L’ultimo film di Ridley Scott, Prometheus, è l’atteso prequel della famosa epopea di Alien. La pellicola, preannunciata da due interessanti filmati circolati su youtube,
narra la storia di una squadra inviata su una distante luna, LV-223, al
fine di stabilire un contatto con i nostri “presunti” creatori. I temi
variano dalla reinterpretazione dei concetti di Dio/creazione, al
transumanesimo (argomenti molto cari agli illuminati), alla teoria degli
Antichi Astronauti.
תוריפּס Sephiroth, o intelligenze. Nella loro totalità e unità rappresentano l’archetipo
umano, Adam Kadmon, il πρωτόγονος, che nella sua individualità o unità è
ancora due, o bisessuale, il Didumos greco, perché egli è il prototipo di tutta l’umanità.” Blavantsky – Iside Svelata
L’ATTERRAGGIO
Come citato in precedenza, la teoria degli antichi astronauti è parte integrante del film. Durante le manovre di atterraggio possiamo notare infatti, delle “piste di atterraggio” simili a quelle che troviamo a Nazca:
Vogliono farci credere che Prometeo (Lucifero) sia un dio benevolo, che si sacrifica e ci da la luce. In verità, dovremmo considerare Prometeo come uno spacciatore di droga che ci ha fatto dono del crack.
Consiglio, a chi non lo avesse già fatto, di leggere l’articolo
riguardante i due video virali che hanno anticipato l’uscita di
Prometheus. Sono istruttivi per creare un contesto, con cui iniziare
l’interpretazione. Prometheus è ambientanto in un futuro abbastanza
prossimo, dove la tecnologia ha quasi completamente preso il posto di
ogni elemento spirituale. La ricerca di Dio, in Prometheus, è un viaggio
materiale, alla ricerca di divinità materiali che nulla hanno a che
fare con il Vero Dio, conoscibile tramite lo spirito divino che è in
ognuno di noi.
H.R. GIGER UN AMMIRATORE DI CROWLEY
HR Giger, il creatore degli “Alien”, è un
satanista auto-proclamato e le sue opere, come il Necronomicon, sono
blasfeme e pornografiche. Secondo l’autore Bill Schnoebelen, Giger è un
membro della sezione svizzera dell’OTO (Aleister Crowley). Nonostante
questo, Ridley Scott ha definito il suo incontro con Giger una delle
cose migliori che li siano capitate nella sua vita. Viene da chiedersi
cosa Giger abbia detto a Scott!
LA CREAZIONE
La prima scena del film è molto simbolica,
delle straordinarie riprese aeree ci mostrano la Terra in uno stato
primitivo e incontaminato. Proseguendo vediamo l’ombra di ciò che si
rivelerà essere un ufo, fermarsi sopra una cascata.
Il simbolismo dell’acqua è universalmente
associato alla purezza e alla fertilità. Spesso viene interpretato come
la fonte della vita stessa (possiamo trovarne le prove negli
innumerevoli miti della creazione, nei quali la vita emerge dalle acque
primordiali). Gli antichi Greci avevano compreso il potere transitorio
dell’acqua. Da solida a liquida a vapore – l’acqua è il simbolo
epitomale della metamorfosi e del riciclo filosofico.
Dalla nave spaziale scende un gigante con
addosso un mantello sacerdotale, i suoi tratti somigliano a quelli delle
sculture greco/romane di eroi o divinità mitiche. Il “dio” beve quindi
una sostanza liquida che lo decompone progressivamente fino a farlo
completamente “sciogliere” nelle cascate.
Secondo la Genesi, Adamo fu il primo uomo,
creato da Dio a sua immagine. Adamo cadde, fu scacciato dal giardino
dell’Eden con la sua compagna, Eva, e i due divennero i progenitori
della razza umana. Questa è la storia biblica, ma ci sono altre
tradizioni antiche. Una delle più importanti è che vi furono due Adami.
Il primo Adamo è un gigantesco archetipo spirituale che abbraccia
l’universo, ed esiste eternamente al di fuori del tempo. Questo primo
Adamo è androgino, maschile e femminile. Il secondo Adamo è l’Adamo del
tempo e della storia, partner di Eva, che infrase il patto con Dio e fu
scacciato dall’Eden nel dominio del Fato e della necessità.
“Questo [Kether] è stato la prima Sephiroth, che contiene in sé le altre noveתוריפּס Sephiroth, o intelligenze. Nella loro totalità e unità rappresentano l’archetipo
umano, Adam Kadmon, il πρωτόγονος, che nella sua individualità o unità è
ancora due, o bisessuale, il Didumos greco, perché egli è il prototipo di tutta l’umanità.” Blavantsky – Iside Svelata
Adam
Kadmon. Non si tratta dell’Adamo della Bibbia, ma di un prototipo
cosmico di tutta la realtà simile al Demiurgo neo-platonico.
La sostanza nera rappresenta la forza
vitale che può essere maneggiata con successo solo da coloro
mentalmente, spiritualmente e fisicamente perfetti, da qui l’aspetto
ritualistico della creazione: non vi è creazione senza distruzione e non
vi è distruzione senza crezione. Questo assioma è ben raffigurato nella
decomposizione dell’”Adam Kadmon”, il quale, tramite il sacrificio da
vita alla creazione. Nulla si crea e nulla si distrugge perciò le sue
molecole, fondendosi con l’acqua ricicleranno il suo intero essere in
ciò che un giorno sarà l’umanità.
L’intera scena richiama molto chiaramente
anche la teoria degli Antichi Astronauti. Chi ne condivide gli ideali
sostiene che gli esseri umani siano i discendenti o le creazioni di
esseri che sbarcarono sulla Terra millenni fa. Gran parte della
conoscenza, della religione e della cultura umana, inoltre,
proverrebbero da antichi visitatori extraterrestri.
Le
linee di Nazca sono un gruppo di geoglifi disegnato nel deserto di
Nazca in Perù. Le linee dei glifi furono create rimuovendo lo strato
superiore di pietre mettendo in risalto la sottostante terra biancastra,
creando così linee nettamente contrastanti le quali producono immagini
molto grandi se viste da una certa altezza. I glifi sono stati
conservati dal clima secco e sono rimasti relativamente intatti
nonostante abbiano circa 1600 anni. Le linee diesegnano sul terreno
animali, piante, figure umane varie.
La statuetta di pietra è stata ritrovata presso delle rovine Maya e raffigura quello che sembra un moderno astronauta
Prometheus si basa quasi completamente
sulle opere di Erich Von Daniken, autore di Chariots of Gods. Difende
anche il punto di vista di persone come Zaccaria Stichin, i quali
affermano che gli Annunaki, divinità sumere provenienti dallo spazio,
crearono l’uomo.
Nella loro visione del mondo, non c’è
spazio per un Dio Spirituale, giudicato come una storiella da quattro
soldi. Ovviamente, nella loro prospettiva, questi ingegneri sarebbero
tornati un giorno per aiutare l’uomo a salvare se stesso.
“Un altro piccolo esempio, e sto
indicando esempi minori, perchè si verificano più volte nel corso
dell’anno, è per i libri sugli Ufo di Van Däniken. Lew Wasserman, a capo
della MCA, che possiede la G.P.Putnam Sons, è membro del Rockefeller
University Council. La G.P. Putnam Sons pubblicò i libri di Van Däniken
sulle sue teorie Ufo anticristiane. La Cadence Industries possiede la
Marvel Comics. Gli uomini nel consiglio di amministrazione della Cadence
sono controllati da David Rockefeller. C’è da meravigliarsi se la
Marvel Comics promuove eroi occulti come ‘The Son of Satan”? - La famiglia Rockefeller – Springmeier – Le linee di sangue degli Illuminati
IL VIAGGIO DELLA PROMETHEUS
Facciamo un balzo in avanti fino al 2089.
Un team di archeologi scopre, in Scozia, alcune antiche raffigurazioni
di un distante sistema solare e di un popolo di giganti, chiamati
“ingegneri” i quali ci avrebbero creato. Peter Weyland, CEO della più
grande multinazionale terrestre, decide di inviare una navicella
spaziale, in quel sistema stellare, alla ricerca delle divinità aliene
(ingegneri) che visitarono la Terra molto tempo fa.
Il 21 dicembre 2093 (solstizio invernale),
la Prometheus arriva finalmente a destinazione. L’equipaggio viene
svegliato dal sonno criogenico ed istruito, da un ologramma di Peter
Weyland, riguardo la missione. E’ curioso osservare come le prime
proiezioni dell’ologramma siano le 2 colonne massoniche:
Il
simbolo dei due pilastri, da tempo immemorabile, custodisce il
passaggio verso luoghi santi e regni misteriosi. Esse segnano il
passaggio verso l’ignoto e l’ultraterreno. Nell’antica Grecia, venivano
chiamate Colonne d’Ercole, i promontori che fiancheggiano l’ingresso
dello Stretto di Gibilterra. Il pilastro a nord è la Rocca di Gibilterra
nel territorio britannico di Gibilterra.
Weyland lascia quindi la parola ai due
archeologi autori della scoperta, ovvero Elizabeth Shaw e Charlie
Holloway. I due cominciano a spiegare nel dettaglio le prove
archeologiche che hanno motivato il multimilionario Weyland a mandare
una missione in questo remoto sistema solare. In particolare, c’è una
luna, Lv-223 in grado di ospitare la vita. Da notare il pianeta a cui
ruota attorno il satellite, somigliante a Saturno, l’ultimo pianeta
visibile ad occhio nudo.
Nella gnosi l’archetipo e il pianeta di
Saturno sono il punto focale per la manifestazione del Demiurgo. Il
Demiurgo è identificato con Lucifero, il Portatore di Luce – come
l’ottava superiore di Saturno. In tale veste è il “Guardiano della
Soglia” dell’iniziazione. Secondo gli antichi insegnamenti, Saturno è il
grande Giudice che si manifesta nella giustizia, è anche patrono della
religione dell’intelligenza e governa tutti gli standard di pesi, misure
e numeri. E’ il signore dei 7 geni planetari, del mondo tangibile,
della vita e della morte oltre che della luce e delle tenebre. Saturno è
visto come colui che interrompe l’ordine e l’unita cosmica – così
istituì la morte, facendo in modo che il concetto di cambiamento venisse
in essere. Uno dei modi in cui distrusse l’ordine cosmico fu attraverso
la rivelazione dei segreti divini all’umanità. Per questo fu punito. In
tal senso Saturno, è molto simile al Prometeo della tradizione greca,
ed è certamente identificabile anche con il serpente del Paradiso.
Nelle civilità semitiche ci si riferiva a
Saturno come “El”. La divinità suprema era rappresentata da un cubo
nero, un riferimento che non manca nel film:
Il cubo nella cultura religiosa/popolare e nei loghi corporativi:
Date un occhio a chi controlla la Boeing
Il 60% di coloro che visitano questa pagina naviga con il simbolo di Saturno direttamente sul proprio broswer
Le grandi società multinazionali incorporano simbologia nei propri loghi, in modo da sfruttarne la forza archetipica
Nel particolare, la missione è diretta
verso una Luna chiamata LV-223. Il nome e il numero richiamo il passo
biblico del Levitico:
“Di’ loro questo: Nelle generazioni a venire, se un uomo della
famiglia sacerdotale si avvicina, in stato di impurità, alle offerte
sante che gli israeliti consacrano a me, il Signore, gli sarà proibito
di restare al mio servizio” Levitico 22-3
Questo passo del Levitico risuonerà sempre
più a mano a mano che si proseguirà nel film. Assisteremo infatti alla
profanazione delle urne (le “offerte sante”) da parte di esseri impuri
(l’equipaggio).
Un altro significato molto coerente,
attribuibile al numero 223, è quello riferibile all’albero della vita
cabalistico, formato da 22 sentieri e da 3 pilastri. Potrebbe
rappresentare un riferimento numerico al pianeta degli “ingegneri” (lo
specchio dell’Adam Kadmon cabalistico unione di tutte le Sephirot e
archetipo dell’umanità).
Kabbalah deriva dall’ebraico qibel,
“ricevere.” Si ritiene che Dio rivelò la Cabala agli Angeli.
Quest’ultimi trasmisero la Conoscenza Divina agli esseri umani. Prima ad
Adam Kadmon, l’originale progenitore dell’umanità, a Noè, ad Abramo e
Sara ed, infine, a Mosè e anche a Gesù.
Questa conoscenza esoterica è l’Albero della Vita che si compone di
quattro mondi i quali, a loro volta, contengono 10 Sephirot, ovvero
emanazioni o attributi divini, 3 pilastri e 22 percorsi di saggezza che
collegano le 10 Sephiroth.L’ATTERRAGGIO
Come citato in precedenza, la teoria degli antichi astronauti è parte integrante del film. Durante le manovre di atterraggio possiamo notare infatti, delle “piste di atterraggio” simili a quelle che troviamo a Nazca:
In questa scena sentiamo il dottor Holloway esclamare: “Dio non ha mai creato dei rettilinei”
La somiglianza con le linee di Nazca è sorprendente.
Le Linee di Nazca sono una serie di antichi
geoglifi trovati a Nazca nel deserto del Perù. Archeologi, etnologi e
antropologi hanno studiato l’antica cultura di Nazca e il complesso per
cercare di determinare lo scopo delle linee e delle figure. Una teoria è
che il popolo di Nazca le creò perchè fossero visibili dalle loro
divinità celesti. L’autore svizzero Erich von Däniken suggerisce che le
linee di Nazca e le altre strutture sono dei “lasciti” delle antiche e
sviluppate tecnologie esistenti nel periodo di creazione dei glifi. Von
Däniken sostiene che le linee di Nazca in Perù siano piste di
atterraggio di un antico aereoporto utilizzato dagli alieni. I
ricercatori hanno concluso che le linee vennero tracciate dalla cultura
Pre-inca tra il 300 a.C. e il 700 dC. Dal momento che la zona di Nazca
non è soggetta ad un clima ventoso o piovoso, le pile di pietra che
costituiscono le linee hanno resistito agli elementi per migliaia di
anni.
L’ESPLORAZIONE
Subito dopo l’arrivo, l’equipaggio della
Prometheus, inizia ad esplorare il mondo degli Ingegneri. La squadra
entra in ciò che si rivelerà poi essere una navicella. Nei corridoi
vengono visualizzati ologrammi di creatori in fuga da un misterioso
nemico. Il gruppo, seguendo gli ologrammi, viene condotto all’interno di
una stanza speciale (all’entrata trovano un ingegnere morto, decapitato
dalla porta), nel cui centro troviamo una testa umana enorme attorniata
da molti vasi che contengono una strana sostanza nera. La camera ha un
soffitto alto, con dipinti e sculture in rilievo sulle pareti. Si tratta
chiaramente di un tempio di qualche tipo.
L’equipaggio si trova in un tempio
costruito dagli ingegneri stessi per celebrale il loro potere creativo.
Il liquido nero oltre ad essere il prodotto del loro progresso
scientifico, assume connotati più spiccatamente spirituali. Ha infatti
il potere di creare/modificare la vita. La testa gigante simboleggia la
fonte da cui il liquido nero venne creato. La testa contiene il cervello
ed è per questo motivo che viene considerata, essa stessa, un
tempio. Il tempio è stato creato per celebrare l’intelligenza e la forza
creativa degli ingegneri. Questo atto di arroganza portò loro alla loro
scomparsa.
Il liquido nero rappresenta l’essenza creativa primordiale. Oltre il maschile e il femminile, questa “sostanza immortale” viene sfruttata dagli ingegneri e posta all’interno di un principio fisico.
Il liquido nero rappresenta l’essenza creativa primordiale. Oltre il maschile e il femminile, questa “sostanza immortale” viene sfruttata dagli ingegneri e posta all’interno di un principio fisico.
Un particolare significativo in questa
scena è l’immagine del Geù Cristo alieno crocifisso scolpita in una
delle pareti dell’astronave:
Il
“Gesù” crocifisso rinvenuto nel tempio alieno. Gli illuminati tentano
di imporre un sincretismo impossibile, mischiando letteralmente sacro e
profano
Ciò che ci viene comunicato da questa
immagine è il fatto che Gesù potrebbe essere stato un altro ingegnere,
inviato sulla Terra come ambasciatore. Lo stesso Ridley Scott, in un’intervista,
dichiara che il motivo per cui gli alieni vollero distruggere l’umanità
2000 anni fa, fu per il fatto che mettemmo in croce uno dei loro.
Risulta abbastanza chiaro che gli ingegneri
crearono una bio-arma per distruggere gli abitanti della Terra. Si
scopre, grazie ai dati olografici trovanti su LV223, che la bio arma
creata contro l’umanità, ad un certo punto andò fuori controllo
uccidendo quasi tutti gli ingegneri. Parte del piano degli ingegneri fu
quello di eliminare la loro creazione con questa arma di distruzione di
massa, come iporizzato dal Capitano Janek. Elizabeth Shaw concorda
certamente con Janek, è per questo che alla fine del film, prende David e
parte alla ricerca del pianeta natale degli ingegneri e del motivo per
il quale vollero distruggere il nostro pianeta. Ragionando possiamo
scoprire come il film insegni una lezione valida sia per gli ingegneri
che gli uomini, sia i primi che i secondi vengono puniti per aver
giocato con una tecnologia propriamente “divina” – gli esseri umani
vengono punti per aver cercato l’immortalità (cioè la vera e propria
natura della missione come rivelato da Peter Weyland ed una delle
ragioni per cui David ha infettato Holloway – ovvero sperimentare questa
“tecnologia” studiando cosa accade); gi ingegneri vennero invece puniti
con la morte per aver tentato di distruggere la loro stessa creazione.
EFFETTI DEL LIQUIDO NERO
Il liquido nero fuoriuscito dalle urne del
tempio cambia effetto a seconda dell’essere vivente con cui entra in
contatto, presumibilmente la sostanza nera appiccicosa, ne accentua le
caratteristiche.
Esempio 1: quando i vermi entrano in contatto con il liquido, si trasformano in super vermi. I vermi sono creature semplici. Non hanno nessuna emozione, nessun intelletto, ma svolgono solo alcune semplici funzioni vitale, ovvero, sopravvivere e riprodursi. Quando il biologo e il geologo incontrano i super-vermi, la scena ci mostra come le funzioni di base del verme sono ancora lì, presenti, ma si sono evolute. Notate, come il verme diventi pericoloso solo esser stato attaccato, vale a dire, che il verme sta cercando di proteggere se stesso. La sostanza nera non trasforma la creatura vivente in un xeno morph, ma solo in qualcosa di evolutivamente superiore.
Esempio 1: quando i vermi entrano in contatto con il liquido, si trasformano in super vermi. I vermi sono creature semplici. Non hanno nessuna emozione, nessun intelletto, ma svolgono solo alcune semplici funzioni vitale, ovvero, sopravvivere e riprodursi. Quando il biologo e il geologo incontrano i super-vermi, la scena ci mostra come le funzioni di base del verme sono ancora lì, presenti, ma si sono evolute. Notate, come il verme diventi pericoloso solo esser stato attaccato, vale a dire, che il verme sta cercando di proteggere se stesso. La sostanza nera non trasforma la creatura vivente in un xeno morph, ma solo in qualcosa di evolutivamente superiore.
Esempio 2: Fifield. Gli esseri umani sono
molto più complessi dei vermi, ma la teoria rimane comunque valida. La
sostanza nera una volta entrata in contatto con Fifield ne accentua le
caratteristiche umane, cioè, la forza e l’aggressività. Anche in questo
caso, la sostanza appiccicosa non trasforma Fifield in uno xeno, o ne
aumenta solo le capacità.
Il liquido nero sembra attratto dalla
natura inferiore dell’essere vivente (e dal peccato negli esseri umani).
Attraverso le varie trasformazioni possiamo intuire l’instabilità e la
pericolosità di questa sostanza: è necessaria una purezza e una
condizione divina per poter gestire una tale tecnologia. Sia “dei” che
uomini che animali rimangono vittime di questa forza cieca.
LA MUSICA DELLE SFERE
Un’altra scena molto simbolica riguada
David e l’ologramma di un gigante che, con un flauto, attiva una
riproduzione olografica dell’universo. Pitagora, per primo, capì che
l’altezza di una nota è proporzionale alla lunghezza della corda che la
produce, e che gli intervalli fra le frequenze sonore sono semplici
rapporti numerici. Secondo Pitagora, il Sole, la Luna e i pianeti
produrrebbero, a causa dei loro movimenti di rotazione e rivoluzione, un
suono continuo, impercettibile dall’orecchio umano, e tutti insieme
produrrebbero un’armonia. Conseguentemente, la qualità della vita sulla
Terra sarebbe influenzata da questi suoni celesti.
Per Pitagora la musica era uno dei
risultati della scienza divina della matematica. Le sue armonie sono
inflessibilmente controllate da proporzioni matematiche. I pitagorici
affermarono di aver dimostrato che la matematica fu il modo con il quale
Dio fondò e mantenne il suo universo. Il numero pertanto, precede,
l’armonia, dato che è la legge immutabile che governa tutte le
proporzioni armoniche. Dopo aver scoperto questi rapporti armonici,
Pitagora iniziò progressivamente i suoi discepoli a questo argomento,
l’arcano supremo dei suoi Misteri. Divise le parti della creazione in un
vasto numero di piani o sfere, a ciascuna delle quali assegnò, un
intervallo armonico, un numero, un nome, un colore e una forma.
Procedette poi a provare l’esattezza delle sue deduzioni, dimostrandole
sui diversi piani di intelligenza e di sostanza che vanno dal
presupposto logico più astratto al più concreto solido geometrico. Dal
comune accordo di questi diversificati metodi di verifica dimostrò
l’indiscutibile esistenza di alcune leggi naturali.
Dopo aver provato che la musica è una scienza esatta, Pitagora
applicò la sua legge a tutti i fenomeni della natura, arrivando anche al
punto di dimostrare il rapporto armonico dei pianeti, delle
costellazioni, e degli elementi. – Secret Teachings Of All Ages Manly P.
Hall
I pitagorici credevano che tutto ciò che
esiste avesse una “voce” e che tutte le creature cantassero eternamente
lodi al Creatore. L’uomo non riesce a sentire queste melodie divine,
perché la sua anima è intrappolata nell’illusione dell’esistenza
materiale. Quando si libera dalla schiavitù del mondo inferiore con i
suoi limiti sensibili, la musica delle sfere potrà essere di nuovo udita
e iniziare una nuova Età dell’Oro.
Nel costruire i loro templi iniziatici, i
primi sacerdoti spesso dimostravano la loro superiore conoscenza dei
principi alla base dei fenomeni noti come vibrazione. Una parte
considerevole dei rituali Misterici era costituita da invocazioni, per
cui vennero costruite camere sonore speciali. Una parola sussurrata in
una di queste stanze era così intensa che i riverberi facevano tremare
l’intero edificio. – Secret Teachings Of All Ages Manly P. Hall
Ancora una volta vediamo gli ingegneri glorificare la loro conoscenza
superiore dei meccanismi naturali, tramite un riferimento alla Musica
delle Sfere Pitagorica (derivata con molta probabilità dalle scuole
misteriche egiziane e caldee).
L’IMMACOLATA CONCEZIONE, LA LAVANDA DEI PIEDI E IL RISVEGLIO DELL’ULTIMO INGEGNERE
Assistiamo quindi ad una serie di eventi
molto simbolici dal punto di vista religioso/spirituale. Holloway, la
cavia di David, ha dei rapporti carnali con la dottoressa Shaw, sterile,
che nel proseguo del film si ritroverà suo malgrado incinta di un
ibrido umano/alieno. Nel frattempo, il dottor Holloway si sacrifica
facendo uccidere dal capito Vikers, dopo essersi reso conto di aver
contratto l’”infezione” aliena.
Il
dottor Holloway in una posa simbolica (crocifissione) prima del
“sacrificio”. Holloway ha ritrovato la “fede” abbandonando il
materialismo per un sentimento – l’amore – con il quale ha deciso di
sacrificarsi per i suoi compagni e soprattutto per la Shaw.
Si consideri la scena in cui David dice
alla Shaw che è incinta, risuona come una riproposizione, in chiave
ultra moderna, dell’Annunciazione. La calma e la grazia angelica
dell’androide nel darle la notizia, l’insistere della dottoressa nel
dire di non poter rimanere incinta e l’attesa per un “bambino speciale”
non sono affatto nuovi.
David
cerca di togliere il crocifisso ad Elizabeth, non c’è spazio per lo
spirituale in un mondo dominato dal materialismo e dalla tecnologia
Holloway e la Shaw rappresentano gli Adamo
ed Eva di una nuova razza ibrida, creata nelle sperimentazioni di David e
del suo deus ex machina, ovvero di Peter Weyland, rimasto nell’ombra
fino a questo momento.
La
lavanda dei piedi simboleggia un rinnovo spirituale. Dopo una vita di
ricerche Peter Weyland è finalmente giunto ad un passo dalla vita
eterna.
L’atto della lavanda dei piedi, simboleggia
l’umiltà e il servizio verso gli altri, ma soprattutto il rapporto con
il Cristo interiore, la cui conoscenza purifica e accresce la nostra
comprensione degli insegnamenti spirituali, i quali a loro volta elevano
le nostre anime e ci permettono di controllare il nostro se inferiore,
il falso ego che cerca di orientare la nostra vita.
La simbologia qui è inverita e distorta, con un Peter Weyland vecchio e decrepito che si fa lavare un piede deforme dal suo figlio/robot. Weyland non vuole servire, vuole essere servito, l’opposto di Cristo. Peter rifiuta gli insegnamenti divini, vuole essere un dio non un suo figlio.
La simbologia qui è inverita e distorta, con un Peter Weyland vecchio e decrepito che si fa lavare un piede deforme dal suo figlio/robot. Weyland non vuole servire, vuole essere servito, l’opposto di Cristo. Peter rifiuta gli insegnamenti divini, vuole essere un dio non un suo figlio.
IL RISVEGLIO DEL DIO DORMIENTE
Scesi sulla navicella aliena, David scorta
il vecchio Peter Weyland dinnanzi all’ultimo sopravvissuto tra gli
ingegneri, in stasi criogenica. Il “dio” si sveglia e fa fuori tutti,
tranne Elizabeth (poichè Crede nella vita oltre la morte) e David (la
testa). L’alieno ha ripreso la sua missione e vuole dirigersi sulla
Terra per liberare l’arma biologica, fortunatamente l’equipaggio
all’interno della Prometheus glielo impedirà scontrandosi in volo.
Il
dio risvegliato si abbatte contro le sue stesse creazioni, le quali
hanno capito poco la Creazione e sono degenerate nella materia
La cibernetica può arrivare fino ad un
certo punto, se l’uomo vuole vivere per sempre, deve evolvere il suo
DNA. Gli ingegneri furono coloro che crearono il genere umano, per
questo Weyland pensa che siano la chiave per il proseguimento della
nostra evoluzione, il nostro prossimo “salto evolutivo”.
Egli tuttavia si dimostra arrogante nella sua richiesta per la vita
eterna e l’ingegnere lo uccide. Il messaggio è questo: l’uomo non potra
compiere il successivo passo evolutivo fintanto che soddisferà (adorerà)
gli ingegneri i loro piani e le loro intenzioni.
CONCLUSIONE
Riflettendo sul film si può capire come il
tema del rifiuto/irresponsabilità verso la creazione è personificato nei
modi in cui ogni “genitore” nel film rifiuta il suo “bambino” e ogni
“bambino” uccide il suo “genitore”: Weyland respinge Vickers, sua
figlia, per David – il bambino che ha creato e che è in grado di
controllare. Senza dubbio respinge anche David, ritenendolo una cosa
senza “anima”. Holloway rifiuta David, la “creazione” della sua specie.
Shaw rifiuta il bambino mostruoso nato in lei. Gli ingegneri rifiutano
l’umanità, la loro creazione. L’umanità cerca di distruggere gli
Ingegneri, i loro creatori. Nel corso del film, insomma “dio” viene
ucciso svariate volte…Cosa succede quando muore Dio? Lo scenario sembra
inquietante…
Il film esalta una divinità materialista, molto distante dagli
insegnamenti spirituali di cui l’umanità avrebbe tanto bisogno. La
ricerca di Dio, non può essere effettuata tramite tecnologie
futuristiche e viaggi spaziali: ogni persona possiede dentro di sè una
scintilla divina con la quale può connettersi “coscientemente” a Dio,
capendo l’immortalità dello Spirito e che, in definitiva, siamo anime
incarnate e non creature puramente materiali, create ad immagine di un
dio permaloso e vendicativo. Il vero intento degli illuminati sta qui,
ovvero nel convincerci che non vi è nulla nell’aldilà e che l’attuale
scienza è tutto ciò che serve per raggiungere Dio.Vogliono farci credere che Prometeo (Lucifero) sia un dio benevolo, che si sacrifica e ci da la luce. In verità, dovremmo considerare Prometeo come uno spacciatore di droga che ci ha fatto dono del crack.