non dovremmo temere ciò che non conosciamo, ma ciò che riteniamo vero ed invece non lo è
lunedì 14 febbraio 2022
OLTRE L'APPARENZA
L'Opera è "Principessa Olga" di Nicholas Roerich
Alcuni negano l’esistenza di tutto ciò che è invisibile. Non solo i selvaggi, ma molti sapienti si rifiutano di pensare ai mondi lontani.
Gli Insegnamenti parlano di innumerevoli dimore celesti, e questa cosa ci riempie di entusiasmo e meraviglia, ma dopo qualche minuto ripiombiamo nel sonno profondo delle logiche del mondo.
A quanto pare non vogliamo affrettare il passo...
È proprio come a teatro: gli spettatori piangono, ma dopo pochi istanti sono pronti a riprendere l’odio per sbranarsi a vicenda.
I cuori che hanno superato già molte prove non possono rimanere confinati in una visione terrena delle cose; e quella sensazione di vertigini per i mondi lontani indica che l’Insegnamento ci chiama a espandere ulteriormente la conoscenza. (Cuore, Agni Yoga)
Per esempio: i sentimenti di gratitudine, amicizia e gentilezza, fecondano la coscienza degli altri esseri.
L'idea che abbiamo di tali sentimenti rimane a noi, ma gli impulsi spirituali, che per loro intima forza si trasformano in buone azioni verso l'esterno, zampillano da coscienza a coscienza fecondando lo spirito.
Fermarsi all'apparenza delle cose significa "avere occhi e non vedere, avere orecchi e non udire." (Mc 8, 18)
Vi chiederanno se siete ricercatori spirituali. Rispondete: "no, siamo speleologi, SALIAMO NELLE PROFONDITÀ di ogni concetto".
Federico Cimaroli - Pensiero Caffè
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