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giovedì 12 gennaio 2023

PAURA

La paura di essere attaccati ci costringe a vivere costantemente in uno stato di iper-allerta per difenderci al primo segnale di minaccia. Questa vibrazione viene percepita all'esterno e fa sì che la nostra paura, a livelli differenti, si concretizzi, autoalimentandosi. Per uscire da questo circolo vizioso dobbiamo compiere un atto rivoluzionario: guardiamo la paura scatenata da un evento che ci appare pericoloso e decidiamo di non difenderci più, di non fuggire, di accettare la possibilità di perdere parti di “noi” e di aprirci alla vita completamente. Magicamente cambierà qualcosa, dentro e fuori, immediatamente o in seguito. Affrontare le nostre belve interiori ci dà pieno potere su di esse. Da nemici divengono alleati potenti. Solo così è possibile la vera serenità. Nella luce, Nicolò Cefalo

DUE TIPI DI DOLORE

Esiste un dolore di personalità che deriva dal perdere pezzi della nostra maschera, è direttamente proporzionale all'attaccamento che abbiamo con quel determinato "io". Tuttavia esiste anche un altro dolore che riguarda l'anima, si esprime quando ci allontaniamo dal percorso che la nostra essenza vorrebbe percorrere. Nel lavoro su di sé è importante riuscire a discernere tra i due in quanto il primo è trasmutativo, ci dice che stiamo abbandonando una falsa credenza su noi stessi o sulla vita, mentre il secondo è più che altro un'indicazione riguardo cosa ci nutre e cosa invece è meglio allontanare nella nostra vita, perciò sarebbe bene ascoltarlo prontamente per ridurre inutili sofferenze. Il pentimento (ottava superiore del senso di colpa) ne rappresenta un esempio. Nella luce, Nicolò Cefalo

LIMITE

Accettare incondizionatamente ciò che ci accade non è sinonimo di farci andare bene ogni situazione che ci si presenta esteriormente. Al contrario, possiamo vedere cosa di noi ci sta comunicando l'evento per poterci lavorare e poi agire in base a ciò che sentiamo profondamente e ai valori che abbiamo scelto per la nostra vita. Mettere dei limiti è la base dell'amore per se stessi, scegliamo cosa può entrare e cosa non può nel nostro campo energetico, cosa includere e cosa escludere nella nostra quotidianità. Ci lamentiamo spesso di non avere ciò che ci meritiamo o vogliamo, ma la verità è che in ogni momento stiamo scegliendo ogni singolo aspetto della nostra attuale esperienza semplicemente dandogli il permesso di restare nella nostra vita e non affermando dei no chiari e decisi quando ci si presentano quelle dinamiche che non vorremmo. Siamo le vittime inconsapevoli della nostra stessa psiche. Ci attraiamo, creandolo, l'amore (e la vita) che crediamo di meritare, non sapendo che possiamo decidere il nostro valore da noi stessi, senza reagire a condizionamenti ricevuti. Nella luce, Nicolò Cefalo