non dovremmo temere ciò che non conosciamo, ma ciò che riteniamo vero ed invece non lo è
martedì 7 aprile 2020
Email sicure e criptate
Marcello Pamio
La nostra identità quando siamo in Rete si basa fondamentalmente su due cardini: la connessione (Sim del telefono dell'operatore scelto) e l’indirizzo email. Identità ovviamente a rischio, se l'email o il numero di telefono infatti vengono compromessi, avremo moltissimi problemi seri.
In Italia dal 2017 la Guardia di Finanza può leggere tranquillamente tutte le email senza il nostro consenso, cioè a nostra insaputa. Per non parlare dell'intelligence, come l'Agenzia per la Sicurezza nazionale statunitense...
Tra le comunicazioni più facili da spiare ci sono proprio le mail perché basta avere l’accesso ai server del provider sul quale viaggiano i dati. Questi dati di solito vengono conservati per qualche tempo (non sappiamo quanto) e chiaramente non sono criptati, quindi leggerne il contenuto è un giochetto da ragazzi.
Tutta la nostra vita viaggia sotto forma di byte nel web, e le nostre email vengono e rimangono memorizzate nei mega server di pochi colossi del web.
Ma cosa succede alle email che eliminiamo? Siamo sicuri che spariscano veramente o rimangono da qualche parte? Le decine di migliaia di e-mail cancellate, ma ancora conservate nei misteriosi cloud, un giorno anche molto lontano nel tempo, potrebbero essere usate contro di noi?
Ecco alcune soluzioni che garantiscono una certa sicurezza e privacy.
ProtonMail
E’ il servizio che offre il miglior bilanciamento tra sicurezza e facilità nell'utilizzo.
Fa uso di un codice open-source e garantisce una cifratura end-to-end.
Questo significa che quando scriviamo una email, il messaggio verrà cifrato prima di essere inviato a Protonmail, rendendo la versione cloud completamente illeggibile senza la tua password.
E' gratis per un account che può ricevere allegati per un massimo di 500Mb in totale, e per avere più spazio è necessario pagare un account Premium.
ProtonMail garantisce l'anonimato per chi possiede un account, senza richiedere dati personali identificativi in fase di registrazione e senza tracciare gli IP di accesso (e quindi la posizione dove lo stiamo usando). C'è la funzione anche per Android e iPhone.
ProtonMail non memorizza alcun dato una volta che viene eliminato, quindi quando si cancella una mail questa è irrecuperabile, a meno che non sia stata memorizzata in un backup, che viene rinnovato ogni 14 giorni, trascorsi i quali però viene eliminato definitivamente.
Anche se le email verso altri utenti ProtonMail sono crittografate, se si si ricevono email da servizi come Gmail, ProtonMail fa una scansione di queste e-mail per la protezione contro lo spam.
Tutti i dati sono memorizzati sul server di una società svizzera, paese la cui posizione è nota per essere dura e pura in materia di privacy e protezione dei dati.
Protonmail è sopravvissuto a attacchi hacker importanti che gli hanno permesso di guadagnarsi un’ottima reputazione.
Attualmente conta più di 30 milioni di utenti mensili ed è la soluzione ideale per chi vuole un account di posta sicuro, affidabile e anonimo, anche perché il datacenter si trova sotto 1000 metri di roccia granitica in un bunker super sorvegliato in grado di resistere ad un attacco nucleare.
Mailfence
Un altro tra i migliori servizi di posta sicura e crittografata in circolazione è Mailfence.
Mailfence è mantenuto in Belgio, paese che non risulta aver collaborato con la NSA per i programmi di sorveglianza e che ha leggi sulla privacy piuttosto forti a garanzia dei consumatori.
Garantisce la privacy delle email e di altri strumenti integrati come i calendari e l'archiviazione di documenti.
Non è open source, quindi non è possibile controllare come funziona in modo diretto e bisogna aver fiducia nell'azienda che lo cura, ContactOffice.
Mailfence supporta la crittografia end-to-end e supporta lo standard OpenPGP.
Al momento non fornisce applicazioni per smartphone
Lavabit (da 30€ / anno)
Lavabit è stato uno dei pionieri in materia di privacy & anonimato sul web dal 2004.
Quando il governo degli Stati Uniti ha richiesto accesso ai dati sulle caselle lavabit - il fondatore ha preferito disattivare completamente il servizio per tutto il 2013 per poi rientrare in gioco con una crittografia end-to-end nel 2014.
Come nel caso di Protonmail, Lavabit è Opensource.
Era la posta elettronica cifrata usata da Edward Snowden, il whistleblower che ha avuto il merito di far conoscere al mondo la sorveglianza di massa e indiscriminata portata avanti dall'Agenzia per la sicurezza nazionale statunitense (Nsa). Usato da Edward Snowden per le sue operazioni contro il governo degli Stati Uniti.
Tratto da: https://disinformazione.it/2020/04/06/email-sicure-e-criptate/
Censura: quando la realtà supera la fantascienza
Marcello Pamio
Nel lontano 1951 Ray Bradbury scrisse il romanzo di fantapolizia “Fahrenheit 451” (uscito poi nel 1953).
Narra di un futuro distopico nel quale leggere o possedere libri è considerato un reato gravissimo.
I pompieri esistono ancora ma non per spegnere incendi, bensì per appiccarli in tutte le case contenenti libri, spesso con i loro proprietari dentro...
La cultura e l'informazione sono abominii da sradicare con le fiamme: “I libri sono soltanto un mucchio di spazzatura, non servono a niente..."
Da qui il titolo “Fahrenheit 451”, che sta a significare la temperatura alla quale brucia la carta secondo la scala usata nei paesi anglosassoni, corrispondente a circa 232° Celsius.
Fahrenheit ha numerose analogie con un altro memorabile romanzo: “1984” di George Orwell scritto nel 1948.
In entrambe le storie vi è la delazione (denuncia) persino tra familiari, anche se in “1984” essa è inculcata fin da bambini e considerata positiva, in Fahrenheit 451 è solo una prassi comune.
In Fahrenheit lungo le strade vi sono le “cassette degli spioni”, dove la gente in totale anonimato denuncia il vicino, l'amico o anche il parente. Le denunce saranno poi prese in carico dai pompieri...
Nei due romanzi hanno un ruolo centrale la censura e la manipolazione dell'informazione, anche se organizzata in modo differente. Nel mondo di Orwell esistono ancora i libri ma tutte le notizie vengono costantemente rimaneggiate da parte di un ministero delegato e la televisione è l'unico mezzo di comunicazione obbligatorio, al punto che non si può nemmeno spegnerla!
La realtà supera la fantascienza
Libri profetici, visionari che descrivono il degrado di una società anestetizzata e totalmente addormentata dalla tecnologia e dalla paura, dove mancano gli ideali e soprattutto i sentimenti.
Ma nemmeno Bradbury e Orwell avrebbero potuto immaginare una realtà come la nostra.
Oggi grazie alla pandemia, il controllo si sta facendo sempre più pervasivo e la censura sempre più pressante sotto tutti i punti di vista. Stanno approfittando della ghiotta occasione per stringere il cappio mortale attorno ad ogni libertà.
Per esempio un medico non può in Scienza e Coscienza esternare il suo pensiero o condividere la propria esperienza, se queste non combaciano perfettamente col paradigma scientista imposto per dogma, pena la radiazione. Bloccando i medici vogliono impedire di fatto la libertà di scelta terapeutica!
Un giornalista oggi non è libero di scrivere un articolo, se il tema trattato non è basato su “fonti accreditate”. Per fonti accreditate si intendono le veline veicolate dalle lobbies della chimica e farmaceutica.
Quindi chiunque condivida su Facebook o su Whatsapp una notizia che esca da quanto appena detto subirà la delazione e la gogna mediatica.
Sembrano esagerazioni? Purtroppo no, è notizia di oggi che l'Agcom, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, (vedi documento ufficiale) ha inserito all’interno del monitoraggio delle iniziative di auto-regolamentazione delle piattaforme on-line volte a contrastare la disinformazione sulle tematiche Covid-19, un progetto proposto da Facebook, basato sulla sperimentazione di un nuovo servizio di fact-checking su WhatsApp relativo a notizie e informazioni riguardanti il nuovo coronavirus.
La proposta esce direttamente da Facebook, che così facendo ha finalmente tolto la maschera sulle vere intenzioni del colosso di Melro Park, e riguarda anche l'applicazione messaggistica Whatsapp, acquisita qualche anno fa per 19 miliardi di dollari.
In breve se una persona riceve un’informazione sul Covid-19 potrà inoltrarlo per una verifica al numero WhatsApp dedicato. Il “fact checker” invierà una notifica all’utente che ha trasmesso la richiesta e, in caso si tratti di una notizia falsa, pubblicherà il risultato dell’analisi sul sito web.
Avete capito come il Regime si sta muovendo? La “cassetta degli spioni” in Fahrenheit 451 si è trasformata in un molto più comodo e veloce messaggino Whatsapp.
Poi sarà il Ministero della Verità a sentenziare se sono Fake o notizie vere quelle trasmesse.
Se si tratta di fake allora spazio al pubblico ludibrio!
Forse è arrivato il momento di abbandonare i social come Facebook e la messaggistica come Whatsapp per trovare nuovi sistemi di comunicazione…
Tratto da: https://disinformazione.it/2020/04/03/censura-quando-la-realta-supera-la-fantascienza/
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