Il desiderio è una qualità della personalità che consiste nel volere qualcosa riconosciuto come benevolo per la macchina biologica stessa. Ciò che più conta per la personalità è la sopravvivenza e per sentirsi esistente ha bisogno di qualcuno che la consideri dandole attenzione.
Questo è considerato amore, un attaccamento alla propria sopravvivenza perpetrato grazie all'aiuto dei riconoscimenti altrui.
I desideri sono tutti incentrati sulla falsa idea di trovare l'amore, e quindi la pienezza, realizzando ciò che ci piace e fuggendo da ciò che ci fa stare male.
L'aspirazione spirituale invece è una caratteristica dell'anima che riguarda il volere tutto ciò che è benevolo per l'anima, in questo caso il suo sviluppo in quanto a qualità animiche e parallelamente l'evoluzione della composizione atomica della macchina biologica, che diventa sempre più disciplinata e utilizzabile per la missione dell'anima.
Dopo un periodo in cui soddisfiamo ogni desiderio egoico ci accorgiamo che non è quella la felicità che stiamo cercando. A quel punto possiamo invertire la rotta della nostra ricerca e rivolgerci dall'esterno all'interno, impiegando le nostre energie per costruire il ponte che ci collega all'anima, l'Anthakarana.
Noi possiamo accelerare questa inversione di marcia vivendo in completa presenza i nostri bisogni e desideri di personalità, così facendo li trasmutiamo gradualmente in aspirazione verso la Gioia dell'anima.
Il momento presente mostra la verità delle cose, rivela il bisogno primordiale di amore che si nasconde dietro ogni desiderio, e al tempo stesso lo esaudisce grazie all'unica fonte inesauribile di Vita e Amore incondizionato: il nostro Cuore. Ricordate infatti che la vera Presenza è uno stato emotivo superiore, quindi cardiaco.
Nella luce,
Nicolò Cefalo
