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lunedì 29 settembre 2014

L′inganno del colesterolo "buono" e "cattivo"


Scritto da Cristina Bassi – visto su Stampa Libera - stampalibera.com/?a=27894

La bufala del colesterolo buono e cattivo. Il colesterolo è un agente curativo, prodotto dal corpo
Scopri dalle tue analisi del sangue che il livello del colesterolo è a 300 . Ti viene il panico mentre ascolti le istruzioni del tuo medico riguardo la necessità di abbassare immediatamente  il livello dell’LDL, il colesterolo “cattivo”! Medicine? Esiti, perché hai sentito parlare degli effetti negativi delle statine sulla salute, ad esempio sul cuore, sul fegato, poi della perdita di memoria ….. forse dovresti evitare di mangiare le uova ed i grassi saturi, poi forse andrà meglio….? Magari pensi di dover prendere anche degli integratori  che abbassino il colesterolo.
La realtà è che questa convinzione deve FINIRE ! Dopo tutto, si tratta della TUA SALUTE. Al centro della questione non ci deve essere né  il tuo medico, nè l’industria alimentare nè le aziende farmaceutiche. I dati scientifici riguardo al colesterolo testimoniano una storia diversa da quella che hai probabilmente sentito dal tuo medico. Ecco ciò che è più importante sapere quando hai il livello di colesterolo alto:
“La questione è: perché il sangue di alcune persone contiene più colesterolo rispetto al sangue di altre persone e perché i livelli di colesterolo delle prime variano più volte durante la giornata? Perché i livelli cambiano secondo le stagioni? Perché in inverno i livelli salgono ed in estate scendono? Perché il livello del colesterolo sale a dismisura nei pazienti appena dopo un’operazione chirurgica? Perché il livello di colesterolo sale quando è in atto un infezione? Perché sale dopo un trattamento dentale? Perché sale quando siamo sotto stress? Perché si normalizza quando siamo rilassati e ci sentiamo bene?
La risposta a tutte le domande è la seguente: Il colesterolo è un agente curativo prodotto dal corpo.” (Natasha Campbell–McBride)

Il legame tra colesterolo e infiammazioneIl corpo produce più colesterolo di riflesso quando insorge una infiammazione. Quindi il problema non è il colesterolo: è invece la soluzione che sta usando il corpo per cercare di guarirsi. Il vero pericolo è l’infiammazione delle pareti delle arterie e se questo viene ignorato,  crea gonfiore che potrebbe ostacolare il flusso del sangue verso il cuore o verso il cervello, cosa che puo’ causare un attacco cardiaco o un’ictus.

Quali sono le fonti di infiammazione nel corpo?Quando nel corpo c’è un livello alto di ossidazione, contemporaneamente si avvia, nei tessuti, l’attività dei radicali liberi. Il colesterolo LDL si ossida nel corpo per via del consumo di grassi artificiali, oli parzialmente idrogenati, oli vegetali, cibi geneticamente modificati, una dieta con molti zuccheri raffinati , alcool e tabacco. Il colesterolo dannoso si trova nelle uova polverizzate, latte polverizzato (aggiunto al latte scremato per creare densità) e nelle carni e grassi cotti ad alte temperature attraverso friggitura o altri procedimenti ad alta temperatura. Livelli elevati di colesterolo LDL possono essere anche causati da tossicità da metalli pesanti, da tossicità o stress epatico, ipotiroidismo e malfunzionamento dei reni.

Colesterolo “cattivo” e “buono”? Non esistono!La LDL (low density lipo-protein, lipo-proteina a bassa densità) è il “portatore” del colesterolo e lo distribuisce nelle varie parti del corpo, secondo la necessità.
HDL (high density lipo protein, lipo proteina ad alta densità) riporta il colesterolo al fegato. 
LDL ed HDL non possono essere descritti come “buono” o “cattivo” poiché entrambi sono semplicemente colesterolo.
Comunque, non appena le aziende farmaceutiche si resero conto che potevano produrre con facilità una medicina per abbassare il colesterolo e con ciò, trarne dei profitti enormi, hanno semplicemente comprato e pagato per avere le prove delle loro  teorie. Ecco come è nato l’inganno riguardo il colesterolo “buono” e “cattivo” e perché da anni questa menzogna è continuamente alimentata, attraverso i programmi di marketing.
I livelli bassi di colesterolo HDL riflettono uno stile di vita sedentaria. I medici ed altri che promuovono la disinformazione circa la necessità di aumentare i livelli di HDL, omettono di far sapere che gli HDL più alti di 75, sono, di fatto, correlati a dei processi di autoimmunità.  Questa possibilità è ancora più evidente se i livelli dei trigliceridi sono bassi (meno di 40). Il consumo in eccesso di alcool, droghe, la presenza di ipotiroidismo e la produzione in eccesso di estrogeni può causare un incremento dei livelli di HDL.

I livelli del Colesterolo ed il loro significatoIl colesterolo con molto siero non offre indicazione su quanto colesterolo è contenuto nei tessuti. Quando le persone cominciano a guarire e a correggere  i loro squilibri metabolici, il livello di colesterolo nel sangue può salire, perché sta lascando i tessuti. Non basta considerare soltanto i livelli alti e bassi di LDL e di HDL. Tra i valori da controllare nelle analisi del sangue c’è anche la Proteina C Reattiva -PCR-  (la proteina trovata  nel sangue, i cui livelli aumentano in risposta all’infiammazione) e la dimensione delle particelle del colesterolo LDL
Che cosa ci dice la dimensione della particella del colesterolo LDL ? Una particella LDL sana è grande e soffice e di conseguenza fluisce nel sistema naturalmente senza creare dei problemi. Quando, invece, la dimensione della particella è piccola e densa,  non fluisce con facilità e ha la tendenza ad incastrarsi nelle piccole fessure delle arterie, dove fluisce la nutrizione. Quando ciò accade, come qualsiasi cosa che ristagna, crea infiammazione e l’inizio dell’arteriosclerosi.
 
Le diverse biochimiche, i diversi metabolismi, i  diversi  livelli di colesterolo“La bufala” del colesterolo, iniziata dalle aziende farmaceutiche, ha instillato l’idea che con un livello totale di colesterolo di 200mg/dl bisogna “agire” immediatamente, sia per via farmacologica e/o con una dieta senza grassi saturi nè cibi ricchi di colesterolo.
Non solo un valore totale di 200 mg/dl di colesterolo non è necessariamente alto, ma per molti  è un livello normale e molto importante! I tipi che producono una proteina come definita dal Healthexcel System of Metabolic Typing, spesso hanno dei livelli più alti del 200 e sono in ottima salute. Queste categorie di persone necessitano una dieta contenente una maggiore percentuale di grassi saturi e cibi che contengono colesterolo.

Breve riassunto delle funzioni vitali del colesterolo nel corpoNon dimentichiamo di quanto vitale è il colesterolo, pensato per esistere  nel nostro corpo e NON per arrecarci danno, piuttosto per esercitare un’ampia gamma di funzioni, senza le quali non potremmo sopravvivere .  Nel seguito alcune di questi funzioni:
- Ogni singola cellula nel corpo è composta da colesterolo;
- Il Colesterolo aumenta l’integrità della membrana della cellula; fornisce alle nostre cellule la necessaria robustezza e stabilità;
- Ogni ormone steroideo è composto da colesterolo;
- La capacità del corpo di sintetizzare la vitamina D , dipende dal colesterolo
- Il Colesterolo è un antiossidante ed uno spazzino dei radicali liberi;
- I sali biliari sono composti da colesterolo. La bile è vitale per la digestione oltre che per l’assimilazione dei grassi e per l’assorbimento della vitamina D;
- Il sistema immunitario necessità del colesterolo per riparare le cellule danneggiate (come nei casi del post-intervento oppure di danno cellulare dovuto ai cibi tossici ed a sostanze chimiche);
- Il colesterolo sostiene la memoria;
Nota bene: Si è scoperto che il colesterolo è  uno dei fattori più importante nella formazione della sinapsi, la base del nostro apprendimento e memoria. Il Cervello contiene il 25% del Colesterolo presente nel corpo.
Il Colesterolo si trova in abbondanza nei tessuti del cervello e del sistema nervoso. Un quinto del peso della mielina, sostanza che riveste gli assoni dei neuroni per sostenere la conduzione degli impulsi elettrici che si traducono in movimento , sensazione, pensiero, apprendimento e ricordi, è colesterolo
Pertanto, il mio consiglio a tutti è di informarsi su cio’ che è veramente il colesterolo, prima di decidere per una cura farmacologica e evitare dei grassi saturi e cibi ricchi in colesterolo. Nessuna di queste vie è la soluzione. E’ come uccidere il messaggero (il colesterolo) perché vi porta cattive notizie.
Il Colesterolo è una sostanza che promuove la salute. E’ un componente vitale delle membrane cellulari, il precursore di tutti gli ormoni steroidei, un precursore alla Vitamina D ed il fattore limitante, necessario alle cellule del cervello per fare connessioni tra loro, ovvero le sinapsi,  cosa che rende il colesterolo essenziale per l’apprendimento e per la memoria.
Alcuni dei cibi più nutrienti come il tuorlo d’uovo ed il fegato, sono anche i piu’ ricchi di colesterolo. Le campagne pubblicitarie contro i grassi, contro il colesterolo, demonizzano da decenni questi cibi, senza che ci siano prove sul fatto che causino malattie.
Al contrario,  essi promuovano salute.

Disclaimer: Per quanto riguarda il colesterolo, siamo d’accordo con la piu’ parte di questa ricerca. Questa newsletter (da cui deriva l’articolo ndr) è stata scritta con lo scopo di educare le persone  sulla importanza del colesterolo e sul fatto che esso non combatte contro il corpo, ma è creato nel fegato per sostenere il corpo in molti modi
I Fatti che I Medici non Raccontano sul Colesterolo-scritto da Raluca Schachter
traduzione Marylin  Thomas
Fonte: http://wakeup-world.com/2012/09/28/cholesterol-behind-the-numbers-facts-your-doctors-dont-tell-you/
Colesterolo, tutta la Verità - Libro
Fonti:
Campbell-McBride, Natasha, MD. Cholesterol: Friend Or Foe?
Lundell, Dwight, MD. The Cholesterol Lie Exposed
McEvoy, Michael. Cholesterol Is Powerfully Anti-Inflammatory & Prevents Free Radical Activity
McEvoy, Michael. ‘Good’ & ‘Bad’ Cholesterol: No Such Thing
Schaff, Rick. An Open Letter on the Essentials of Understanding Cholesterol, Saturated Fats & Heart Disease
Taubes, Gary. The Soft Science of Dietary Fat
http://www.cholesterol-and-heal
 

mercoledì 24 settembre 2014

Il Nuovo Ordine dell'Europa: Distruggere Ogni Differenza

di Ida Magli


All'inizio degli anni Novanta le scienze umane sono state fatte sparire dall'orizzonte dell'informazione di massa, semplicemente con il silenzio, non parlandone più. Dato l'enorme entusiasmo che avevano suscitato nel periodo che va dalla fine della Seconda guerra mondiale fino agli anni Novanta, il fatto che nessuno abbia fatto rilevare questa sparizione sarebbe «strano» se non rappresentasse la conferma che la sparizione è stata voluta.
Le cattedre ovviamente sussistono, ma le loro scienze non fanno più notizia. Contemporaneamente sono state eliminate dalle scuole, per ordine dell'Ue, antiche, nobilissime e essenziali discipline come la geografia, la letteratura latina e greca con le lingue corrispondenti, riducendole tutte a fantasmi, innocui brandelli di un sapere inesistente. Perfino la storia, privata di tutti i contributi metodologici di cui l'epoca moderna l'aveva arricchita, sembra diventata un residuo d'altri tempi, impotente a dare agli uomini quella consapevolezza di se stessi che ne è il frutto principale, conquista fondamentale della civiltà europea. Anche questo è stato deciso e messo in atto nel più completo silenzio.
Sembra di vivere in una società di analfabeti, dove nessuno è in grado di valutare e di esprimere un giudizio su simili provvedimenti. Eppure anche soltanto il corpo insegnanti italiano (ma il decreto riguarda tutte le scuole dell'Ue) è costituito da circa un milione di persone. Come mai non hanno protestato, non hanno espresso il loro parere su una decisione così grave? Di fatto i governanti, provvedendo a educare tutti con le scuole di Stato, hanno dettato anche il tipo di insegnamento cui i sudditi debbono essere sottoposti, tipo d'insegnamento che possiamo riassumere nel dato che segue: gli studenti debbono studiare in modo da non imparare nulla, o quasi.
Per prima cosa non debbono imparare a «pensare», a che cosa serva «pensare», a che cosa serva «conoscere»; di conseguenza, debbono imparare tutto senza imparare nulla su di sé, sulla propria vita, sul proprio ambiente, sul proprio gruppo, sulla propria storia, sulle istituzioni e sul potere che le regge. Sembra evidente che tutto questo sia stato programmato in vista dell'ideologia di chi comanda in Europa, o almeno di quello che si suppone sia questa ideologia: l'omogeneizzazione mondiale, la formazione di persone tutte uguali: i «cittadini del mondo».
È obbligatorio, pertanto, insegnare ai ragazzi quale sia la verità sul sesso stabilita dal Potere. Non quella che il bambino vede, sente, tocca su di sé da quando è nato, quella della natura che ha fornito il pene e l'utero per la prosecuzione della specie, Dna diversi fra maschi e femmine, così come ha fornito gli occhi per vedere, i polmoni per respirare, ma quella del gender (termine che non viene mai tradotto vista la sua ambiguità). Che poi è ovviamente quella imposta dagli omosessuali «maschi» e che l'Italia ha approvato: si è maschi o femmine, o anche trans, se l'individuo crede o pensa o desidera, o «sente» di esserlo. Il Consiglio d'Europa ha fornito la traccia obbligatoria per tutti. Al Policlinico di Bari si effettuano cambiamenti di sesso con 170mila euro a intervento forniti dalla Regione Puglia, stanziamento che naturalmente serve a incrementarli.
Perché si vogliono rendere più frequenti e «normalizzare» i cambiamenti di sesso caricandone la spesa sulle spalle della società? La spiegazione va cercata nel loro desiderio di integrazione. Le tecniche chirurgiche odierne facilitano questo scopo, anche se si tratta di operazioni di per sé molto complesse, e che lasciano sempre, o quasi sempre, conseguenze negative fisiche e psicologiche.
Una cosa, però, la si può dedurre con sicurezza da questi comportamenti: nella direzione di senso impressa all'Europa dal Laboratorio per la Distruzione l'uguaglianza finale non sarà soltanto quella delle idee, della lingua, della religione, della Patria, ma anche fisica. L'uguaglianza che si persegue, però, è il più possibile «indistinta», di cui il modello è il «trans».
Quello che abbiamo davanti oggi, dunque, in Occidente, è il mondo della non-forma che pretende di diventare modello prevalente sulla forma. È ciò cui tende il Laboratorio per la Distruzione: nulla è più debole della non-forma. Come è ovvio, sul grigio cui si sta riducendo l'Europa, debolissimo di per sé, vincerà il «nero».
Si tratta, dunque, di preparare i giovani a non appartenere a nulla, a non identificarsi in nulla, a non sapere orientarsi sessualmente ma anche geograficamente, come è stato affermato con semplicità eliminando la geografia dagli insegnamenti scolastici: a che servirebbe visto che il pianeta appartiene a tutti? Perfino della psichiatria e del problema dei malati di mente, di cui si era discusso in Italia con grande passione dal '68 in poi a causa delle teorie di Franco Basaglia sulla necessità di chiudere i manicomi e di liberare i pazienti da una vita presso a poco carceraria, adesso non si sente più parlare. Non esistono più malati di mente? Come si curano? Come se la cavano i parenti nell'assisterli? Non lo sappiamo. È evidente che l'informazione in proposito è stata messa a tacere.

Articolo pubblicato sul sito de Il Giornale

 Link diretto: http://www.ilgiornale.it/news/cultura/970003.html
 


Olio di cocco: qualità benefiche, risparmio, innumerevoli usi


del dr. J. M. Mercola

Per millenni l'olio di cocco è stato utilizzato come prodotto dietetico e cosmetico. Si tratta di un potente distruttore di ogni tipo di microbo: virus, batteri, protozoi (molti potenzialmente nocivi). L'olio di cocco è oltretutto un naturale apportatore di grasso di alta qualità, fondamentale per una salute ottimale dell'organismo.
Circa il 50 per cento del grasso contenuto nell'olio di cocco è acido laurico, elemento estremamente raro in natura. L'olio di cocco contiene acido laurico più di qualsiasi altra sostanza sulla Terra.
Il nostro organismo converte l'acido laurico in monolaurin, un monogliceride capace di distruggere i virus lipido rivestiti come HIV, herpes, influenza, morbillo, batteri gram-negativi e protozoi come la Giardia lamblia. Di certo è uno dei motivi che rendono l'olio di cocco così utile in medicina, sia nell'uso esterno che in quello interno.
L'olio di cocco è composto da acidi grassi a catena media (MCFAs) i quali sono facilmente digeribili e le cui membrane cellulari sono facilmente incrociabili. Gli MCFAs sono immediatamente convertiti dal fegato in energia, anziché essere immagazzinati sotto forma di grasso. Ecco perché consiglio l'olio di cocco come ideale sostituto dei carboidrati non vegetali.
L'olio di cocco viene assorbito senza fatica dal sistema digestivo e non produce picchi di insulina nel sangue, quindi per ottenere un immediato apporto energetico si può semplicemente ingerire un cucchiaio di olio di cocco, o aggiungerlo al cibo.
Per incrementare la presenza dell'olio di cocco nella propria dieta, si può sostituirlo al dolcificante per il the o il caffè. Dal momento che tra le sue proprietà vi è quella di migliorare l'assorbimento delle vitamine liposolubili, si può assumerne un cucchiaio per rafforzare l'efficacia delle vitamine assunte tramite il cibo o durante un trattamento specifico.
L'olio di cocco è ideale per tutti i tipi di cottura, in quanto resiste a temperature molto elevate senza subire deterioramenti, come invece avviene in molti altri tipi di oli (l'olio di oliva, per esempio, proprio per questo motivo non è adatto alla cottura).
Inoltre, l'olio di cocco non diventa rancido, il che è un enorme vantaggio se lo si utilizzi per intrugli fatti in casa. E' provato che dopo essere stato conservato a temperatura ambiente per un anno, l'olio di cocco non denoti il minimo irrancidimento.

Benefici generici per la salute apportati dall'olio di cocco.L'olio di cocco offre una lunghissima lista di benefici per la salute, se viene incluso nella dieta quotidiana. Oltre alle proprietà antimicrobiche, è utile per:
- Supportare la salute del cuore ed una corretta funzione tiroidea
- Apportare benefici al cervello
- Rafforzare il sistema immunitario
- Fornire un ottimo carburante all'organismo
- Rinforzare a accelerare il metabolismo quando si ricerca una perdita di peso
- Mantenere la pelle sana e giovane
Ma l'olio di cocco ha anche un numero impressionante di altri usi, dalle applicazioni topiche di bellezza, ai trattamenti di primo soccorso, alla pulizia in generale.
L'olio di cocco può sostituire decine di prodotti di bellezza e cura del corpo.
Un articolo di Delicious Obsessions elenca anche non meno di 122 usi creativi dell'olio di cocco, di cui 21 ricette per la cura della pelle.
Di seguito vado ad elencarne alcuni.
- Strucco: imbevendo di olio di cocco un batuffolo di cotone pulito o un panno umido.
- Detersione viso: massaggiando viso e collo con un cucchiaio di olio di cocco su viso e collo.
- Scrub corpo: mescolando parti uguali di olio di cocco e zucchero di canna biologico in un barattolo di vetro e applicandolo sulla pelle asciutta prima della doccia o del bagno.
- Scrub viso: al posto dello zucchero, mescolando l'olio di cocco con bicarbonato di sodio o farina d'avena.
- Lozione per la rasatura: applicando un sottile strato di olio di cocco sulla zona da radere. L'acido laurico contenuto nell'olio di cocco servirà anche come antisettico per eventuali tagli da rasatura.
- Idratante per il viso ed il corpo: sia da solo, che mescolandolo con l'olio essenziale preferito (assicurarsi di utilizzare un olio essenziale di alta qualità per l'applicazione topica). E' possibile produrre una crema idratante soffice e spalmabile anche a basse temperature frustando l'olio di cocco con un miscelatore elettrico
- Antirughe: se applicato localmente l'olio di cocco aiuta a ridurre segni e rughe sottili, contribuendo a mantenere i tessuti connettivi forti ed elastici.
- Crema per le cuticole: una piccola quantità di olio di cocco strofinata intorno alle cuticole ammorbidisce le zone secche.
- Deodorante: una piccola quantità di olio di cocco applicata sulle ascelle aiuta a tenere a bada gli odori, grazie alle sue proprietà antibatteriche. Se si preferisce, è possibile aggiungere una piccola quantità di bicarbonato di sodio, o creare un vero deodorante usando olio di cocco, bicarbonato e polvere di radice. Ulteriori info nel seguente video (lingua inglese con sottotitoli in automatico attivabili su YouTube)
Il sito Delicious Obsessions elenca altre ricette per la preparazione di deodoranti a base di olio di cocco.
- Olio da bagno: Aggiunto all'acqua nella vasca da bagno vostro bagno aiuta a idratare la pelle secca causa di pruriti (rimuovere i residui dal fondo della vasca per evitare successivi scivolamenti). Assicurarsi che l'acqua sia più calda di 25 gradi Celsius per evitare che l'olio si solidifichi.
- Sapone: l'olio di cocco è uno degli ingredienti fondamentali di molte ricette per la preparazione di sapone fatto in casa.
- Burrocacao: sia applicando una piccola quantità di olio di cocco, così come è sulle labbra, oppure realizzando un sostituto del burrocacao attraverso una delle molte ricette presenti online.
- Dentifricio: Miscelato al bicarbonato di sodio l'olio di cocco può sostituire il dentifricio. Il bicarbonato di sodio pulisce delicatamente, mentre l'azione antibatterica dell'olio di cocco può mantenere sotto controllo i batteri nocivi.
- Repellente per insetti nocivi: una miscela di olio di cocco con oli essenziali di alta qualità può aiutare a tenere a bada gli insetti nocivi se applicato sulle porzioni di pelle esposte alle punture. Tra gli oli da miscelare si consigliano: menta piperita, melissa, rosmarino, olio di albero del the, citronella, geraniolo, olio di erba gatta e / o estratto di vaniglia chiara.
Amico dei capelli.L'olio di cocco è anche noto per i suoi effetti benefici sui capelli. La maggior parte delle donne che ne fatto uso lo utilizzano come balsamo pre-shampoo. Basta massaggiare l'olio di cocco sui capelli asciutti e lasciare in posa per circa un'ora o più. Si può anche lasciare agire per un'intera notte, indossando una cuffia per proteggere il cuscino dalle macchie. Applicato in questo modo l'olio contiene il danneggiamento della superficie del capello da cui derivano  indebolimento e rotture. Se applicato come trattamento pre-lavaggio, una piccola quantità di olio di cocco è in grado di penetrare in profondità nel fusto del capello rendendolo più resistente al lavaggio.

Benefici per la salute orale.Come accennato l'olio di cocco miscelato al bicarbonato di sodio diventa un semplice, economico, ma efficace dentifricio. E' anche un'ottima alternativa per chi desideri un dentifricio senza aggiunta di fluoro, ma non ha intenzione di spendere di più.
Un'altra tecnica per la salute orale in cui l'olio di cocco si rivela molto utile sono gli sciacqui. Questa tecnica ha ridotto significativamente il mio accumulo di placca, cosa che mi permette di andare meno spesso dall'igienista dentale.
Lo sciacquo con l'olio è una pratica che risale a migliaia di anni fa, avendo avuto origine con la medicina ayurvedica. L'olio di sesamo, tradizionalmente consigliato per questo scopo contiene una concentrazione di oli omega-6 relativamente elevata. Pertanto, a mio avviso l'olio di cocco è di gran lunga più adatto all'uso, oltre al fatto che nella mia mente ha un sapore migliore.
E' sufficiente sciacquare energicamente la bocca con l'olio, proprio come si farebbe con un collutorio. E' necessario far lavorare l'olio in bocca per un periodo di 15 minuti. Chi sia ossessivo come me e cerchi il massimo risultato può proseguire anche per 30-45 minuti. Questo processo permette all'olio di 'tirare fuori' batteri, virus, funghi e altri detriti. Il momento migliore è al mattino prima di mangiare la prima colazione, ma può essere fatto in qualsiasi momento. Io cerco di farlo due volte al giorno. Una volta fatto, è necessario sputare l'olio e sciacquare la bocca con acqua. Evitare di deglutire l'olio in quanto si ingerirebbe una sostanza popolata dai batteri e qualsiasi altra potenziale tossina e detrito appena rimossi.
Se fatto correttamente, lo sciacquo comporta una notevole pulizia, disintossicazione ed effetti curativi, non solo per la bocca ma per tutto il corpo. Candida e Streptococchi popolano comunemente la cavità orale; germi che possono contribuire all'accumulo di placca e carie, oltre a infezioni secondarie ed infiammazioni croniche in tutto il corpo. Lo sciacquo con olio di cocco può contribuire a ridurre il carico tossico totale sul sistema immunitario, impedendo la diffusione di questi organismi dalla bocca al resto del corpo, tramite il flusso sanguigno.

Olio di cocco alla riscossa.Oltre tutti gli utilizzi descritti finora, l'olio di cocco merita anche un posto nell'armadietto dei medicinali, sempre per via della sua attività antimicrobica e anti-virale. Ad esempio, l'olio di cocco può essere utile nel trattamento di:
- Infezioni dell'orecchio. Un paio di gocce in ciascun canale uditivo. In caso di olio soliifcato si può facilmente liquefare mettendone una piccola quantità in un bicchiere o altro piccolo contenitore e poi immergendo quest'ultimo in una tazza d'acqua calda.
- Eruzioni e irritazioni cutanee, tra cui la varicella e herpes zoster: Basta applicare una piccola quantità sulle zone anatomiche interessate.
- Infezioni fungine, come piede d'atleta e tigna, miscelandolo con un pò di olio di origano o di olio di albero del the.
- Punture di insetti, punture di api, herpes labiale con la stessa miscela descritta sopra.
- Epistassi: può aiutare se applicato regolarmente all'interno delle narici
- Emorroidi: per un risultato più efficace aggiungere un pò di olio essenziale di lavanda.
- Secchezza vaginale.
- Massaggio perineale: le donne in gravidanza possono utilizzarlo per massaggiare quotidianamente il perineo, a far capo da circa un mese prima del parto, per contribuire a ridurre le probabilità di strappi e / o la necessità di una episiotomia.
- Anti-pidocchi: l'olio di cocco è più efficace della permetrina contro i pidocchi. Secondo una ricerca pubblicata sulla rivista European Journal of Pediatrics una combinazione di olio di cocco e anice è risultata quasi due volte più efficace della lozione permetrina comunemente prescritta per il trattamento dei pidocchi.
Non è meraviglioso vedere come la natura offra tante soluzioni efficaci per molti dei nostri mali? E lo fa in un modo spesso più efficace dei nostri intrugli chimici!

Usi sorprendenti dell'olio di cocco nella gestione domestica.
Ultimo ma non meno importante, l'olio di cocco può essere usato per espletare una serie di funzioni domestiche normalmente svolte da alternative più costose e potenzialmente tossiche.
1 Disinfettare il tagliere in legno. Da usare ogni volta che il legno comincia a sembrare secco.
3 Utilizzare come smalto metallico. E' consigliato testarlo prima su una piccola area.
4. Idratare e ammorbidire la pelletteria come si farebbe con altri prodotti da negozio.
5. Lubrificare cerniere cigolanti e meccanismi con olio di cocco, al posto di altri prodotti.
6. Pulire e lucidare i mobili in legno. Sempre meglio testarlo prima su una piccola area.
7. Lubrificare le corde della chitarra.
8. Rimuovere i residui di sapone con un panno inumidito con una piccola cucchiaiata di olio di cocco. Spruzzare la zona con aceto bianco e infine asciugare con un panno privo di lanugine.
10. Pulire mani e pennelli dopo l'uso di vernici a base d'olio, in luogo dell'acquaragia.
11. Pulire il cruscotto dell'auto con una piccola quantità su un panno morbido e privo di lanugine.
12. Pulire e disinfettare la dentiera applicando un sottile strato di olio di cocco se non è in uso. Sciacquare prima dell'uso.
13. Pulire e lucidare le foglie delle piante d'appartamento strofinandole con una piccola quantità di olio di cocco su un panno privo di lanugine.
14. Rimuovere la gomma da masticare da qualsiasi zona, compresi tappeti e capelli.


Tratto da: http://www.disinformazione.it/olio_cocco.htm

lunedì 22 settembre 2014

OMEGA 3 – La fonte privilegiata è quella vegetale

OMEGA3 – La fonte privilegiata è quella vegeetale


IN BASE A UN NUOVO STUDIO APPARSO DI RECENTE SULL’AMERICAN JOURNAL OF CLINICAL NUTRITION è stato confermato che l’assunzione di omega-3 si può ricavare più facilmente da fonti vegetali che da diete a base di pesce. Una buona notizia per tutte le specie marine a rischio estinzione, ma anche per chi ha scelto un’alimentazione vegetariana o vegana.Vegetariani e vegani provvederebbero autonomamente alle proprie necessità di acidi grassi essenziali omega-3 a lunga catena (presenti nel pesce) ricavandoli dagli acidi grassi omega-3 vegetali, quindi senza dover introdurre nella propria dieta la carne di pesce. Tali grassi sono importanti per il buon funzionamento dei meccanismi metabolici.È già noto da tempo come gli omega-3 si possano ricavare molto più facilmente da fonti vegetali, come noci, semi di lino e olio di semi di lino, piuttosto che dal pesce (che ne contiene decisamente meno di quanto si crede), ma questo nuovo studio rende ancora più evidente come la fonte privilegiata di questi acidi grassi essenziali sia proprio quella vegetale.Il Dr. Welch e la sua equipe hanno analizzato dapprima 14.422 uomini e donne dai 39 ai 78 anni all’interno dello studio EPIC (European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition) e successivamente hanno selezionato 4.902 soggetti nei quali erano stati misurati i livelli plasmatici dei PUFAs (polyunsantured fatty acids: acidi polinsaturi, cioè omega-3 e omega-6).


OMEGA3 – La fonte privilegiata è quella vegeetale


L’ACIDO ALFA-LINOLENICO “ALA” (precursore degli acidi grassi omega-3 a lunga catena) una volta introdotto nel nostro organismo con l’alimentazione, viene metabolizzato e trasformato in EPA e DHA, entrambi votati alle fondamentali funzioni organiche quali la formazione delle membrane cellulari, lo sviluppo e il funzionamento del cervello e del sistema nervoso periferico, la produzione di eicosanoidi che regolano la pressione arteriosa, la risposta immunitaria ed infiammatoria.Lo studio ha mostrato come, a fronte di una minore introduzione di omega-3 attraverso la dieta tipica dei vegetariani/vegani, se paragonata a chi consuma pesce in quantità (con una percentuale che va dal 57% all’80 % di differenza), i livelli di EPA e DHA sono risultati essere pressoché uguali nei due gruppi di campioni studiati.Ci sarebbe dunque – spiegano i ricercatori – una “efficienza di conversione” in acidi grassi omega-3 a lunga catena significativamente maggiore nei vegetariani/vegani rispetto a coloro che consumano pesce.


OMEGA3 – La fonte privilegiata è quella vegeetale


E’ UN DATO IMPORTANTE che, oltre al significato etico, getta una luce positiva anche sul futuro delle specie marine selvatiche che, pericolosamente depauperate, sono destinate ad estinguersi.L’EPIC rappresenta il più vasto studio di popolazione condotto sui livelli di ALA e sulla conversione in EPA e DHA e, se questi risultati saranno supportati da ulteriori studi, cambieranno le raccomandazioni per la Salute pubblica, il che avrà un effetto positivo anche sulla preservazione delle specie marine.Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana – SSNV si prefigge di fornire ai professionisti della salute e alla popolazione generale informazioni corrette sulla nutrizione a base di cibi vegetali (c.d. plant-based nutrition) e sui suoi rapporti con la salute.

Redatto da Pjmanc: http://ilfattaccio.org


Tratto da: http://www.ilfattaccio.org/2014/09/18/omega-3-fonte-privilegiata-quella-vegetale/

domenica 21 settembre 2014

DIRITTI

Forse dovremmo iniziare a provare una certa angoscia per la perdita del futuro comune, ed attualmente soprattutto dei diritti sociali e personali.  E, allora, ci vuole un’efficace strategia di resistenza per conquistarli concretamente, per ottenere giustizia terrena. 



Allora, per chi ha bisogno di indagini, inchieste, approfondimenti, ricerche, in difesa da soprusi, angherie e ingiustizie può rivolgersi a







TRATTO DA: http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2014/09/diritti.html

martedì 16 settembre 2014

Epidemia di Ebola? Prove tecniche di controllo…

Marcello Pamio - 25 agosto 2014




















Passano le stagioni e gli anni, cambiano apparentemente anche i burattini della politica che si alternano a marionette manovrate dagli stessi fili, eppure le strategie del Sistema sono sempre le medesime. Non cambiano di una virgola.
A parte qualche sfumatura infinitesimale, la strategia è sempre la stessa: controllare dal punto di vista fisico, mentale ed emozionale, la popolazione intera del pianeta, o una buona fetta di essa.
Come fare?
E’ più semplice di quello che si possa immaginare, e lo stile di vita moderno ne è la prova lampante: respiriamo aria avvelenata (scie chimiche, inquinamento), beviamo acqua sterilizzata la cui vitalità è meno di zero, mangiamo alimenti morti, pastorizzati, pregni di chimica e adesso anche transgenici. Se tutto ciò non bastasse ci intossichiamo quotidianamente il fisico e le menti con veleni quali droghe, farmaci e vaccini. Dall’altra parte, i super controllati e potentissimi mezzi di comunicazione massa (cinema, giornali, radio e televisioni), apparentemente disgiunti, lavorano invece in sinergia col Sistema, perché si occupano di tenere distratte le menti, le intasano e ingolfano di false notizie, spacciate però per informazione, e avvelenano le anime con emozioni e sentimenti deleteri e assolutamente devianti.
Ricordiamo che il fine ultimo è il controllo dell’uomo!
Un persona malata, intossicata, emotivamente destabilizzata è una persona che si manipola facilmente. Un vero e proprio suddito.
Non hanno bisogno di persone libere di pensare, sentire e agire, ma di sudditi ammansiti, di un gregge di pecore ammaestrate tenute a bada da qualche cane-pastore. Ogni tanto però qualche pecora scappa dal gruppo e cerca la libertà, cerca di capire cosa c’è aldilà del recinto.
Libertà che nonostante la tecnologia, i navigatori satellitari, gli i-phone e i cellulari, è sempre più risicata e sempre più a rischio.
L’odierno caso della epidemia di Ebola rientra in tutto questo?
Secondo dati dell’OMS, tra il 19 e il 20 agosto 2014 sono stati segnalati un totale di 142 nuovi casi, tra Guinea, Liberia, Nigeria e Sierra Leone. Mentre i morti accertati - sempre per l’Organizzazione sovranazionale di Ginevra – sono saliti a 1427.
Secondo le agenzie di stampa, ci sarebbero 70 morti per febbre emorragica “di origine sconosciuta” in Congo, e c’è chi addirittura parla di casi sospetti in Austria e Germania, quindi in piena Europa!
Il passato continua a ripetersi se non viene ben compreso…
Le pandemie inventate precedentiSenza andare troppo in là nel tempo, e ridestare alla memoria pandemie come la Spagnola del 1918 o l’Asiatica, è bene però ricordare cos’è accaduto al mondo nell’ultimo decennio.
Tra il 2002 e il 2003 il mondo ha iniziato a sentir parlare di SARS (Severe Acute Respiratory Syndrome), forma atipica di polmonite apparsa nella provincia del Guangdong in Cina.
Dopo pochi anni, nel 2005 è apparsa dal nulla l’influenza aviaria H5N1 che allarmò il mondo, ma rimase una pandemia mancata. E’ solo nel 2009 con la mitica influenza suina, che si iniziò a parlare della prima pandemia del nuovo secolo.
Oggi sappiamo bene come sono andate a finire simili bufale: sono servite per inoculare la paura e il panico nelle masse; spacciare farmaci (antibiotici) e vaccini, ingrassando le lobbies della chimica e farmaceutica; modificare e allargare la definizione stessa di pandemia, esattamente come è avvenuto a maggio del 2009 durante l’epidemia di suina, per opera dell’OMS.
Sono trascorsi solo cinque anni dall’ultimo vergognoso terrorismo virale, e oggi tocca a Ebola.
L’Ebola, secondo le fonti ufficiali, sarebbe un virus della famiglia Filoviridae estremamente aggressivo per l’uomo (virus di tipo A), che causa una febbre emorragica e uccide nel giro di pochissimi giorni. Il tasso di mortalità è altissimo: va da un 50% all’89%.
Potenzialmente - dicono sempre le fonti autorevoli - il virus Ebola potrebbe essere utilizzato come arma biologica, come un agente di bioterrorismo. L’unico inghippo, come arma, sta paradossalmente proprio nella sua altissima mortalità: infatti una epidemia termina velocemente perché muoiono tutti gli ospiti.
Per quale motivo i militari americani hanno sperimentato in questi anni l’Ebola in Sierra Leone e negli altri paesi africani? Forse per trovare un sistema che ne riduca la mortalità in modo tale da avere nelle mani un’arma biologica perfetta e potentissima?
Forse tra qualche giorno i media mainstream, pubblicheranno la notizia che il virus Ebola ha mutato geneticamente, diminuendo da una parte la sua altissima mortalità, ma permettendo dall’altra il contagio virale di massa. Contagio che forse qualcuno sta desiderando?
Magari verranno pubblicate notizie che il vaccino contro l’Ebola è stato trovato, esattamente come quanto ha riportato la Pravda dell’11 agosto 2014: “Si scopre che c’è un vaccino contro Ebola. Gli scienziati del Pentagono lo stavano sviluppando da 30 anni, e tutti i diritti della cura appartengono al governo degli Stato Uniti. Due medici statunitensi infetti hanno ricevuto iniezioni di vaccino e hanno cominciato il recupero dalla malattia immediatamente”.
Quindi si parla già di vaccino.
Un vaccino i cui diritti sono del governo statunitense, o meglio, del ministero della Difesa: il Pentagono. Per cui ci stanno già dicendo che tale vaccino funziona perché due medici americani infettati dal virus Ebola sono guariti. Il miracolo della scienza e delle coincidenze!
Per tanto, chi vorrà vaccinarsi per non morire, dovrà chiederlo in ginocchio al governo americano, altrimenti, se renderanno obbligatorio il vaccino per tutti, a guadagnarci, sarà sempre il governo democratico a stelle e strisce. Il paese che salverà il mondo dalle pandemie.
Pandemie che prima creano e poi aiutano a debellare…e non sarebbe certo la prima volta.
Il dott. Leonard Horowitz in un suo articolo “SARS: Great Global Scam”, ne è convinto.
Il dottor Horowitz è l'autore di tredici libri compreso il bestseller nazionale: “Virus emergenti: AIDS & Ebola, incidenti o intenzionali?”
In questo articolo egli sostiene che questo attacco virale senza precedenti è, alternativamente, o un ingegnoso esperimento del bioterrorismo istituzionalizzato, o uno strumento per il controllo psicosociale diffuso.
Quale modo migliore di vendere giornali, che guerre e disastri? Quale modo migliore per aumentare i preventivi per gli ospedali ed il personale dell’ennesima “emergenza sanitaria”? Quale modo migliore per aumentare le vendite di farmaci e vaccini, riempiendo la gente di spavento e convincendola che queste malattie siano allarmanti e che la loro speranza migliore è un’inoculazione inoffensiva? Quale modo migliore per deviare l’attenzione di un Paese da importanti questioni estere e da problemi interni, che spaventandolo presentandogli un problema mondiale che lo colpisce così da vicino?
George Bush per esempio ha aggiunto la SARS alla lista delle malattie per le quali è necessaria la quarantena con l’ordine esecutivo nr. 13295. Il governo dell’Ontario, sempre per la SARS aveva dichiarato l’ ”emergenza sanitaria” che richiede la quarantena (se necessario con la forza) per chiunque sia ritenuto sospetto di poter diffondere l’epidemia o abbia avuto contatti con persone che potrebbero essere malate.
Stessa cosa oggi con l’Ebola, con la differenza che in questo caso si tratta di una potenziale arma biologica di tipo militare molto pericolosa. E le parole del coordinatore dell’Onu contro il virus Ebola, non lasciano spazio a molti dubbi. Ha dichiarato qualche giorno fa di voler essere pronto ad “affrontare una fiammata se necessario” dell’epidemia. A quale fiammata si riferisce? Alla pandemia vera e propria? La stanno per caso attendendo? O peggio ancora, inducendo?
Strani incidenti…chi tocca il virus muore!Ovviamente si tratta della classica coincidenza, ma nel Boeing 777 della Malaysia Airlines, abbattuto nei cieli tra Ucraina e Russia vi era tra le persone presenti, un certo Glenn Thomas. Un nome non molto conosciuto…
Glenn Thomas era un autorevole consulente dell’OMS a Ginevra, esperto in AIDS e, soprattutto, in virus come l’Ebola. Egli era anche il coordinatore dei media ed era coinvolto nelle inchieste che stavano portando alla luce tutte le controverse operazioni di sperimentazione del virus Ebola nel laboratorio di armi biologiche presso l’ospedale di Kenema in Sierra Leone. Ora questo laboratorio è stato chiuso per volontà del Governo, ma stanno emergendo particolari interessanti in merito agli interessi nascosti dietro la sua gestione…
Ovviamene queste cose non le sentiremo dire in televisione.
Tra gli interessati, la coppietta del secolo: il miliardario Bill Gates e sua moglie Melinda, con la loro omonima fondazione “Bill & Melissa Gates”. I due filantropi, che guarda caso, lavorano in ambienti eugenetici e contribuiscono, mediante le vaccinazioni di massa, alla sterilizzazione delle donne dei paesi del Sud del mondo, hanno connessioni con i laboratori di armi biologiche situati proprio a Kenema, epicentro, guarda caso, dell’epidemia di Ebola sviluppatasi dall’ospedale dove erano in corso trial clinici sugli esseri umani per lo sviluppo del relativo vaccino.
Anche l’ebreo George Soros non manca mai. Il miliardario ungaro-statunitense, onnipresente quando si tratta di finanziare la destabilizzazione di un paese (le varie rivoluzioni colorate e arabe sono una sua creazione), tramite la sua Fondazione, finanzia lo stesso laboratorio di armi biologiche. Sono sempre banali coincidenze…
Attraverso la Fondazione “Soros Open Society”, per molti anni ha attuato “investimenti significativi“ nel “triangolo della morte Ebola” della Sierra Leone, Liberia e Guinea.
Glenn Thomas, lo sfortunato esperto di virus precipitato con il Boeing, era a conoscenza di prove concrete che dimostravano come il laboratorio, finanziato dai sopra filantropi, aveva manipolato diagnosi positive per Ebola, per conto della Tulane University, al fine di giustificare un trattamento sanitario coercitivo alla popolazione e sottoporla al trattamento sperimentale del vaccino che, in realtà, trasmetteva loro Ebola!
Purtroppo per noi che vogliamo capire, e per fortuna per coloro che invece stanno gestendo il gioco, i testimoni di questa criminale operazione spariscono, muoiono o precipitano…
Qual è alla fine l’operazione che stanno cercando di mettere in atto?
Innanzitutto è bene comprendere che si tratta di un’operazione militare.
Il virus Ebola esce infatti da un laboratorio militare di massima sicurezza. Lo stanno sperimentando in segreto da anni sulla ignara popolazione locale di vari paesi africani. Ogni tanto sfugge al controllo qualcosa, ma poi il focolaio epidemico viene gestito. Fino ad ora…
Dopo anni di esperienze dirette sul campo africano, vogliono forse creare una e vera e propria epidemia o pandemia (Problema) che interessi il mondo intero?
A questo punto viene in mente la solita strategia: Problema-Reazione-Soluzione.
Il Problema è l’epidemia inventata e creata a tavolino.
La Reazione è sempre la stessa: la paura. Emozione che blocca e paralizza le coscienze e che permette a lorsignori di fare qualsiasi cosa. La paura di morire di febbre emorragica spingerà la gente a fare la fila per farsi iniettare veleni e vaccini sperimentali. La paura farà accettare senza battere ciglio, ulteriori leggi repressive che violano tutti o quasi i sacrosanti diritti civili. La paura è il collante emotivo, il vero e proprio virus che quando ha infettato la popolazione permetterà alla Sinarchia mondialista, di andare avanti indisturbata nei suoi progetti…
La Soluzione è sempre pronta: vaccinare tutta la popolazione mondiale (iniettando non si sa bene cosa!); far passare leggi e decreti, in nome della sicurezza nazionale, ancor più repressivi di quelli post 11 settembre 2001 (l’auto-attentato o per meglio dire il false flag più famoso degli ultimi decenni); instaurare la legge marziale e prepararsi a mettere in quarantena chiunque possa essere un intralcio o un pericolo.
Insomma, l’agenda è fitta e sempre molto ricca, ma la fantasia è finita da tempo.
Il Sistema è assolutamente monotono e si trova alle strette, oramai è alle corde del ring e non sa più cosa fare, se non accelerare il disegno con la dottrina dello shock ad awe, dello shock e sgomento. Fa sempre più rumore un albero che cade, rispetto una foresta che cresce.
Trovandosi all’ultima spiaggia, stanno abbattendo sempre più alberi per shoccarci e impaurirci.
Ma tale dottrina non sta funzionando, e quindi non ce la faranno nel loro intento, e la prova sta nel fatto che la strategia adottata per i piani di dominio globale è sempre la medesima.
Le forze in atto non hanno più fantasia, sono diventate, per così dire, monotone.
Mentre le coscienze odierne dell’umanità, una volta totalmente addormentate e obnubilate, ora si stanno lentamente destando da questo grande Truman Show planetario.
Tale risveglio è il pericolo numero uno per i grandi manovratori che lavorano nell’ombra.
Una persona sana, una persona non addormentata, che conosce la propria interiorità, il proprio mondo emozionale, e sa come agire, è una persona libera.
Libertà non intesa nel senso esteriore del termine, ma libertà interiore!
Questa persona non potrà mai essere ingabbiata, e sicuramente saprà decidere in libertà di coscienza se farsi vaccinare oppure no…


sabato 13 settembre 2014

Le atrocità del Califfo Al-Mossad: occhio alle menzogne

Maurizio Blondet, 6 Settembre 2014


«Strage in Iraq, uccisi 500 yazidi. Donne e bambini sepolti vivi». Sui media, i titoli sono riprodotti con lo stampino. «300 donne ridotte schiave sessuali» dal Califfo, decine di migliaia di yazidi e cristiani un fuga, i bravi peshmerga (tanto amati da Israele) che aprono un corridoio umanitario. Tutto vero e terribile (così ci assicurano gli inviati speciali). Tanta tragedia ha almeno un vantaggio: ha fatto sparire le atrocità israeliane su Gaza, le immagini di morte e distruzione ebraiche.
Si metteva male, stavolta, per Sion. Troppi goym s’erano indignati del genocidio, in tutto il mondo. Per tornare a fare le vittime, stavolta, non basta nemmeno ricorrere alla vecchia misura propagandistica: scritte anti-ebraiche sui muri a Roma e Parigi, occasione di articolo frementi di civiltà sul rinascente antisemitismo europeo. S’è dovuto organizzare una campagna contro un mostro sacro del «diritto umanitario», Amnesty International, accusandola di antisemitismo, perché minaccia di documentare le atrocità commesse a Gaza in un futuro processo presso il Tribunale Internazionale.
Si è arrivati a questo: che il Times di Londra aveva persino rifiutato un articolo di Elie Wiesel (o dell’uomo che sotto questo nome ha riscosso il Nobel come sopravvissuto-tipo dei Lager di sterminio nazisti), dove Wiesel diceva che a Gaza era Hamas ad ammazzare i bambini palestinesi, non le bombe e le cannonate ebraiche. Eppure gli accenti del grande sopravvissuto non potevano essere più alti e vibranti: «Gli ebrei hanno rifiutato la pratica di sacrificare bambini 35000 anni fa; adesso è la volta di Hamas». «Nella mia vita ho visto bambini ebrei gettati nel fuoco», ha scritto Wiesel senza spiegare dove e come (la sua memoria dei Lager si arricchisce di sempre nuovi, tremendi dettagli via via che passano i decenni), «e adesso, vedo bambini musulmani utilizzati come scudi umani – in entrambi i casi da adoratori del culto della morte che non li differenzia dagli adoratori di Molok».
Niente, il Times non ha voluto il pezzo. A questo punto, che fare?
Per fortuna è apparso il Califfo. Un musulmano più cattivo degli israeliani, che compie più atrocità di Sion e del glorioso Tsahal. Seppellisce vivi bambini yazidi, uccide cristiani. Anzi, peggio: «Abu Bakr al-Baghdadi ha dato ordine di infibulare tutte le ragazze e le bambine presenti sul suolo iracheno». Mette in pericolo la Cristianità (di cui i media scoprono improvvisamente l’esistenza minacciata) e le «conquiste delle donne», stringe nella reazione alla minaccia la Bonino ed il buon Socci, unifica la Boldrini non meno dell’ateo devoto neocon Giuliano Ferarra – nello stesso raccapriccio. Tutto l’occidente unito.
Obama ordina il bombardamento delle posizioni dell’ISI: due bombe (due). Con delicatezza, quei ribelli e quegli armamenti sono costati un occhio al contribuente USA. Applausi, la guerra continua. Mandiamo armi pesanti ai peshmerga tanto amati da Sion (come abbiamo già fatto ai ribelli siriani che poi si sono rivelati essere l’ISIS): loro ci difenderanno, i valori giudeo-cristiani sono affidati alle loro mani civilissime, sicuramente Hollywood sta già producendo il film: Peshmerga, con Angelina Jolie e Jonny Depp.
I bambini di Gaza, il sangue, le macerie, il genocidio sotto gli occhi dell’Occidente? Dimenticati. Hanno distrutto case, ospedali, scuole, cimiteri, la centrale elettrica. Hanno lasciato su questo monte di macerie 250 mila senza tetto che non hanno cibo né acqua. Migliaia di feriti senza cure né ospedali, e nemmeno ambulanze (hanno sparato sulle ambulanze). Non ce ne preoccupiamo più, basta, la notizia è scomparsa. Adesso, ci insegnano a piangere sugli yazidi.
I grandi giornali USA possono finalmente postare vignette come quella di cui sopra, con un bell’amalgama fra terroristi veri, terroristi falsi e patrioti che difendono il proprio suolo (Hezbollah, Hamas). Gli attivisti di Sion, incaricati dell’Hasbara, possono postare equivalenze un po’ azzardate come questa: «Chi è con Hamas contro Israele, sostiene il califfato».
Hillary Clinton può dichiarare quanto segue: «Cosa succede in Europa? Ci sono enormemente più manifestazioni contro Israele che contro la Russia, eppure questa s’è impadronita di un pezzo di Ucraina ed ha abbattuto un aereo civile».
La Russia ha abbattuto un aereo civile!?: un po’ forte, un po’ azzardato, tanto che rischia di scoprire il gioco. Il gioco che si chiama «disinformazione», ed è in pieno corso a proposito dell’atroce Califfo. I giornalisti nostrani ci vanno a nozze.
Favoriti da provvidenziali vuoti di memoria o santa ignoranza. Hanno dimenticato che la truppa dello IS è finanziata ed armata dai sauditi ed è stata addestrata da istruttori americani per distruggere il regime di Assad in Siria, e che ha recuperato Humvee, carri armati e artiglieria mobile Made in USA con il suo assalto di sorpresa alle truppe irachene: e sùbito la Casa Bianca, invece di prendersela con i tagliagole, ha messo sotto accusa il premier iracheno Al Maliki – di cui chiaramente cerca di provocare la caduta.
I giornalisti non hanno visto gli articoli dove Edward Snowden, l’ex analista della National Security Agency, lo spifferatore dei loschi segreti americani, ha spiegato che per creare lo ISIS ci si sono messi in tre, « the British and American intelligence and the Mossad worked together to create the Islamic State of Iraq and Syria (ISIS)». Lo scopo, «creare un’organizzazione capace di attrarre tutti gli estremisti del mondo in un posto solo». Siccome oggi lo Stato ebraico manca di un nemico reale, grosso e minaccioso abbastanza da giustificare lo slogan «Israele si sta solo difendendo», la creazione dell’ISIS serve anche a questo: «La sola soluzione per la protezione dello Stato ebraico è creare un nemico presso i suoi confini». Mica un nemico vero: un islamismo che «semini discordia e violenza settaria» fra i musulmani, en passant rendendo odioso l’Islam, allarmando gli occidentali sul pericolo verde, e coalizzandoli a difesa della civiltà giudaico-cristiana.
Appunto la funzione che svolge Abu Bakr Al Baghadli, il califfo. Ammesso che questo sia il suo nome, anzi non concesso: «Abu Bakr» fu il nome del primo califfo dopo Maometto, ed è chiaramente un nome inventato per suggestionare. Secondo Snowden, e l’intelligence iraniana, il suo vero nome è Elliot Shimon, figlio di padre e madre ebrea, addestrato in guerra psicologica contro le società arabo-islamiche, oltreché in arte militare, teologia islamica ed oratoria-retorica islamista dal Mossad. In altri periodi della sua vita l’hanno chiamato «Emir Daash» (dalla sigla dell’ISIS in arabo), in altri, ha avuto il nome di Ibrahim ibn Awad ibn Ibrahim Al Al Badri Arradoui Hoseini. Gli americani gli hanno fornito un passato giusto, detenendolo per qualche tempo (le date sono incerte) a Camp Bucca, la più vasta prigione che le forze occupanti USA hanno gestito in Iraq (l’hanno chiusa nel 2009), presso la frontiera col Kuwait.
La Croce Rossa, in un suo rapporto riservato del 2004, ha scritto che il 90% degli iracheni che gli americani detenevano a Camp Bucca erano stati arrestati «per caso», ossia senza motivo. Alcuni ex detenuti di Camp Bucca hanno detto ad Al Jazeera che quello era «una scuola di Al Qaeda», dove gli americani lasciavano che gli elementi più estremisti radicalizzassero gli arrestati «per caso». Un carceriere, l’ex ufficiale della US Air Force James Skylar Gerrond, l’ha definita «una pentola a pressione dell’estremismo».
Riapparso come Califfo, l’ex prigioniero (o addestrato) fa il diavolo a quattro proprio mentre Israele rade al suolo Gaza con tutti i suoi abitanti. Israele ammazza duemila palestinesi, fra cui 470 bambini? E il Califfo «seppellisce vivi 500 yazidi», e in più «ordina l’infibulazione di tutte le donne».
Andare a combattere contro Israele? Il Califfo sancisce: «Combattere gli apostati vicini è più importante che combattere gli infedeli lontani», aggiungendo: «Il Profeta aveva combattuto Quraysh prima di passare a combattere gli ebrei di Banu Qurayza» (è davvero ben istruito).
Come si vede, Israele e il Califfo coi suoi takfiri hanno lo stesso nemico: gli sciiti, Iran, Assad, Hezbollah. È una sorprendente coincidenza? Basta aver dimenticato, come fanno i giornalisti, quelle foto del maggio 2013 in cui il senatore McCain posava con i bravi ribelli anti-siriani, molti dei quali – oh sorpresa – oggi militano nell’ISI e stanno col Califfo Al-Mossad. Era andato a trovarli nelle retrovie, e s’era felicitato con loro. Anche loro si erano felicitati con lui (oggi, McCain accusa Obama di mollezza perché bombarda poco i suoi amici di ieri).
Ma i giornalisti non ricordano.
Nessuno sparga più lacrime su Gaza, adesso i Lorenzo Cremonesi, i Maurizio Molinari eccetera vi fanno spargere lacrime sui poveri cristiani in Iraq costretti a lasciare le loro case (che sotto Saddam abitavano sicuri): non c’è ateo occidentalista cui non si inumidiscano le ciglia al racconto delle loro disgrazie. E degli yazidi, poi, poveretti! nessuno ne sapeva niente, fino all’altro ieri. Adesso l’Occidente si mobilita per loro, per loro bombarda e a loro lancia cibo ed acqua. Anche loro, sotto Saddam, avevano cibo, acqua ed abitazioni. Sono state le invasioni americane a devastare le loro vite, come quelle di tutti gli iracheni.
Non che non siano vere queste sciagure, e quelle altre che il Califfo procurerà. Sono stati riuniti da ogni parte del mondo dei fanatici sgozzatori, che filmano i loro assassinii e li postano sui social network. Cercate di vedere che – come Israele – stanno ammazzano dei musulmani. Non solo sciiti, ma sunniti dell’Iraq vengono terrorizzati; e questi, se scappano nelle zone kurde, sono dai curdi trattati come nemici: come fanno gli israeliani.
Ma cercate – sotto la tempesta informativa, che contrasta così tanto con il buco informativo di altre tragedie –, imparate a sentire il puzzo della disinformazione, della propaganda, del «due pesi due misure»: i media plaudono all’intervento umanitario di Obama in Iraq, mentre nel Donbass, dove il regime di Kiev compie una strage nel silenzio dei media ed è in corso una catastrofe umanitaria voluta e favorita dagli americani, un intervento umanitario russo è vietato: Obama e la NATO hanno avvertito che lo considererebbero «una invasione dell’Ucraina».
Dovreste ormai sapere come sono bravi, i soliti noti, nella «narrativa». Come sono bravi a ficcare le mani nel sangue, e piangere come vittime. Uno l’abbiamo nominato, è Elie Wiesel. Un altro è Bernard Henry Lévy, il philosophe che ha incitato all’intervento francese in Libia, l’uomo che ha detto «La primavera araba è buona per Israele», l’uomo di cui il Corriere (al contrario del Times) ha pubblicato una difesa dei massacri israeliani a Gaza che unisce minacce a menzogne rivoltanti, una vera vergogna per il «grande» giornale:
«A Parigi, col pretesto di difendere la Palestina, migliaia di uomini e donne se la sono presa di nuovo con gli ebrei. A questi imbecilli oltre che mascalzoni, o viceversa, ricordiamo, ad ogni buon conto, che mescolare ebrei e israeliani in una stessa riprovazione è il principio stesso di un antisemitismo che, in Francia, viene punito dalla legge – (...) Non c’è aggressione, ma contrattacco di Israele di fronte alla pioggia di missili che, ancora una volta, si abbattono sulle sue città e che nessuno Stato al mondo avrebbe tollerato così a lungo; che Gaza è, in effetti, una sorta di prigione ma, avendola gli israeliani evacuata ormai da quasi dieci anni, non si capisce come potrebbero esserne i carcerieri. Cosa pensare, invece, di Hamas che mantiene l’enclave sotto il giogo, che tratta i propri abitanti come ostaggi». (Leggete il resto qui, se avete lo stomaco).
Lacrime per i poveri cristiani iracheni, è giusto. Ma le lacrime sono mancate per le decine di guerre che gli Stati Uniti hanno sferrato contro l’Iraq perché altrimenti Israele non si sentiva tranquillo, portando il Paese all’età della pietra e alla guerra civile permanente, un milione di morti dopo: da Bush padre a Clinton, da Bush figlio ad Obama Operation Desert Shield; Operation Desert Storm; Operation Provide Comfort I and II; Operation Southern Watch; Operation Desert Strike; Operation Northern Watch; Operation Desert Fox; Operation Southern Focus; Operation Iraqi Freedom; Operation New Dawn, fino alla attuale Operation «Humanitarian» di Obama.
Come siamo umani, noi occidentali. Come siamo teneri.
Maurizio Blondet

 

martedì 9 settembre 2014

SONO COLPEVOLE DI AVER PRATICATO IL BENE COMUNE!



foto Gilan




di Gianni Lannes


Per tutta la mia vita ho preso le difese dei più deboli, dei senza diritti, e non ho pensato ad accumulare denaro infliggendo il male al prossimo. E’ vero, non mi sono uniformato e sono colpevole.

Da libero pensatore ho guardato al di là delle apparenze, non accontentandomi di verità preconfezionate. E sono colpevole.

Ho accarezzato l’antichità del mondo e ho goduto la saggezza dei più umili dividendo briciole di pane. E sono colpevole.

Ero solo e mi sono sentito travolgere, commuovere dalla grandiosità della Natura. Mi sono immerso nelle acque marine ascoltando il respiro dell’universo. E sono colpevole.

Ho corso a perdifiato nei boschi e a cavallo di continenti, mentre la pioggia tamburellava sulla pelle e scavava sentieri di vita nella terra. E sono colpevole. Ho abbracciato cause perse, e sono colpevole. Sono stato ingenuo e sono doppiamente colpevole di aver dedicato il mio tempo agli altri senza chiedere niente in cambio.

Ci si rialza per una ragione più importante della caduta. La verità è come la bellezza: non ha limiti. Non può essere imprigionata nelle parole o nelle abitudini. La verità è senza fine. La cosa più importante è sapere chi siamo.

Se vi va, spegnete la televisione, accendete la mente e lasciate brillare il cuore alla luce di tutti gli esseri viventi.

Avrei potuto morire tante volte prima, sui fronti di guerra e negli agguati dell'esistenza quotidiana. Perdersi e ritrovarsi, tornare bambini con la curiosità per la vita. La sola speranza è cambiare dentro noi stessi. Sono colpevole per aver praticato il bene comune. E' giunto il tramonto e sono grato del sorriso elargitomi dai più piccoli. Grazie a tutti, anche a quelli che mi hanno sparato addosso nei momenti più difficili e duri. Grazie per l'ascolto, l'attenzione, e la sensibilità. Per taluni ho fallito e sono sempre colpevole. Tolgo il disturbo e vi abbraccio tutti: amici e nemici Sono stanco ma in cammino verso l'ignoto. E sono eternamente colpevole. Ciao, e siate felici! Vi dedico "Non potho reposare", l'ultima canzone di Andrea Parodi.








p.s. Grazie di Cuore Gianni per il tuo prezioso contributo nel cercare di rendere migliore il mondo che ci circonda. Con profonda ammirazione e gratitudine. AR

venerdì 5 settembre 2014

Ebola: epidemia costruita a tavolino per sostenere il businnes di Big Pharma

A cura della Redazione Autismo e Vaccini agosto 2014


Tutti sanno che quando si impara ad andare in bici non lo si dimentica più; è una questione di “memoria procedurale”. Identico meccanismo si adatta benissimo per smascherare gli sporchi affari di Big Pharma: una volta imparata la tecnica di diffusione della malattia, per commercializzare il relativo prodotto, non la si dimentica più. E questo vale anche per l’attuale epidemia di Ebola.
Per decenni gli scienziati hanno pensato che non esistessero anticorpi efficaci contro il virus, ma nel 2012 la ricerca della US Army Medical Research Institute of Infectious Diseases ha dimostrato che una combinazione di anticorpi è in grado di fermare il virus. Così, in contemporanea, altri laboratori di tutto il mondo sono stati chiamati a testare identico cocktail di anticorpi.
Il messaggio evidenziato appare chiaro e inequivocabile sul sito web The Scripps Research Institute, una delle più grandi organizzazioni di ricerca del mondo, privata, senza scopo di lucro [dicono loro], impegnata nella scienza biomedica di base, segmento fondamentale della ricerca medica che cerca di comprendere i processi fondamentali della vita.
Già …. e tra i processi fondamentali della vita, così insegnano nelle Università di Medicina, c’è anche la morte ….. la morte di poveri cristi, deboli e analfabeti, sui quali si è deciso di testare farmaci contro Ebola, mai verificati sull’essere umano, a tal punto da scatenare una torrida epidemia che, qualora proseguisse ad espandersi, darebbe origine a una pandemia globale che, per questioni sanitarie internazionali, comporterebbe la soppressione delle più elementari libertà individuali. E’ questo il caso odierno della Liberia, dove la Signora Presidente della nazione ha dichiarato in diretta televisiva che “alcune libertà civili potrebbero dover essere sospese“.
Qui di seguito è possibile apprendere l’elenco di coloro che sono impegnati nel Consorzio guidato dalla Scripps Research Institute
Ed ora riteniamo opportuno ricordare ai nostri lettori i passaggi essenziali che non sono diffusi dai media, i quali sono troppo impegnati ad offrire realtà precostruite alle quali bisogna credere senza pensare. Ognuno di voi tragga le proprie conclusioni.
1) nel 2012 la ricerca della US Army Medical Research Institute of Infectious Diseases [USAMRIID] ha dimostrato che una combinazione di anticorpi è in grado di fermare il virus;
2) nel mese di gennaio 2014 ha inizio la Fase 1 delle sperimentazioni cliniche della Tekmira Pharmaceuticals Corporation che dosa per la prima volta nell’essere umano un suo prodotto contro Ebola;
3) la scheda OMS n. 103, aggiornata a marzo 2014, riporta al secondo capoverso della voce “Signs and symptoms“
“ [..... omissis .....] Virus Ebola è stato isolato, 61 giorni dopo l’insorgenza della malattia, dallo sperma di un uomo che è stato infettato in un laboratorio“.
In medicina legale questo punto rappresenterebbe la certezza del criterio cronologico e del criterio qualitativo di un’azione dannosa.
4) coincidenza vuole che, sempre a marzo 2014, il consorzio farmaceutico guidato da Scripps Research Institute ottiene un finanziamento premio di 28 milioni di dollari dal NIH [National Institutes of Health] per trovare e proporre il miglior trattamento per virus Ebola. Di questo consorzio fa parte la Mapp Biopharmaceutical, il cui ruolo nella vicenda sarà descritto a breve, impegnata da un paio d’anni nella ricerca scientifica in merito a virus Ebola.
5) altra Università presente direttamente sul luogo del delitto è la Tulane University che svolge attività di ricerca in Sierra Leone [epicentro dell'epidemia] sulle armi biologiche, anch’essa per conto della US Army Medical Research Institute of Infectious Diseases [USAMRIID];
6) la Tulane University scrive sul proprio sito:
“We’re working on vaccines and medicines for Ebola and other hemorrhagic fevers” …..
“The solutions are coming.”
Più chiara di così non può essere descritta l’attività di ricerca in essere;
7) anche la GlaxoSmithKline del Regno Unito è coinvolta nella ricerca sul vaccino Ebola, in Sierra Leone, attraverso la controllata società svizzera Okairos, acquistata nel 2013, giusto in tempo per l’epidemia Ebola, che collabora a sua volta con il Vaccine Research Centre dei National Institutes of Health [NIH] degli Stati Uniti;
8) i farmaci di sintesi vegetale, negli ultimi dieci anni, hanno generato un sacco di chiacchiere ma hanno avuto poco effetto sulla produzione commerciale, con alcuni successi isolati di farmaci della Pfizer e della Protalix Biotherapeutics approvati dalla FDA nel 2012. L’approccio è stato nuovamente portato alla ribalta proprio questa settimana, quando un farmaco prodotto dalla pianta del tabacco è stato utilizzato per il trattamento di due persone che avevano contratto virus Ebola. Kentucky Bioprocessing, una unità del gigante del tabacco Reynolds American, ha prodotto il farmaco che è stato sviluppato da Mapp Biopharmaceutical. Il processo di produzione è simile ai passaggi per altri farmaci vegetali: i laboratoristi infettano le piante di tabacco con un virus che include il codice genetico; dopo che le piante sono infettate dal virus cominciano a produrre gli anticorpi dai quali sarà estratto il principio attivo. Così è stato prodotto ZMapp, il siero miracoloso che contrasta Ebola, iniettato ai due medici statunitensi che hanno contratto virus Ebola sul luogo dell’epidemia in Africa. Piccolo particolare: anche in questo caso gli effetti del farmaco non sono mai stati valutati sull’essere umano.
A tutto questo manifesto giro d’affari aggiungiamo la notizia odierna che, a nostro avviso, desta maggiore preoccupazione, perché rappresenta l’anticamera di una disposizione sanitaria globale da parte dell’OMS: i centri statunitensi per il Controllo delle Malattie e la Prevenzione [CDC] hanno emesso una allerta di alto livello per virus Ebola in Africa occidentale.
Una pandemia rappresenterebbe una manna dal cielo per Big Pharma. Sieri miracolosi o vaccini [circa al 2015] che siano, pur non essendo ancora certificati per uso umano, saranno richiesti a gran voce dal grande pubblico. Il che “costringerà” le autorità di controllo a licenziarlo celermente, procedendo a tappe forzate ….. e sarà un bel business ….. sulla nostra pelle.