non dovremmo temere ciò che non conosciamo, ma ciò che riteniamo vero ed invece non lo è
domenica 10 aprile 2022
IL "PORGI L'ALTRA GUANCIA"
L'Opera è "Flagellazione di Cristo" di Caravaggio
Il pregio degli eroi di oggi, rispetto a quelli di ieri, è accresciuto dal fatto che non possono attendersi aiuto da nessuna parte.
Quando innanzi alla prova, che può essere un torto subito, un tradimento, un'ingiustizia, un'offesa, sceglie la via di maggior resistenza dicendosi "Affronto questa sfida”, ebbene costui assorbe nuova energia.
Tale conseguimento fa del ricercatore spirituale un guerriero, e si schiude in lui la comprensione di un assunto spirituale potentissimo quale il "Porgi l'altra guancia".
"Beh Fede aspetta, porgi l'altra guancia fino a un certo punto, altrimenti si è coglioni... giusto?"
Proprio così Gertrude... non è da considerare a livello orizzontale e collettivo, ma verticale e soggettivo.
Il "Porgi l'altra guancia", per com'è comunemente inteso, infatti non ha alcuna valenza se praticato dal ricercatore che non è pronto a farlo; in tal caso raccoglierebbe solo maggiore frustrazione e niente più.
Il "Porgi l'altra guancia" è l'atteggiamento esistenziale di un ricercatore che è giunto a livelli di apertura cardiaca e di Ascolto tale, che non sa di essere un'anima... lo vive consapevolmente.
Per costui quindi l'assunto evangelico in questione non è un qualcosa che va fatto perché ce lo dice il Maestro - in tal caso sarebbe solo un'ennesima identificazione -, ma l'unica via utile per raggiungere nuovi livelli di armonia, gioia, e libertà esistenziale. Mi segui?
Il guerriero della luce non s'informa su come altri esseri umani si stanno comportando in una determinata circostanza, agisce e basta, eccitato innanzi a una ghiotta opportunità.
Per alimentare il suo Fuoco è disposto a tutto. Questo lo rende in grado di cambiare davvero le cose.
"Fede per chi è all'inizio e non è pronto come potrebbe lavorare in tal senso?" In qualsiasi circostanza ti trovi, scegli la via di maggior resistenza. Non quella larga, ma quella stretta...
Raggiunto questo ritmo esistenziale il ricercatore non è più solo, i Maestri e gli Iniziati di tutti i tempi sono pronti a rinvigorirlo con una corrente di forza, perché in lui esiste ferma la decisione di non uscire dalla prova.
A costui gli avvenimenti del mondo esterno interessano in questa misura e la gioia non risiede nell'avvenuto cambiamento per cui lotta, bensì nella lotta stessa...
Percepisce chiaramente il suo cuore sciogliersi durante la lotta, e questo per lui è l'unica cosa che conta.
Siamo in grado di farlo oggi? Probabilmente no, o forse sì... è una valutazione intima... se sentiamo di non essere pronti non bisogna cadere nello sconforto, sarebbe un grave errore, bensì festeggiare perché ora conosciamo la strada dell'eroe.
Federico Cimaroli - Pensiero Caffè
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