uno dei criteri definiti come esperienza avversa grave. Queste esperienze hanno incluso attacchi di crisi, asma, diarrea, apnea (arresto della respirazione) [e molti altri.] Praticamente tutti questi eventi avversi sono stati classificati come gravi perché comportano un ricovero ospedaliero. Nessuno di queste è stata giudicata dagli investigatori dello studio come causalmente correlata [causati dal] Comvax® o [dagli altri due vaccini]. Inoltre, tre morti tra i partecipanti a questo studio sono stati attribuiti alla sindrome di morte improvvisa del lattante che si sono verificati più di 14 giorni dopo la somministrazione di una dose di vaccino (29, 31, e 38 giorni, rispettivamente.) Ancora una volta, nessuno è stato giudicato dagli investigatori correlato alla vaccinazione. 8


Il placebo in questo studio è stato il vaccino Hib e il vaccino contro l'epatite B somministrato in due volte. Poiché il numero di effetti collaterali della singola inoculazione è stato simile al numero di effetti collaterali indotti dalle inoculazioni separate, il Comvax® è stato dichiarato "sicuro come il placebo." Gli investigatori hanno annullato l'associazione tra i vaccini e SIDS con un tratto di penna. Il Comvax® è stato dichiarato "ben tollerato".
Definizione di efficacia


I ricercatori definiscono un vaccino efficace quello che crea gli anticorpi dopo essere stato inoculato nel sangue, una risposta chiamata "sieroconversione positiva". Un vaccino è considerato più efficace di un altro, dal punto di vista del ricercatore, se il primo vaccino induce una risposta anticorpale maggiore rispetto al secondo.9

La comunità medica e l'opinione pubblica definisce un vaccino efficace quel vaccino che protegge una persona dalle infezioni contro cui è stata vaccinata. Ad esempio, il vaccino contro la varicella è considerato efficace da parte dei medici, se, nel caso di un focolaio, quelli vaccinati non contraggono la varicella.

Le definizioni sono sostanzialmente diverse e hanno conseguenze molto diverse, soprattutto perché la presenza di un anticorpo non assicura che la persona sarà protetta dalle infezioni. Molti focolai si sono verificati nelle popolazioni completamente vaccinate. Un esempio fù una diffusione di morbillo che si verificò in un gruppo in cui più del 99% della popolazione era stata vaccinated.10 Molti focolai di varicella e di parotite si verificarono quando i bambini furono completamente vaccinati.11

Il foglietto illustrativo del HiBTiter®, un vaccino che protegge contro l'infezione dal H. influenza b bacteria, afferma chiaramente "il contributo [degli anticorpi] per la protezione clinica è sconosciuto."12 Risultati simili sono stati riportati sul vaccino contro la pertosse: "I risultati degli studi di efficacia non hanno dimostrato una correlazione diretta tra la risposta anticorpale e la protezione contro la pertosse."13 La stimata rivista medica, Vaccine, afferma chiaramente: "E' noto che, in molti casi, i titoli anticorpali non si correlano con la protezione."14

Il dogma che i vaccini sono sicuri ed efficaci è diventato una mucca medica sacra, un'icona considerata al di sopra della critica o dell'attacco. Le sfide alla vaccinazione sono state spesso liquidate come teorie cospirative. I genitori hanno appreso attraverso l'esperienza le difficoltà di mettere in discussione gli obblighi dei vaccini dei pediatri. Ciò nonostante, molti stanno resistendo ai dogmi della professione medica sui vaccini e molti rifiutano le vaccinazioni per i loro figli.
Un punto di riferimento in una società civile è l'assenza di malattie infettive, una dottrina che è emersa durante l'epoca pre-antibiotica. I funzionari della sanità pubblica hanno attributo i bassi tassi di infezione alle politiche di vaccinazione obbligatoria piuttosto che dare credito alla migliore igiene personale ed ai comfort moderni come l'impianto idraulico interno. E' tempo che la verità sui vaccini venga ampiamente conosciuta. La sicurezza dei vaccini non è stata provata. I vaccini forniscono false sicurezze di protezione. I vaccini possono causare danni. E' tempo di fare a meno del dogma "sicuri ed efficaci" prima che un'altra persona venga danneggiata.

Traduzione per il Portico Dipinto a cura di Johnny Contanti.
Fonte: http://www.luogocomune.net/site/modules/news/article.php?storyid=3886