Di tutte le forze
che vengono esercitate su di noi, durante la nostra vita, almeno per me, l’Amore
è stata la più potente di tutte.
Con l’aumentare
della popolazione, il nostro pianeta diventa sempre più piccolo. E’ quindi
molto importante che tutti noi impariamo come amarci e accettarci, e ogni volta
che ciò non è possibile, che almeno impariamo a tollerarci l’un l’altro.
Ho imparato
questa preziosa lezione presto nella vita per il cambio di cultura. Mi sono trasferito
dalla Grecia negli Stati Uniti, e ancora oggi, la gente mi chiede, sei greco o
sei americano?
Sono un
essere umano, proprio come tutti noi, e poi sono greco o americano, cinese o
indiano.
Dobbiamo
capire e renderci conto che ci sono tanti modi per vivere la vita quante sono
le persone su questo pianeta.
2.500 anni
fa, Socrate diceva che l’essere umano perfetto è costituito da tutti gli esseri
umani messi insieme, è un collettivo, è un noi, è tutti noi insieme che
facciamo la perfezione.
Il prossimo
pezzo di musica parla di tutto questo, e vorrei dedicarlo a Shah Jahan e Mumtaz
Mahal e agli architetti, ingegneri e scultori che amavano i pezzi di marmo
della meraviglia architettonica della bellezza che chiamiamo Taj Mahal.
E mi
piacerebbe anche dedicarlo a tutte le persone in India che hanno permesso
questo concerto e quindi….consentendoci…..e quindi consentendoci di inviare un
messaggio molto potente e tanto necessario nel mondo.
Un messaggio
di Amore, unità, accettazione e tolleranza.
La canzone inizierà,
ancora una volta, con il nostro amico venezuelano, Pedro Eustache, che suona uno
strumento armeno di 2.500 anni chiamato Duduk.
Si intitola
Love is All
YANNI
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