non dovremmo temere ciò che non conosciamo, ma ciò che riteniamo vero ed invece non lo è
mercoledì 27 aprile 2022
COOPERARE
Conoscere l’Insegnamento e non praticarlo è alto tradimento. Ma screditarlo è peggio che la morte dello spirito, poiché con ciò l’uomo si rifiuta di cooperare con la Gerarchia, maestri e iniziati che ci precedono in cammino, e si consegna schiavo alle forze Oscure.
Coloro ai quali, nel loro cuore, arde la fiamma sacra dell'Insegnamento - quelli che hanno messo il lavoro spirituale davanti a tutto, persino la propria famiglia terrena -
sono chiamati alla battaglia perché "Il servo che, conoscendo la volontà del padrone, non avrà disposto o agito secondo la sua volontà, riceverà molte percosse" (Lc 12, 47).
Ogni qualvolta che cadiamo nei "tanto ci pensano gli altri", "me ne occupo domani", "a me questa cosa non mi riguarda", piantiamo un chiodo nelle Sue mani.
Differente è il lavoro che devono svolgere coloro che sono agli inizi del cammino: questi uomini di buona volontà seguano le indicazioni per purificare i propri corpi di manifestazione terrena - ricordo di sé, preghiera, meditazione, sono pratiche eccellenti - e si preparino a essere Degni senza temere gli inevitabili "inciampi" perché "quello invece che, non conoscendola, avrà fatto cose meritevoli di percosse, ne riceverà poche." (Lc 12, 48)
È giunto il momento di ardere di Fede, e guardare avanti senza aspettative.
Non attendersi nulla, eppure cogliere il moto anche di un filo d’erba.
"Vegliate" disse un Tale, "perché non sapete né il giorno né l'ora." (Mt 24, 13)
Così è!
Federico Cimaroli - Pensiero Caffè
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