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giovedì 2 ottobre 2014

Non temere le apocalissi. Temi l'incapacità di Amare.



Non temere le apocalissi descritte da complottismo e profezie. Preoccupati piuttosto dell'incapacità di Amare poiché è in essa la ragione della Sofferenza di questo Mondo, quel dolore che accomuna "buoni" e "cattivi", "giusti" ed "ingiusti"..., "saggi" e "stolti" in un conflitto generazionale che potrebbe sfuggire di mano e porre fine all'Umanità.

In queste mie Parole vi è più di quanto sembri.
Vorrei tanto fosse solo una "fiaba" ma purtroppo non lo è.

Questo pianeta può essere salvato. Ma tale salvezza non va delegata solo ad un Genitore Cosmico, ad un Dio o ai suo Figli, che siano in cielo o caduti. Non va delegata ad alieni. E tanto meno solo a religioni, politici, strategie economiche o militari. E neppure a società segrete.

No. Così non funzionerebbe come vi dimostra la vostra Storia.
Anche quella non scritta dai vincitori.

L'unico modo con cui potete ottenere un genuino miglioramento salvando l'umanità da se stessa, è che tutti insieme, nessuno escluso, dal più piccolo al più grande, si agisca sempre nella Pace e per la Pace, senza aspettare che lo faccia prima il nostro prossimo, superando così incomprensioni e gelosie, invidie e frustrazioni, unendo anziché dividere, mettendo da parte narcisismi ed egocentrismi, opportunismo e ipocrisia.

So che non è facile. So che si cade. E ci si infanga. Oppure si viene infangati da persone la cui stoltezza è pari solo alla loro meschinità.

Ma non è colpa loro. E' che non ci arrivano. Non capiscono quanto il male che proiettano sul prossimo sia nel loro cuore piuttosto che nel bersaglio.

Ignorate quindi le loro offese ricordando che se non vi temessero, se vi ritenessero davvero insignificanti, non perderebbero tempo a infastidirvi. Vi ignorerebbero.

Alcuni, fortunatamente pochi, a volte mi scrivono accusandomi di essere "cattivo" perché vesto di nero o di essere "nessuno".

E' come se non sapessero (o abbiano dimenticato) che non è un "colore" a definire un'azione ma i suoi frutti.

Io sono Nessuno. O forse sono Qualcuno che finge di essere nessuno.

Ma ha forse importanza?

Non è importante il "messaggero", il suo "passato" o il "viso" ma il messaggio.

Che il messaggero ad esempio sia un "angelo di bontà" od uno "spietato killer professionista", che sia il figlio di un "dio" o di un "demone", che sia il "messia" o il "distruttore", cambierebbe forse qualcosa?

No.

Se vi si consiglia di non essere violenti, di non uccidere è un consiglio comunque giusto.

Il mio messaggio principale, da SEMPRE, è di insegnare in tutte le scuole e famiglie "Rispetto Reciproco" e "NON-violenza".

E' un messaggio valido indipendentemente da chi io sia.

A proposito, proprio perché mi interessa che consideriate il messaggio e non il "messaggero", ho rinunciato tanto tempo fa al conoscervi privatamente e al parlare in privato con voi.

Ed è anche un modo per proteggervi e proteggermi da chi, approfittando del mio anonimato, apre pagine false su Facebook o altrove fingendo di essere Adam Kadmon per trarre vantaggio abusando del vostro affetto e della vostra stima per me.

Ho sacrificato tante cose nella mia vita.
Conoscere i miei fans è fra queste. Non importa quanto una persona sia buona, bella o seducente.

Non la conoscerò comunque. Non la contatterò in privato. Mai.

Per conoscermi bisogna incontrarmi casualmente e anche in quel caso occorre saper guardare oltre la maschera che indosso.
Mi riferisco a quella di carne.
Come spiegai in una intervista, la vera maschera la indosso proprio quando la tolgo cosicché il mio carattere appaia diverso da quello che vedete in televisione. Se mi si vuole davvero bene, mi si deve volere bene per ciò che sono dentro. E non in apparenza.

E' la cosa giusta.

E come ben sa chi prende decisioni giuste, raramente sono facili e comportano conseguenza dolorose non solo perché si perdono persone che si amano ma anche perché gli stolti, vedendo solo la superficie, non le comprendono. E giudicano, perseguitano, deridono ignorando il dolore immenso che vi portate dentro, dolore che disprezzano perché evidentemente loro non lo hanno mai provato o non hanno compreso la preziosa lezione che portava con se.

Le scelte facili danno risultati immediati ma altrettanto rapidamente si rivelano poi del tutto inutili sul piano di crescita intrapersonale e spirituale.

Le scelte difficili comportano invece sacrifici, umiliazioni e spesso anche solitudine, ma quando mettono radici, producono alberi dai fusti forti e dai frutti sani che saranno un domani anche loro di buon esempio.

Ciò che importa dunque, non è conoscermi personalmente per valutare la validità delle mie parole, ma è ascoltarle nella misura in cui vi fanno del Bene o possono motivare anche voi a migliorare le cose per tutti, nella Pace e per la Pace.

Non vi ho mai chiesto di credere in me.
Vi chiedo invece da sempre di credere in Voi stessi, nella vostra bontà, nel vostro potenziale di migliorare la qualità della vita di tutti.

Amate chi ha bisogno di voi.

Voi e soltanto Voi, da soli o insieme, avete il potere di salvare questo bellissimo pianeta.

E' come un puzzle fatto di tasselli che gradualmente si compone rivelandone il meraviglioso disegno.

Ascoltate Bene il vero contenuto del vostro Cuore, perché nella sua essenza più genuina, quando vi spogliate delle maschere e delle etichette sociali, potreste scoprire che è molto più nobile di quanto pensiate.

E allora aprirete gli occhi realmente. E inizierete ad aprirli anche al vostro prossimo. Inizialmente non capirà. Vi prenderà per ingenui. Ma piano tutto migliora. Vi deluderanno, ma poi capiranno. Occorre solo tanto tempo e pazienza. Ma Roma non è stata costruita in un giorno.

La Verità del resto non è qui o la.

E' sempre stata in Voi.

Ascoltare Il Cuore è importante, un Cuore che io stesso tante, troppe volte nella mia vita per cause di forza maggiore o il conseguimento di determinati ideali altruistici, sono obbligato a dimenticare di avere rinunciando ad una vita affettiva "normale".

A voi che avete dunque vite più serene, auguro Saggezza nell'agire, la Gioia di essere amati da chi amate, e di sapere Amare. E' un dono. Non sprecatelo in ipocrisie ed egoismi. La vita è più bella di quella che gli stolti vorrebbero obbligarvi a vivere.

E nella malaugurata ipotesi riteniate di essere infelici perché avete poco, magari rientrate stanchi e delusi da persone che ritenevate volervi bene o scoprite che la vostra casa è da troppo tempo silenziosa e solitaria, che il letto è come lo avete lasciato la mattina, che vi state nutrendo distrattamente e frettolosamente di cibo freddo in scatole di cartone perché avete perso la voglia di prendervi cura di voi o vi è accaduto qualcosa di peggio, ebbene cercate conforto pensando solo alle cose belle che avete, per quanto piccole o grandi siano, poiché Amare ciò che si possiede, appunto per quanto umile sia, è la Chiave che conduce alla vera Serenità.

Essa non è comprabile, poiché è frutto di una Vera Crescita Interiore.

E nulla, nella Vita, è più prezioso.

Un Abbraccio (Forte).
Adam.

Dal blog ufficiale di Adam Kadmon www.777babylon777.blogspot.com

Ricordiamo che Adam Kadmon non è direttamente su Facebook e non parla privatamente con nessuno. I pensieri di Adam vengono divulgati unicamente tramite blog, televisione, libri e noi che ne siamo l'ufficio stampa. Nel seguente link potete trovare l'elenco dettagliato delle pagine ufficiali di Adam Kadmon su internet. http://777babylon777.blogspot.it/p/importante-avviso-ai-fans-di-adam-kadmon.html

GIANNI LANNES: CONFERENZE A CESENA E A BOLOGNA



VISTO SU: http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2014/10/gianni-lannes-conferenze-cesena-e.html

Pericolosità dei libri di oggi


A cura di Rishi Giovanni Gatti

La tendenza editoriale degli ultimi decenni è stata quella di stampare libri con caratteri sempre piú grandi.  Questo è stato richiesto in parte dai lettori stessi, sempre piú in difficoltà con il carattere di stampa che si usava una volta, sensibilmente piú piccolo di quello di oggi, e in parte dalle aziende editoriali, che con questo sistema truffaldino riescono a mettere sul mercato volumi di centinaia di pagine laddove il testo contenuto non ne riempirebbe che poche decine se stampato in modo onesto.
Nel caso in cui il libro composto in caratteri grandi dovesse essere destinato a un pubblico di persone anziane, dalla vista già danneggiata dall’uso di lenti di vario tipo protrattosi per tutta una vita, i danni fatti da questo tipo di stampa non sono poi cosí gravi (è difficile peggiorare ulteriormente un difetto già pessimo…).  Ma nel caso in cui si tratti di libri per ragazzi, il carattere grande è una minaccia molto seria per la visione di questi giovani lettori, dato che abituandosi a esso loro rischiano di sviluppare molto presto la “eccentrica fissazione” e – di conseguenza – i disturbi rifrattivi e la vista imperfetta, come scoperto dal Dott. Bates oltre centoventi anni fa.  Questo accade anche perché i ragazzi hanno spesso la abitudine di lèggere da molto vicino, obbligando cosí l’occhio a fare degli spostamenti ampii e innaturali, ancóra piú pericolosi per la salute mentale oltre che per quella visiva.
Volendo acquisire dei dati numerici, scientifici, che dimostrino quanto si sia appena affermato, sia sufficiente prendere in mano uno dei volumi del giovanissimo scrittore italo/californiano Christopher Paolini, autore della famosa Saga di Eragon:  si tratta di tomi di parecchie centinaia di pagine e dalle dimensioni ragguardevoli; se si misura la grandezza dei caratteri usati dal tipografo si scopre che essa è ben cinque volte piú grande del livello di visione standard che corrisponderebbe al valore dei “dieci decimi” dell’esame della vista praticato dagli oculisti in generale.  Questo significa che tale carattere è di ben dieci volte piú grande del requisito chiesto dal Dott. Bates per qualificare la “vista perfetta”, un grado – cioè – di acutezza visiva pari al doppio del normale.
Se i nostri ragazzi prendono la abitudine a lèggere volumi stampati con caratteri cosí grandi e a una distanza cosí breve dagli occhi, meno di trenta centimetri, è quasi certo che svilupperanno la vista difettosa, e in particolare la miopía, che è il difetto piú comune associato all’indebolimento della naturale “centrale fissazione” dell’occhio, che – al contrario – viene esercitata e raffinata leggendo sempre il carattere piú piccolo possibile.
Facciamo quindi un appello ai genitori:  se volete aiutare i vostri figli a tenere in buon ordine di funzionamento la loro facoltà visiva, scegliete volumi stampati in carattere molto piccolo; se questo non è possibile, fotocopiate le pagine riducendole di almeno due terzi e invitate i ragazzi a lèggere quei caratteri fotocopiati, e non l’originale.  Se questo non è possibile, bisogna allora che i ragazzi tengano il libro ad almeno un metro di distanza, o forse di piú, in modo tale da allenarsi a vedere i caratteri nella dimensione adeguata alla formidabile risoluzione dell’occhio umano, che è di gran lunga superiore a quanto siamo abituati a vedere sulla carta stampata e sugli schermi dei videoterminali.  Chi farà cosí, non svilupperà mai la miopía e sarà anche in grado di prevenire, una volta arrivati alla mezza età, l’insorgere della presbiopía, o “vista della vecchiaia”, un disturbo che si manifesta proprio perché l’occhio per una vita ha sempre evitato di esercitarsi con i caratteri molto piccoli.

Rishi Giovanni Gatti

Direttore - www.SistemaBates.it