non dovremmo temere ciò che non conosciamo, ma ciò che riteniamo vero ed invece non lo è
domenica 20 febbraio 2022
L'ASCOLTO...pt 3
L'Opera è "San Francesco" di Nicholas Roerich
Proseguono per voi cari amici, queste indicazioni sul lavoro più importante della vostra vita: l'Ascolto. Fino a che buona parte dell'umanita non avrà conseguito un certo grado di Ascolto, l'ordine delle cose nel mondo esterno non potrà mutare.
Seguitemi...
È ben difficile stabilire il confine fra degno e indegno; solo il cuore trova la via fra i labirinti del cervello. Ma è tempo di realizzare la creatività spirituale.
Vi sono al mondo ancora molte persone che sono cieche e sorde all'Ascolto cardiaco, criticando coloro che ne parlano. Eppure sarebbe semplice per costoro vedere dove risiede la trappola: incapaci di utilizzare il loro sacro organo come strumento d'Ascolto, il demone dell'invidia li spinge a snobbare e talvolta deridere proprio coloro che ne parlano.
È il meccanismo della volpe e l'uva...
Gesù continuamente associa l'Ascolto cardiaco con la saggezza, e l'aridità con la stoltezza: "Non intendete e non capite ancora? Avete il cuore indurito?" (Mc 8, 17)
Perché rispondere così ai discepoli che hanno chiesto spiegazioni? Se non hanno chiaro un principio, secondo la logica materialistica, non sarebbe più opportuno rispondere, come si usa a scuola, "non avete capito ancora? Non avete studiato?"
Giusto? Perché il cuore e non la mente?
In questa difficoltà versa buona parte dell'umanità, e quivi risiede l'ignoranza odierna che domina i popoli.
La maggioranza degli scienziati per esempio, cercano di perfezionare i loro apparati scientifici, ma quanto meglio sarebbe se rendessero più sensibili i loro corpi all'Ascolto cardiaco?
E ancora: perché Gesù non risponde mai sullo stesso piano? Per non rinforzare ulteriormente nelle persone l'idea illusoria che attraverso la comprensione logica razionale si può raggiungere il Regno dei cieli.
Lo vedete?
Guardatevi intorno e magari anche dentro: quante persone ancora credono che capire razionalmente un aspetto esistenziale, significa fare un lavoro spirituale? Moltissimi. Capire i principi spirituali è utile nella misura che si decida subito dopo di mettersi alla prova: "Subito dopo lo Spirito lo sospinse nel deserto e vi rimase quaranta giorni, tentato da satana; stava con le fiere e gli angeli lo servivano." (Mc 1, 12)
Altrimenti il celebre "ama il prossimo tuo come te stesso", assume la stessa valenza di "nella mia camera da letto le tende sono di colore rosso".
Senza ricorrere all’aiuto del cuore è impossibile realizzare l'impresa eroica del divenire Degni. Chi è in grado di percepire con il cuore è già libero di muovere oltre i limiti del corpo: "Fratelli cari inclinate l'Orecchio del cuore alla voce del Signore". (Frate Francesco)
Cari amici, chi rinnega l’attività creativa spirituale, si arresta e ritarda per molte vite condannandosi a vegetare nella palude melmosa della frustrazione esistenziale...
E lo scagliarsi contro il prossimo diviene l'ovvia e necessaria conseguenza delle cose.
Sta forse accadendo questo, ora?
Federico Cimaroli - Pensiero Caffè
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