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venerdì 28 settembre 2018

Reincarnazioni? No, ma multi-incarnazioni!


Nell'affrontare questo argomento, dovrò sfociare di brutto nel campo scientifico (infatti volevo postarlo li, ma non ho trovato categoria adatta) però in realtà la scienza VERA è la Scienza Sacra, ovvero quella scienza che affonda le sue radici nella religione, ne trae ispirazioni e ne prende conferme.
Questo è dovuto al fatto che la religione porta in se le indicazioni che arrivano dalla sorgente dell'intelligenza che ha creato il Tutto, e per cui è ovviamente qui che dobbiamo trovare riscontro di quel che osserviamo (ma l'ego degli uomini è troppo imperioso per capire questo concetto)
:

Se c’è una cosa che ci ha insegnato la minima nozione della Meccanica Quantistica (tramite l’esperimento delle 2 fessure, anche se ancora non pienamente compreso) è che non esiste una unica dimensione, ma ne esistono quantità ininmagginabili.

Certo a livello quantistico, cioè a livello micro [o appunto quantico], ma vale la stessa cosa per il livello Macro [ovvero il nostro], d’altronde quando parliamo di energia (o luce, che è l’espressione visibile dell’energia) parliamo di qualche cosa che non ha volume e per cui è un pò come se potessi contenere in un bicchiere di caffè la stessa quantità presente in un conteiner (teoria della relatività); di fatto qualcuno ci ha informato che nel piccolo c’è il grande, nel sopra il sotto, nel dentro ciò che è fuori e viceversa (invito a dare uno sguardo alla sequenza Mandelbrot set (zoom)mandelbrot per chiarire meglio questo concetto).

Se è vero che esistono multiple dimensioni, si può dire che queste siano slegate le une dalle altre, si può dire che la prima esiste fino alla nascita della seconda e cosi via (così come la Reincarnazione buddista predica)? Non credo!

Per far capire come questo concetto contraddica il moto della MQ, dobbiamo poter parlare della modalità di processo dei quanti e per farlo analizziamo come gli scienziati oggi studino la possibilità di creazione di un Computer Quantistico, ovvero di un processore che sfrutta le potenzialità della MQ.
La caratteristica in questione è la modalità di processione o meglio la modalità in cui i risultati di un processo vengono forniti:

- immaginate di voler “zippare” un documento di testo di circa 100MB con il vostro computer classico, bene otterrete il vostro risultato soltanto dopo circa 1 ora di elaborazione sequenziale, ovvero dopo che il processore ha analizzato uno ad uno i blocchi di byte interessati. Quindi vedrete passo passo il vostro file ZIP crescere nel tempo;
- nel processore quantistico invece questo processo fornirà il risultato finale nello stesso momento che inizia il processo, ovvero I vari passi di processione dei vari byte vengono scissi in miliardi di dimensioni parallele, per cui avremmo immediatamente tutti i risultati del processo, ovvero il risultato (simile al processo classico) sia dopo 10 minuti dall’avvio dello stesso e sia il tempo del processo ottenibile dopo 1 ora dall’avvio etc … quindi le dimensioni sono si temporali ma sono tutte presenti allo stesso momento (la difficoltà degli scienziati stà nel reperire la posizione dei vari risultati e quindi anche di quello finale).

Tutto questo ci indica che il tempo è un sistema vettoriale parallelo, cioè non è sequenziale-verticale ma randomico-contestuale, e quindi allo stesso modo (parlando dell'uomo) non posso parlare di una persona che è nata 2000 anni fà e si è rincarnata ancora oggi, perchè il tempo di 2000 anni fà è ancora presente nel vettore parallelo, ergo in una serie di dimensioni temporali quella persona è ancora li viva, in altre dimensioni parallele quella persona non c’è più [è morta].

Ora interviene il lato mistico, ovvero la conoscenza religiosa, data dalla lettura di testi sacri, ma anche e soprattutto dall'esperienza (che io chiamo Marif, che in arabo significa apppunto conoscenzaa diretta che oltreppassa il credo e lo rafforza).

La persona che è nata 2000 anni fà può tornare in questa epoca? No davvero, non sarà la stessa persona a tornare, perchè quella persona ha una sua memoria, una sua identità un suo volto. Ma l'uomo non è una cosa semplice, ma complessa ed è stratificata, porzionata o proporzionata (nel Corano Capitolo l-Shams, 7 si dice "And [by] the soul and He who proportioned it").
Quindi l'anima (che qui chiamo così, ma vi sarebbe da scomporre ulteriormente l'uomo in Anima e Spirito, ma è molto lunga la cosa, merita un capitolo a parte) dell'uomo ha porzioni e non tutte queste porzioni vengono sulla Terra, ma solo una di queste e tutte le volte che lo fà forma (nel grembo materno) un nuovo volto (divino ed immortale "Q3.6 He it is Who shapes you in the wombs as He pleases 28.8: Everything (that exists) will perish except His own Face").
Questo volto, questa persona è una nuova persona ed entra in un periodo ben preciso del tempo e dello spazio, non viene ovviamente mandato a caso ma la sua traiettoria è segnata (il destino di un Re non è MAI casuale).
Comunque è un'altra persona ma collegata a tutte le altre persone che sono state create dalla stessa anima per quell'anima.

Quindi in un’altra dimensione distante nel tempo vi sarà una persona che si “richiama” alla persona che vive in un’altra dimensione temporale, ovvero sono in qualche modo la stessa persona, ma hanno memorie differenti, hanno sembianze differenti e un ambiente [spazio-temporale] differente.
Per esemplificare ulteriormente rifacciamoci ad un esempio di madre natura, se vediamo un raggio di Sole, possiamo presupporre che quel raggio tornerà di nuovo ad illuminare la stessa posizione sulla terra? No, quel raggio una volta che colpisce il suolo non torna più, ma il raggio è stato scatenato da una zona ben precisa del sole, un area che tornerà ad illuminare la Terra, ma non più come lo stesso raggio precedente, stavolta invierà un raggio nuovo, che avrà una differente angolazione una differente sembianza [anche se difficile da verificare] e quindi un differente impatto nella Terra (o in altro ambiente), in una differente zona in un tempo differente.

Coloro che sono interessati ad un aspetto ulteriore della MQ, allora continuino a leggere qui, altrimenti passino oltre per alcune indicazioni religiose:

Il legame quantistio (entanglement) 

Vi succede mai di sentirvi come cadere acqua o gocce di acqua gelata sul ginocchio o altrove ma non avete nessuna parte umida?
O di sentire un dolore acuto ad un dito e nulla vi ha colpito?

Per chi ha verificato questo, bhè la spiegazione è nell’entanglement, ovvero nel legame che vi è tra un Quanto e l’altro.
Nel fare esperimentazione sui quanti, si è verificato che i Quanti (o particelle quantistiche) sono più d’uno e sono misteriosamente collegati tra loro, anche se appaiono a eoni di distanza (anche se qui ci sarebbe da aprire un capitolo apparte, perchè la distanza all’interno di un atomo è nulla se vista da chi è fuori dall’atomo!).
Ovvero si è verificato che modificando le caratteristiche base di un Quanto, immediatamente anche l’altro Quanto subisce la stessa modifica, come se i due Quanti fossero uno solo.
E di fatto è così, perchè il moto di particella quantistica è solo apparente, mentre ciò che si muove è l’onda che descrive la particella. Cioè io sò che la particella esiste perchè si muove, pulsa e crea un’onda, ma se questa onda si infrange contro qualcosa, spezzandosi, la parte di onda non più collegata al quanto originario, ma ricrea il Quanto stesso, una sua copia esatta (o quasi esatta, nel senso che la differente posizione ed ambiente, faranno si che la stessa particella riceva degli input differenti e quindi le sue risposte saranno differenti, ma la base è la stessa), ricreando la stessa particella questa avrà evidentemente un legame con il precedente.
Cosi questo legame fa si che quando cambio gli attributi base di una delle particelle, le altre cambino contestualmente (anche se ipoteticamente una si trova su Marte e l’altra sulle Pleiadi), il che rende la velocità della luce una lumaca rispetto alla velocità in cui accadono i cambiamenti quantistici.

Nel spiegarlo a mio figlio di 14 anni mi sono accorto che necessitava di un esempio, e sorprendentemente mi sono accorto che ero io a necessitarlo, di fatto lui lo ha spiegato a me alzando le mani in aria, entrambe chiuse e dicendo “come in questo modo?” e contestualmente apriva le mani e contestualmente le chiudeva.
ESATTO! Ho dedotto che il legame tra le particelle è il pensiero, ovvero la velocità di cambiamento delle particelle viaggia alla velocità del pensiero, è già perchè noi vediamo le particelle (o meglio le onde come risultanza delle particelle) come fossero le mani ma non vediamo le braccia che collegano le mani al corpo ed il corpo che è collegato alla testa e la testa sede del cervello e il cervello come ricettore della volontà o pensiero che poi scaturisce il movimento delle mani.

Insomma esiste un corpo invisibile che collega i vari Quanti, ed il pensiero che è una forma di velocità, rende la velocità della luce una vera lumaca al suo cospetto.
Bhe, pensateci, immaginate di essere a casa e davanti a voi avete una cartolina di Santorini (in Grecia) o una Cartolina fake del Rover su Marte, bene se riusciste a spostare il vostro corpo (di luce) da un posto all’altro alla velocità del pensiero, stareste li in un attimo, visto che il pensiero arriva immediatamente sul posto immaginato (ritornando a quanto detto prima della dinamica di suddivisione del tempo, questo deve valere anche per lo spazio, ovvero lo spazio è suddiviso in dimensioni vettoriali parallele, per cui basta saltare da una dimensione all’altra per poterci arrivare).

Ma questo presuppone una cosa, ovvero che il pensiero parte da un luogo che ha il dominio su tutte le particelle quantistiche, insomma il pensiero è immanente o inglobante tutte le particelle.
Se immaginiamo la cosa a livello umano, è come se tutte le nostre essenze fossero dominate dal pensiero di una sola persona (spirito) che è immanente e dominante, non lo chiamiamo forse Dio?

Per chi è interessato all’aspetto religioso di questo contesto, vi dico che una parte di ispirazione ma soprattutto di conferma di questo argomento, viene propria dai testi sacri della religione.
La mia attuale veste è quella islamica, e così prendo dal Corano, anche perchè è un Libro sicuro (ma anche di non facile interpretazione, ma a Dio piacendo in qualche caso vengo ispirato).


Il Corano: eridarietà (incarnazione) 

Al Baqara Verso 21.
O uomini, adorate il vostro Signore Che ha creato voi e quelli che vi hanno preceduto, cosicché possiate essere timorati.

La prima parte descrive un tempo al presente, quindi Allah (Dio) chiede agli uomini di adorarlo (pregare, ricordarlo “ Dhikr ”, recitare il Corano e altro) perchè queste azioni fanno crescere nell’uomo quella energia che poi è chiamata fede o credo religioso.
Nel farlo fa riferimento a “voi”, cioè la gente del presente che sta leggendo o ascoltando il versetto coranico, ma si riferisce a quelli che ha creato, ovvero sia quelli del presente che “quelli che vi hanno preceduto” e nel dire “possiate essere timorati” anche in questo caso non specifica di parlare per solo coloro del presente, ma invero per tutti coloro che ha creato (ovvero tutti).


  • Ora, come può una persona adorare Dio oggi, e cosicché coloro che lo hanno preceduto divengano timorati/credenti?

  • Ovviamente bisogna presupporre un legame tra le parti, quindi evidentemente con “gente che vi ha preceduto” si riferisce agli antenati o comunque alle persone che sono radicate alla nostra discendenza (gli avi).
    Allah swt ci informa che esiste una diretta discendenza tra noi e chi era prima di noi, e non dal punto di vista “anagrafico”, nemmeno come discendenza di “sangue” (anche se immagino ci sia comunque relazione), ma la discenenza è animica (ma sarebbe meglio chiamarla spirituale).
    Ovvero noi discendiamo da Noi stessi. Il nostro passato ci rappresenta.

    Nei seguenti capitoli viene ulteriormente approfondito:
    Al Baqara, verso 91E quando si dice loro: “Credete in quello che Allah ha fatto scendere”, rispondono: “Crediamo in quello che è stato fatto scendere su di noi”. E rinnegano il resto, anche se è la Verità che conferma quello che già avevano ricevuto. Di' loro: “E se siete credenti, perché in passato avete ucciso i profeti di Allah?”.

    In questo verso il Profeta Muhammad saws, parla con gli ebrei che erano presso Medina e che lo interrogano, così Allah swt gli fa notare che in passato loro hanno ucciso dei Profeti, ergo non sono credenti.
    Cioè Allah swt ci sta dicendo, il fatto che voi abbiate ucciso dei Profeti è un atto grave, che ha indurito I vostri cuori ed ora voi come discendenti di voi stessi (degli assassini di profeti) non potete essere credenti per via di quello che avete fatto (azione, reazione).
    Ma un'altra importante interpretazione (su cui è bene andarci cauti, ma si evince) è che Allah swt dice agli Ebrei, "perchè avete ucciso, se ora siete credenti", come a dire che la vostra situzione di credenti oggi, deve per forza di cose influire sulle azioni del passato. Questo di fatto conferma l'orizzontalità temporale e quindi la possibilità di redenzione passa per infinite possibilità di riabilitarsi, cioè di credere al fine di poter prendere strade più giuste anche nel "passato".
    Il divenire credenti ovviamente vuol dire modificare lo status interiore, uno status base, che ovviamente 8come spiegato per l'entanglemet, modifica automaticamente sutti gli altri status delle altre particelle gemelle.

    Al Tanf Verso 38Di' a coloro che negano, che se desistono [dalla miscredenza], sarà loro perdonato il passato, ma se persistono, ebbene dietro di loro c'è l'esperienza degli antichi

    Anche in questo caso si nota che le azioni del presente possano portare un “cambiamento” nel passato, e successivamente specifica che si intende il passato degli antichi (come si può perdonare il passato di un discendente con le buone azioni o meglio desistendo dalla miscredenza? Evidentemente colui che crede è la stessa cosa* di colui che non credeva.

    Una cosa certamente si evince ineluttabile, il passato non esiste al pari del futuro, ma solo un indeterminabile presente!

    * per poter specificare cosa significa essere la stessa cosa, dovrei aprire un capitolo a parte, dietro vi è celata parte della nostra natura, di come siamo fatti.

    Tratto da: https://www.luogocomune.net/LC/forum/oltre-la-vita/582-reincarnazioni-no,-ma-multi-incarnazioni

    martedì 25 settembre 2018

    IL GOVERNO A n-DIMENSIONI

    Il governo di una comunità è basato principalmente sulla rappresentanza, cioè su una minoranza scelta da o imposta su un certo numero di individui per gestire e coordinare la vita sociale interna (tra i membri della comunità rappresentata) ed esterna (nelle relazioni con le altre comunità rappresentate). Da questo principio base si irraggiano una molteplicità di teorie e schemi più o meno strutturati, quindi razionali, circondati da una infinita varietà di pulsioni irrazionali: interessi, emozioni, ambizioni, bisogni. Quanto è sottile il confine tra le due fattispecie? È davvero sempre la razionalità e l’obiettività a prevalere?

    LA LEGGE UNIVERSALE DI ATTRAZIONE – Parte Terza – Politica e Potere

    Il governo della ‘polis’ come originatosi nel pensiero Greco aveva un senso – e lo ha tutt’ora – per le piccole comunità che potevano essere le città-stato elleniche, le federazioniEtrusche o i comuni medievali. Ma già i grandi imperi, da quello cinese, Khmer e Indiano, a quelli Inca e Aztechi fino agli imperi Persiano e Romano si orientavano verso una struttura piramidale dove chi occupava il livello più alto o vertice tendeva ad accentrare la maggior parte del potere, o comunque la decisione finale sul destino della popolazione.
    La struttura piramidale è quella che oggi sembra avere una valenza molto ambigua: percepita dalla gran parte della massa come ingiusta, è d’altra parte il modello più usatonon solo nel settore pubblico ma anche in quello privato. Altri modelli, come quello a raggiera o il modello circolare, non presentano la stessa solidità nelle comunità sociali molto grandi, e tendono a ‘piramidizzarsi’ o a scomparire.
    La politica ha molteplici aspetti e non si limita soltanto alla gestione di bisogni e interessi sociali, ma investe ogni altro settore, da quello economico a quello militare e religioso. Sotto il profilo simbolico possiamo identificare denaro, difesa e fede come vertici di un triangolo equilatero al centro del quale dovrebbe trovare posto la società. Tale triangolo “sociale” dovrebbe essere inscritto in un cerchio rappresentato dalla politica, poiché ad essa va affidato il compito di “collante” tra la società e i suoi capisaldi sul piano materiale. Ma ogni cosa, come insegna Platone con il “mito della caverna”, parte necessariamente dal suo riflesso sulla parete. L’ombra, che appartiene al mondo delle idee, è la vera essenzadi ogni concetto umano. Allora il punto di contatto tra la politica - questa difficile eppur irrinunciabile area dell’esistenza - e le sue proiezioni pratiche è da ricercare nella sua essenza, e cioè tra le pulsioni umane.
    Chi è privo di coscienza o di emozioni può fare politica? I regni animale, vegetale e minerale fanno politica? È una domanda ovvia in apparenza, ma che potrebbe riservare sorprese se si intende la politica come organizzazione e coordinamento sociale. Tuttavia solo l’uomo, che ha una sua propria collocazione nel mondo, è in grado di fare politica in modo complesso. Anche il nuovo ‘regno’, quello cibernetico, non potrebbe replicare in tutto e per tutto le capacità umane, perché nonostante possieda un’intelligenza (artificiale) in grado di apprendere ed evolvere, mancherebbe di un ingrediente fondamentale: la coscienza, o le capacità cognitive, che vanno ben oltre gli automatismi dettati dall’istinto e possono trasformare i modelli in 2D (triangolo) e 3D (Piramide) in una proiezione a nD che ha la forma di una...stella. E il simbolo torna all’origine.
    Può essere, la politica, un esercizio esclusivo della mente (idee) e del corpo (azioni)? A mio parere no, perché mancherebbe della componente emozionale che ricopre un ruolo altrettanto importante, se non superiore, rispetto alle altre due componenti. Il sillogismo è semplice: se la politica è appannaggio dell’uomo e l’uomo è per sua natura un essere irrazionale ed egoista, la politica non può che essere una disciplina irrazionale.
    Per quanto l’uomo possa educare la propria mente, acquisire esperienze e compiere decisioni in modo assolutamente razionale, vi saranno sempre momenti in cui decisioni vengono prese ‘d’istinto’, o ‘d’intuito’, o ‘per ispirazione’ (visioni, sogni, ossessioni, ecc.). La storia è piena di questi episodi, che non sempre hanno avuto risultati negativi, anzi.
    Ecco perché la Legge di Attrazione Universale deve essere la base della politica: educare il proprio cervello all’analisi, alla selezione, alle operazioni di calcolo e agli stili del linguaggio quali retorica e dialettica non basta. Per riuscire a fare politica in modo illuminato serve prendere contatto con la propria natura di essere cosmico e multidimensionale, risvegliare l’emisfero destro del nostro cervello ed accedere così a quella parte della mente che permette di dialogare con l’anima o soffio vitale, la porzione di energia cosmica dentro ognuno di noi che risuona alla stessa frequenza del nostro Universo. È da questa sintonia che si dovrebbe partire per avere una visione ampia e completa di ciò che siamo; solo allora ogni paura o sentimento negativo potrà essere sostituito da una ‘connessione’ con i livelli più elevati della materia sottile che, a loro volta, si rifletteranno nella materia organica e inorganica con un effetto a catena esponenziale, perché così lavora la Legge di Attrazione.
    Conoscere e accettare sé stessi come potenziale infinito e multidimensionale; con l’accettazione viene la consapevolezza perché alla coscienza è ascritto il compito di controllo e dominio sulle pulsioni interiori, pulsioni che dovranno essere orientate verso ogni opera o attività dell’ingegno umano per ottenere il più alto dei risultati. A quel punto ogni tipo di educazione nel mondo materiale potrà solo perfezionare il nostro “involucro”esteriore e renderci un modello di fiducia, sicurezza e positività per gli altri. In questo sistema di “consapevolezza attiva” governare è principalmente il mantenere un equilibrio tra forze positive e i loro contrari all’interno della comunità e tra le varie comunità.
    Ma perché nessun governo nella storia dell’uomo è stato in grado di evitare conflitti?
    Sono due a mio avviso le ragioni principali: per prima cosa non si è mai veramente provato ad evitarli perché’ l’uomo, per le ragioni esposte sopra, non ha ancora effettuato il “salto quantico” della piena consapevolezza del suo ruolo nell’Universo; in secondo luogo, bisogna ammettere che il conflitto è parte integrante del sistema in cui siamo inseriti, dove sembra che ogni elemento e ogni molecola, se lasciati liberi, tendono all’espansione incontrollata (il concetto di Entropia ci dice questo).
    Forse nel momento del “passaggio” ad un livello superiore di coscienza anche le leggi verranno modificate, ma in questo momento della nostra evoluzione i conflitti a livello umano sembrano inevitabili. Si dovrebbe trovare, in ogni conflitto, quella parte positiva che possa produrre un’evoluzione collettiva oltre l’esperienza vissuta. Non so se nella storia dell’uomo questo sia stato mai realizzato, ma sono convinto che solo in quel momento la Legge di Attrazione Universale avrà compiuto pienamente il suo ruolo. 

    Autore:  Diego Antolini

    TRATTO DA: https://www.nexusedizioni.it/it/CT/il-governo-a-n-dimensioni-5845

    FINANZA: LA "SCIENZA DELLE EMOZIONI"

    Il sistema mondo attuale è sorretto in massima parte dai movimenti economici di organizzazioni sovranazionali (leggi: multi nazionali), nazioni (leggi: aziende) e gruppi di interesse più o meno visibili (leggi: lobby). Se il potere “legislativo” è dettato da queste fattispecie, quello “esecutivo” è sicuramente formato dalle super-banche, cioè quelle che hanno il potere di esercitare il credito non sui risparmiatori, ma su altri istituti di credito e sugli attori “legislativi”. Se ci si chiede dove sia la separazione dei poteri oggi, la risposta potrebbe trovarsi nella scomparsa della democrazia, ma non è questo il tema dell’articolo.

    LA LEGGE UNIVERSALE DI ATTRAZIONE – Parte Seconda – Economia e Finanza
    Dietro al dominio economico del sistema mondo esiste un altro potere, molto più difficile da seguire ma che è stato responsabile di due guerre mondiali e dei vari riassetti del mondo dalla Rivoluzione Industriale ad oggi. Parlo naturalmente della Finanza o, come mi piace definirla, “Scienza delle Emozioni”. La finanza da un punto di vista esoterico era conosciuta e praticata sin dall’antichità, sotto al controllo delle caste sacerdotali fino ai Templari, i quali hanno in seguito avviato la transizione in campo commerciale. Essa rappresenta uno strumento potentissimo di economia “irreale” o “virtuale”basata su numeri creati sfruttando o speculando (termine più tecnico ma non meno sinistro) sulle pulsioni emotive di massa da parte di grandi attori che invece sono assolutamente privi di emozioni. È un paradosso, e da qui il nome ‘Scienza delle Emozioni’, perché la Finanza genera denaro e ricchezza sulle contraddizioni, sullo sbilanciamento dei sentimenti e sull’estremizzazione delle varie strategie comunicative, di marketing e di trend industriali.
    Alla base della Finanza c’è deviazione, inganno, depistaggio, informazioni, disinformazione e controinformazione, come nel più puro stile dello spionaggio.
    Questo è il motivo principale per cui nessuno è in grado di controllare i mercati, ma anche la ragione per la quale è in grado di spostare volumi di denaro praticamente infiniti. Pensiamo ad esempio alla speculazione sulle speculazioni, cioè il generare ricchezza dalle aspettative di un certo numero di persone sulle aspettative emotive di altri oppure l’assegnare un valore a un evento e generare ricchezza sul suo avverarsi o meno.
    La Finanza sembra pertanto essere lo specchio “umano” della Legge di Attrazione, poiché funziona esattamente allo stesso modo, seppur con risultati diametralmente opposti.
    La Legge di Attrazione, infatti, esiste per dare ordine e armonia tra tutti gli elementi che interagiscono negli Universi. Così l’energia interiore del singolo individuo va bilanciata con quella collettiva delle comunità (dal nucleo familiare alle società di persone), mentre il funzionamento del corpo fisico è in correlazione diretta con il macrocosmo, come ad esempio la disposizione e le attività degli organi interni i quali possiedono una risonanza complementare al movimento e alle orbite dei pianeti: le culture antiche come Sumeri, Egizi e Greci ne erano consapevoli, e Paracelso fu uno dei “pionieri” nell’applicazione pratica di questo principio alla medicina, per non parlare della millenaria tradizione Cinese.
    A livello “sottile”, i nostri naturali catalizzatori delle energie cosmiche sono i Chakra, vere e proprie “ruote di luce” che, con il loro movimento, favoriscono l’armonizzazione tra i tre corpi dell’essere umano.
    La Finanza, d’altra parte, per come è oggi configurata stimola le energie dei livelli “inferiori” della nostra esistenza, cioè quelle dell’ansia, della preoccupazione, dell’avidità, dell’opportunismo, della paura. Non è un caso se ogni investitore di successo pone alla base della sua strategia l’assoluta assenza di emozioni (vedi le interviste raccolte da Jack Schwager nella sua serie “Market Wizards” come esempio pratico).
    È possibile applicare la Legge di Attrazione alla Finanza e all’Economia? Certamente si, poiché un atteggiamento positivo verso qualsiasi sfida, sia essa personale o professionale, ha il pregio di innalzare la nostra mente verso le energie di livello “superiore” come l’amore, la compassione, la condivisione, il rispetto. Queste, per effetto dell’esponenzialità della Legge di Attrazione, moltiplicheranno le possibilità di ricevere, come i salti di una cascata che alla fine si getta nell’oceano.
    È fondamentale, prima di ogni decisione di natura economica o finanziaria, prepararsi interiormente a “dare” attivando le energie superiori; non è necessario chiedere, poiché il ricevere è una risposta automatica dell’Universo. Poi, mentalmente, creare una pianificazione ponderata degli obiettivi desiderati e delle azioni da intraprendere per raggiungerli. È importante in questa fase non avere preoccupazioni o timori, forse il passo più difficile.
    E, infine, agire, agire, agire con fiducia, poiché se l’uomo specula forzando sull’emotività di altri uomini per generare ricchezza, l’Universo è in grado di fare lo stesso ma senza forzatura alcuna.
    Autore:  Diego Antolini

    TRATTO DA: https://www.nexusedizioni.it/it/CT/finanza-la-scienza-delle-emozioni-5839

    LA LEGGE UNIVERSALE DI ATTRAZIONE

    Ci sono leggi che valgono in un dato sistema ma non in un altro, leggi che vengono annullate da altre leggi uguali. Ci sono forze che sappiamo regolare il nostro Universo, come la Gravita', l'Elettromagnetismo, la forza Nucleare e che per molti aspetti sono ancora da studiare. Esistono pero' anche altre forze che regolano questo Universo, che influenzano la realtà' fisica forse anche in modo più' pervasivo di quelle appena nominate.



    LA LEGGE UNIVERSALE DI ATTRAZIONE - Parte prima

    Parliamo dei principi che regolano le forze di Attrazione e Repulsione a livello "sottile", cioè' che interagiscono direttamente con i nostri corpi eterici e astrali. I due livelli sottili vibrano maggiormente alle frequenze di queste forze rispetto al livello fisico, e tuttavia influenzano quest'ultimo in maniera assoluta e duratura.
    La Legge di Attrazione Universale può' essere definita come un sistema di impulsi vibratori che dialogano con gli stimoli sinaptici del nostro cervello, come sollecitati da pensieri, idee e umori tanto del singolo individuo quanto di una collettività'.
    Quando noi pensiamo le immagini che visualizziamo vengono accompagnate da un certo tipo di emozione complementare all'immagine. Questa combinazione visivo-emozionale produce delle vibrazioni specifiche che vengono recepite dall'energia cosmica che circonda e permea il nostro pianeta e che sembra essere l'insieme delle esperienze e delle idee conservate nell'archivio "universale" delle civiltà' di un pianeta o di un sistema, l'Akasha nella tradizione orientale, anche se spesso “velate” da un simbolismo che comunica direttamente con l’inconscio di C. G. Jung (Maya nel pensiero Buddista e Hinduista, Iside per gli Egizi, Thoth-Hermes nel linguaggio alchemico). Questa energia risponde in maniera speculare ma esponenziale al pensiero prodotto: se il pensiero e' positivo, risponde in modo molto positivo; se negativo, in modo molto negativo. C'è' da dire che positività' e negatività' sono qualità' commisurate alla percezione etica e moraledi una persona o di una comunità', ma a livello energetico tale distinzione non ha valore assoluto. Di come il dialogo tra pensiero "individuale" e pensiero "universale" avviene abbiamo un riscontro, nel particolare, attraverso il dialogo conscio-inconscio. Se una persona che prova dolore a un arto pensa intensamente, e ripetutamente, che quell'arto e' in perfetta forma, il cervello registra tale pensiero e, non considerando ragioni o motivazioni del dolore, semplicemente se ne dimentica. Questo lavoro inconscio o "sotterraneo" si riflette a livello conscio o "superficiale" nella scomparsa del dolore. Questo meccanismo sta alla base dell'abilita' del corpo umano di auto-guarigione, che purtroppo viene limitato o distrutto dall'effetto deleterio dei farmaci artificiali che interferiscono pesantemente a livello fisico ed energetico del corpo.
    Allo stesso modo quando, nel sonno, si scende dal livello Beta al livello Alfa, in realtà' la nostra parte cosciente viene posta nelle condizioni di interagire più' facilmente con i nostri corpi energetici (eterico e astrale) e quindi il dialogo con l'Energia Cosmica e' molto più' potente ed efficace.
    La Legge di Attrazione Universale e' fondamentale per il funzionamento di ogni altra forza fisica e vitale. Questa legge e' responsabile per il mantenimento dell'equilibrio individuale della persona (livelli fisico, eterico e astrale), collettivo della comunità' (coscienza di massa, pensiero collettivo, percezione della vita) fino a livelli che ancora non ci sono rivelati a livello fisico e cosciente, ma che possiamo sentire a livello sottile (vibratorio) e inconscio: i livelli intrastellare, intergalattico e multiversale.
    La nostra tendenza materialista e monista ci induce a percepire esistente solo la realtà' che i nostri canali sensoriali riescono a registrare: ciò' che vediamo, che udiamo, che assaporiamo, che odoriamo o che tocchiamo. Esiste pero' un altro canale sensoriale che e' altrettanto efficace e sicuramente più' vicino alla Legge di Attrazione Universale, ed e' il canale psichico, attraverso il quale gli altri due corpi che compongono l'individuo comunicano. Questo canale, formato dai centri primari di energia (Chakra) e da quellisecondari (situati nei piedi, nelle mani, sul viso, nelle articolazioni, ecc) compensa i limiti degli altri canali sensoriali e completa la visione soggettiva che ogni individuo ha della realtà'. Naturalmente, come ogni canale sensoriale, anche quello psichico va educato, raffinato, allenato, altrimenti si atrofizza e assume un ruolo passivo all'interno della struttura corporea d'insieme.
    La Legge di Attrazione Universale ha riscontri pratici in ogni settore della vita umana. La conoscenza e l'uso di tale legge permette di entrare in sincronia con l'Universo e costruire la propria vita in modo armonico e completo.

    Autore:  Diego Antolini

    TRATTO DA: https://www.nexusedizioni.it/it/CT/la-legge-universale-di-attrazione-5834