A Ginevra dal 20 al 21 agosto 2019 si sono riuniti i rappresentanti di oltre 120 Stati membri delle Nazioni Unite per discutere dei nuovi “sistemi autonomi di armi letali”: «Second meeting of the GGE on LAWS», dove GGE on LAWS sta per «Group of Governmental Experts on emerging technologies in the area of Lethal Autonomous Weapons Systems».
Se non si è capito stiamo parlando di armi letali autonome, cioè di «robot assassini»!
Nessuno ovviamente nei media mainstream ne parla, perché l’ordine di scuderia è quello di tacere e occuparsi di altro, ma tali armi stanno rendendo reali molte trame fantascientifiche.
Al meeting dell’anno scorso Sabrina Dallafior, ambasciatrice svizzera presso l’ONU, responsabile del disarmo, ha dichiarato alla televisione svizzera SRF: «in termini di armi autonome, dobbiamo decidere se possiamo delegare a una macchina la decisione della vita o della morte. Dobbiamo concordare su quanta autonomia sia accettabile o inammissibile. L’autonomia accettabile o auspicabile potrebbe includere armi così precise da non provocare danni collaterali o vittime civili».
I parlamentari elvetici hanno invitato il governo a esigere un divieto dei LAWS, ma il Consiglio Federale ha respinto entrambe le richieste, sostenendo di nutrire "riserve" in merito a un divieto.
La maggior parte degli Stati riconosce che sono necessarie delle azioni per regolamentare o vietare l’impiego dei “robot assassini”, ma non sanno quali misure adottare.
Numerosi paesi si erano impegnati a non acquisire o sviluppare LAWS e 22 Stati si sono dichiarati favorevoli a un divieto preventivo, ma nel frattempo gli attivisti avvertono che paesi come Stati Uniti, Cina, Israele, Corea del Sud, Russia e Gran Bretagna stanno sviluppando droni armati e altri sistemi autonomi di armi con livelli decrescenti di controllo umano!
Se non si è capito stiamo parlando di armi letali autonome, cioè di «robot assassini»!
Nessuno ovviamente nei media mainstream ne parla, perché l’ordine di scuderia è quello di tacere e occuparsi di altro, ma tali armi stanno rendendo reali molte trame fantascientifiche.
Al meeting dell’anno scorso Sabrina Dallafior, ambasciatrice svizzera presso l’ONU, responsabile del disarmo, ha dichiarato alla televisione svizzera SRF: «in termini di armi autonome, dobbiamo decidere se possiamo delegare a una macchina la decisione della vita o della morte. Dobbiamo concordare su quanta autonomia sia accettabile o inammissibile. L’autonomia accettabile o auspicabile potrebbe includere armi così precise da non provocare danni collaterali o vittime civili».
I parlamentari elvetici hanno invitato il governo a esigere un divieto dei LAWS, ma il Consiglio Federale ha respinto entrambe le richieste, sostenendo di nutrire "riserve" in merito a un divieto.
La maggior parte degli Stati riconosce che sono necessarie delle azioni per regolamentare o vietare l’impiego dei “robot assassini”, ma non sanno quali misure adottare.
Numerosi paesi si erano impegnati a non acquisire o sviluppare LAWS e 22 Stati si sono dichiarati favorevoli a un divieto preventivo, ma nel frattempo gli attivisti avvertono che paesi come Stati Uniti, Cina, Israele, Corea del Sud, Russia e Gran Bretagna stanno sviluppando droni armati e altri sistemi autonomi di armi con livelli decrescenti di controllo umano!

[Cani-robot killer, foto DARPA - Defence Advanced Research Project Agency]
Qualche giorno fa alla riunione tenutasi a Ginevra, la Giordania è entrata a far parte dell’elenco dei 29 Stati che esortano a vietare i robot killer, al fine di mantenere il controllo umano sull’uso letale della forza.
Però Russia e Stati Uniti hanno respinto qualsiasi riferimento nel rapporto finale della riunione sulla necessità di un «controllo umano» sull’uso della forza.
Entrambi i paesi stanno investendo miliardi per sviluppare sistemi di armi con “controllo umano decrescente” sulle funzioni critiche di selezione e coinvolgimento degli obiettivi. Quindi un controllo umano decrescente sulle decisioni di vita o di morte...
A livello internazionale sta aumentando il numero dei tecnici impegnati nei vari campi tecnologici che si rifiutano di lavorare su progetti che potrebbero aprire la strada a una «guerra autonoma» e appunto alle «armi letali intelligenti». Sono oltre 4500 infatti gli esperti di AI (Intelligenza Artificiale) che hanno richiesto un nuovo Trattato internazionale per vietare simili sistemi letali!
Nel silenzio tombale dei media, paesi come USA, Russia, Cina, Israele, Corea del Sud e Inghilterra stanno investendo miliardi per costruire delle vere e proprie armi letali perfette, quelle non più controllate da un essere umano e dalla sua emotività, ma da fredde e disumane macchine robot!
Però Russia e Stati Uniti hanno respinto qualsiasi riferimento nel rapporto finale della riunione sulla necessità di un «controllo umano» sull’uso della forza.
Entrambi i paesi stanno investendo miliardi per sviluppare sistemi di armi con “controllo umano decrescente” sulle funzioni critiche di selezione e coinvolgimento degli obiettivi. Quindi un controllo umano decrescente sulle decisioni di vita o di morte...
A livello internazionale sta aumentando il numero dei tecnici impegnati nei vari campi tecnologici che si rifiutano di lavorare su progetti che potrebbero aprire la strada a una «guerra autonoma» e appunto alle «armi letali intelligenti». Sono oltre 4500 infatti gli esperti di AI (Intelligenza Artificiale) che hanno richiesto un nuovo Trattato internazionale per vietare simili sistemi letali!
Nel silenzio tombale dei media, paesi come USA, Russia, Cina, Israele, Corea del Sud e Inghilterra stanno investendo miliardi per costruire delle vere e proprie armi letali perfette, quelle non più controllate da un essere umano e dalla sua emotività, ma da fredde e disumane macchine robot!
Per approfondire l’argomento:
«Come impedire l'impiego di "robot assassini"?»
https://www.swissinfo.ch/ita/politica/armi-future_come-impedire-l-impiego-di--robot-assassini--/44032476
https://www.swissinfo.ch/ita/politica/armi-future_come-impedire-l-impiego-di--robot-assassini--/44032476
«Russia e Stati Uniti tentano di legittimare le armi letali autonome (i "killer robots")»
https://www.disarmo.org/rete/a/46764.html
https://www.disarmo.org/rete/a/46764.html


Sembra roba da dietrologia, peccato che le ricerche sono finanziate dal 

La dimostrazione di quanto detto sono i numeri: il 92% delle molecole chimiche che superano brillantemente la sperimentazione (o vivisezione) animale, poi NON superano quella sull’uomo!
Detto questo, venerdì 20 settembre scorso l’
Il principio attivo funge da inibitore della secrezione acida, quindi viene prescritto per le ulcere, il reflusso, il bruciore di stomaco e tutte quelle condizioni legate ad una ipersecrezione acida.
Lunedì 7 ottobre 1985, qualche minuto dopo le ore 13 la nave da crociera si dirigeva in Israele, quando fu dirottata al largo di 

Nonostante sia nata da pochissimi anni (2010), la società sta cambiando l’intero settore globale, accelerando la ricerca e le sperimentazioni cliniche grazie all’implementazione dei loro centri di raccolta delle cellule staminali, ai laboratori di produzione cellulare e creando soprattutto la più grande rete globale di ospedali e cliniche tutte collegate tra loro.
Dico questo perché qualche giorno fa, giovedì 5 settembre
Detto così sembra anche un scopo nobile, ma si tratta della potentissima organizzazione di cliniche abortiste americane (circa 860 nel territorio), che “vanta” 330.000 aborti annuali.





















Quest’anno tra gli ospiti italiani, a parte l’immarcescibile
A febbraio 2019 al G7 a
Oggi sappiamo - come ha rivelato l’ex capo dei servizi segreti tedesco
Trump infatti non doveva essere eletto perché il «
Poi c’è la City di Londra e l’America che rappresentano due potenti centri nevralgici (la City, Wall-Street e la massoneria RSAA), ultimo ma non per importanza, il polo vaticano dei gesuiti.
Quindi tedeschi e francesi vogliono a tutti i costi mantenere il controllo sull’Europa, aprendo la strada alla ricchissima Cina. E non a caso la «Via della seta» è un progetto multimiliardario finanziato dai cinesi, ma anche da vari paesi tra cui l’Italia. Si tratta di un corridoio commerciale, appoggiato anche dal nuovo governo PD-M5S, che spalancherebbe le porte al mondo «Made in Cina». Ma all’America una simile apertura non va giù, e proprio per questo stanno lavorando anche sotto banco, per impedirne la realizzazione.