non dovremmo temere ciò che non conosciamo, ma ciò che riteniamo vero ed invece non lo è
sabato 5 marzo 2022
FANTASTICO!
Mio figlio di 9 anni tornato da scuola mi dice che la sua maestra d'Italiano ha letto stamane in classe il racconto "il Re saggio" di Kahlil Gibran.
Essendo un po' dubbioso - ebbene sì lo ammetto, chiedo venia - sulla qualità della maggioranza degli insegnanti nelle scuole elementari e medie, chiedo a mio figlio quale fosse la morale insegnata: "papi - mi ha risposto - primo è che il pensiero unico non è detto che sia quello più ragionevole, secondo è che la maggioranza è come se fosse sotto incantesimo ma non ha colpe perché non vede l'inganno, terzo è che è davvero difficile non piegarsi per non sentirsi esclusi."
E io: "fantastico ma il fatto che un popolo unito può influenzare chi lo governa?"
Lui: "dai papi su è una cavolata finché c'è l'incantesimo..."
Bravo cucciolotto, piacciono tanto queste risposte unpolitically correct al tuo papi...
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IL RE SAGGIO
Regnava un tempo nella lontana città di Wirani un re potente e, al tempo stesso, saggio. C'era in quella città un pozzo la cui acqua fresca e cristallina attingevano tutti gli abitanti, compreso il re e i suoi cortigiani, poiché non vi erano altri pozzi.
Una notte, mentre tutti dormivano, nella città penetrò una strega e versò nel pozzo sette gocce di un liquido strano, dicendo: «Da questo istante, chi beve di quest'acqua diverrà folle».
Il mattino seguente tutti gli abitanti della città, escluso il re e il gran ciambellano, attinsero dal pozzo e divennero folli, come la strega aveva predetto.
E per tutto il giorno la folla, nei vicoli angusti e nelle piazze della città, non fece altro che bisbigliarsi: «Il re è pazzo. Il nostro re e il gran ciambellano hanno smarrito la ragione. Non possiamo certo servire un re folle».
Quella sera il re ordinò che si colmasse un calice d'oro con acqua del pozzo.
E quando glielo portarono, ne bevve sorsi profondi, e ne offrì al gran ciambellano. E ci fu gran gioia in quella lontana città di Wirani, perché il re e il gran ciambellano avevano riacquistato la ragione.
- Kahlil Gibran -
Federico Cimaroli - Pensiero Caffè
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