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mercoledì 27 maggio 2015

Yin e yang: le 7 leggi fondamentali che regolano l’universo

Due principi primordiali opposti ma complementari e interdipendenti, che spiegano l’origine dell’universo e tutti i fenomeni naturali e dell’animo umano. Sono lo yin e lo yang, due termini o simboli energetici originatisi dal vuoto, che con la loro interazione creano l’energia vitale (qi) e il mondo fenomenico.
 
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La dottrina di yin e yang risale all’antico pensiero naturalistico cinese e trova sviluppi sia nel taoismo, in particolare nella scuola dei Maestri celesti (Tianshi dao) e nell’ “alchimia interiore” (neidan), che nella tradizione confuciana di epoca Han (III sec. a. C- III sec. d. C) e Song (X-XIII sec.).
In sintesi, secondo questa filosofia il cosmo è stato generato dal dao (o tao), traducibile in “ordine universale” o “principio primario”, proprio in virtù dell’interazione dinamica di yin e yang, che rappresenta un’attività senza fine e il modo di essere dello stesso dao. Tutto è inteso e si manifesta secondo questa dinamica relazione, evidente e immediatamente percepibile in ogni rapporto di complementarità (terra-cielo, notte-giorno, femmina-maschio, caldo-freddo, sotto-sopra ecc.). Yin e yang, infatti, esprimono le relazioni dialettiche fra cose, processi, fenomeni, che risultano dall’unicità e al contempo dall’essenziale natura mutevole del tutto e di ogni singola entità.
L’etimo di yin e yang rivela l’immagine e il senso derivati dall’uso dei due termini: considerando una stessa collina o altura, in origine yin indicava il versante oscuro, adombrato e settentrionale, mentre yang quello luminoso, assolato e meridionale. Tutto ciò per affermare il legame necessario tra le cose, in sé distinte ma in relazione mutevole tra di loro.
 
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La tradizione attribuirebbe quindi allo yin (rappresentato dal colore nero) il freddo, il buio, la notte, l’autunno e l’inverno, la luna, la terra, l’acqua, l’umido, l’introversione, la natura femminile, il negativo, la debolezza, la passività, il vuoto, il basso ecc., mentre allo yang (colore bianco) la luce, il giorno, il caldo, il sole, il cielo, la primavera e l’estate, la natura maschile, il secco, il movimento, l’attività, la forza ecc.
Il principio del monismo dualistico si fonda sull’intuizione che la vita è un processo e le cose, i fenomeni e gli esseri sono in una condizione di scambio dinamico. Tutto l’universo pare regolato da categorie polari: inizio e fine, vita e morte, ascensione e discesa, espansione e contrazione, vuoto e pieno, maschio e femmina ecc. Il processo non è altro che un movimento tra questi poli dell’universo, e ogni movimento oscilla continuamente dall’estremo al suo opposto, così che dal giorno si passa alla notte, dal caldo dell’estate al freddo dell’inverno e viceversa.
Queste polarità all’apparenza opposte sono però tra loro interdipendenti, poiché tutto è alternanza, complementarietà, dualità. Nulla è assoluto e immutabile, perché ogni cosa o fenomeno ha in sé il seme della propria alterità, in modo da affermare sempre e ovunque il mutamento e la continuità del tutto. Non c’è giorno senza notte, non può esserci maschio senza femmina, non potremmo conoscere la gioia senza aver mai provato la tristezza, ogni essere vive e muore.
 
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Cose, fenomeni ed esseri sono dunque aggregati delle due tendenze, combinati in varie proporzioni: in ogni processo o entità possono coesistere le caratteristiche sia dell’una che dell’altra. Secondo il principio del monismo dualistico (o principio unico o di polarizzazione) tutti i fenomeni possono esser classificati in una delle due categorie. Se la forza centripeta yang produce calore, costrizione, pesantezza, tendenza a calare e forme pianeggianti, basse e orizzontali, la forza centrifuga yin è all’origine del freddo, della dilatazione o espansione, della tendenza a salire, della leggerezza e delle forme alte e verticali. Una classificazione che però non è assoluta, in quanto dipendente da un punto di riferimento oggetto in quel momento della nostra valutazione, dove prevale una delle due tendenze.

La macrobiotica, che secondo George Ohsawa è l’arte del vivere secondo il principio unico, ha tradotto l’azione di yin e yang nelle sette leggi fondamentali che regolano l’universo, completate da 12 teoremi che definiscono il funzionamento del mondo della relatività. Vediamoli:
1) Principio della non permanenza: tutto ciò che ha inizio ha fine, tutto si trasforma nel suo contrario;
2) Principio del diritto e del rovescio: ogni diritto ha un rovescio, ogni medaglia ha un retro;
3) Principio della non identità: nell’universo non ci sono due cose, due fenomeni o due esseri identici;
4) Principio della bilancia: più grande è il diritto, più grande è il rovescio;
5) Principio della polarità: tutto cambia e ogni cambiamento è l’interprete di due forze antagoniste, yin (centrifuga) e yang (centripeta), la stabilità è un equilibrio;
6) Principio della complementarietà: tutti gli antagonisti (yin e yang) sono complementari;
7) Principio dell’unità: yin e yang sono le due braccia dell’Uno, dell’Infinito, del Costante, dell’Illimitato e dell’Onnipotente.
 
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Il processo di contrazione yang diventa processo di espansione yin e viceversa, così che le due forze si alternano all’infinito, che è eterno. In sé relativi e tra loro antagonisti e complementari, yin e yang si prestano quindi come strumenti di analisi e sintesi per ogni fenomeno, essere o cosa. Nella filosofia macrobiotica tutto obbedisce all’eterna e universale legge della trasformazione e la spirale logaritmica rappresenta la linea che collega l’infinito con lo stato fisico finale. L’universo è quindi regolato da tre principi fondamentali:
 
1) la forza di espansione centrifuga yin attira la forza di contrazione centripeta yang e viceversa;
2) la forza di espansione centrifuga yin respinge le forze e tendenze analoghe yin, così come la forza di contrazione centripeta yang respinge le forze e tendenze analoghe yang;
3) la forza di espansione centrifuga yin al suo massimo si trasforma nel suo opposto yang, così come la forza di contrazione centripeta yang al suo massimo si trasforma nel suo opposto yin.
 
Dal III secolo a.C. la dottrina dello yin e dello yang si è mescolata con quelle delle “cinque fasi dell’energia” (wu xing) – acqua, legno, fuoco, terra, metallo – degli “otto trigrammi” (bagua) e dei 64 esagrammi del “Classico dei mutamenti” (Yijing), dando origine a un complesso sistema cosmologico di correlazioni, a cui tutto è riconducibile.
 
Yin e yang hanno trovato anche una rappresentazione grafica nel noto tai ch’i o (o tao o t’ai chi tu), il simbolo che rappresenta sia la teoria metafisica che quella fisica, dove l’uguaglianza delle due superfici (quella nera yin e quella bianca yan) simboleggia l’armonia degli opposti.
 
Immagine by nicoblz.com
Immagine by nicoblz.com

Le due aree sono suddivise da una curva a forma di esse in modo che i perimetri di yin e yang siano uguali al perimetro dell’intera circonferenza, mentre lo stesso tao deve esser pensato in rotazione continua, a testimonianza dell’evoluzione costante e della ciclicità della natura. Inoltre, nella parte nera yin troviamo un punto bianco, mentre in quella bianca yan uno nero, in relazione alla teoria già citata che ogni fenomeno è relativo e mutevole, portando in sé anche un po’ del suo opposto.  Così, per fare un esempio legato alle funzioni del nostro organismo, la respirazione comporta sia l’inspirazione che l’espirazione, come il battito cardiaco fa seguire la diastole alle sistole, mentre in natura la luce del giorno (yang) sfuma gradualmente nel buio della notte (yin), che raggiunto il suo apice si tramuta nuovamente in luce.
 
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La teoria dello yin e dello yang ha trovato larga applicazione anche nella medicina tradizionale orientale e nelle arti marziali. Nella prima la malattia è considerata come il risultato di uno squilibrio con la natura e una rottura dell’armonia fra le due forze (yin e yang) di cui ogni essere umano è portatore, mentre le seconde riprendono la teoria dei cinque elementi e ritengono l’uomo come un microcosmo in stretta relazione coi fenomeni del macrocosmo. Il simbolo del kung-fu, ad esempio, raffigura un tao (unione dello yin e dello yang), contornato dai cinque petali gialli del fior di prugno, che corrispondono proprio ad acqua, legno, fuoco, terra e metallo.
Yin e yang: due principi da comprendere per addentrarsi nel fascino della filosofia orientale.
 Marco Grilli
 

giovedì 21 maggio 2015

Coltan, la sabbia nera: quante vite costano i nostri telefoni cellulari?

Angelo Calianno -

http://senzacodice.blog.co.uk/2006/10/08/coltan_la_sabbia_nera_quante_vite_costan~1200729
 
Pensate ai vostri regali, pensate a quante volte dei genitori per far felici e rendere più moderni i loro figli gli hanno regalato telefoni cellulari e video giochi di ultima generazione.
Ma qualcuno si è mai fermato a pensare a quanto costa realmente quell’oggetto così normale oggi per noi? Non in termini di denaro, ma in termini di vite umane e distruzione.
Uno dei componenti fondamentali di tutti i nostri telefoni, video camere, video giochi è un conduttore chiamato Coltan. 
                
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Che cos’è il Coltan?
Molti pensano che molte guerre Africane siano la causa di conflitti tribali, ma non è così.
Qu
asi nessuno lo sa, ma questo minerale è la causa principale della guerra che dal 1998 ha ucciso più di 4 milioni di persone in Congo ed è oggi, uno dei componenti fondamentali dei nostri cellulari, un metallo più prezioso dei diamanti.
Il coltan è la combinazione tra COLOMIBTE e TANTALITE la percentuale di quest’ultima
appunto è quella che determina il prezzo del Coltan, dal Coltan si estrae la Tantalite , che è quello che serve nei nostri componenti tecnologici.
Il coltan ha l’aspetto di sabbia nera e rappresenta un elemento fondamentale in video camere, telefonini e in tutti gli apparecchi HI TEC (come la playstation) serve a ottimizzare il consumo della corrente elettrica nei chip di nuovissima generazione e rendono possibile un notevole risparmio energetico.
Ma come si lega il problema della guerra al coltan?
L’ 80 % del Coltan in circolazione si trova solo in Congo, alcune delle più grosse multinazionali sfruttano queste miniere ed i congolesi che vengono pagati 200 dollari al mese (la paga di un normale lavoratore in Congo è di 10 dollari al mese).
Questo scatena una vera e propria corsa alle miniere da parte dei guerriglieri che se ne vorrebbero impadronire, non solo dal Congo ma anche dalla vicina Uganda e Rwuanda.
Ma come è facile prevedere estrarre questo prezioso minerale ha i suoi effetti indesiderati, solo per i minatori ovviamente.

Il coltan contiene una parte di uranio, quindi è radioattivo, provoca tumori e impotenza sessuale, viene estratto dai minatori a mani nude…
Le miniere di Coltan hanno l’aspetto di grandi cave di pietra, il minerale si ottiene spaccando la roccia; spesso i guerriglieri del RDC (Rassemblement Congolaise pour la Democrazie ) si divertono a terrorizzare i civili ed i minatori uccidendoli nelle miniere,tanto che racconta un ragazzo i lavoratori hanno dovuto scavare delle buche in cui ripararsi ogni volta che arrivano i ribelli.
Qualche anno fa in Italia la gente impazziva per trovare nei negozi
la Playstation 2, diventata introvabile, il motivo fu proprio la carenza del Coltan di cui si era fermata l’estrazione per i problemi legati alla guerra.
I soldi che le multinazionali spendono per estrarre il Coltan come sempre non servono per alimentare la popolazione, costruire scuole o ospedali, tutt’altro, servono a finanziare la guerra, comprare Armi, dar da mangiare ai soldati.
Pochi sanno quali sono esattamente le società che comprano il Coltan, non è facile scoprirlo, perché ci sono decine di intermediari che passano dall’Europa, in particolare dal Belgio (si sospetta che anche l’ex compagnia aerea di bandiera belga la “Sabena” trasportasse illegalmente il minerale)
Ma i principali fautori di questo che sta diventando un genocidio
sono Nokia, Eriksson e Sony,
non basta ma sotto c’è anche un mercato nero del coltan che viene rubato dai guerriglieri e poi rivenduto attraverso altri mediatori ugandesi, rwuandesi, e spesso europei ed americani.
Come detto precedentemente il prezzo del Coltan varia a seconda della percentuale di Tantalite, nel 1998 il Coltan costava 2 dollari al kg, oggi ne costa 100, ma questo mercato è estremamente instabile ,perché nel 2004 quando la richieste da parte dell’occidente erano tantissime arrivò a costare 600 dollari al kg.
Recentemente è stato scoperto un nuovo giacimento di Coltan, in Amazzionia, si comincerà a lavorare presto con le conseguenze che tutti possono prevedere, forse altre storie di ribellione degli Indios e morte.
Da piccolo mi venne insegnato che la risoluzione della guerra è sempre la PACE , temo che in questo caso se nulla cambierà, la fine della guerra del Congo, si otterrà solo con la fine delle sue risorse minerarie, e guerra e distruzione si concentreranno in un altro....
.... meraviglioso posto…..da distruggere.
Angelo Calianno

venerdì 8 maggio 2015

Nascerà in Basilicata il primo Villaggio del Cuore

A breve il primo Villaggio della onlus ‘Villaggio del Cuore’, che di fatto sarà il progetto pilota per l’Italia. Si tratta di Eco-Villaggi Sostenibili, dove tutte le persone normodotate o disabili, indipendentemente se bambini, adolescenti, adulti o anziani, che si trovino in situazione di difficoltà, possano esprimere liberamente il proprio essere
Il-villaggio-del-cuore-OnlusSanremo, 7 maggio – Il “VILLAGGIO del CUORE” Onlus è un’Associazione che ha come Mission la costruzione di Eco-Villaggi Sostenibili, dove tutte le persone normodotate o disabili, indipendentemente se bambini, adolescenti, adulti o anziani, che si trovino in situazione di difficoltà, possano esprimere liberamente il proprio essere, in una prospettiva d’integrazione, sinergia e valorizzando gli aspetti umani, naturali e relazionali, favorendo l’integrazione attraverso la relazione sociale della persona con disabilità e non, per accompagnarla nel percorso formativo professionale con l’obiettivo di un reale inserimento lavorativo specializzato che ne promuova l’autonomia. Il tutto pensato e promosso in un contesto sinergico ed interattivo, dove il percorso vita (bambini, adolescenti, adulti ed anziani) mantiene il proprio funzionale equilibrio, in cui la natura fa da sfondo allo sviluppo armonico della persona, dove si rivaluta la vita rurale caratterizzata dal contatto con gli animali e la riscoperta di antichi lavori. Questo progetto nato 7 anni fa, finalmente si sta realizzando grazie ai fondi stanziati dalla Comunità Europea e grazie alla disponibilità delle Amministrazioni Regionali e Comunali, disposte a conferire a vario titolo all’Associazione, aree e terreni non utilizzati. In primis la Regione Basilicata, e più specificatamente il Comune di Pisticci, dove sorgerà a breve il primo Villaggio, che di fatto sarà il progetto pilota per l’Italia.  La scelta della Basilicata è legata anche a Matera 2019, evento che vedrà conferire alla meravigliosa Città dei Sassi, già patrimonio mondiale dell’UNESCO, il titolo di Capitale della Cultura Europea.  Le ultime settimane sono state ricche di incontri importanti per il Consiglio Direttivo, invitato tra l’altro a presenziare ad una conferenza stampa tenutasi giovedì 30 Aprile us, presso l’Hotel Nazionale di Roma, adiacente il Senato della Repubblica, nel corso del quale è emerso ancor di più l’interesse generale nell’occuparsi di tematiche che riguardano il benessere dei cittadini. All’incontro ha partecipato anche il Vice Presidente dell’Associazione Ad Maiora di Pavia, sig.ra Micaela Scala, con cui già da tempo vi è un’attiva e fervida collaborazione per quanto concerne il coordinamento e la promozione del turismo accessibile. Collaborazione che proseguirà, si confermerà e si consoliderà sempre di più, anche nei Comuni di Padova e San Remo, le cui Amministrazioni si sono rese disponibili a valutare il conferimento di aree per la realizzazione di altri Villaggi. In una Società sempre più orientata all’egoismo, alla divisione, alla violenza, Valori come l’Altruismo, la Solidarietà e il Rispetto reciproco, sembrano veramente delle chimere. Il “Villaggio del Cuore” vuole rappresentare concretamente un nuovo punto di partenza sociale, dove tutte le persone che vorranno farne parte, potranno apportare concretamente il loro contributo per migliorare la realtà. L’Altruismo da sempre è il carburante che alimenta la Solidarietà, e grazie al “Villaggio del Cuore” sarà possibile ridare alle persone Fiducia e Speranza in un futuro per certi aspetti incerto.