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martedì 1 marzo 2022

SI CANALIZZA CIO' CHE SI E'

Mi chiedono: perché alcuni Canali/ Channeler non sono "puliti" al 100%? In realtà è normalissimo che ciò accada. Ecco perché: Un Channeler consapevole è un Canale che ha fatto moltissima esperienza terrena ( come appunto Canale ) È stato addestrato per molte incarnazioni, per essere antenna e trasmettitore delle frequenze sottili in una dimensione 3D. In parole povere, un'Anima molto antica ( nel senso di esperienze terrene ) è quasi certo che possa essere un Canale pulito. Semplicemente perché ha imparato a riconoscere l'oscurità e ad allontanarla. Prima dentro sé stessa e quindi poi all'esterno. Parlo di "esterno" in quanto dimensioni sottili, e quindi esterne alla tridimensionalità. Va precisato che SI CANALIZZA CIÒ CHE SI È. Ovvero le Vibrazioni del nostro Essere richiamano le vibrazioni dei mondi sottili, ed entrano in connessione, stabilendo un contatto. Chi vibra nelle frequenze Angeliche, entra in contatto con le dimensioni Angeliche. Chi vibra nelle frequenze Galattiche, entra in contatto con le dimensioni Galattiche. Chi vibra nelle frequenze del sé superiore, entra in contatto con le dimensioni dei Maestri Ascesi. Chi vibra nelle frequenze dell'ego, entra in contatto con le dimensioni inferiori delle Entità. Ma un Canale che ha imparato a "sintonizzarsi", può farlo con ogni frequenza superiore: ovvero con gli Heloim, con JESHUA, con gli Arcangeli, con gli Angeli, con i Maestri, con i Galattici, con i Solari, e con le proprie Guide. Separatamente o contemporaneamente. Fino a poter connettersi direttamente con la Sorgente, con la Fonte: questa è la connessione più Pura. Cosa accade, invece, quando la nostra frequenza attira un'entità "bassa"? È utile precisare che le entità si "cibano" energeticamente dei Canali. Si può dire che sia il loro cibo preferito, perché il più nutriente. Più un Canale è attivo e potente, più le entità cercano in qualche modo di "infiltrarsi", per prendere la sua energia e manipolarlo. Spesso lo scopo è anche quello di usarlo per divulgare informazioni basse, informazioni oscure. Il cui obiettivo è quello di manipolare il collettivo attraverso la paura. Quindi ecco che, se un Canale ha una certa esperienza, sa riconoscere quando questo accade. E nel riconoscerlo, può tagliare il collegamento con le entità e allontanarle. Quindi, per tornare all'argomento principale di questo post, si può dire che molti Canali non si accorgono di questo, non ne sono consapevoli. Non sanno riconoscere pienamente le frequenze. Soprattutto quando un Canale ha molte ferite e vive ancora nella sofferenza, oppure ha un'ego dominante, attirare entità e canalizzarle è la "normale amministrazione". Per questo è fondamentale guarire le proprie ombre, e quando si hanno dei momenti in cui le vibrazioni sono basse, osservarsi scrupolosamente, ed ascoltarsi in profondità, per comprendere con quali frequenze ci si sta connettendo. È certo dire che più le Vibrazioni del nostro sè si alzano, meno esiste la possibilità di interferenze. E anche se dovessero verificarsi, si allontanano immediatamente, perché non riescono a sostenere tali Vibrazioni. È corretto dire che le entità si "agganciano" al nostro corpo di dolore. Semplicemente. Ripeto, tutto questo è normale, e fa parte di questa scuola terrena. La comprensione arriva sempre dall'esperienza. Voglio precisare inoltre, che essere un Channeller, non significa avere un ruolo "passivo" con le dimensioni Superiori. Si tratta invece di un rapporto "alla pari", di una connessione che è scambio, dialogo ( telepatia), nutrimento sostegno e unione. Non è un rapporto "unilaterale" in cui il Canale riceve e trasmette soltanto: questo può accadere all'inizio dell'esperienza del Canale, finché non si risveglia completamente, e si riappropria quindi del suo Essere. Mi auguro di aver chiarito al meglio quelle che possono essere le incertezze su questo argomento Marika Moretto 💎⚜️ Fonte: https://www.facebook.com/profile.php?id=100074791324180

LA FONDAMENTALE IMPORTANZA DELL'EQUILIBRIO

Nel percorso spirituale è fondamentale l'equilibrio. Ed è qualcosa che bisogna imparare strada facendo. Né troppo cielo, né troppa terra. Né troppa mente, né troppa pancia. Né troppo interno, né troppo esterno. Né troppo io, né troppo gli altri. Difficile da mettere in pratica? Sì. Impossibile? No. È solo questione di pratica, di allenamento. E di costante auto osservazione. Ad esempio, chi vive molto sulle frequenze dei chakra alti, deve imparare a radicarsi. È necessario, quindi, alternare momenti spirituali a momenti prettamente materiali. Alternare momenti mistici a momenti estremamente pratici. Alternare profondità con la leggerezza. Altrimenti non c'è centratura, se non c'è centratura non c'è lucidità. Se non c'è lucidità si rischia di andare "fuori", ovvero si rischia di rimanere negli estremi tossici di quella parte di personalità che ancora rimane. Ovvero: - depressione, apatia, isolamento. - rabbia, rancore, aggressività. E in alcuni casi: - delirio, fanatismo, aumento dell'ego. Per chi spiritualmente lavora "a servizio" È importante imparare il sano egoismo, ovvero l'amore di sé. È Fondamentale imparare a non annullarsi nel nome di un etichetta che si chiama altruismo. Che non lo è affatto, è soltanto un altro modo per sentirsi accettati e amati. Ecco che è importante quindi lavorare sulle proprie ferite. I confini "sani" sono assolutamente personali, e vanno ascoltati attraverso il proprio sentire. Nel percorso spirituale è importante, inoltre, non cercare gli "effetti speciali" per compensare un vuoto interiore. La "scenografia" spirituale è un bisogno della mente. Non del cuore. Il cuore sente, non ha bisogno di vedere per credere. Di conseguenza gli occhi imparano a vedere quando il cuore è pronto. Un abbraccio 💎 Marika Moretto Fonte: https://www.facebook.com/profile.php?id=100074791324180