L'UNICITA'

L'Opera è "Donna in berretto e vestito a scacchi" di Picasso

L'anima traccia il confine dei suoi interessi, e nessuno può obbligarla ad attraversarlo e a passare nel territorio di sua incompetenza. Potrà la quercia piegarsi e fingere di essere un amabile pioppo? Che tigre sarebbe se avesse un carattere docile e mansueto? La rosa ha forse dei complessi per via delle spine? Una società sempre più triste e grigia - obiettivo dichiarato delle forze Oscure -, rappresentata magnificamente da una classe politica di assoluti cretini, affonda le sue radici nella struttura educativa delle scuole convenzionali e nel rapporto malato coi genitori. "Comportati così", "rispondi in questo modo", "fai queste cose", "non fare quello", "interessati di questo", "non è giusto che tu pensi questo", "non va bene che non ti interessi a questa cosa"... Bipedi insignificanti che modellano i propri figli a loro immagine e somiglianza. Che oscenità! Cari genitori e istituzioni democratiche, lo sapete che a Gandhi la scuola gli faceva cagare? E che Jackson Pollock, fregandosene dei voti e dell'abbigliamento ritenuto inadeguato, è stato espulso alle superiori? E che Jhon Lennon è stato espulso già all'asilo? E che il poeta indiano Tagore ha interrotto gli studi a 13 anni? E che il nobel Richard Feynman definiva gli anni passati a scuola "un deserto intellettuale"? E che... potrei andare avanti all'infinito. Giovani, non fatevi fottere la vostra unicità! Quanto prima, fate come i gatti e i cani: una volta svezzati, levatevi dalle palle! Federico Cimaroli - Pensiero Caffè