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giovedì 7 giugno 2012

Le grandi famiglie che dominano il mondo


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Alcuni di noi hanno iniziato a rendersi conto che esitono dei potenti gruppi finanziari che reggono il mondo. Dimentichiamoci gli intrighi politici, i conflitti, le rivoluzioni e le guerre. Questo non è un puro caso. Tutto ciò è stato progettato tanto tempo fa.
Alcuni lo chiamano ‘il complotto’, gli altri ‘Il nuovo ordine del mondo’. In ogni caso, la chiaveper capire i ricorrenti eventi politici ed economici, si limita ad un cerchio di famiglie che hanno accumulato la maggior parte della ricchezza e del potere. Parliamo di 6, 8 o forse 12 famiglie che veramente controllano il mondo. E’ opportuno però sapere che questo è un mistero assai difficile da risolvere.
Non siamo lontani dalla verità nominando i nomi come Goldman, Sachs, Rockefeller, Loeb Kuhn e Lehman di New York, Rothschild di Parigi e Londra, Warburg di Hamburgo o Lazard di Israele.
Tanti hanno sentito parlare di Gruppo Bilderberg, degli Illuminati o della Commissione Trilaterale. Ma quali sono i nomi delle famiglie che in questo momento reggono il mondo e controllano le organizzazioni come ONU, NATO o FMI?
Per provare a dare una risposta a questa domanda possiamo iniziare facendo un elenco assai chiaro delle più grandi banche del mondo, e vedere chi siano gli azionisti che prendono le decisioni.
Ora le aziende più considerevoli sono le seguenti:
Bank of America, JP Morgan, Citigroup, Wells Fargo, Goldman Sachs e Morgan Stanley
Diamo quindi un’occhiata agli azionisti:
Bank of America:
State Street Corp., Vanguard Group, BlackRock, FMR (Fidelity), Paulson, JP Morgan, T. Rowe, Capital World Investors, AXA, Bank of NY, Mellon.

JP Morgan:
State Street Corp., Vanguard Group, FMR, BlackRock, T. Rowe, AXA, Capital World Investor, Capital Research Global Investor, Northern Trust Corp. e Bank of Mellon.

Citigroup:
State Street Corp., Vanguard Group, BlackRock, Paulson, FMR, Capital World Investor, JP Morgan, Northern Trust Corporation, Fairhome Capital Mgmt e Bank of NY Mellon.

Wells Fargo:
Berkshire Hathaway, FMR, State Street, Vanguard Group, Capital World Investors, BlackRock, Wellington Mgmt, AXA, T. Rowe e Davis Selected Advisers.

Senza fatica possiamo notare che in tutte queste banche c’è una parte costante, un’essenza: State Street Corp., Vanguard Group, BlackRock e FMR (Fidelity). Per evitare di ripetere questi nomi, chiamiamoli ‘i grandi quattro’.
Goldman Sachs:
‘i grande quatro’, Wellington, Capital World Investors, AXA, Massachusetts Financial Service e T. Rowe.

Morgan Stanley:
‘i grandi quattro’, Mitsubishi UFJ, Franklin Resources, AXA, T. Rowe, Bank of NY Mellon e Jennison Associates. Rowe, Bank of NY Mellon e Jennison Associates.

Quasi sempre riusciamo a verificare i nomi dei principali azionisti. Andando avanti cerchiamo di conoscere gli azionisti di queste aziende e gli azionisti delle principali banche mondiali.
Bank of NY Mellon:
Davis Selected, Massachusetts Financial Services, Capital Research Global Investor, Dodge, Cox, Southeatern Asset Mgmt. e … ‘i grandi quattro’.

State Street Corporation (uno de ‘i grandi quattro’):
Massachusetts Financial Services, Capital Research Global Investor, Barrow Hanley, GE, Putnam Investment e … ‘i grande quattro’ (solo gli azionisti!)

BlackRock (anche esso de ‘i grandi quattro’):
PNC, Barclays e CIC.

Chi c’è dietro il PCN? FMR (Fidelity), BlackRock, State Street, ecc.
E dietro Barclays? BlackRock.
E potremmo proseguire elencando così per ore, passando dai paradisi fiscali nelle Isole Cayman, Monaco o la sede legale di società Shell in Liechtenstein. Una rete, dove le aziende sono sempre le stesse, ma non è mai nominato un cognome della famiglia.
In breve: otto aziende statunitensi più potenti (JP Morgan, Wells Fargo, Bank of America, Citigroup, Goldman Sachs, U.S. Bancorp, Bank of New York Mellon e Morgan Stanley) che sono al cento per cento controllate dai 10 azionisti e così abbiamo quattro aziende sempre presenti in tutte le decisioni: BlackRock, State Street, Vanguard e Fidelity.
Inoltre, la Federal Reserve è composta da 12 banche, rappresentate da un consiglio di 7 persone che allo stesso tempo sono i componenti de ‘i grandi quattro’, i quali invece appaiono in tutto il resto delle aziende.
Alla fine, guardiamo un po’ quali sono alcune marche controllate da ‘i grandi quattro’:
Alcoa Inc.
Altria Group Inc.
American International Group Inc.
AT&T Inc.
Boeing Co.
Caterpillar Inc.
Coca-Cola Co.
DuPont & Co.
Exxon Mobil Corp.
General Electric Co.
General Motors Corporation
Hewlett-Packard Co.
Home Depot Inc.
Honeywell International Inc.
Intel Corp.
International Business Machines Corp
Johnson & Johnson
JP Morgan Chase & Co.
McDonald’s Corp.
Merck & Co. Inc.
Microsoft Corp.
3M Co.
Pfizer Inc.
Procter & Gamble Co.
United Technologies Corp.
Verizon Communications Inc.
Wal-Mart Stores Inc.
Time Warner
Walt Disney
Viacom
Rupert Murdoch’s News Corporation.,
CBS Corporation
NBC Universal

Gli stessi ‘i grandi quattro’ controllano la maggior parte delle aziende europee che contano in borsa. Inoltre, queste persone governano pure delle grandi istituzioni finanziarie, come il FMI, la Banca centrale europea o la Banca Mondiale.
I nomi delle famiglie che controllano ‘i grandi quattro’ non appaiono mai.
Fonte in lingua originale: www.english.pravda.ru
Traduzione a cura di Magdalena Was – Exit – magozine.it




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In un memoriale, Ettore Gotti Tedeschi

La notizia riportata sul "Fatto Quotidiano", l'ex presidente dello Ior aveva preparato un testo con tutti i segreti appresi durante la sua attività

foto LaPresse
10:38 - "Se mi ammazzano, qui ho scritto il perché. In Vaticano ho visto cose da aver paura". Questo si legge nel documento scritto da Ettore Gotti Tedeschi, l'ex presidente dello Ior, riportate sul "Fatto Quotidiano".
Temeva di essere ucciso e così ha preparato un memoriale come polizza sulla vita. Gotti Tedeschi, dal settembre 2009 al maggio 2012, aveva consegnato agli amici più fidati esemplari del dossier spiegando che se fosse stato ucciso, lì dentro avrebbero trovato la motivazione.
Martedì scorso il documento è stato scoperto dagli uomini del Nucleo Operativo del NOE durante la perquisizione della casa dell'ex presidente della Banca Vaticana.
Ettore Gotti Tedeschi, ieri, è stato interrogato per tre ore e mezza dai quattro pm Pignatone, Nello Rossi, Woodcock e Piscitelli proprio per approfondire sul contenuto del testo.
Da quanto si legge sul "Fatto Quotidiano", i pm sarebbero in possesso di intercettazioni tra il segretario del Papa, Georg Ganswein e il Segretario Tarcisio Bertone su argomenti di estrema delicatezza e le carte ritrovate a casa dell'ex presidente dello Ior sembrano essere considerate di grande rilievo investigativo.
In realtà, i documenti dello Ior sono stati scoperti mentre i pm di Napoli cercavano le prove del riciclaggio di una presunta mazzetta girata da Finmeccanica alla Lega Nord. Gotti Tedeschi, infatti, è  indagato a Roma per violazione formale delle norme antiriciclaggio da parte dello Ior mentre risulta testimone per la vicenda Finmeccanica sulla quale indaga la Procura di Napoli.
Sembra che nelle conversazioni degli ultimi giorni con gli amici più fidati, l'ex presidente dello Ior abbia confidato di aver scoperto cose in Vaticano da far paura. Mantenendo la stima per il Papa, Gotti Tedeschi non riusciva a fidarsi quasi più di nessuno. Solo con il presidente dell'Autorità antiriciclaggio e con il segretario del Papa Georg Ganswein continuava a mantenere buoni rapporti.
Gotti Tedeschi sembra avesse cercato di convincerli sulla necessità di aprire gli archivi segreti dello Ior. Per i magistrati napoletani, la sensazione è che l'ex presidente nella contesa con l'istituto bancario vaticano abbia svolto un ruolo positivo tentando di opporsi alle lobby contrarie alla trasparenza e per questo temesse per la propria vita.
Negli ultimi mesi Ettore Gotti Tedeschi aveva persino assoldato una scorta privata e si era rivolto a un'agenzia investigativa per avere protezione. Il memorandum sarebbe stato scritto come ulteriore assicurazione sulla vita sapendo che il problema erano proprio le carte, i documenti e i segreti che lui conosceva.  

Tratto da: http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/articoli/1048584/in-un-memoriale-ettore-gotti-tedeschi-rivela-i-suoi-timori-vogliono-uccidermi.shtml