non dovremmo temere ciò che non conosciamo, ma ciò che riteniamo vero ed invece non lo è
sabato 6 agosto 2022
I FIGLI DELLA MADDALENA
I FIGLI DELLA MADDALENA, INIZIATA E SACERDOTESSA
DI STIRPE REGALE, OSCURATA DALLA CHIESA DI ROMA.
EREDI DI CRISTO? STORIA SEGRETA DEL POTERE EUROPEO
Nicola Bizzi: «Maria Maddalena, di stirpe sacerdotale e probabilmente anche regale, è indicata come la legittima sposa di Gesù da svariati Vangeli non ufficiali, come quello di Filippo (e tra le righe, anche dal Vangelo di Giovanni). E' lei che gli pratica l'unzione sacrale, trasformandolo nel Cristo (l'Unto), che poi diverrà anche il Messia: termine di origine egizia, quest'ultimo, che a sua volta allude all'analoga unzione cui veniva sottoposto il Faraone, sul cui corpo veniva spalmato il grasso del coccodrillo sacro. Il culto della Maddalena (anche in chiave polemica, come recupero mistico del femminino) diviene importante dopo la nascita del “paolismo”, cioè il cattolicesimo “politico” fondato a Nicea dall'imperatore Costantino nel 325 dopo Cristo».
«Una dottrina “fabbricata” selezionando alcuni tra i tanti Vangeli dell'epoca e rimaneggiando anche quelli per conformarli al nuovo credo, funzionale al potere del tardo impero: una religione dogmatica e maschilista, che eliminava completamente la tradizionale importanza della struttura matriarcale, presente da sempre nel Mediterraneo. Il grande Morton Smith, professore di storia antica alla Columbia University, nel monastero di Mar Saba (a est di Gerusalemme) scovò un manoscritto sulle opere di Sant'Ignazio di Antiochia, con anche una lettera del vescovo Clemente Alessandrino: quest'ultimo, già iniziato eleusino, aveva poi aderito al cattolicesimo, divenendo uno dei Padri della Chiesa. Clemente conosceva bene il Vangelo di Marco, che era considerato il proto-Vangelo: il primo».
«In quella lettera, inquietante, Clemente si rivolge al “collega” Teodoro, che si stava occupando proprio della composizione del testo del Vangelo di Marco. E gli dice: per il bene della Chiesa, è meglio eliminare alcuni brani. Ma quali erano, le verità così imbarazzanti? Per esempio, i passi sulla casa di Betania frequentata da Gesù e quelli sulla “resurrezione” di Lazzaro, che sarebbe stato il fratello di Maria Maddalena. Secondo lo storico scozzese Lawrence Gardner, archivista degli Stuart, non si trattò di una vera “resurrezione dai morti”, ma di un rito iniziatico in cui Lazzaro, che aveva commesso alcune infrazioni della legge giudaica, veniva “riportato a nuova vita”, cioè riammesso nella comunità dei fedeli. E i passi originari del Vangelo di Marco, dunque, sostenevano - di fatto - proprio questa versione: ecco perché andavano espunti, a tutti i costi».
«Allo stesso modo, andavano rimossi altri riferimenti alla casa di Betania, quella di Lazzaro e Maria di Magdala: una abitazione molto scomoda, per chi ha redatto i Vangeli canonici nella forma in cui li conosciamo. Da molti passi evangelici si evince che la Maddalena, sempre presente accanto a Jeoshua, era molto più di un'apostola. Per l'abate altomedievale Rabano Mauro (Raban Maar), autore della “Vita di Maria Maddalena”, quella donna era figlia del sommo sacerdote che gestiva la grande sinagoga di Cafarnao, non lontano da Betania. L'uomo viene indicato come esponente della stirpe regale degli Asmonei. Lo stesso Raban Maar ci dice che Siro, detto “il Jairo” (questo il suo appellativo) era di origine siriaca. Per Lawrence Gardner, studioso del Graal, anche Gesù era di stirpe regale, erede diretto della discendenza di Davide. Vero o meno, questo aspetto è comunque fondamentale: perché tutta la successiva storia europea, fino ai nostri giorni, è stata condizionata proprio da quest'idea».
«In molti vocabolari anglosassoni, si legge che “Madgalene” è sinonimo di “prostituta pentita”. Eppure, non c'è un solo passo - nei Vangeli - in cui Maddalena venga definita in quei termini. Il solo Vangelo di Luca la presenta come “peccatrice”, ma in questo senso: non si atteneva scrupolosamente ai severi dettami della legge giudaica. Niente di morale, dunque; ma da lì il passo è stato breve: considerarla una poco di buono faceva il gioco del maschilismo vaticano. Il che è pazzesco: Maddalena era una figura sacerdotale, addirittura di stirpe regale, che non a caso poi aveva contratto un'unione con quello che veniva considerato il Messia (unione sicuramente pianificata dalle rispettive famiglie). Ebbene: se viene liquidata come prostituta, è per cancellarla dalla narrazione evangelica».
«Sempre per dipingerla come donnaccia, viene asserito che dalla Maddalena erano usciti “sette demoni”. Su questo, Gardner fa chiarezza premettendo che il nome “Maria” (da Miriam, sorella di Mosè) non era il nome di battesimo, ma un'attribuzione sacerdotale; gli stessi “Mosè” erano paragonabili ai Mistagoghi eleusini, i maestri che dovevano istruire i fedeli. Allo stesso modo, le “Marie” - dice Garner - erano addette alla preparazione cerimoniale delle donne. Erano anche vincolate a regole rigidissime: prima dell'eventuale matrimonio erano soggette all'autorità del capo degli Scribi, che nel periodo narrato dai Vangeli era Giuda Iscariota (vero nome: Sicariota, dal nome della sica, il famoso coltello dei sicari)».
«Secondo lo studioso britannico, il capo degli Scribi - che doveva sovrintendere alle “Marie” fino al loro matrimonio - veniva anche chiamato “il Demone-Sacerdote Numero Sette”. E i 7 “sacerdoti-demoni” costituivano un gruppo formale di opposizione a quei sacerdoti che, invece, simboleggiavano le Sette Luci della Menorah. Era quindi tutto un gioco di simbologie e di allegorie. Quindi, una volta che Maddalena raggiunse l'età adatta a contrarre il matrimonio (con Gesù, secondo questa versione), è chiaro che i “sette demoni” uscirono da lei: perché lei stessa uscì dal controllo formale del capo degli Scribi, il “Demone-Sacerdote Numero Sette”. E questi sono dati, nero su bianco: si estrapolano dal Talmud e dalla Sacre Scritture, dai Vangeli apocrifi e dai Vangeli canonici».
«Vedete quante cose sono state mistificate? Le stesse nozze di Canaan, probabilmente, erano l'effettiva cerimonia matrimoniale di Jeoshua e della Maddalena, la cui figura (così scomoda) è stata completamente alterata. Ora, tralasciamo per un attimo la vicenda della crocifissione, che è materia di fede ma purtroppo non è storicamente documentabile. Non abbiamo prove: gli stessi Vangeli non sono testi storici, li possiamo solo interpretare sulla base delle allegorie esoterico-iniziatiche che contengono (allegorie ancor più presenti nei Vangeli gnostici, che non sono stati “epurati” e, proprio perché scomodi, sono stati nascosti). Attenzione: molti manoscritti evangelici, i Rotoli del Mar Morto, sono riapparsi solo nel Novecento; erano stati nascosti dagli Esseni della comunità di Qumran al tempo delle guerre giudaiche».
«Tutti quei testi - di cui la Chiesa ha fatto ritardare a lungo la pubblicazione - confermano il matrimonio fra Gesù e la Maddalena: due stirpi sacerdotali, due linee di sangue, sarebbero state unite. La cosa è plausibile, così come il fatto che i due abbiano avuto una discendenza: e questa è la questione che più ha dato fastidio, alla Chiesa di Roma. Intanto, “Maria” era probabilmente solo un appellativo (come per la maggior parte dei personaggi evangelici). E “Maddalena” che cosa significa? Il nome deriva da “Magdal”, cioè “torre”, “fortezza”, “castello”: o anche, “qualcosa di elevato”. Paradossalmente, ha lo stesso significato di “Ipazia”, in greco: e la filosofa Ipazia di Alessandria (“elevata”, “eccelsa”) venne barbaramente trucidata da fanatici cristiani, che non tolleravano che una donna potesse ergersi a maestra».
«Dunque: “Ipazia” ha lo stesso significato di “Magdal” - o “Amigdal”, a seconda dell'interpretazione (e l'amigdala, o ghiandola pineale, è un organo cranico che gestisce le emozioni, ndr). Ora, “Magdal Eder” era, letteralmente, “la torre del gregge”: termine di derivazione pastorale che però, simbolicamente, indica la comunità dei fedeli. Quindi: Maddalena è “la torre”, “la fortezza” della comunità degli iniziati. Nei Vangeli apocrifi (e tra le righe, anche nell'Apocalisse di Giovanni) si possono leggere le testimonianze della sua discendenza. Al momento della crocifissione di Cristo - è scritto - Maria Maddalena era incinta di tre mesi. Sei mesi dopo, avrebbe dato alla luce una figlia. Secondo Lawrence Gardner, il 15 settembre dell'anno 33 sarebbe nata una bambina di nome Tamar (“palma”, in ebraico). La prima figlia di Gesù?».
«Poi viene menzionato un secondogenito, Yousef, e successivamente un fratello minore, Jeoshua (lo stesso nome del Nazzareno), che sempre i Vangeli apocrifi chiamano “Gesù il Giusto”, il cui destino si sarebbe poi compiuto lontano dalla Palestina: in Francia e addirittura in Gran Bretagna. Sappiamo che nella Francia meridionale è sempre stato molto vivo, il culto popolare della Maddalena. Probabilmente il suo presunto approdo in Provenza non è solo leggendario. Perché proprio a Marsiglia? L'antica Massalia era una colonia ellenica, dove si parlava il greco, come lingua ufficiale, fino al V Secolo (alto medioevo). Fin da epoche remote, a Marsiglia era presente una forte comunità ebraica. Secondo Gardner, dopo la crocifissione, la figura di Giacomo il Giusto (fratello di Gesù, che poi lo studioso britannico identifica con la persona di Giuseppe d'Arimatea) costituiva di fatto una minaccia, per l'autorità romana in Palestina, dove stavano iniziando drammatiche rese dei conti fra vari clan, anche religiosi».
«Infatti l'altro Giacomo, l'apostolo, nell'anno 44 era stato giustiziato per ordine di Erode di Calcide: e così, per ritorsione, Simone Zelota (Simon Mago) fece avvelenare Erode Agrippa, il successore del sovrano, trovandosi poi costretto a fuggire. Un altro degli apostoli, Taddeo, tentò di allontanarsi oltrepassando il Giordano: ma venne catturato e giustiziato. Erano tempi pericolosi, dunque. E la Maddalena avrebbe chiesto protezione al giovane Erode Agrippa II, che aveva solo 17 anni: era stato molto vicino alla comunità di Qumran, per questo la donna si fidava di lui. Erode non perse tempo, le accordò protezione e la inviò - via nave - in un suo possedimento in Gallia, proprio là dove Erode Antipa e suo fratello Archelao erano stati mandati in esilio».
«Anche secondo la “Vita di Maria Maddalena” di Raban Maar e la “Vita della Maddalena” di Jacopo da Varagine (noto per la “Leggenda aurea”), Maria sarebbe salpata con la figlia Tamar, la sorella Marta e la sua serva Marcella, insieme all'apostolo Filippo (autore di uno dei Vangeli apocrifi). Con loro si sarebbero imbarcate anche Maria Jacopa (moglie di Cleofa) e Maria Salomè, conosciuta anche come “Elena”, originaria della Fenicia: grande sacerdotessa, Maria Salomè era la moglie di Simone Zelota, alias Simon Mago. Sarebbero sbarcati nel piccolo porto provenzale di Ratis, oggi Les-Saintes-Marie-de-la-Mér (Le Sante Marie del Mare), a due passi da Marsiglia».
«Secondo un'interpretazione condivisa da Gardner, al momento della partenza, Maria Maddalena sarebbe stata incita del terzogenito: quindi avrebbe portato con sé la figlia Tamar, mentre non è chiaro se avesse con sé anche il fratellino, Yousef (Giuseppe); probabilmente sì, perché poi compaiono testimonianze della sua presenza addirittura nel Sud dell'Inghilterra. Una volta in Provenza, Maddalena avrebbe poi dato alla luce il suo terzo figlio, “Gesù il Giusto”. Ora, se tutto questo fosse vero, ci confermerebbe pienamente che il Cristo sarebbe sopravvissuto alla crocifissione: se fosse morto sulla croce, non avrebbe potuto generare il secondo e il terzo figlio».
«La verità è che non disponiamo di dati storici concreti. Abbiamo tante cronache, che ci attestano una presunta verità: ed è in questa verità, che dobbiamo scavare. Ma, a prescindere dal fatto che questa storia sia vera o no, la cosa inquietante è che tutta la successiva storia europea è stata contrassegnata da questa discendenza. Per esempio: la figura di Giacomo il Giusto, che viene fatto ufficialmente morire a Gerusalemme, in realtà sarebbe da identificare con quella di Giuseppe d'Arimatea, che sarebbe poi partito - a sua volta - facendo rotta su Marsiglia, per arrivare infine (dopo una lunga permanenza in Francia) nel Sud dell'Inghilterra. E per secoli, l'abbazia di Salisbury ha conservato al proprio interno la tomba di Giacomo il Giusto: per gli inglesi, infatti, è assodato che Giacomo sia morto proprio lì».
«Altro aspetto sconcertante: i conflitti storici tra il potere vaticano (cioè il cristianesimo “politico” voluto da San Paolo, la linea che poi si impose su Costantino) e l'altro cristianesimo, che potremmo definire gnostico. Una sfida infinita, sotterranea, che poi veniva allo scoperto dando origine a guerre e sanguinose battaglie tra eserciti. Il cristianesimo delle origini fondava il suo potere su una linea di sangue, ricondotta a quella di Cristo. Il cristianesimo romano invece non riconosceva una discendenza cristica e fondava il proprio potere sulla “pietra” di San Pietro. Che tutto questo sia vero o meno, non lo sappiamo: però sono stati versati milioni di litri di sangue, per questi conflitti».
«E' davvero esistita, quella linea di sangue? Poco importa. Quel che conta, semmai, è che chi ancora oggi detiene il potere, in Europa e nel mondo, ci crede. Intere dinastie regali francesi, come quella dei Merovingi, si consideravano dirette discendenti dell'ipotetica linea di sangue del Cristo, cioè eredi diretti dei figli di Gesù e della Maddalena. Ritiene di discendere da quella linea la stessa casa reale inglese degli Stuart. La maggior parte delle stirpi e dei casati reali europei, molti dei quali ancora regnanti (parlo di Svezia, Danimarca, Norvegia, Olanda) si ritengono invece discendenti dalla casa reale di Giuda. E su queste affermazioni, i reali europei hanno sempre preteso di fondare il loro potere».
«Ora, queste due ipotetiche linee di sangue - quella di Cristo e quella di Giuda - provengono dalla medesima area geografica, la Palestina. Eppure, avrebbero segnato la storia inglese, la storia irlandese, la storia francese, una parte della storia italiana e di quella tedesca. Di riflesso, avrebbero condizionato addirittura la storia americana. Due linee di sangue, decisive. Entrambe però riconducibili a un'unica stirpe, quella di David: lo stesso Gesù, infatti, è considerato erede diretto della casa reale di Giuda e della stirpe davidica. Quindi mi domando: è mai possibile che una sola linea di sangue debba condizionare la storia del mondo, la politica internazionale, e determinare lo scatenarsi di centinaia di guerre?».
«Perché quella linea di sangue è così ingombrante? Perché non invece la linea dinastica del sovrano Inca, o di Rama in India? Rendiamocene conto: l'intera storia europea è stata completamente manipolata da un'unica linea di sangue. Stiamo facendo “mitopiesi”, come direbbe qualcuno? E' inevitabile, perché la storia - documentabile con le fonti e con le testimonianze (non sempre attendibili, peraltro) - arriva solo fino a un certo punto. Una cosa però è sicura: per certe famiglie di potere, questa linea di sangue esiste. Proprio su questa loro convinzione hanno fondato il potere che tuttora detengono: e non immaginate quanto sia grande, questo potere. Sono famiglie che ritengono di discendere dal casato reale di Giuda, dunque dalla linea di sangue di Re David».
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