non dovremmo temere ciò che non conosciamo, ma ciò che riteniamo vero ed invece non lo è
lunedì 20 marzo 2023
Presenza - stare nel corpo
La personalità vive oscillando tra passato e futuro, identificandosi con paure e ansie. La sua attenzione è costantemente al di fuori di sé.
L'anima, invece, vive in un eterno presente, tenendo sempre almeno parte della sua attenzione (energia) su sé stessa.
Per identificarci con la nostra anima è necessario integrare in noi stessi un nuovo modo di vivere qualsiasi esperienza.
Non stiamo parlando di una tecnica per raggiungere qualche obiettivo, ma di una nuova modalità di interfacciarci con la vita, di una vibrazione differente dell'essere con la quale relazionarsi a sé stessi e quindi al mondo.
Gurdjieff chiamava questo stato di coscienza “attenzione divisa” in quanto consiste nel dividere la propria attenzione tra ciò che percepiamo all'esterno e ciò che si trova all'interno di noi. Uno dei modi migliori per farlo è portare l’attenzione al corpo o al respiro mentre svolgiamo le solite azioni quotidiane. In questo modo non abbandoniamo mai la nostra sensazione di autoconsapevolezza (sensazione di esserci, presenza a noi stessi).
È proprio l'energia che custodiamo al nostro interno durante questi momenti preziosi che va ad innescare quelle trasmutazioni alchemiche che poi andranno a edificare il testimone, un Io costantemente consapevole di ciò che la personalità fa. Esso verrà in seguito sostituito stabilmente dall'anima.
Il corpo fisico è in assoluto il più stabile dei nostri corpi ed è quindi anche il più adatto su cui adagiare dolcemente la nostra attenzione. Esso racchiude tutte le cariche emotive che abbiamo accumulato fino ad oggi, essere consapevoli nel corpo durante le nostre attività quotidiane ci aiuta a sciogliere blocchi ed acquisire una maggiore riserva energetica per noi stessi e per il nostro lavoro spirituale.
La qualità della nostra presenza deve essere totale: il corpo diventa il nostro amante a cui dedichiamo ogni nostra attenzione, il tempo di cui facciamo esperienza in questi attimi di “ricordo di sé” è lo stesso eterno presente che sperimentiamo quando siamo innamorati o durante il primo bacio con l’amata o l’amato.
Nella luce,
Nicolò Cefalo
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