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martedì 6 novembre 2012

Il Fluoro abbassa il QI

Articolo di Anthony Gucciardi per Natural Society

Traduzione e adattamento di Jacopo Castellini per Nexus Edizioni, www.nexusedizioni.it
Se il collegamento scientifico tra esposizione al fluoro e diminuzione del Quoziente Intellettivo (QI) è una tesi da ‘cospirazionisti’, anche i ricercatori di Harvard, che proprio di recente hanno confermato l’esistenza di questo collegamento, saranno messi alla berlina dagli organi di informazione medica. Nel recensire una varietà di studi che hanno dimostrato quanto il fluoro possa danneggiare il cervello e, di conseguenza, il vostro QI, gli scienziati dell’Università di Harvard hanno dichiarato che “i nostri risultati supportano la possibilità che le esposizioni al fluoruro producano effetti avversi sullo sviluppo neurologico dei bambini.”
Ma ciò che è davvero rilevante di questo studio è dove è stato pubblicato. Gli autori infatti hanno pubblicato le loro conclusioni online nell’edizione del 20 luglio della Environmental Health Perspectives ['Prospettive di Salute Ambientale', ndt], un’importante rivista medica governativa, organo del National Institute of Environmental Health Sciences [l'Istituto Nazionale delle Scienze della salute ambientale, ndt] degli Stati Uniti. Si tratta, cioè, delle stesse istituzioni che hanno sempre ribadito la perfetta salubrità della fluorizzazione dell’acqua, oltre che la sua efficacia nel tutelare la salute dei cittadini che lo consumano ogni giorno.
In passato, però, il governo degli Stati Uniti è stato costretto a richiedere un abbassamento dei livelli di fluorizzazione, dopo che una ricerca precedente aveva evidenziato il legame tra l’esposizione al fluoruro e una serie di effetti neurotossici [cioè tossici per il sistema nervoso, ndt]. La tossicità del fluoro per il corpo è stata evidenziata più esplicitamente in alcune ricerche più recenti, condotte a Harvard. In una dichiarazione scritta, i ricercatori indicano che:
“I bambini nelle zone ad alta concentrazione di fluoro [nell'acqua, ndt] hanno QI significativamente inferiore rispetto a coloro che vivevano in aree a bassa concentrazione di fluoro.”
Il fluoro abbassa il QI ed incrementa la crescita tumoraleNessuna sorpresa per coloro che hanno seguito la ricerca sul fluoro nel corso degli ultimi anni. Già nel 1977, per esempio, gli studi epidemiologici condotti dal Dott. Dean Burk, a capo della Sezione Citochimica del National Cancer Institute [Istituto Nazionale per il Cancro, ndt] rivelava che l’esposizione al fluoro produce un aumento della crescita del tumore, anche quando presente a livelli minimi [inferiori ad 1 ppm, cioè un milionesimo in rapporto all'unità di misura utilizzata, che negli Usa è lo standard per la presenza del fluoro nell'acqua potabile, ndt]. Nella sua ricerca rileva infatti un’accelerazione del tasso di crescita del tumore del 25%, ma mostra anche esplicitamente come il fluoruro produca tumori melanotici [legati alla presenza di un melanoma, ndt], trasformi le cellule normali in cellule tumorali e aumenti la carcinogenesi di altri prodotti chimici [cioè aumenta il potenziale cancerogeno degli elementi a cui è associato, ndt].
Sempre nello studio del 1977, il dottor Burk stimava nel numero di 10.000 i morti causati proprio dalla fluorizzazione.
Non desterà sorpresa, quindi, che persino l’EPA – un’agenzia incaricata di proteggere la gente – abbia classificato il fluoro come una sostanza che presenta “prove sostanziali di neurotossicità per lo sviluppo”. Forse anche l’EPA è gestito da piagnucolanti teorici della cospirazione. Sempre gli autori dello studio, spiegano poi come il fluoro attacchi effettivamente il cervello in bambini non ancora nati, lanciando un assalto diretto sul loro sviluppo neurologico:
“Il fluoro attraversa rapidamente la placenta. L’esposizione al fluoruro per il cervello in fase di sviluppo, che è molto più suscettibile al danno causato da sostanze tossiche rispetto al cervello maturo, può eventualmente condurre a danni di natura permanente”.
Ma il governo degli Stati Uniti risponderà allo studio? Come accennato, gli studi che hanno esposto la stessa correlazione tra abbassamento del QI ed assunzione di fluoro sono molti. Il Prof. Paul Connett, direttore del Fluoride Action Network, è stato uno dei molti attivisti a parlare apertamente dell’ultimo studio per evidenziare quest’associazione. Al momento, ci sono stati 23 studi precedenti in materia e Connett ha ritenuto questo 24esimo di gran lunga il più forte. E cosa è stato fatto? Purtroppo, è stato ‘nascosto sotto il tappeto’ da parte delle organizzazioni sanitarie principali, che continuano ad affermare che il fluoro sia perfettamente sicuro. Alcuni addirittura raccomandano di integrare la sua assenza assumendo apposite pillole di fluoro.
Di quest’ultimo studio, infatti, Connett ha detto:
“In questo studio abbiamo trovato una relazione significativa tra la quantità di fluoro presente nel sangue ed il QI dei bambini … Questo è il 24esimo studio ad aver individuato questa associazione, ma qui è più marcata che in tutti gli altri.”
Anche quest’ultimo studio, che ha alle spalle Harvard, sarà ignorato dalle principali istituzioni sanitarie pubbliche oppure potrà avere inizio un serio cambiamento?