“Bank deposit confiscation in Europe”, è di questo che si parla negli ambienti dell’elite finanziaria sia in Europa che negli Stati Uniti, ovvero di prelievo forzoso dai conti correnti in stile Cipro.
Il motivo? Il debito pubblico è troppo alto, continua a crescere, e bisogna rimpinguare le casse dei creditori, ovvero BCE e banche private.
In merito al discorso “debito pubblico” sarebbe opportuno approfondire l’argomento, separatamente ed in maniera esaustiva, per comprendere che si tratta di una vera e propria truffa ideata dai banchieri: non esiste alcun debito pubblico! (cerca “truffa debito pubblico” e “signoraggio bancario”)
Ma veniamo al prelievo forzoso dai conti correnti, anche se sarebbe opportuno approfondire anche altri argomenti correlati come “l’abolizione del denaro contante” e “l’obbligo di deposito su conto corrente per le pensioni”. Il signor Matteo Renzi, su proposta del suo manovratore in campo economico Davide Serra (meriterebbe un approfondimento anch’egli) ha palesato, come proposta-chiave per il risanamento dell’Italia, il prelievo forzoso sui patrimoni senza tralasciare, ovviamente, l’abolizione del contante ed il ricalcolo di tutte le pensioni dall’attuale sistema retributivo al misero sistema contributivo.
Al momento il prelievo, che prenderà forma soltanto dopo le elezioni europee per ovvi motivi, riguarda i depositi superiori a 50-70mila euro. Esiste un documento ufficiale, conosciuto perfino negli USA, posseduto dalla Commissione Europea e che l’agenzia Reuters è riuscita a reperire. Il documento della Commissione definisce quello che l’Europa ci chiede: ridurre i prestiti bancari ed i debiti pubblici degli Stati membri ed abbassare la quantità di moneta circolante. Ebbene, col prelievo forzoso Renzi, molto disponibile nell’accontentare i Poteri Forti dell’EU, ottiene due piccioni con una fava. Riuscirà così sia a rimpinguare le casse delle banche private e della BCE sia a ridurre la quantità di moneta circolante che, nonostante la BCE avesse predisposto per una riduzione annua del 4,5%, ad oggi è stata ridotta solo del 1,5% annuo.
Secondo l’agenzia Reuters il prelievo forzoso avverrà nella seconda metà del 2014 e, grazie al compromesso sull’Unione Bancaria avvenuto il 19 marzo scorso, il Consiglio UE, la Commissione e il Parlamento Europeo autorizzano la confisca dei risparmi con un meccanismo che, alla fine, favorirà le 128 banche che fanno parte dell’Unione Bancaria.
Redazione OsservatorioGlobale