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lunedì 8 novembre 2021

Appunti sulla Grande Tartaria – Parte II

ANTONELLO LUPINO Premessa alla seconda parte Ribadiamo ancora una volta il fatto che il contenuto di questi nostri articoli non vuole rappresentare la verità assoluta su quello che concerne questa specifica ricerca, la quale ci porta periodicamente a confrontarci con nuovi dati ottenuti, ed in qualche caso ad aggiornare le nostre considerazioni precedenti in materia. Stiamo semplicemente “facendo finta che…”, come il mio Amico Mauro Biglino ama dire, ed attraverso questo valutare i dati, ricercare le informazioni, ed alla fine formulare delle ipotesi, che talvolta diventano certezze, in quanto supportate da prove tangibili e di difficile contestazione, anche se sappiamo benissimo che nel corso della storia umana, nonostante prove tangibili e verificabili, molti scienziati e ricercatori sono stati derisi e addirittura minacciati per abiurare i loro lavori, ma noi non ci paragoniamo alla loro grandezza e fama. Quindi, nella Nostra infinita umiltà proponiamo il frutto di queste Nostre ricerche, basate sull’assunto che molte civiltà del passato, e con esse la loro cultura, in taluni casi molto sviluppata, siano cadute nell’oblio storico-culturale, semplicemente perché “fastidiose” nella realizzazione di interessi politici e privati, legati a conquiste territoriali, dominazioni varie, e soprattutto potere gestito da svariate “gilde” che forse non erano animate dal bene per il prossimo. Non mi sembra di dire nulla di nuovo, specie se osserviamo i fatti odierni! Ci siamo lasciati la volta scorsa, in occasione della chiusura della prima parte del servizio sulla c.d. “Grande Tartaria”, con un documento declassificato della CIA, in cui si afferma che il Partito Comunista dell’allora U.R.S.S., dalla sua presa del potere nel 1916, ne avrebbe insabbiato tutte le prove circa l’esistenza nei propri territori. Nella fattispecie, il citato documento statunitense afferma che il 9 agosto del 1944, il Comitato Centrale del Partito Comunista, con sede a Mosca, emanò una direttiva che ordinava al Comitato provinciale tartaro del partito “di procedere a una revisione scientifica della storia della Tartaria, per liquidare gravi carenze ed errori di un personaggio nazionalista commessi da singoli scrittori e storici nel trattare con la storia della Tartaria”. Così come recitava il documento in specie, la storia tartara doveva essere riscritta, ovvero doveva essere falsificata al fine di eliminare i riferimenti alle grandi aggressioni russe e nascondere i fatti del vero corso della storia, circa le relazioni tartaro-russe. Per giungere al loro scopo, secondo il documento CIA, i dirigenti del Partito Comunista Russo fecero sì che.......continua a leggere su www.supernova2020.com

Platone, l’Egitto e le sette grandi isole del Mar d’Occidente – Prima parte

NICOLA BIZZI Sta finalmente per uscire nelle librerie, curata dal sottoscritto e da Guido Maria St. Mariani di Costa Sancti Severi, una corposa pubblicazione, corredata da saggi critici e da note esplicative, che presenta in traduzione italiana il primo di dieci rotoli costituenti una vasta opera chiamata Le Xunthye o Libro dei Rotoli, attribuita dalla Tradizione Misterica a Uelesh di Casa Ulhe, un autore che sarebbe vissuto nel decimo millennio avanti cristo, nell’ultima fase della civiltà fiorita sulle “Sette Grandi Isole del Mar d’Occidente” e oggi comunemente nota come “Atlantide”. Una civiltà che sarebbe tragicamente scomparsa attorno al 9.600 a.C. a causa di quel secondo grande impatto cometario che, come oggi sostengono molti scienziati, colpì e devastò pesantemente il nostro pianeta, spostandone l’asse, ponendo fine al Dryas Recente e determinando un repentino innalzamento del livello dei mari e degli oceani dai 120 ai 200 metri. Un evento apocalittico ricordato da tutte le antiche tradizioni mitologiche e religiose che avrebbe fatto precipitare il mondo nella barbarie, determinando la fine di una precedente lunga linea evolutiva di civiltà. Questa pubblicazione rappresenta in un certo senso un fatto epocale, perché determinati testi fino ad oggi non erano mai usciti dal ristretto ambito di scuole misteriche e non erano quindi fruibili ai profani, disponibili o liberamente consultabili. Come ho spiegato nel primo volume del mio saggio di Da Eleusi a Firenze: la trasmissione di una conoscenza segreta e in una lunga serie di articoli usciti nel corso del 2018 su Archeomisteri, le Scuole Misteriche degli Eleusini Madre, sopravvivendo alle persecuzioni cristiane del tardo Impero Romano ed entrando necessariamente in clandestinità per continuare ad esistere e a perpetuarsi, hanno tramandato e preservato nel corso dei secoli un vastissimo patrimonio di antichi testi e documenti rimasti fino ad oggi del tutto sconosciuti al mondo profano. Testi e documenti che.........continua a leggere su www.supernova2020.com