non dovremmo temere ciò che non conosciamo, ma ciò che riteniamo vero ed invece non lo è
sabato 2 aprile 2022
LA COMPATIBILITA' DI FREQUENZA
Mi hanno chiesto:
"perché non sopporto più le persone negative, pessimiste, lagnose, o in preda al vittimismo?"
Semplicissimo.
Vi faccio un esempio:
Avete presente quando avete bevuto troppo alcol e siete stati malissimo?
L'alcol, si può dire ciò che si vuole, ma è puro e semplice veleno.
Ma, se preso in piccole quantità, il corpo lo tollera.
E addirittura si abitua.
Ma è un abitudine tossica.
Come lo sono moltissime altre cose, tra le quali anche le relazioni tossiche.
E quindi tu, coscienza, non ti rendi conto di quanto sia dannoso.
Perché per capirlo hai bisogno di un'esperienza di malessere profondo.
Hai bisogno di toccare quello che io chiamo "punto di non ritorno".
Una coscienza non abituata ad ascoltare il proprio corpo, ha bisogno di toccare proprio questi limiti, per rendersi conto cosa fa bene e cosa no.
Una coscienza assuefatta alla sofferenza, deve fare totalmente e necessariamente "indigestione" del dolore.
E solo allora comprende quanto "fa male".
E appunto, quando arriva il momento in cui ne bevi una dose esagerata, il tuo corpo lo rigetta.
E ti dice
" Vedi? ... ti sei assuefatto alla sofferenza, e per vederla devi appunto esserne colmo"
Ecco che, una persona che ha lavorato sulle proprie ferite e ha deciso di sbarazzarsi del dolore, ha toccato proprio questi limiti.
Ha potuto vedere le ferite solo nel colmo della sofferenza.
E così ha potuto attivarsi per guarirle.
Quindi, una persona che ha toccato limiti di sofferenza più e più volte, e ha eliminato così le cause del dolore, si abitua di pari passo a stare bene.
Si disintossica.
Si purifica.
Facendo questo, le Vibrazioni energetiche si alzano.
Più una persona cerca il benessere più aumenta di Frequenza.
E una volta raggiunto uno stato di benessere più o meno costante ( perché le ricadute sono perfettamente normali ) il rifiuto del dolore aumenta di pari passo.
Perché ci si "ricorda" quei picchi di dolore in cui si è stati malissimo.
E, abituandosi a stare bene, non si vuole più tornare in quell'abisso di sofferenza.
Con questo lavoro continuo di pulizia energetica, sia mentale che emotiva che fisica, il rischio di ricadere in basso diminuisce di giorno in giorno.
Come dicevo, le ricadute accadono, ma diventa velocissimo rialzare le frequenze e ritornare nel benessere.
Ovvero riconoscere quelle situazioni in cui si ricade in dinamiche dolorose già vissute.
Proprio perché non si accetta più di rimanere nella sofferenza e la reazione di "rifiuto" di stare ancora male è sempre più immediata.
Quindi, per tornare all'obiettivo di questo post, ecco la risposta.
Quando si incontra una persona assuefatta al dolore, colma di dolore, energeticamente pesante, si sente immediatamente tutta quella sofferenza.
Soprattutto se si ha una sensibilità molto acuta e una certa empatia.
In quella persona si riconosce subito quella sofferenza di quei limiti che si sono già sperimentati.
Quell'indigestione di dolore.
Quelle frequenze basse.
Buie.
La reazione immediata è di fastidio, o di scappare via, o di allontanare quella persona.
Semplicemente perché non si può più interagire con quelle Vibrazioni.
Ecco perché, in questo periodo, la selezione delle persone con cui si interagisce è sempre più accurata.
E lo sarà sempre di più.
Le Anime si "richiamano" per assonanza.
Per compatibilità di frequenza.
La positività vuole altra positività.
Così come il dolore vuole altro dolore.
Marika Moretto
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