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giovedì 28 marzo 2013

Nasce il supermercato per i disoccupati: lavoro in cambio della spesa gratis


Che cosa c’è da mangiare oggi. Le paure del nuovo millennio si chiamano fare la spesa tutti i giorni e riuscire ad arrivare alla fine del mese. L’umiliazione di offrire un piatto vuoto ai figli di ritorno da scuola è il colpo più duro per i nuovi poveri d’Italia, quasi 4 milioni nel 2013. La soluzione l’hanno trovata in Emilia Romagna, a Modena, dove il Centro Servizi per il Volontariato inaugurerà a maggio l’Emporio Portobello, un supermercato per disoccupati e famiglie in difficoltà economica. Circa 450 i nuclei vulnerabili a cui si intende offrire il servizio: scelti in collaborazione con i servizi sociali in base al quoziente Isee, le famiglie avranno a disposizione in maniera totalmente gratuita una tessera e un tot di bollini per fare la spesa nell’arco di un anno. Nessuna carità: dovranno offrire in cambio il proprio lavoro almeno una volta a settimana.

Lo racconta Angelo Morselli, presidente del Centro per il Volontariato e portavoce di un nuovo welfare dove la parola d’ordine è dignità. “L’idea ci è venuta semplicemente ascoltando i problemi dei nostri concittadini. La situazione è allarmante”. Gli ultimi dati sono quelli di Confcommercio che racconta di un paese dove, dal 2006 al 2011, la crisi ha creato 615 nuovi poveri al giorno, a fronte di un tasso di disoccupazione dell’11,7%. Così Emporio Portobello vuole dare risposta ai nuovi poveri, cercando di offrire un’ancora di salvezza. “Crediamo molto in questo progetto – dice Morselli – e vogliamo si mantenga la dimensione dell’acquisto, nessuno regala niente, ma coinvolgiamo le persone in un progetto specifico. Noi vogliamo stringere un patto con gli utenti che accoglieremo nei nostri locali. Ci sono delle condizioni e sarà fondamentale per tutte le parti rispettarle”. La prima regola è essere disposti al cambio di stile di vita. “Portobello sarà composto da tre locali: magazzino, supermercato vero e proprio e un’area di incontro con le associazioni. Intendiamo instaurare con gli utenti un vero dialogo per cercare di assisterli in questa nuova fase di vita. Cambiare lo stile di consumo sarà uno dei primi obiettivi”. E la seconda clausola del patto tra l’Emporio e il cittadino prevede un aiuto concreto: “In cambio chiediamo a chi usufruirà del servizio, di venire almeno una volta a settimana a lavorare come volontario presso la struttura. È il segno concreto che non stiamo facendo nessuna carità, ma cerchiamo di coinvolgere direttamente gli utenti nel percorso di uscita dal disagio”.

A rendere possibile e realizzabile il progetto sono le tante associazioni di volontariato attive sul territorio di Modena e, come ci tiene a sottolineare Morselli, per la prima volta anche laiche. “Siamo abituati a vedere questo tipo di progetti legati solo al mondo del volontariato cattolico, ma in questo caso ci sono anche altre realtà vicine all’associazionismo civico”. Così si va dall’Associazione Porta Aperta Modena, Insieme in quartiere per la città, Arcisolidarietà, Forum delle associazioni familiari della provincia fino all’Associazione Papa Giovanni XXIII e tante altre. Ad essere coinvolta è però tutta la cittadinanza. Sul sito: PortobelloModena.it è possibile dare il proprio contributo. Tante le modalità: si può “donare una spesa”, ovvero fare una donazione di denaro oppure le aziende possono donare direttamente prodotti d’acquisto. Infine c’è un’intensa attività di reclutamento volontari alla voce “dona il tuo tempo”: si cercano studenti o semplici cittadini che per qualche ora a settimana possono dare una mano a gestire la struttura.

“Purtroppo – conclude Morselli – il nuove welfare dovrà passare per forza dal volontariato. Per le famiglie non si tratta più di non riuscire ad arrivare alla fine del mese, ma nemmeno alla terza settimana. Se mancano i fondi e gli aiuti a livello statale, bisogna che siano i cittadini a rimboccarsi le maniche”. Un’esperienza unica: “All’inizio le nostre ambizioni erano più ridimensionate, ma siamo sommersi di richieste prima ancora di cominciare e stiamo cercando di diventare un punto di coordinamento per la nascita di altre realtà sul territorio. Grazie all’aiuto dei tanti volontari locali abbiamo deciso di accettare la sfida”.
 
di Martina Castigliani - www.ilfattoquotidiano.it
 

lunedì 25 marzo 2013

Umberto Veronesi: La carne è cancerogena ed è causa di quasi tutte le malattie degenerative, eliminatela o limitatela



"La carne è cancerogena.....ed è anche causa di quasi tutte le malattie degenerative, eliminatela o limitatene il consumo.

Molti mi chiedono il motivo per cui le popolazioni non sono informate su questo, perchè i medici non ne parlino e perchè l'opinione comune è di tutt'altra realtà. La base è che viene fatta un informazione errata, dalle università alle riviste medico scientifiche.I professori nelle università insegnano cose errate sull'argomento alimentazione, gli studenti a loro volta insegneranno non in maniera corretta i loro futuri alunni o pazienti e così via.Le riviste medico scientifiche piu accreditate sono sul libro paga delle multinazionali farmaceutiche e pubblicano solo ciò che è consentito loro di pubblicare o ciò che è imposto loro dalle suddette multinazionali.Molti medici e ricercatori, sulla base anche di numerose ricerche, per la maggior parte "insabbiate", sono coscienti degli effetti dannosi del consumo di carne, ma hanno le mani legate. Io,che sono uno scienziato di fama internazionale, posso prendermi il lusso di fare queste affermazioni, se lo facessero loro, probabilmente non lavorerebbero piu. L'industria alimentare e le multinazionali farmaceutiche viaggiano di pari passo, l'una ha bisogno dell'altra e queste due entità insieme, generano introiti circa venti volte superiori a tutte le industrie petrolifere del globo messe insieme...potete quindi ben capire che gli interessi economici sono alla base di questa disinformazione.Se tenete conto che ogni malato di cancro negli stati uniti fa guadagnare circa 250.000 dollari a suddette multinazionali, capirete che questa disinformazione è voluta ed è volta a farvi ammalare per poi tentare di curarvi"

FONTE: tratto dal libro "Verso la scelta vegetariana - il tumore si previene anche a tavola" di Umberto Veronesi

Tratto da: https://www.facebook.com/#!/notes/the-china-study-alimentazione-vegana-contro-i-tumori/u-veronesi-la-carne-e-cancerogena-ed-e-causa-di-quasi-tutte-le-malattie-degenera/515052221874051
 

sabato 23 marzo 2013

Portare i veleni a galla

 
 


Le hanno chiamate "navi dei veleni", "navi tossiche", "navi a perdere". Si tratta di decine di navi mercantili, affondate o naufragate misteriosamente durante gli ultimi trent'anni nel mare Mediterraneo. Dall...a Aso andata a picco nel 1979 vicino a Locri in Calabria, alla Rigel affondata dolosamente al largo di Reggio Calabria nel 1987, alla Marco Polo inabissata nel Canale di Sicilia nel 1993, oltre a decine di incidenti meno noti avvenuti in anni più recenti.

Il sospetto che aleggia su questi incidenti è inquietante: le navi sarebbero state usate per sbarazzarsi di tonnellate di rifiuti tossici, chimici e radioattivi. Veleni affidati ad organizzazioni mafiose ed impresari senza scrupoli per evitare l'alto costo di smaltimento e fare lauti profitti. In questo traffico sarebbero coinvolte non solo imprese italiane ed europee ma pure governi e servizi segreti.

Sono quasi venti anni che si cerca di passare da queste accuse all'accertamento della verità e alla individuazione dei responsabili. Anche se quasi sempre manca il "corpo del reato" nascosto sotto centinaia di metri d'acqua, la quantità di indizi è in molti casi schiacciante.

Tracce di radioattività ben al di sopra alla media sono state rilevate su container e materiali riconducibili ad alcuni degli incidenti, e la presenza di isotopi di cesio e torio è stata riscontrata in alghe e pesci nelle vicinanze. Il numero di tumori in alcune zone costiere della Calabria - regione attorno a cui sono avvenuti molti incidenti sospetti - sono 3 o 4 volte superiori alla media nazionale.

Nonostante i rischi enormi per la salute pubblica che potrebbero essere causati da questa catastrofe ecologica le navi continuano a rimanere laggiù - in fondo al mar - senza che si sia mai verificato cosa contengano veramente.

Di fronte all'inerzia delle istituzioni, in.fondo.al.mar si propone come uno strumento di indagine partecipata, che invita gli utenti a contribuire con nuove segnalazioni, integrazioni e correzioni, che aiutino a ricostruire cosa si nasconda dietro diversi incidenti e chi siano i responsabili. Il progetto è aperto a collaborazioni con esperti nel campo dei rifiuti tossici e radioattivi, della sicurezza marittima e della tutela ambientale.

MAPPA
http://www.infondoalmar.info/

in.fondo.al.mar è un progetto in evoluzione, aperto al contributo degli utenti
 

venerdì 22 marzo 2013

Nixon traditore della patria

Nuove rivelazioni dai nastri desecretati di Lyndon Johnson.

(Scarica il filmato in alta qualità su arcoiris).

La guerra del Vietnam sarebbe potuta terminare nel 1968. Invece continuò per altri cinque anni, perché Nixon fece segretamente saltare le trattative di pace di Parigi, pur di riuscire a diventare lui presidente.

È questo quello che è emerso dall'ultimo set di registrazioni audio del presidente Johnson, desecretate di recente.

Nell'estate del 68 la tensione in America era arrivata alle stelle, con la nazione irrimediabilmente spaccata in due sulla necessità o meno di porre fine alla guerra in Vietnam.

Robert Kennedy, il candidato democratico pacifista, era stato ucciso il 5 di giugno, e la candidatura democratica era andata a Hubert Humphrey, ...


... che era invece a favore del proseguimento della guerra. Johnson infatti, che ormai era ritenuto dalla nazione il principale colpevole per il disastro del Vietnam, aveva deciso di non ricandidarsi.

JOHNSON: "Non chiederò e non accetterò la nomination del mio partito per un altro mandato come vostro presidente".

Sul fronte opposto, la candidatura repubblicana andò a Richard Nixon, il quale annunciò alla nazione di avere "un piano segreto per porre fine in modo onorevole alla guerra in Vietnam".

NIXON (spot propagandistico): "Se dopo così tanto tempo, così tanti sacrifici e così tanti sforzi ancora non si intravvede la fine, allora io dico che per il popolo americano è venuto il momento di una nuova leadership, che non sia legata alle politiche e agli errori del passato. Io vi prometto che metteremo fine in modo onorevole alla guerra in Vietnam".

Nixon naturalmente mentiva, ma questo fu sufficiente a spostare il baricentro dell'elettorato verso di lui, portando i sondaggi in perfetto equilibrio.

A quel punto i democratici capirono che per mantenere il controllo della Casa Bianca dovevano riuscire a mettere fine alla guerra prima del giorno delle elezioni.

Si mise in moto la macchina diplomatica, e per l'inizio dell'autunno si riuscì a raggiungere un accordo di massima, che avrebbe portato ad una sospensione dei bombardamenti sul nord Vietnam in cambio di una pace "onorevole per tutti". Johnson fece l'annuncio a tutta la nazione.

JOHNSON: "Come risultato di tutti questi sviluppi ho appena ordinato che tutti i bombardamenti aerei, navali e di artiglieria contro il Nord-Vietnam vengano a cessare alle 8 del mattino, ora di Washington, venerdì mattina".

Dopodichè Johnson telefonò ai tre candidati presidenziali - Nixon, Humphrey e l'indipendente Wallace - per assicurarsi che non facessero nulla che potesse mandare all'aria le trattative in corso.

JOHNSON: "Questo è di una confidenzialità assoluta, per cui qualunque dichiarazione discorso o commento in questo momento danneggerebbero la vostra nazione. Io voglio solo sperare che siate ben sicuri di quello di cui parlate prima di intromettervi nella complessità di queste trattative. E' chiaro per tutti?"

Quello che Johnson non sapeva era che Kissinger, che faceva parte della delegazione americana a Parigi, informava segretamente Nixon dei progressi fatti nelle trattative con nord e sud vietnam. Nel frattempo Nixon rassicurava pubblicamente Johnson, dicendo che non avrebbe mai interferito con il processo di pace.

NIXON: "Prima di tutto vengono la prospettiva e la possibilità della pace, e non la politica. Fino a quando Johnson è il presidente, lasciamogli la possibilità di portare questa guerra ad una conclusione onorevole, senza fare nulla che possa distruggere quella possibilità".

Johnson però non si fidava di Nixon, e chiese al suo grande amico, il capo dell'FBI Edgar Hoover, di scoprire se i repubblicani avessero contatti segreti con i sud-vietnamiti, tramite l'ambasciata di Washintgtion. Spiare l'ambasciata di un paese alleato era considerato inaccettabile a quel tempo, ma Johnson riuscì a far capire molto bene a Hoover quello che voleva, senza doverlo dire apertamente.

JOHNSON: "Nessuno deve sapere che ti ho chiamato, ma vorrei che tu personalmente... vorrei controllare, con tutta la cautela e l'attenzione che hai saputo sviluppare negli ultimi 40, 50 anni, che cosa stanno facendo quelli che si adoperano per toglierci il potere. Io credo che dovremmo veramente rimboccarci le maniche e farne una prioriotà assoluta per capire con chi parlano, che cosa si dicono. Voglio che tu te ne incarichi e segua questa cosa personalmente.

HOOVER: "Certamente, è più facile di quanto lei creda".

JOHNSON: "Devi semplicemente seguire ogni maledetta traccia, capire con chi parlano, dove e come".

HOOVER: "Gli dedicherò la mia attenzione personale, signor presidente".

JOHNSON: "Va bene".

HOOVER: "D'accordo, grazie".

I risultati dello spionaggio non di fecero attendere. Il due di novembre, a quattro giorni dalla elezioni, Johnson venne a sapere che Nixon tramava segretamente con i sud vietnamiti, tramite una sua collega repubblicana di origine vietnamita, Anna Chennault, per far saltare l'accordo ormai prossimo.

JOHNSON: "Il nostro amico, il candidato repubblicano, il nostro amico della California sta giocando di nascosto sia con i nostri nemici che con i nostri amici. Lo sta facendo attraverso canali sotterranei, e sta dicendo ai nostri alleati che non gli conviene essere svenduti, di non rinunciare alla loro libertà poche ore prima che lui sia in grado di preservarla. La Sig.na Chennault fa da contatto con il loro ambasciatore. Qui non stiamo tirando a indovinare. Lei li sta mettendo in guardia dal non farsi intrappolare dalla mossa di Johnson".

E difatti, proprio a tre giorni dalle elezioni i sudvietnamiti si ritirarono improvvisamente dalle trattative di Parigi, senza nessun motivo apparente.

A quel punto Johnson si trovò di fronte ad una scelta delicata: poteva affondare Nixon con una sola cannonata, denunciando apertamente alla nazione quello che lui già in privato aveva definito un tradimento.

Questo avrebbe però comportato il rischio di una crisi internazionale con altri paesi, perché gli americani avrebbero dovuto rivelare al mondo che l'FBI spiava le ambasciate dei paesi alleati.

Johnson decise di non fare nulla, e passò tutte le informazioni a Humphrey, lasciando che fosse lui a decidere se usare questa bomba contro Nixon oppure no.

Ma anche Humphrey non se la sentì di rischiare una crisi internazionale, e visto che i sondaggi a quel punto gli davano un leggero vantaggio su Nixon, pensò che avrebbe potuto conquistare la presidenza senza bisogno di scatenare un terremoto.

TV: "Credo che entro domani mattina Hubert Humphrey sarà il prossimo presidente degli Stati Uniti".

Invece fu Nixon a vincere le elezioni per un punto di percentuale su Humphrey.

WALTER CRONKITE: "Richard Nixon passa in testa, con 287 voti elettorali. Ne aveva bisogno di 270 per vincere, e questa sembra la conclusione delle elezioni del 1968".

Naturalmente, invece di concludersi subito, gli accordi di Parigi si incepparono in modo irrimediabile, e la guerra proseguì per altri cinque anni.

Pur di riuscire a conquistare la Casa Bianca, Nixon aveva inutilmente condannato a morte altri 30.000 soldati americani ed un altro milione e mezzo di civili vietnamiti, che sarebbero stati uccisi prima degli accordi di pace definitivi, raggiunti nel 1973.

Naturalmente, fu Nixon a prendersi il merito di quello che lui stesso aveva impedito che succedesse cinque anni prima.

NIXON: "Buonasera. Ho chiesto questo spazio radio-televisivo, questa sera per poter annunciare che oggi abbiamo concluso un accordo per porre fine alla guerra ed arrivare ad una pace onorevole in Vietnam".

Ma non era finita. Per ironia della sorte, Nixon diede l'annuncio alla nazione proprio il giorno successivo a quello della morte di Johnson.

NIXON: "Proprio ieri, un grande americano che in passato ha tenuto questa carica, è morto. Ricordo l'ultima volta che gli ho parlato, il giorno dopo capodanno. Mi parlò delle sue preoccupazioni per arrivare alla pace. Per arrivare al giusto tipo di pace. Gli sono stato grato per aver espresso ancora una volta il suo supporto per i miei sforzi per arrivare a questa pace. Nessuno più di lui sarebbe stato contento per questa pace".

Ben pochi, in quel momento, poterono apprezzare quanto fosse profondamente ipocrita ed allo stesso tempo profondamente vera quella frase.

Massimo Mazzucco


Tratto da: http://www.luogocomune.net/site/modules/news/article.php?storyid=4206

giovedì 21 marzo 2013

Psicofarmaci e suicidio: non restiamo a guardare

Tratto da www.pietrobisanti.blogspot.it/

LETTERA
Grazie a Lei per la lunga e-mail e per le parole di comprensione.
Intanto, ribadisco che sono stata sul blog veramente per caso, perche' sono alla ricerca disperata e senza risposta di tutti i miei PERCHE'...
La tragedia si e' consumata il 26 ottobre 2012,quando io ho deciso di riprendere in mano la mia vita in tre minuti...non ho mai pianto...non riconosco la mia mamma in quel gesto cosi calcolato, cosi da algoritmo perfetto. Nessuna lettera, nessun indizio...
Lei era caratterialmente difficile, fragile..si faceva fatica a renderla felice, perche' aveva sempre un motivo per essere triste e angosciata...pero' non da far presupporre una simile fine. D'estate spesso era depressa..ma poi, dopo un paio di settimane, tornava alla normalita'..quest'anno non ce l'ha fatta...dal 2 di luglio ha assunto neurolettici, antipsicotici, antidepressivi, ansiolitici...gocce tipo entac, pillole xanax...
Non e' migliorata, sembravano farmaci scaduti...
La psichiatra ha scritto diagnosi: PROBABILE DISTURBO BIPOLARE, DEPRESSIONE CON DELIRIO DI ROTTURA...
EBBENE....A SETTEMBRE SEMBRAVA MEGLIO.
A OTTOBRE LA FA FINITA, A SOLI 58 anni..io 38 anni , le mie sorelle 34 e 23..mio papa' 65....siamo morti che camminano...
Grazie...io vorrei mettersu una ONLUS come?
Grazie
F.to Rita
RISPOSTA
Buongiorno Rita,
le rispondo ancora sul blog perché la nostra conversazione non deve assolutamente rimanere fine a se stessa. Troppo importante il suo contenuto. Troppo importante il messaggio che può divulgare.
Per i lettori che capitano sul blog per la prima volta, questa risposta è un seguito all'articolo precedente, a cui vi rimando.
Veniamo a noi.
Lei ha detto "era caratterialmente difficile", "si faceva fatica a renderla felice", "aveva sempre un motivo per essere triste e angosciata".
Inutile "piangere sul latte versato", ma le sue parole fanno scaturire in me un ulteriore spunto di riflessione.
E mi arrabbio, e anche molto, perché nessun medico ha magari ipotizzato una causa organica al perenne stato di angoscia che affliggeva sua madre.
Nel mondo ci sono milioni di persone depresse che non sanno nemmeno il perché! Persone che si alzano la mattina già stanche e tristi senza sapere che il problema non è nella loro testa, ma soprattutto da quello che mettono in bocca.
Nel caso si cominci a soffrire di disturbi che hanno una manifestazione psichiatrica, prima di imbottirsi, si possono fare delle valutazioni e delle scelte di campo.
Ecco i peggiori nemici della nostra psiche:
- Carne, pesce e proteine animali: causano putrefazione al livello del colon, che è il nostro secondo cervello e il luogo dove si producono i neurotrasmettitori celebrali. Intestino in putrefazione=depressione.
- Zuccheri raffinati: in primis il famigerato saccarosio (zucchero bianco) da tavola: favorisce picchi glicemici che possono portare falsa euforia e conseguente stato depressivo; sballa la produzione di testosterone nell'uomo e interferisce con la normale produzione ormonale; sottrae preziose sostanze nutritive al corpo umano, in quanto è un alimento morto che necessita di enzimi per essere digerito.
Nessuno sconto a zucchero di canna grezzo e non in quanto si tratta sempre e comunque di alimenti raffinati, morti e sepolti.
Non pensate che sia innocuo solo perché lo vendono al supermercato: è una sostanza chimica che di naturale non ha nulla, potente, dannosa e catastrofica per chi ne è particolarmente suscettibile.
Bocciati senza riserve anche tutti gli edulcoranti, capeggiati dall'aspartame.
- Metalli pesanti: mercurio, alluminio. Il peggio del peggio. Occhio alle amalgame dentali, che causano una continua e incessante intossicazione all'organismo. Il mercurio è risaputo per creare stati mentali che possono arrivare alla schizofrenia.
- Bibite gassate: quando ingurgitate una lattina di coca cola non fate altro che bere, assieme ad essa, una quantità di saccarosio impressionante. Lo stesso vale per tutte le altre bibite in lattina.
- Glutine e caseina: i cereali non sono cibo per tutti. Non sono cibo nato per l'Uomo, bensì per i granivori. L'intolleranza al glutine è ormai considerata un'epidemia su scala mondiale, mentre in realtà è la diretta conseguenza della normale reazione del corpo umano all'introduzione di una proteina a esso incompatibile e sconosciuta.
Sono associati al glutine diversi stati mentali: dalla depressione agli stati immotivati di rabbia, fino alla psicosi.
La caseina, veleno pari alle proteine animali, ha in più il difetto di essere un grande allergene e di incollarsi ai villi intestinali e di non permettere quindi la normale assimilazione dei cibi.
La rimozione del glutine e della caseina in bambini con autismo sta dando risultati impressionanti.
- Vaccinazione: i vaccini sono forse il peggior insulto che può essere fatto a un essere umano. Metalli pesanti, DNA umani e animali. Un insieme di porcherie di cui non vale nemmeno la pena ribadire la tossicità.
- Farmaci: moltissimi farmaci agiscono sui recettori nervosi pur non essendo definiti "psicofarmaci": dagli antistaminici alla pillola per la pressione; dal farmaco contro la tosse a quello per il mal di testa.
- Denti devitalizzati: un dente devitalizzato è un'appendice morta tenuta attaccata al corpo con la forza. È come se volessero tenervi attaccato un dito putrefatto. La proliferazione incontrollata di tipo batterico, dovuta al marciume presente in una zona così delicata come quella del viso-cranio, può drenare le capacità di reazione del sistema immunitario portando stati depressivi anche gravi.
Quindi cara Rita, la colpa è di chi avrebbe dovuto curare vostra madre, mentre invece si è limitato a giocare all'allegro chirurgo: da rispedire ai banchi di scuola a imparare finalmente cosa siano gli psicofarmaci e l'unico posto dove dovrebbero finire: la spazzatura.
Come poi ha scritto "non riconosco mia mamma in un gesto così calcolato, un algoritmo perfetto...nessuna lettera...nessun indizio".
Queste parole descrivono esattamente cosa accade quando gli psicofarmaci prendono il controllo: ci si ammazza senza nemmeno sapere il perché.
Se vorrà mandarmi per email i tipi di farmaci che prendeva sua madre gliene sarò grato.
Non arrivi a pensare a una ONLUS: se vuole veramente fare qualcosa, cominci a informarsi e a divulgare come ha fatto e sta facendo, il resto verrà da sé.


Fonte:  http://www.disinformazione.it/psicofarmaci_suicidio2.htm

domenica 17 marzo 2013

Messaggio ad un gesuita che si sente francescano

Francesco Giovanni di Pietro Bernardone, meglio conosciuto come San Francesco d’Assisi visse per 44 anni e portò alla chiesa una primavera di Vita. Sicuramente uno dei grandi illuminati che ha aiutato ad illuminare uno dei periodi più tenebrosi.
Gandhi disse di lui che “ci vorrebbe un S. Francesco ogni cento anni e la salvezza del genere umano sarebbe garantita”. Come non essere d’accordo?
























Cosa c’entra San Francesco d’Assisi con il neoeletto papa argentino Jorge Mario Bergoglio, il cui nome d’arte è Francesco I? Assolutamente nulla!
Il papa ha voluto precisare - forse perché sono trapelate alcune indiscrezioni che vedremo più avanti - di essersi ispirato per il nome proprio a Francesco d’Assisi.
Il motivo è presto detto: vuole una “chiesa povera tra i poveri” (1).
Chiesa povera???

Non mi risulta che i poveri indossino abiti come per esempio la casula, mitra, dalmatica pontificale che costano la bellezza di 32.000 euro, portati con estrema disinvoltura dal “papa emerito” Ratzinger.
Le casule indossate al conclave sono state ben 200.
Il camauro, scelto personalmente dal precedente pontefice, era di velluto rosso foderato e bordato di ermellino bianco. Esattamente gli stessi abiti - anche se all’epoca Prada non esisteva - usati dal poverello di Assisi.

L'uomo a capo di una delle istituzioni più sfacciatamente ricche del pianeta, che tira in ballo uno dei più grandi Uomini che siano mai apparsi all’umanità, l'Uomo che ha abbandonato tutte le ricchezze materiali per abbracciare il vangelo del Cristo, è non solo una stortura ma una offesa a tutte le persone che vivono realmente nella povertà e a tutte quelle persone che cercano di migliorare la condizione di tante persone più sfortunate. Certamente tantissimi uomini di vera fede stanno vivendo esattamente questo ogni giorno nelle baraccopoli del sud del mondo, o meglio, ai confini del mondo, ma non certo quelli del vaticano.Ora il nuovo papa vuole una “chiesa povera tra i poveri”, quindi sicuramente metterà all’asta tutte le ricchezze fantasmagoriche che lo stato del vaticano in migliaia di anni ha accumulato, compreso i soldi depositati nei diversi paradisi fiscali, il tutto per aiutare a risolvere la fame e la povertà del mondo intero. Bellissimo quando irrealizzabile.

E’ molto più probabile che Jorge Mario Bergoglio ha scelto il nome Francesco, non per ricordare il santo d’Assisi, ma per onorare Francesco de Jasso Azpilcueta Atondo y Aznares de Javier, detto Francesco Saverio.Una conferma arriva dal gesuita Giovanni La Manna presidente del Centro Astalli di Roma che in una intervista, dice letteralmente: “ho pensato immediatamente a questo riferimento, al nostro Francesco Saverio, che è un santo fondamentale per i gesuiti. Ha speso una vita intera nella sua missione di evangelizzazione” (2)Francesco Saverio è stato un gesuita e missionario spagnolo del 1500 e uno dei primi testimoni della Compagnia di Gesù oltreché uno dei fondatori.
Papa Gregorio XV, lo stesso giorno, e cioè il 12 marzo 1622 canonizzò Francesco Saverio assieme al fondatore storico e riconosciuto dei gesuiti: Ignazio di Loyola!
Paragonare il gesuita Francesco Saverio con San Francesco d’Assisi equivale a bestemmiare in chiesa.

Ma chi sono i gesuiti?
Dopo circa 2000 anni di storia, per la prima volta, un militare siede nel trono papale.
L’Ordine dei Gesuiti o semplicemente la Compagnia dei Gesuiti è una organizzazione potentissima, strutturata come una milizia o esercito. Si considerano l’esercito del Cristo.
L’obbedienza verso il diretto superiore è pressoché totale e il comandante è definito come Superiore Generale.
I gesuiti prestano totale obbedienza al padre generale, detto anche “papa nero” che attualmente è Adolfo Nicolàs. Il nero è perché il generale veste sempre di quel colore, ma anche per indicare che è nell’ombra del Papa bianco…
Ora il papa bianco è uno di loro.

La Compagnia fin dall’inizio venne usata dal Vaticano per contrastare i vari movimenti di Riforma e protesta e per “evangelizzare”, diciamo così, le masse.
Oggi l’Ordine conta circa 19.000 membri e controlla/lavora con un altro gruppo quello dell’Ordine Militare di Malta che ha circa 12.500. Se a questi aggiungiamo i 26.000 membri dell’Opus Dei si ha un vero e proprio esercito.
Per comprendere la potenza di queste istituzioni poco conosciute, il Sovrano Militare Ordine di Malta è un osservatore permanente alle Nazioni Unite, intrattiene rapporti diplomatici con oltre 100 paesi e la sua sovranità è riconosciuta da 105 stati del mondo.

L’iniziazione gesuiticaNella Compagnia la disciplina è assolutamente ferrea.
Ogni singolo allievo deve fare degli esercizi spirituali che conducono alla vita occulta attraverso la volontà e il tutto tramite una severissima disciplina, che si potrebbe chiamare un vero e proprio addestramento.
Nessuno viene ammesso agli effettivi gradini superiori del gesuitismo se non ha sperimentato nella propria anima la trasformazione totale di questi esercizi spirituali.
Esercizi occulti che rendono l’adepto schiavo della Compagnia per tutta la vita.
Padre Giovanni La Manna dice candidamente nell’intervista detta prima, che “chi è stato gesuita per anni non può cancellare le sue origini”.
Dire che il gesuita non può cancellare le proprie origini è un modo edulcorato per dire che un gesuita non può uscire dalla Compagnia perché la propria anima è stata per così dire incatenata a seguito della potente iniziazione.

Nel libro “Da Gesù a Cristo”, il filosofo Rudolf Steiner spiega nel dettaglio l’iniziazione occulta che i gesuiti devono passare, spiegando le immagini che per diverse settimane devono forzatamente vivere nella loro anima, nel totale abbandono e isolamento. Queste immagini hanno esattamente la funzione di trasformare e modificare la loro anima.
Un’azione diretta e profondissima sulla volontà fa sì che l’allievo si astragga da tutto il resto votandosi solamente all’idea che “il re Gesù deve diventare il dominatore della terra”.
Loro sono una milizia, la milizia di Gesù. Con questa idea estrema, marchiata a caldo nell’anima, i gesuiti si avvalgono di qualsiasi mezzo, legale e illegale, per servire e realizzarla.
Quando però la volontà diventa tanto forte per mezzo degli esercizi spirituali occulti, la volontà acquista anche la capacità di agire a sua volta direttamente sugli altri...
Stiamo assistendo a questo da oltre 500 anni.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Papa Francesco I e la dittatura argentina Il nuovo papa è da anni accusato di essere stato colluso con la dittatura militare argentina.Dittatura iniziata da Jorge Rafael Videla che sterminò oltre 9000 persone senza tenere conto dei 30.000 desaparecidos, molti dei quali finirono gettati nell’Oceano dagli aerei. Nella foto a sinistra il futuro papa che da la comunione al criminale.
Videla è stato condannato a due ergastoli e 50 anni di galera per violazione dei diritti umani.
Un libro “L’isola del silenzio. Il ruolo della Chiesa nella dittatura argentina” di Horacio Verbistky elenca quelle che sarebbero le prove di tale connivenza.
Nel 1976, all’età di 36 anni il gesuita Mario Bergoglio divenne il più giovane Superiore provinciale della Compagnia di Gesù in Argentina. Tutti i sacerdoti gesuiti erano sotto le sue dipendenze.
 




















Durante la dittatura militare, Bergoglio avrebbe svolto attività politica nella Guardia di Ferro, un’organizzazione della destra peronista.

Non sappiamo se tali denunce sono fondate oppure, ma a parte questo, cosa c’è di nuovo all’orizzonte? Nulla, perché da che mondo e mondo, una parte dell’istituzione ecclesiastica, quella collusa con la massoneria e i potentati finanziari internazionali, ha sempre spalleggiato i vari regimi dittatoriali e militari sparsi nel mondo.In questo preciso momento storico, alla chiesa - intesa come istituzione gerarchica umana, che nulla ha di spirituale - serviva dare una importante svolta mediatica. La crisi per il vaticano è su tutti i livelli, ad eccezione di quello economico ovviamente.

La realtà molto probabilmente è la seguente: le chiese si stanno svuotando giorno dopo giorno, gli scandali della pedofilia hanno lasciato un vergognoso marchio indelebile, come pure gli scandali economico-finanziari, per non parlare della crisi di vocazione degli stessi preti.
Per non perdere ulteriormente potere, soldi ma soprattutto controllo sulle masse, cosa fare, tenuto conto che il pontificato del pastore tedesco ha aiutato l’aggravamento e la sfiducia generali? C
ambiare papa e far sedere nel trono di Pietro, uno che dia speranza di rinnovamento. L’illusione del cambiamento che non potrà mai avvenire, tanto meno da un gesuita!
L’idea è strepitosa e il nome Francesco è a dir poco geniale.

Una persona umile, modesta, che arriva dalla “fine del mondo”, un povero che gira in metropolitana, balla il tango, paga il conto di tasca propria e che ha avuto addirittura una fidanzatina. A quando il parlare agli uccelli e ammansire i lupi?
Ma cosa volete di più?
La fiaba è perfetta e come in tutte le fiabe che si rispettino, alla fine: “vivranno tutti (i ricchi in vaticano) felici e contenti”.

Se volete seguirmi, vendete ciò che possedete e il ricavato datelo ai poveri”, così ha detto ma soprattutto fatto, il vero e unico San Francesco d’Assisi.
 

giovedì 14 marzo 2013

SOFIA, LA CURA NON POTRÀ PROSEGUIRE.



 FIRENZE - È una «doccia fredda», come la definisce Caterina Ceccuti, cui è stata sottoposta ieri sera la famiglia della bimba di tre anni e mezzo affetta da una grave malattia degenerativa che porta a paralisi e cecità. La piccola Sofia, finita al centro delle cronache nazionali grazie a un servizio delle "Iene", potrà essere sottoposta solo alla seconda infusione di staminali ma non potrà proseguire la cura. «La direzione degli Spedali - spiega la mamma Caterina Ceccuti - fa sapere che la bimba ha diritto ad una sola infusione presso questa struttura. Non è previsto il completamento della terapia come speravamo, a meno di un imposizione da parte delle autorità giuridiche o sanitarie nei confronti degli Spedali».

LA TERAPIA «Il dramma - spiega - sta nel fatto che anche stavolta non è garantita la continuità terapeutica necessaria alla bambina per stabilizzare i risultati ottenuti. Dunque la nostra lotta per il diritto alla vita di Sofia non è ancora finita purtroppo». Gli Spedali provvederanno oggi a sottoporre Sofia alla seconda infusione, spiega in una lettera al Ministero, all'Aifa e al legale della famiglia il direttore generale dell'ospedale di Brescia Ermanna Derelli, per «responsabilità morale» nei confronti della piccola paziente. «Resta fermo - scrive Derelli - che tale impegno dell'azienda è limitato al caso di Sofia e limitatamente alla seconda infusione. Si precisa che detta scelta non potrà riguardare altri casi o le successive infusioni per la piccola Sofia, in mancanza di precise e formali decisioni delle Autorità sanitarie e/o giudiziarie, che autorizzino o impongano la somministrazione della terapia con cellule non prodotte in cell factories autorizzate». Sofia, dunque, allo stato attuale, non potrà avere le ulteriori 3 infusioni (il ciclo è di 5 e quella iniziale fu fatta in dicembre prima che un giudice fiorentino intimasse lo stop alla terapia).

LA BATTAGLIA LEGALE «La situazione che ci viene attualmente prospettata ripropone una inaccettabile interruzione del trattamento terapeutico. È impensabile che a Sofia sia nuovamente sottratta la speranza, alimentata in seguito alla prima infusione, di una migliore qualità della vita. È impensabile offrire ai suoi genitori la prospettiva di rivivere l'angoscia già sperimentata in coincidenza con l'attesa della seconda infusione». Così, l'avvocato Giuseppe Conte, legale della famiglia di Sofia, la piccola ricoverata negli Spedali di Brescia per ricevere la seconda infusione di staminali di Stamina Foundation. Gli Spedali hanno infatti comunicato che «in mancanza di precise e formali decisioni delle Autorità sanitarie e/o giudiziarie che autorizzino o impongano la somministrazione di cellule non prodotte presso le cell factories autorizzate» si limiteranno a fare solo questa infusione. «I tempi della malattia di Sofia e l'accelerazione da questa impressa - prosegue l'avvocato Conte - non si confanno ai distinguo dei responsabili sanitari e ai tempi richiesti dalle verifiche giudiziarie in corso. Chiedo a tutte le Autorità e a tutti i Responsabili sanitari, come pure a tutti i nostri interlocutori in questa drammatica vicenda di assumersi la responsabilità - in scienza e coscienza, e ciascuno per quanto di sua competenza - di assicurare a Sofia il celere completamento del trattamento terapeutico già iniziato». 

 

mercoledì 13 marzo 2013

ASL di Milano a medici: prescrivete dieta vegana ai diabetici

Milano, 6 marzo 2013 (Adnkronos Salute)

"Hai il diabete? Diventa vegano". A breve questo potrebbe essere lo stralcio di una conversazione medico-paziente a Milano. Perché la nuova linea suggerita dall'Asl del capoluogo lombardo ai camici bianchi, sulla base degli ultimi studi in materia, è proprio quella di prescrivere una svolta alimentare a chi combatte con il diabete di tipo 2. Una svolta che porta all'addio alle carni. "Dieta vegana, oppure mediterranea correttamente impostata, attività fisica, cessazione dal fumo". Ecco le prime 'terapie' da indicare ai pazienti, secondo quanto viene riportato in un documento "destinato a 1.100 medici di medicina generale della metropoli e a specialisti in forze negli ospedali", spiega Alberto Donzelli, direttore del Servizio educazione all'appropriatezza dell'Asl di Milano, anima del progetto.
Si chiama p-PDTA, percorso Preventivo Diagnostico Terapeutico Assistenziale del paziente affetto da diabete mellito di tipo 2, viene periodicamente aggiornato da un gruppo di lavoro ospedali-territorio, composto da diabetologi di strutture cittadine (Niguarda, Istituto Auxologico, Casa di cura San Pio X, Policlinico, San Paolo), medici di medicina generale e rappresentanti dell'Asl di Milano. L'attuale versione, pronta per essere spedita ai medici di famiglia, è di fine 2012. Il prossimo aggiornamento sarà a dicembre 2014, salvo anticipi nel caso arrivassero nuovi dati clinicamente rilevanti.
Il documento tiene conto di linee guida esistenti, integrate da riflessioni del gruppo di lavoro basate su studi e altre fonti. "Lo scopo è fornire indicazioni concrete per la migliore assistenza da offrire ai cittadini per la prevenzione, diagnosi, terapia, assistenza e prevenzione delle complicanze del paziente diabetico, da parte sia dei medici di medicina generale, sia degli specialisti", si legge nel testo che l'Adnkronos Salute ha avuto modo di visionare. Gli estensori hanno tenuto conto anche "delle risorse cittadine, da impiegare con il miglior possibile rapporto costo-efficacia" cercando di esprimere raccomandazioni che evitino "medicalizzazioni improprie e utilizzo inappropriato di diagnostica strumentale e di laboratorio".
Quanto alla dieta, l'obiettivo è "favorire abitudini alimentari, comportamentali, stili di vita e condizioni ambientali adeguati alla prevenzione primaria, alla gestione e alla prevenzione delle complicanze del diabete. Questo Pdta - precisano i promotori - intende intervenire sui fattori che peggiorano la salute e la qualità di vita degli assistiti con un'azione integrata non circoscrivibile alla sola prescrizione farmacologica".
E proprio nel capitolo sulla "terapia medica nutrizionale" si trova il passaggio sulla dieta vegana, per la quale viene fornito ai medici anche un ricettario con suggerimenti culinari per i pazienti (che è parte integrante del Pdta). Nel volumetto 'Scacco al diabete con un pizzico di fantasia' si spazia da primi piatti a base di pasta integrale, classici, a proposte più 'alternative' come il meno noto bulgur (frumento integrale, grano duro germogliato), tutti conditi con verdure. Ci sono poi suggerimenti per rendere più appetibili le verdure, ricette per i legumi, persino un capitolo riservato ai piatti regionali e a quelli con soia e derivati. La premessa degli esperti è che "il calo ponderale è raccomandato a tutti i pazienti diabetici in sovrappeso corporeo o obesi", citando uno studio in cui "un importante calo di peso (del 15%) si è dimostrato in grado di normalizzare glicemia, emoglobina glicata e steatosi epatica, producendo la regressione di casi diagnosticati di diabete".
Dunque si suggerisce la via per ottenere il risultato: "Una moderata riduzione dell'apporto calorico (300-500 kilocalorie al giorno ) e un modesto incremento del dispendio energetico (100-300 kcal al giorno) permettono una lenta ma progressiva riduzione del peso di 0,45-0,90 chilogrammi a settimana". E qui entra in gioco la dieta vegana. "In studi specificatamente disegnati per testare queste ipotesi, un'alternativa che si è dimostrata mediamente più efficace e gradita, non richiedendo imposizioni di restrizioni caloriche, è rappresentata da una dieta vegana basata unicamente su cibi vegetali, o da una dieta vegetariana a basso indice glicemico", recita il documento che riporta anche una serie di riferimenti scientifici a supporto. Le diete vegetariane - spiegano gli esperti nel Pdta - hanno prevenuto o migliorato il diabete.
Uno studio controllato randomizzato "di 5 mesi su 100 diabetici di tipo 2 obesi ne ha trattati 50 secondo la linea guida dell'Ada, American Diabetes Association, (15-20% di calorie da proteine, meno del 7% da grassi saturi, 60-70% da carboidrati e grassi monoinsaturi, personalizzata per creare un deficit di 500-1000 calorie giornaliere). E ha trattato gli altri 50 con una dieta vegana (più vitamina B12) con un 65% o più di calorie da carboidrati a basso indice glicemico, meno del 20% da grassi e meno del 15% da proteine". Una dieta "basata su verdura, frutta fresca e secca oleosa, cereali integrali e legumi, a volontà ma con poco olio aggiunto. A tutti era permesso un drink di alcol al giorno alle donne e due agli uomini".
Il confronto è stato vinto dalla dieta vegana. Sia per l'aderenza al nuovo regime alimentare che è risultata del 67% per i vegani contro il 44% per i pazienti che seguivano la dieta targata Ada, sia per il calo di peso ottenuto: 6 chili contro 4. Le altre voci in cui ha primeggiato la dieta vegana sono la riduzione di farmaci antidiabete (43% contro 26%), la riduzione dell'emoglobina glicata, che è stata dell'1,48% per i vegani contro lo 0,81% dei pazienti in 'dieta Ada', e il colesterolo Ldl (-23 contro -11).
"Le due diete - concludono gli esperti - hanno dato miglioramenti ma quella vegana maggiori risultati clinici e accettabilità e dovrebbe costituire la prima scelta. La buona accettazione rispetto alle diete classiche, legata al consumo a volontà, dovrebbe incoraggiare a proporre attivamente questo modello alimentare, a partire dai circa 70 pazienti diabetici, in gran parte sovrappeso e obesi, che un medico di medicina generale ha ogni mille assistiti". Accanto alla dieta vegana resta l'intramontabile dieta mediterranea che prevede un'alimentazione comunque "ricca di verdura, frutta fresca e secca oleosa, cereali integrali, legumi e semi, olio di oliva; moderatamente ricca di pesce e con latticini consumati soprattutto in forma di yogurt; ma povera di carne, soprattutto rossa e trasformata, e di grassi saturi e trans (acidi grassi industrialmente idrogenati presenti in prodotti da forno e fritture industriali e dei fast-food); e ancora povera di zuccheri e bevande zuccherate".

Tratto da:  http://www.disinformazione.it/dieta_vegan_diabete.htm

martedì 12 marzo 2013

Buon Conclave : arriva il Papa Tecnico (se poi è nero meglio ancora)



di Leo Lyon Zagami 

C'è un libro che non vogliono far pubblicare prima dell'elezione del nuovo Papa nonostante abbia già un codice ISBN e un editore di prestigio ovvero la Piemme...  il titolo è tutto un programma: "Vaticano massone. Un patto segreto e una finta inimicizia". 
A metterlo insieme Giacomo Galeazzi e Ferruccio Pinotti,  entrambi  giornalisti  noti e apprezzati. Ma io e il mio pubblico di lettori affezionati alle verità nascoste  speriamo di poterlo leggere prima o poi questo  misterioso saggio anche perchè, tra l'altro,   c'è un capitolo curato dal sottoscritto (1)
Certo il problema sembra essere il fatto che Galeazzi, nel frattempo,  ha ormai raggiunto lo status di Vaticanista DOC per la Stampa e il suo Vatican Insider la cui informazione è pesantemente manipolata e controllata dal Vaticano e ha ovviamente paura di giocarsi il posto. Ma il buon Galeazzi nonostante la sua nuova posizione fatta di censure e omissioni forzate dall'alto fa ancora un discreto lavoro giornalistico che va studiato e analizzato a fondo per capire in ogni casole dinamiche interne della Santa Sede in relazione all'elezione dell'ultimo Papa o forse a suo dire il penultimo. Scrive infatti Galeazzi il 9 Marzo del 2013 a soli 3 giorni dall'inizio del Conclave: La profezia di Malachia sui Papi elenca 112 brevi frasi in latino che pretendono di descrivere tutti i Pontefici a partire da Celestino II (eletto nel 1143), fino ad arrivare ad un Papa ancora di là da venire, descritto nella profezia come «Pietro il Romano», il cui pontificato finirà con la distruzione di Roma e con il giudizio universale. 
Stando all’elenco l’ultimo Papa dovrebbe arrivare dopo quello denominato «de gloria olivae», un Pontefice, quest’ultimo, che seguendo la cronologia dovrebbe essere Benedetto XVI. Però una profezia perduta vuole che tra Benedetto XVI e l’ultimo Papa, ve ne sia un penultimo: un «caput nigrum», appunto un Papa dalla pelle scura.  Nell'articolo in questione  che si intitola: “Un Wojtyla di colore, l’outsider nella Sistina” appare anche la seguente affermazione fatta dal sociologo Introvigne(rappresentante Ocse contro le discriminazioni dei cristiani): “I numeri «giocano a favore» del Papa nero perché «se la Chiesa cresce è merito soprattutto dell’Africa dove i cristiani hanno superato i musulmani». Un «caput nigrum» per la Chiesa (2)
Introvigne è una vecchia conoscenza per coloro che hanno letto Le Confessioni di un illuminato (3) e sanno bene che si tratta di un esponente di primo ordine del pensiero gesuitico/massonico in Vaticano. Che il Papa Nero sia l'ultimo o il penultimo e che le profezie possano o meno essere messe in moto dai Maestri Invisibili che dominano da sempre le nostre vite da dietro le quinte per raggiungere uno scopo geopolitico e di controllo ben preciso, lo vedremo al più presto a fine conclave e sarete voi stessi i testimoni della storia e voi stessi i giudici delle mie parole a riguardo. Per il momento sono sicuro che il Conclave 2013 prenderà in seria considerazione quella chein ogni caso sarà l'elezione di un "Papa Tecnico", un Mario Monti della Chiesa. E visto il suo passato da studente e adepto dei Gesuiti nonche la sua sudditanza alle alte gerarchie della Chiesa dovrebbero forse proporre proprio lui "the Original", tanto l'aria da prete c'è l'ha tutta il nostro Monti "Bilderberger" e anche se in politica ha dato risultati fallimentari in un regime totalitario come la Chiesa di Roma potrebbe trovarsi a suo agio e dare i suoi frutti.
Inoltre avrebbe un altro punto a suo favore per la nomina al Soglio pontificio quello di essere un "massone internazionale" come ha affermato l'amico e Fratello Massone Gioele Magaldi poi censurato dal Fatto Quotidiano. Requisito che pare ormai di fondamentale importanza per un Papa dal 1958 in poi, cioè dalla nomina del Fratello Massone Roncalli al trono di Pietro.


Ormai  la Chiesa è pronta, per dirla alla Grillo, a un curatore fallimentare alla Mario Monti per traghettarla da quella che è  oggi una Chiesa modello "Titanic"sull'orlo del fallimento piena di scandali bancari legati allo IOR, di  soldi da risarcire  e debiti immensi per via della piaga della pedofilia,  così dargli la possibilità di arrivare in maniera dignitosa e nel piu' breve tempo possibile (visto i costi)  alla  disgregazione totale della presente Chiesa Temporale che l'ultimo Papa manderà praticamente  in soffitta con tutta  questa baracconata millenaria  ormai obsoleta e sensa senso (se non per coloro che ne sono coinvolti direttamente per potere o soldi).  Cosi da  sostituirla  con la fase finale del progetto voluto dal nuovo Ordine Mondiale  ovvero quello della Chiesa Universale dello Spirito Santo che si dovrebbe completare  per il 2019 e segnerà la fine definitiva, a detta di personaggi interni al Vaticano legati al noto Vescovo Domenico Sigalini, di questa Chiesa cristiana o meglio pseudo tale che a quel punto abbraccerà  in pieno la New Age e la religione  sincretista del Nuovo Ordine Mondiale creata all'interno della Massoneria e sviluppata successivamente con l'aiuto di Gesuiti come Teilhard de Chardin. Per evitare futuri conflitti interni la nascita di una religione mondiale  deve per i suoi fautori i burattinai occulti del NWO essere senza  la presenza di eventuali  leader di natura divina come era percepito fino ad ora  il Papa per esempio, almeno  fino alle sue dimissioni  (ma la stessa cosa vale anche per altre figure come l'Imperatore del Giappone anche lui figura Divina  ma dello Shintoismo). Dimissioni  che ritengo  gravissime perchè distruggono la Sacralità dell'ufficio papale  e fa parte senza dubbio  della Massonizzazione della Chiesa Cattolica iniziata con Papa Roncalli e proseguita con Montini (anche lui Massone) che con il Concilio Vaticano II è riuscita a sostenere in maniera graduale  (ma sempre più evidente)  una visione   più materialistica  e laica della Chiesa Cattolica,  che  ha raggiunto il suo apice con questo gesto di Ratzinger che di sicuro non è piaciuto a molti sacerdoti cosi come a tanti fedeli che sulla croce (quella vera) ci stanno tutti i giorni con le loro pene e il loro sacrifici giornalieri. Tant'è vero che agli inizi di Marzo di quest'anno un prete, Don Andrea di Maggio, ha preso una foto di Benedetto XVI, l’ha avvicinata a una candela e l’ha bruciata davanti agli occhi dei fedeli. Si trattava del  parroco di Castel Vittorio, un piccolo centro dell’entroterra di Ventimiglia – appena 350 abitanti – in provincia di Imperia che a pochi minuti dall’inizio dell’omelia ha compiuto questo gesto in segno di protesta contro Benedetto XVI colpevole  a suo dire "di non essere un pastore". Fedeli sconvolti sicuramente ma il  solito sindaco ci ha messo  "una pezza sopra"  come si suol dire a Roma e ha  dichiarato : "Anche se è un periodo difficile per lui, devono essere presi dei provvedimenti" (4). E perchè mai un sindaco dovrebbe parlare cosi del suo parroco, da quando in qua i sindaci si occupano dello spirito della Chiesa Cattolica  o meglio di quello che è a malapena rimasto in piedi di questa Chiesa di Roma ormai finita e stanca ovvero lo spirito realmente santo di un parroco di campagna?

Ma da domani amici miei inizia  la vera  bolgia con l'inizio dei lavori del Conclave 2013  e si da il via al  cosidetto "Toto Papa"L'autore di questo articolo e i bookmaker scommettono sul Cardinale Nigeriano Francis Arinze (5).

E qualcuno si domandera  perchè siamo arrivati a tutto questo e cosa ha portato il Papa a dimettersi? E cosa sta accadendo realmente in Vaticano? Cosa c'è dietro a questa strana storia oltre alla pedofilia e agli scandali finanziari?
Di recente  dopo le dimissioni di Ratzinger  l'amico Alberto Roccatanno per «Nexus» ha scritto : «E se la sua rinunzia alla carica di Vescovo di Roma volesse indicare un grave problema esistente nelle file  alte della Chiesa relativo al rapporto fra islam e cristianesimo?». Già un paio di anni fa nel Novembre 2010 Alberto si cimentò in un breve saggio per «Nexus»  dal titolo “Ma cos'è questa crisi" , un'analisi molto dettagliata sulla crisi e le improbabili connivenze del mondo cattolico con l'islam ove parlò dell'influente gesuita Padre Michel SJ  e dello sbigottimento del noto giornalista, poi politico, Magdi Allam  quando rilevò che nel sito www.islam-online.net, legato al predicatore islamico Youssef  Qaradawi, rispondeva in diretta ai visitatori proprio padre Thomas Michel,della Compagnia di Gesù  segretario della Federazione delle Conferenze Episcopali dell’Asia, dal 1981 al 1994,  noto come uno dei collaboratori più influenti di Giovanni Paolo II.
Come ho avuto modo di scrivere nel libro di prossima publicazione dal titolo provvisorio "L'ultimo Papa"  edito dalle Edizioni Si Collana Exoterica e scritto a quattro mani con la collega e amica scritrice/giornalista Enrica Perucchietti fu proprio  Giovanni Paolo II  che aveva impostato secondo il piano prestabilito dal Nuovo Ordine Mondiale una politica di riconciliazione ed apertura con l’Islam. E questo  portò Padre Michel  dopo il suo periodo come Segretario degli Affari interreligiosi dei gesuiti che si è concluso nel 2008 a trasferirsi proprio nel cuore nevralgico dell'slam sunnita  ad Ankara in  Turchia.
 Si domanda Magdi Allam, in un articolo  del Corriere della Sera del 28 settembre 2006 : «Che ci fa un religioso cattolico di questa levatura con chi, come Quaradawi, predica la  sconfitta del cristianesimo e l’annientamento della civiltà occidentale, la distruzione di Israele e il  castigo eterno agli ebrei, inneggia e legittima il terrorismo suicida palestinese e gli attentati contro  gli occidentali in Iraq e Afghanistan?» Al padre gesuita chiediamo, come farebbe anche Roccatano:che fine ha fatto in questo contesto il voto speciale di obbedienza della  Compagnia di Gesù al Papa?”. 
Questo compromesso gesuita è lo  stesso che mi sconvolse personalmente  quando ebbi a che fare direttamente   con il gesuita Thomas Michel nel 2007  grazie alla mia ex moglie che faceva parte, insieme alla sua famiglia, del direttivo  del movimento Fethullahci del turco  Fethullah Gülen (Erzurum, 27 aprile 1941)  filosofo e scrittore turco (autore di oltre 60 libri), studioso dell'Islam ma soprattutto un feroce sostenitore del NWO e un importante assetto della CIA, secondo Nuri Gundes ex capo dei servizi segreti turchi. Questo sostegno al Nuovo Ordine Mondiale si nota chiaramente anche nei suoi scritti con prefazione dello stesso Padre Thomas Michel SJ. E poi c'è  l'ipotesi della Lobby Gay  manipolatrice e affarista allo stesso tempo ossessionata dal potere  che approda  anche su «Repubblica» e  perfino nelle "Sacre" stanze dove il cardinale Julian Herranz, 83 anni, lo spagnolo dell'Opus Dei,  incaricato da Ratzinger, insieme ad altri due porporati, di presiedere la commissione d'indagine su quello che i giornali chiamano Vatileaks,  nella sua meticolosa indagine sulle mele marce del Vaticano e le sue lobby (tra cui  ovviamente figurano i soliti salesiani e i soliti gesuiti) svela al Papa un qualcosa di molto più insolito. Ci riferiamo all'esistenza di una rete trasversale accomunata dall'orientamento sessuale o meglio omosessuale in alcuni casi legato alla pedofilia (6) a cui pare fosse legata anche Giovanni Paolo II che nominò  pensate  Cavaliere dell'Ordine di San Greogorio Magno il DJ della BBC Jimmy Saville,nominato anche Baronetto dalla Regina Elisabetta II che si è scoperto poi esser
dopo la sua morte uno dei più grandi predatori pedofili di tutti i tempi. Ed è forse questo uno dei motivi principali per cui Ratzinger ha lasciato di stucco i fan del Papa polacco quando  con le sue  improvise dimissioni ha passato la patata bollente della Canonizzazione di Wojtyla al prossimo Papa, e non un caso che il  Cardinale polacco Stanislav Dziwisz  non appena  saputa la notizia delle dimissioni di Benedetto XVI  lo abbi criticato ferocemente con la frase "non si scende dalla croce" e di sicuro non traspariva tra i due  nessuna positività nel loro ultimo incontro del 28 Febbraio  dove Ratzinger lo accoglie in maniera severa e lui  a sua volta scuote la testa. Questa cricca pedofila ma estremamente influente in Vaticano opera all'ombra di sette sataniche e perverse  spesso legate alle frange deviate della Massoneria Vaticana che vogliono solo l'annientamento totale della Chiesa e di questo ho avuto modo di parlare in modo piu' appropriato nel terzo volume delle mie Confessioni dal titolo:"Spionaggio,Templari e Satanismo all'ombra del Vaticano"(7). 
 Nel libro "I Maestri invisibili del Nuovo Ordine Mondiale"  anche questo di imminente uscita  per la Terre Sommerse e anche questo prodotto con Enrica Perucchietti scrivo : 



E poi cosa dire dei mercanti di armi e di morte che insieme alla banche formano da sempre questo diabolico sodalizio in un mondo ingiusto fatto solo di apparenza e di falsa spiritualità. Ecco perchè non ci stupiamo di fronte alla scelta di Von Freyberg, tesoriere del ramo tedesco dei Cavalieri di Malta e nominato Presidente dello IOR il 15 Febbraio 2013 in concomitanza del 900° anniversario della bolla di Papa Pasquale II, il Pie Postulatio Voluntatis del 15 Febbraio del 1113. Ricordiamo che i Cavallieri noti allora come Cavalieri Ospitalieri parteciparono al complotto contro i Templari voluto da Filippo il Bello per spodestarli di tutti i loro beni incluso quella che è poi diventata la sede storica del Priorato di Malta sull’Aventino la chiesa di Santa Maria del Priorato. E l’attuale Sovrano Ordine di Malta l’inglese Frà Andrew Matthew Festing è figlio nientepocodimeno che di sir Francis Festing maresciallo di campo dell’esercito britannico e capo di stato maggiore imperiale fra il 1958 e il 1961. Festing è tra l’altro succeduto nel 2008 al Gran Maestro Fra Andrew Bertie passato a miglior vita, che era addirittura imparentato con la Regina Elisabetta II quindi con William suo nipote. L’ammiraglia dell’anticristo come vedete si sta preparando al suo nuovo comandante.





E aggiungo per finire questo articolo di importanza realmente storica, visto il momento che stiamo vivendo tutti, che questo "comandante" questo "Anticristo" del NWO sembrerebbe essere per molti lo stesso Principe William futuro Gran Patrono della Massoneria Reale Britannica che ha in mano tra le altre cose anche la BBC. Si la British Broadcasting Corporation a cui Grillo vorrebbe far comprare una parte cospicua di Mediaset . Si proprio Beppe Grillo l'amico di Tarcisio Bertone che inizialmente voleva vedere lui Papa scrivendo addirittura che si trattasse di Petrus Romanus l'ultimo Papa delle profezie di Malachia prima che pure lui il leader del 5 Stelle appoggiasse l' idea di un Papa Nero (di colore) per questa sua "Nuova Era".

E ora viste le premesse  a questo Conclave prepariamoci pure al primo scisma del nuovo millennio... 



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(1)  Vaticano massone. Un patto segreto e una finta inimicizia - Giacomo Galeazzi Ferruccio Editore Piemme, Milano 2012 (?)

(3) Le Confessioni di un Illuminato Vol.1 Tutta la verità sugli illuminati e il Nuovo Ordine Mondiale - Leo Lyon Zagami, Roma, Uno Editori,Orbassano (TO) 2012


(6) "L'ultimo Papa"  IL VATICANO E LA PRESENZA SEMPRE PIU' INVASIVA DELL'ISLAM Leo Lyon Zagami Enrica Perucchietti  Edizioni Si Collana Exoterica,Milano, 2013

(7) Le Confessioni di un Illuminato Vol.3 Spionaggio, Templari e Satanismo all'ombra del Vaticano  - Leo Lyon Zagami, Roma, Uno Editori,Orbassano (TO) 2012



Tratto da:  http://edizionisicollanaexoterica.blogspot.it/2013/03/buon-conlave-arriva-il-papa-tecnico-se.html